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Lezioni di Don Claudio Morganti
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Morale Fondamentale Questi appunti provengono da una redazione personale sommaria e veloce, e spesso reinterpretata, affatto
esaustiva e con altissima probabilità di errore nella trascrizione. Per uno studio completo ed esaustivo è
necessario ascoltare la registrazione. Mi scuso con i lettori per l’incompletezza del documento.
20.12.2014
(dalla precedente lezione). “La Coscienza”
…nel N.T. il termine (Syneidesis):“Coscienza cristiana” si identifica con la Fede,la Speranza e la Carità
ed equivale a vivere in Cristo secondo il suo Spirito. L’agire contro coscienza significa “non agire per fede”,non
comportarsi secondo Carità. Per S.Paolo la coscienza cristiana è innanzitutto l’orientamento teologale a cui fare
riferimento per praticare il discernimento delle singole azioni.
Agire secondo “Coscienza” significa agire in modo corretto -“Bene”.
Dice S.Paolo: …”a motivo di coscienza” … ecc.
S.Pietro cita:…”per amore di Dio”………..ecc.
-------------TEMA del giorno da sviluppare:… LA COSCIENZA MORALE
-- - - - - - - - - - - - - - -) Coscienza e Fede:….
Il comportamento morale nella vita cristiana diventa il luogo di verifica della adesione di fede alla salvezza ricevuta , il
retto comportamento morale è la conseguenza evidente della salvezza cristiana.
Ciò che costituisce l'esperienza di fede cristiana è il vivere consapevolmente la propria relazione con Dio in Cristo. In
ciò è già implicata la dimensione morale: nell'adesione di fede, che è risposta personale alla chiamata personale, il
credente impegna la propria libera responsabilità, la propria coscienza morale interpellata dal dono di Dio. Ciò che
viene dalle relazione di fede con Dio si presenta alla coscienza come appello morale ; ciò che la ragione scopre come
valore umano sul piano etico, sul piano della riflessione razionale, si presenta come esigenza di vita nella relazione con
Dio.
S.Agostino considera la “Coscienza” come “Sedes Dei” ambito attraverso il quale Dio invade l’interiorità
dell’uomo,luogo di colloquio tra Dio e l’uomo,cioè “Voce di Dio”. La coscienza è il centro divino della persona, il
luogo dove Dio parla.
Della Coscienza si deve considerare due altri aspetti: quello CONOSCITIVO
& quello AFFETIVO
La scelta fatta “secondo coscienza” significa agire “secondo la Carità”
La realtà dell’uomo è il “Discernimento” = comprendere la volontà di Dio e rispondere alla chiamata di Dio. Il
“discernimento” = scelta e decisione di una azione da fare
I teologi del medioevo per spiegare la “coscienza Morale” distinguono il termine “Syneidesis” (coscienza) da quello di
“coscientia”
La “syneidesis” è già presente nell’uomo come volontà orientata verso il bene,
mentre la “Coscientia” è il modo di applicare l’idea.
Esempio: “Fede e Carità” – La fede illumina il cuore dell’uomo e la carità lo spinge ad agire, così l’inclinazione a fare il
bene “Syneidesis” si attua tramite la “coscientia”
VARIE FORME DI COSCIENZA:
Alcune caratteristiche della coscienza possono essere: -) Delicata.
-) Lassa
-) Scrupolosa
1) Delicata: Che ha grande familiarità con i valori morali e tende a realizzarli
2) Lassa: All’opposto della Delicata, scarsa sensibilità ai valori morali e debole volontà nel
realizzarli.
3) Scrupolosa: Si ha quando si verifica un aumento morboso della sensibilità morale che tende ad
ampliare i confini dell’illecito e restringere quelli “Leciti”, insorge una malattia
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psicologica che porta a credere di essere sempre (o quasi) nell’errore.
Altre caratteristiche possono essere: -) RETTA –VERA & CERTA
-) Retta: Quando l’uomo ricerca sinceramente il vero ed il bene e si sforza di giungere ad una decisione della coscienza
conforme ai veri valori morali.(pur non essendo certo di averli raggiunti)
-) Vera: Quando la decisione di coscienza realmente corrisponde all’ordine morale oggettivo. Cioè il giudizio
soggettivo coincide con la verità morale oggettiva.
-) Certa: Quando chi agisce non ha alcun motivo ragionevole di dubitare della sua valutazione dei valori e delle
circostanze. Ma deve fondarsi su Fatti e Prove.
Naturalmente si deve anche considerare le caratteristiche contrarie e precisamente:
-) Viziosa – quando manca la ricerca sincera del bene.
-) Erronea – a causa di falsi principi o per errata deduzione (si prende per buono ciò che è
oggettivamente cattivo)
-) Dubbia – quando chi agisce è incerto nella sua valutazione dei valori e delle circostanze.
Quando la coscienza morale è perfetta?
Quando rispetta le seguenti caratteristiche: -) L’AUTONOMIA
-) LA RAZIONALITA’
-) L’ALTRUISMO .
(legge dell’Amore)
La Legge nuova è chiamata una legge d'amore, perché fa agire in virtù dell'amore che lo Spirito Santo infonde, più che
sotto la spinta del timore; una legge di grazia, perché, per mezzo della fede e dei sacramenti, conferisce la forza della
grazia per agire; una legge di libertà , perché ci libera dalle osservanze rituali e giuridiche della Legge antica, ci porta ad
agire spontaneamente sotto l'impulso della carità, ed infine ci fa passare dalla condizione del servo “che non sa quello
che fa il suo padrone” a quella di amico di Cristo “perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi” (
Gv 15,15 ), o ancora alla condizione di figlio erede
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