autismo senza eroismo

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autismo senza eroismo
Associazione Le Ali
AUTISMO SENZA EROISMO
Tanto per intenderci una persona Asperger non ha difficoltà di linguaggio, è quasi sempre autosufficiente e non ha gravi
disturbi del comportamento. Il problema di queste persone è solo quello di non sapersi rapportare adeguatamente al
contesto sociale. E quindi succede che si fa confusione tra le due patologie e ci sono genitori che pubblicano libri di
grande successo divulgando falsità, anche grazie agli specialisti che spesso fanno diagnosi alla leggera. Il libro
“Se ti abbraccio non aver paura” che ormai è diventato un best seller, descrive una situazione nella quale
un padre, palesemente benestante, lascia il lavoro per dedicarsi esclusivamente al figlio definito autistico, se lo carica in
moto e gira il mondo insieme a lui. Questo padre “eroico” può permettersi, oltre che di non lavorare, anche
di mantenere due case. Una per la moglie e le altre figlie che così non devono subire le difficoltà della convivenza col
familiare “problematico”, ed una per lui ed il figlio. Questo padre “eroico” può altresì infarcire il
libro di frasi profonde e poetiche spacciandole come riflessioni del figlio che scrive sulla tastiera attraverso la cosiddetta
“Comunicazione Facilitata”, pratica abbondantemente sbugiardata persino in un Tribunale americano.
Durante un processo è stato senza ombra di dubbio dimostrato che chi scrive è il facilitatore, cioè colui che indirizza il
braccio della persona sulla tastiera. E’ stato dimostrato che mettendo le cuffie alla persona autistica ed al
facilitatore e facendo loro domande diverse, la persona autistica “risponde” alla domanda fatta al
facilitatore. Mi sembra quindi una prova lampante. Eppure c’è ancora chi ci guadagna e ci specula. Le
trasmissioni televisive più seguite (Le Iene, Le invasioni barbariche ed altre) continuano a spacciare menzogne e tutti
coloro che non convivono con l’autismo, quello vero, continuano a commuoversi per le frasi profonde che questo
ragazzo, Andrea, sarebbe capace di concepire ed esprimere (però solo col computer). Questo ragazzo sorride sempre,
guarda negli occhi l’interlocutore, non teme le novità ed i cambiamenti. E tutti i telespettatori beoti a commuoversi
per l’eroismo di questo padre speciale. Come se quelli che vivono l’autismo VERO, (quello che ti fa
passare infinite notti insonni, quello che ti sommerge di urla, quello che non ti permette una serata in pizzeria, quello
che ti toglie anche il respiro) sulla propria pelle, abbandonati da tutti, persino dai parenti oltre che dalle istituzioni e dai
medici, fossero una massa di incapaci che non sanno operare i MIRACOLI. Già, i miracoli.....perchè alla gente piacciono
le storielle a lieto fine, sono degli adulti-bambini che vogliono leggere storie miracolose, vogliono i libri che parlano degli
angeli, di Padre Pio, delle Madonne che appaiono ed operano il miracolo, sic et simpliciter. Bene, noi facciamo parte
della schiera dei “NON EROI” quelli che non compaiono nelle trasmissioni televisive, anche perchè non
sapremmo a chi affidare il nostro figlio autistico che non esprime concetti profondi, che urla di frustrazione al minimo
cambiamento, che quando sta male si morde le mani fino a farle sanguinare e non è in grado di spiegare dove sia il
dolore. NOI, che non siamo eroi, siamo costretti ad andare al lavoro tutti i giorni fino ad oltre i 65 anni di età ed a fare i
salti mortali per trovare qualcuno che si occupi di nostro figlio per qualche ora al giorno. NOI, che non siamo eroi, non
possiamo permetterci nemmeno un giorno di vacanza. NOI, che non siamo eroi, stringiamo i denti per sopravvivere
giorno dopo giorno, lottando contro le stereotipie, le ossessioni e le urla dei nostri figli. NOI, che non siamo eroi,
LOTTIAMO IN SILENZIO, tra l’indifferenza generale. Giovanna ( http://bubobubo.altervista.org )
http://www.associazioneleali.it
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Generata: 16 March, 2017, 20:23