La scomparsa della FALCE E MARTELLO

Transcript

La scomparsa della FALCE E MARTELLO
Venerdì 29 febbraio 2008 dalle ore 20
I n via Paolo Fabbri 110, Bologna
Pr esso l’Officina dei m edia indipendent i VAG 61
Pr im a punt at a del
"!#$%&'
#)(*+,--$#,
+.0/21&3
*4
56876.05&9#: ;4
/=</> > 5?&%$
(,5> @,/=/BAC5.EDF/>G> ;-H#6:&A26.I: J54&@K
/ML6&/&HND0;-<: O
/4&D0/.QPSRGO
54&<5> : HA-;B7.058TI: @N;UWV
Fot o di Giorgio Bergam i
Giorgio Bergam i, set t ant enne report er genovese, am a definir si " fot ografo
d'agenzia" ( Publifot o) . Le sue esper ienze fot ografiche lo legano
inscindibilm ent e alla st oria di Genova, m a anche a quella del nost ro paese.
Fra i suoi report ages più significat ivi ricordiam o quelli sul disagio
sociale nei m anicom i e nelle carceri m inorili, sulla speculazione edilizia,
sulla grande indust ria dell’acciaio e della cost ruzione di t ransat lant ici,
sulle lot t e degli anni Sessant a, sulle cit t à di Saraj evo e Pechino, su
Cuba.
X>W> /M;.0/C1Y,JEZ3
<;[&;264
5M@/4&5=TI.\6875> /M5C]&5&HN/=<:
[&;> /4&DF5=/M@#:W4
7K: 5> /J^:W4: 9#: 5-> 5C[.\: A-5C[&5.EDF/
</>W> 5MH/.Q58DF5_
A fare gli onori della “ piccola porzione di casa” , saranno due at t rici
com iche: Crist ina Bignar di ed Erika Cavina che raccont eranno, a loro m odo,
i guai derivant i dalla probabile scom parsa del colore ROSSO.
Crist ina Bignardi int erpret a il personaggio di " Sonia Ser ot t i Single per
Scelt a ( degl'alt ri) ” che ha già port at o in giro in var i locali del Nord
I t alia, t ra cui lo Zelig di Milano.
Erika Cav ina, dopo essersi fat t a le ossa com e condut t rice- urlat rice di
riffe e di t om bole nelle case del popolo della Rom agna, adesso si apprest a
ad un im pegnat iv o salt o di qualit à com e condut t rice del TGT( inello) ,
adot t ando il nicknam e “ la pat at a con le ali” .
Fanno part e della “ Com pagnia del Tinello” anche un’arzilla “ nonnina del
m ixer” ( un t ecno- personaggio che ha deciso di operare in incognit o) e Paola
Esposit o, la zia bionda, em igrat a dalla Cam pania ( ent rat a in pieno nella
part e di condut t rice- present at rice un pizzico giust izialist a, m a con quest o
suo difet t o abbondant em ent e t em perat o dalla sim pat ia della napolet anit à) .
Alla produzione e alla ricerca di ogni cosa che sia ut ile al Tinello, Anna
Losit o, la nipot e brava, ordinat a e affidabile.
X>W> /M;.0/C11#J`33
I nt ervist a- conferenza sulla “ STORI A DELLA FALCE E MARTELLO” con
Luca Alessandrini, diret t ore dell’I st it ut o St orico “ Ferruccio Parr i” , nel
cam po della st oria cont em poranea una garanzia. Olt re ai suoi st udi sulla
resist enza e sul m ov im ent o operaio, t ra le alt re cose, Alessandrini coniuga
v ocazione professionale e passione anche nello st udio della st oria della
navigazione. I nfat t i, prat ica lo sport della vela dal 1968, un anno
fondam ent ale per la st oria del nost ro paese.
X>W> /M;.0/C11#Jbac
N5BH,/.058DF5=H#:#@,;4&@#> 6
</=@,;42: >&AC;4&;> ;
7;-<:8/8@8:W>W: 5BK: <;
D0Dd:
!&/.AC/-> Ue6&;A-;24
/.0;BfC> 5BHNDd.05&7/&
Pr oget t o finalist a Pr em io Ust ica per il Teat ro 2007
I nt ervist at a dalla redazione del TGT, Crist ina Ghidot t i ha det t o: “ Sono
nat a a Brescia nel 1984, dieci anni dopo la st rage di Piazza della Loggia e
da sem pre la m em oria di quell'ev ent o ha fat t o part e del m io vissut o.
Ho sent it o l'urgenza di par lare di Piazza della Loggia perché, nella m ia
esperienza, la piazza rappresent a l'int er sezione t ra luogo sim bolico, che
richiam a alla m ent e la st rage e alt re st ragi, e luogo fisico, agit o e
v issut o in prim a persona. Tut t e le volt e che sono st at a in piazza, che ho
bevut o alla font ana, che sono andat a a m anifest are, che ci sono passat a per
caso, ho percepit o l'esist enza di un duplice livello che collegava ciò che
st av o vivendo in quel m om ent o agli avvenim ent i che com pongono la st oria
d'It alia degli ult im i quarant 'anni.
Molt i sono i t im ori di inadeguat ezza legat i alla difficolt à di render e
t ram it e una nar razione t eat rale un t em a t ant o com plesso e alla m ia
inesperienza ( non ho alle spalle alcuna for m azione sist em at ica) . Ho cer cat o
di m ant enere uno sguardo personale e un punt o di vist a fort em ent e
aut obiografico: quello di una ragazza di 23 anni che t ra incert ezze e
difficolt à v uole sapere di più sulla st oria recent e del suo paese”.
;H,UWf-:G>*#,g%
La polit ica che “cont a” , oggi, le decisioni le prende davant i a un
cam inet t o o gust ando un dolce ai lam poni at t orno a una t avola im bandit a.
Gli int ellet t uali “buoni” si r it rovano a dissert are piacev olm ent e nei
“salot t i buoni”. Le belle case della borghesia di cent ro- sinist ra accolgono
le cam pagne elet t orali dei candidat i- sindaco o divent ano i luoghi per dare
la “sv eglia” a una classe polit ica assopit a.
A TUTTI GLI ALTRI …
quelli che, se va bene, hanno una “cam era cucina bagno e ripost iglio” a
m ut uo vent ennale…
quelli che aspet t ano la graduat oria ERP da cinque anni per avere la casa
popolare…
quelli che hanno un post o let t o, in una st anza in coabit azione, in un
appart am ent o con alt ri sei…
quelli più fort unat i che abit ano in appart am ent i vecchi e che hanno
abbat t ut o il m uro che divideva la cucina dal piccolo vano prospicent e,
allargando la cosiddet t a “zona gior no”, incassando doppi serv izi o
ricavando alt ret t ant e om ologat e cam eret t e per l'infanzia…
VAG 61 propone di vedersi, il vener dì sera in TI NELLO…
I l Tinello, quel piccolo sant uario di m odest ia e di geniale banalit à che
abbiam o conosciut o durant e la nost ra infanzia, e di cui r icordiam o ancora
l'aria, il sapore un po'di chiuso che d’inv erno m ischiava la zaffat a delle
pat at e frit t e o della cot olet t a al profum o del caffè della m oka, l’arom a
fam igliare del legno dei m obili ai fum i di t abacco, il t anfo dei giornali
v ecchi accat ast at i alla fragranza della biancheria st esa ad asciugare più
rapidam ent e sul t erm osifone...
Nei t inelli si sperim ent arono le prim e form e di risparm io ener get ico, quei
luoghi av evano infat t i le luci fioche, era inconcepibile una lam padina che
superasse i 60 wat t . Se in m ezzo alla sala c’era il lam padario, aveva in
genere sei lam padine, che venivano però com andat e, t re per v olt a,
rigorosam ent e alt er nat e da essere consum at e in m aniera uguale, da due
int errut t ori. Solo per le v isit e parent i, per le fest e di com pleanno, a
Nat ale e a Capodanno venivano accese t ut t e assiem e procurando un'em ozione
che solo chi l'ha vissut a può capire.
La dignit à m at eriale dell'arredo del Tinello era lo specchio dei valori
m orali e m at eriali degli abit ant i della casa, rappresent ava la lor o
ident it à: per un bel po’ di t em po andò per la m aggiore la “form ica”,
credenza, t avolo e sedie spart ani con gam be di ferr o e part i in legno
ricoper t e dall’innovat iv o m at eriale di scuola “am ericana”. I n quella st anza
hanno sem pre t rovat o spazio ogget t i di art igianat o di sapient e fat t ura e il
k it sch di cose " voglio m a non posso" che com unque soddisfavano le necessit à
funzionali ed est et iche richiest e.
Quasi sem pre c’era anche un divano- let t o che fungeva da giaciglio per gli
ospit i o per il figlio m inor e; una polt rona per il dopopranzo, solit am ent e
abit at a dal nonno o dalla nonna.
Le im m agini alle paret i erano sem pre all’insegna del “com prom esso st orico” :
un quadro con Garibaldi con a fianco un crocifisso con infilat o t ra un
braccio di Gesù e la croce un ram oscello d'ulivo della dom enica delle palm e
di diversi anni addiet ro con le foglie im polv erat e dal t em po, veri e propri
alt arini di devozione, at t orniat i da vecchie fot o dell’int ero albero
genealogico.
I l Tinello era il baricent rico del rit o quot idiano dell'abit are: il t avolo
ospit ava giornalm ent e il pranzo e la cena; anche le ricorrenze più
im port ant i, venivano fest eggiat e lì.
Nel Tinello crescevano i figli, si ospit avano gli am ici più vicini per
chiacchierare, si leggeva o si st udiava, si consum avano le pennichelle
pom eridiane, si giocava a cart e, si ascolt ava la radio e si v edeva la
t elevisione, m a, all’occorrenza, si lavorava la m aglia o veniva usat o com e
“st anza da st iro”.
Cadut o, in una sort a d’oblio, il Tinello ha di nuovo fat t o parlare di sè
per v ia di Evo Morales, il prim o president e boliviano indigeno che, dopo
dieci m esi dalla sua elezione, ha ricev ut o gli inviat i del quot idiano
ar gent ino Clarín nel Tinello della sua m odest a casa di periferia. La st anza
in cui l'int ervist a ha av ut o luogo, secondo il giornalist a che ha redat t o
l’art icolo, “ha m ant enut o la st essa apparenza dim essa dei t em pi in cui Evo
era un leader cocalero; const a infat t i di un t avolo di form ica e di quat t ro
sedie t appezzat e di cuoio sint et ico. I l m obilio si com plet a con un
divano- let t o, alcuni arm adi e un ant iquat o t elevisore”.
I l Tinello di VAG, pur r iv olgendosi a un pubblico di persone um ili ( fier e
della loro um ilt à) , pur non rinnegando le sue or igini “m odest e”, rifiut ando
di esser e un appunt am ent o “snob”, non vuole avere un t ono dim esso.
Vorrebbe av ere l’ironia del “Tinello it aliano” di Alt an, la splendida
raccolt a di v ignet t e dove viene m esso alla berlina il cost um e it alico.
E’ per quest o che v orrem m o ricreare un cont est o ispirat o, più che dal
realism o it aliano degli anni 50/ 60 ( la vespa, la lam bret t a, la cinquecent o,
la cucina am ericana) , al Tinello del secolo decim o- sest o, al luogo dove
m angiavano i serv it ori nelle case dei signori, gli “inferiori, i m iseroni,
i ribaldi e i non buoni”. Noi vorrem m o dei “t inellist i” ( così definisce
Francesco Cherubini i com m ensali da t inello, nel suo vocabolario di
m ilanese- it aliano del 1843) “capaci della più m inuziosa m aldicenza nei
confront i dei pot ent i”, così com e descriveva Riccardo Bacchelli nel suo
rom anzo “I l fiore della Mirabilis” il m alcapit at o Signore che “si t rovava
ogni giorno canzonat o e insaccat o im punem ent e da cost oro in t inello” .