Luigi FAQ controlli alternatore, radrizzatore, regolatore.

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Luigi FAQ controlli alternatore, radrizzatore, regolatore.
28/12/2005, 16.58
Luigi
#1
FAQ controlli alternatore, radrizzatore, regolatore.
Premessa: le misure espresse in ohm sono indicative,per una temp ambientale di 20°, i
rilevamenti dunque possono essere leggermente diversi. Nella maggior parte dei casi un
componente guasto indica una resistenza infinita (avvolgimento interrotto) o nulla (corto
circuito). Assicurarsi della perfetta connessione tra tester e componente da controllare. La
spia di controllo alternatore non deve essere bruciata, in tal caso la carica è molto debole.
La lunghezza minima spazzole è 7mm (in pratica si può andare un pochino oltre, ma
quando le spazzole diventano troppo corte si creano scintille che, a lungo andare,
danneggiano le piste del collettore.)
Foto 1
statore intero.
Il seguente è il test da fare.
Tensione rilevata ai morsetti batteria a 3000gr: 13.7v; 13.3v fanale acceso.
Rilevamenti leggermente diversi a seconda del tipo alternatore (240 o 280w)
o dei vari tipi di regolatore.
Avvolgimenti fasi, resistenza da rilevare: circa 0.5-1ohm. Le tre fasi sono segnate U-V-W
Collegare un filo del tester ad una delle fasi,ad es U l'altro successivamente a V e W.
Ripetere la misura fino a esaurimento delle possibilità:
Tra V-U, V-W, W-V, W-U
Non è necessario smontare lo statore, basta scollegare i tre fili.
Foto 2
Alternatore, controllo rotore
Per poter togliere il rotore serve questo attrezzo:
Controllo alternatore, statore
Lo statore pone qualche difficoltà di smontaggio (pur non necessitando alcun attrezzo
specifico), prima spruzzare sbloccante dove si inserisce nel carter. Capita spesso che solo
il coperchio (dove c’è il porta spazzole) si stacchi, non tirare perché il coperchio e collegato
da tre fili all'avvolgimento. Far leva tra avvolgimento e carter distribuzione per togliere lo
Si tratta di una vite lunghezza totale 80mm senza tener conto della testa. Lato testa i
primi 40 mm sono filettati (M 8),
i 40mm rimanenti non lo sono, il diametro è inferiore, 6 mm invece degli 8 della parte
filettata. La durezza acciaio deve essere, al minimo 8.8 come l'originale Bmw (999.12 3
600), cmq la filettatura diventa fragile dopo 2-3 estrazioni, possibilmente farla con una
vite durezza 10 o 12.
Dopo aver tolto lo statore, togliere la vite centrale del rotore, avvitare la vite estrattore,
quando è in tensione una martellata (non una mazzata ) sulla testa della vite, e avvitare
fino alla rimozione del rotore.
Prevedere stracci o giornali sul pavimento per ammorbidire l'eventuale caduta del rotore:
Foto 4
capita, dopo essere rimasto in tensione, che si disinnesti come una molla
, se cade lato
collettore son guai
.
Se personalmente mi è sempre andata bene, a volte ci sono serie difficoltà, ad es. se il
proprietario ha utilizzato la vite centrale per girare il motore senza togliere le candele,
stringendo cosi la vite. Il rotore è montato conicamente, se il cono si è arrugginito...
Non insistere e spruzzare sbloccante, riprovare dopo almeno mezz'ora. Al rimontaggio
verificare assenza di sbavature, carteggiare eventualmente, un velo di grasso impedirà la
formazione di ruggine.
Se proprio non ne vuol sapere, cosi dovrebbe uscire:
Al posto della vite che fissa il rotore, montarne una più lunga, in modo che la testa (a
brugola, per centrare un estrattore a tre "zampe") sporga di 20-30 mm dal collettore. Tra
le "zampe" ed il retro del rotore, inserire qualcosa per ammorbidire. Non l'ho mai fatto
cosi, la vedo dura per non danneggiarlo, forse si sfascerà completamente ,ma quando
non c’è altro modo....
Torniamo al test vero e proprio…
Tra le due piste del collettore, la resistenza deve essere di circa 6ohms.
Non serve smontare il rotore, basta sollevare le spazzole.
Foto 3
Controllo dispersione
Tra ogni pista del collettore e la carcassa (doppia, due misure) resistenza infinita. Obbligo
di smontare lo statore.
Controllo radrizzatore o piastra diodi
Richiede il suo smontaggio, scollegare assolutamente la batteria. Notare la posizione
(colori fili) della spina che collega le tre fasi, per non rimontarla rovesciata.
Foto 5, per una chiara denominazione delle connessioni
Foto 8.
Il tester deve avere una posizione controllo diodi, come nella foto 6:
Foto 6.
Controllo diodi d'innesco:
Filo - sul fast one D+ della foto 4 (quello orizzontale soltanto ci interessa, il verticale non è
collegato), filo + successivamente su fase U-V-W, la corrente deve passare.
Controllo dei diodi positivi: Filo- del tester sulla carcassa inferiore del radrizzatore, filo +
successivamente su ogni fase U-V-W: la corrente deve passare.
Foto 7.
Invertendo la polarità del tester, le misure devono risultare rovesciate: se prima la
corrente passava non deve e vice-versa. Ripetere l'operazione con la polarità tester
invertita per i diodi positivi, negativi e innesco.
I quattro fori , dove passano le viti per fissare il radrizzatore, lato motore devono essere
esenti di ossido o sporco per un buon collegamento massa.
Regolatore
Controllo valido solo se la spia alternatore rimane sempre accesa, anche oltre i
1500gr.
Staccare la spina sotto il regolatore, ponticellare i contatti DF/D+ tra loro,
Controllo diodi negativi: Filo - sulla carcassa superiore, filo + successivamente su ogni fase
U-V-W: la corrente non deve passare.
Per individuarli: normalmente (ameno per 80G/S-ST e R 100 R) sono
segnati sul connettore dei fili. Il manuale da anche i colori dei fili, ma
non prendo il rischio di scriverlo, non essendo sicuro che il colore sia
identico per tutte le 2v. Cmq con lo schema si risale facilmente, il fili da
collegare sono due, alla spina ne arrivano tre in tutto.
accendere il motore a circa 2000gr: se la spia si spegne subito il regolatore è difettoso, se
rimane accesa non è in causa. Non eccedere oltre un minuto (quadro acceso o
motore in marcia) col connettore ponticellato.