Toca y baila duo - Sitiabruzzomolise.it

Transcript

Toca y baila duo - Sitiabruzzomolise.it
ASSOCIAZIONE CULTURALE LE FRANCHE VILLANESI
FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI PEDIATRI - SEZIONE DI CHIETI
CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI FRANCAVILLA AL MARE
Spettacolo teatral musicale a cura del
Toca y baila duo
Di Francesco Paolone chitarrista cantante e
Stella Astolfi ballerina cantante
Letture a cura di
Elisabetta Ciampani
Dedicato a Sandro Angeloni, pediatra
Francavilla al mare, Museo Michetti, 27 Novembre 2015, ore 21,00
Associazione Culturale Le Franche Villanesi – www.lefranchevillanesi.it
Associazione Culturale Le Franche Villanesi
Federazione Nazionale Medici Pediatri – Sezione di Chieti
Con il patrocinio del Comune di Francavilla al mare
Flamenco, il passo dei fuggitivi
In memoria di Sandro Angeloni, pediatra
L’Era che stiamo vivendo si connota per la diaspora di popolazioni che cercano rifugio in Europa
e portano con sé speranze e culture. Dedichiamo ai profughi e ai migranti di ogni origine questo
spettacolo: il flamenco racconta la storia dell’Umanità che periodicamente si ripete , fuggire
dalla propria terra per cercare altrove condizioni migliori di vita o una possibilità di
sopravvivenza.
Il Flamenco porta nella sua etimologia questo racconto, infatti il termine deriverebbe dall’unione
delle parole “felag“(contadino) e “mengu” (errante, fuggitivo) e entro’ nell’uso linguistico come
sinonimo di Gitano nel XVIII secolo La Storia dei Gitani è storia di migranti forzati
“Il luogo d’origine del popolo Gitano e` ritenuto una regione situata nell’attuale Pakistan,
chiamata Sid, da cui vennero esiliati in seguito a una serie di conflitti e invasioni, ultima delle
quali probabilmente quella di Tamerian, discendente di Gengis Khan. Da qui comincio` una
lunga storia di nomadismo, che li vide passare in Egitto, in Cechia e in Slovacchia e infine,
durante il XVsecolo, formare tre gruppi piu` o meno stabili nei Balcani-Italia, in Francia e in
Spagna, dove sono diventati stanziali.
L’Andalusia, regione con una secolare tradizione culturale e scientifica improntata alla
multietnicita`, tra tutti e` il luogo dove la tradizione Gitana ha trovato le condizioni piu`adatte
per la propria integrazione. Qui i gitani adattarono maggiormente la loro cultura all’ambiente
ospitante, latinizzando i loro nomi, mescolando la loro lingua con il Castigliano e integrandosi
nella societa’, tramite un processo durato parecchi secoli.
Il processo di integrazione non fu indolore. Durante i secoli XV-XVII i Gitani subirono insieme
agli Arabi e agli Ebrei, le feroci persecuzioni cattoliche. Fu proibito loro di parlare la loro
lingua e furono obbligati ad essere stanziali. Molti si rifugiarono sulle montagne per sfuggire
alle conversioni religiose forzate.In questa fase storica la cultura musicale gitana si mescolo’
con quelle araba ed ebraica. La musica divenne una sorta di veicolo per una ribellione
nascosta. I cantori flamenchi venivano (furtivamente) invitati alle corti degli aristocratici come
“giullari” e denuciavano le oppressioni nei loro testi in lingua Calo’ ai loro stessi oppressori,
ignari.
E` questo forse il periodo in cui la musica flamenca viene maggiormente caratterizzata dalla
tipica malinconia e fierezza che la contraddistiguono.
In seguito i gitani si concentrarono in alcune principali citta` e quartieri: Alcala`, Utrera, Jerez,
il quartiere Triana a Siviglia. Con il tempo le leggi furono meno repressive e sempre piu` spesso
i loro “servizi musicali” vennero richiesti. L’interesse per la musica flamenca si diffuse anche
tra i Payos (non-Gitani), e tra i musicisti “classici” che ne trassero ispirazione”.
(fonte flamenco-world)
Oggi il Flamenco è inserito nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità
dell’UNESCO www.unric.org/it/.../27149-onu-lisat-patrimonio-culturale-immateriale
Associazione Culturale Le Franche Villanesi – Presidente Maria Rosaria Sisto
www.lefranchevillanesi.it