Origami che passione!

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Origami che passione!
Progetto in rete “I CARE”
“CRESCERE LAVORANDO IN GRUPPI AUTENTICI”
ISTITUTO COMPRENSIVO DI VERDELLINO
SCUOLA PRIMARIA
DI
ZINGONIA
ORIGAMI, CHE PASSIONE!
REFERENTE:
Ins. Tatiana Mulas
Ins. Daniela Tufano
Il progetto
CLASSE : 3^A con inserimento di un alunno diversamente abile
PERIODO : Febb./ Marzo ( 1^lezione 3 febb; 2^lezione 10febb; 3^lezione
17febb; ultima lezione 3 marzo).
OBIETTIVO SCOLASTICO-DIDATTICO: “Comprendere un testo regolativo”.
OBIETTIVO DIDATTICO COMPRENSIBILE AGLI STUDENTI: “Imparare a
realizzare gli origami”
OBIETTIVI SOCIALI: Assegnarsi i ruoli, condividere i materiali, rispettare i
ruoli, portare a termine le attività.
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OB. COOPERATIVO COMPRENSIBILE AGLI STUDENTI: Decidere chi legge
le istruzioni; decidere chi controlla; decidere chi esegue; decidere chi sceglie
tra il materiale a disposizione.
GRUPPO: 4 gruppi scelti dalle insegnanti coinvolte nel progetto(ins. di
matematica ed ins. di sostegno);i gruppi saranno etereogenei per abilità e
capacità.
SISTEMAZIONE DELL’AULA: 4 gruppi da 4 banchi disposti agli angoli
dell’aula. Sulla cattedra sarà disposto di volta in volta tutto il materiale
necessario. Il giorno in cui si svolge l’attività, gli alunni troveranno affisso alla
parete il cartellone con la composizione dei gruppi.L’intera sequenza di attività
si svolgerà in due ore al martedi pomeriggio ( 14.00- 16.00). Sulla lavagna
saranno messi 3 orologi: il 1° orologio (a sx della lavagna) in cartoncino che
indicherà l’ora d’inizio dell’attività; il 2° orologio (al centro) che mostrerà il
trascorrere del tempo; il 3° orologio (a dx della lavagna) in cartoncino che
indicherà l’ora di fine attività. Sulla lavagna sarà inoltre messo un cartellone
che indicherà le sequenze del lavoro (utilizzando anche la C.A.A):
14,15-14,3° assegnazione dei ruoli
14,30-15,30 esecuzione attività
15,30-15.55 restituzione in “circle time” con gli studenti.
Ad ogni singolo gruppo sarà dato uno schema su foglio A3 delle sequenze del lavoro da
eseguire (utilizzando anche la C.A.A).
MATERIALE : le attività sugli origami saranno quattro: “Il topino”; “Il
vermicello”; “Il coccodrillo” e “La barchetta”. Di volta in volta gli studenti
troveranno sulla cattedra tutto il materiale occorrente.
Il materiale occorrente per ogni gruppo sarà:
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•
“IL TOPINO”: carta per origami rotonda (diametro cm.10); nastrino
da pacco colorato;forbici;colla;un pennarello nero.
•
“ILVERMICELLO”:cartoncino di diversi colori;forbici;colla;pennarelli
rosso,blu e marrone.
•
“IL
cartoncino
COCCODRILLO”:
verde
chiaro,rosso
e
bianco;forbici;colla;un pennarello nero;bollini bianchi rotondi (da fare
con perforatrice)
•
“LA
BARCHETTA”:
un foglio quadrato di carta per origami
(cm.15x15); forbici; colla; pastelli colorati o pennarelli.
STRATEGIE DI FACILITAZIONE: sia il “cartellone” delle sequenze generali
(messo sulla lavagna) sia lo “schema” in A3 in consegna ad ogni singolo gruppo
(delle sequenze e del materiale occorrente) saranno preparati utilizzando anche
la
Comunicazione
Aumentativa.
L’alunno
diversamente
abile
sarà
supportato,durante il primo incontro, dal compagno che più degli altri è abituato
a
lavorare
con
lui.
Inoltre,
precedentemente
l’alunno
sarà
preparato
dall’insegnante di sostegno a leggere lo schema e a riconoscere tutti i simboli
della C.A.A utilizzata.
I DIVERSI LIVELLI DI INTERDIPENDENZA:
•
Interdipendenza di scopo: ogni gruppo deve produrre un solo elaborato
•
Interdipendenza di materiali: ogni gruppo avrà una sola copia delle istruzioni
•
Interdipendenza sociale. Lasciare libero ogni gruppo di trovare il motto di
gruppo
•
Interdipendenza di valutazione: ad ogni incontro ad ogni studente sarà dato
un “questionario”. Per l’alunno diversamente abile sarà preparato un
questionario più semplice e con l’utilizzo della C.A.A
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RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE: tutti gli alunni firmeranno il foglio con
le istruzioni e gli obiettivi.
CRITERI DI SUCCESSO:
•
Stare nel tempo a disposizione
•
Corrispondenza tra le istruzioni e il prodotto realizzato
COMPETENZE COMUNICATIVE:
Parlare sottovoce
Non interrompere il compagno che legge le istruzioni
Rispettare i ruoli
Rispettare la scelta dei materiali
Permettere a tutti di parlare
COMPETENZE DI LEADERSHIP DISTRIBUITA:
Pianificare il lavoro
Attribuire i ruoli
Controllare il tempo
STRATEGIE DI NEGOZIAZIONE IN CASO DI DIFFICOLTA’:
Trovare una soluzione alla difficoltà incontrata
ORGANIZZAZIONE DEL MATERIALE:
Una copia del materiale per ogni gruppo
Possibilità di scegliere per alcune attività, il colore dei
cartoncini
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STABILIRE COME SARANNO DISTRIBUITE LE COMPETENZE SOCIALI:
indicando quali ruoli dovranno essere svolti lasciando che il gruppo decida
come distribuirseli
STABILIRE
CHI
E
CON
QUALI
STRUMENTI
CONTROLLERA’
L’ESERCIZIO DELLE COMPETENZE SOCIALI:
le insegnanti coinvolte nel progetto utilizzando una scheda struttutata
di osservazione
PER LA FASE DI REVISIONE:
alla fine di ogni incontro ci sarà un questionario individuale seguito da un
momento di restituzione in “circle time”.
RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO
Il progetto programmato doveva strutturarsi in quattro incontri della durata di due
ore ciascuno, in modo da far ruotare ogni singolo ruolo sui quattro componenti del
gruppo.
Purtroppo a causa sia delle prolungate assenze del bambino diversamente abile sia di
alcune problematiche legate al periodo scolastico denso di impegni/attività, non è
stato possibile effettuare ad oggi il progetto nella versione integrale.
I bambini della classe interessata hanno partecipato a due attività:
•
COSTRUZIONE DI UN TOPINO
•
COSTRUZIONE DI UN VERMICELLO
All’inizio di ogni attività gli alunni hanno trovato affisso alla parete il cartellone con la
composizione dei gruppi, due orologi in cartoncino indicanti le ore di inizio e di fine
attività ed uno reale che mostrava il trascorrere del tempo. Inoltre sulla lavagna è
stato appeso un cartellone indicante le tre sequenze dell’attività.
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Dopo essersi suddivisi nei vari gruppi i bambini hanno avuto 15 minuti di tempo per
assegnarsi i ruoli; durante questa fase gli alunni non hanno richiesto l’intervento
dell’insegnante e hanno gestito questo momento in autonomia e senza conflittualità.
Durante le fasi del Progetto si sono rilevati i seguenti:
punti di debolezza
-i bambini con il ruolo di “ritiro materiale” non sapevano inizialmente che materiale
scegliere (pur essendo già stato organizzato in giusta misura); sono quindi tornati nel
gruppo per ascoltare con maggiore attenzione il compagno col ruolo di “lettore” ;
-durante lo svolgimento del lavoro hanno invece richiesto ripetutamente l’intervento
dell’insegnante non sfruttando totalmente le risorse all’interno del gruppo; soltanto
dopo l’ennesimo rifiuto del docente gli alunni si sono attivati per trovare la soluzione al
problema sorto;
-due gruppi hanno faticato a gestire il confine tra i ruoli assegnati: in uno un
componente si è assunto, per sua iniziativa, tutti i ruoli; nell’altro un bambino si è
trovato nella condizione di dover fare tutto il lavoro per il disimpegno degli altri.
-nella fase del circle time alcuni bambini si sono lamentati del fatto che il compagno
disabile avesse la tabella della C.A.A. perchè ciò poteva avvantaggiare il gruppo in cui
era inserito.
punti di forza
-tutti i gruppi sono riusciti a realizzare in modo corretto il lavoro;
-le attività sono state svolte dalla totalità degli alunni nei tempi stabiliti;
-due gruppi su quattro (tra cui quello dove era inserito il bambino diversamente abile)
hanno collaborato in modo armonico e nel rispetto dei ruoli assegnati;
-due gruppi, avendo terminato in anticipo, si sono organizzati per costruire un secondo
origami;
-nella fase del circle time i gruppi che avevano fatto più origami hanno deciso insieme
a chi regalare il prodotto realizzato;
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- nel circle time i componenti di un gruppo si sono risentiti con forza del fatto che un
loro membro aveva assunto con prepotenza tutti i ruoli.
Dopo le osservazioni svolte le insegnanti ritengono valido e produttivo il metodo del
cooperative learning, ma per essere significativo e interiorizzato dai bambini come
modalità lavorativa, tale esperienza dovrebbe essere riproposta con una certa
frequenza, periodicità e trasversalità.
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