Andamenti della popolazione zooplancto

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Andamenti della popolazione zooplancto
Biol. Mar. Mediterr. (2008), 15 (1): 374-375
M. Benzi, C. Silvestri
ARPAER Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente Emilia- Romagna, Struttura Oceanografica Daphne,
Viale Vespucci, 2 – 47042 Cesenatico (FC), Italia.
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ANDAMENTI DELLA POPOLAZIONE ZOOPLANCTONICA
LUNGO LA COSTA EMILIANO-ROMAGNOLA
(GIUGNO 2001-DICEMBRE 2006)
TRENDS OF ZOOPLANKTONIC ASSEMBLAGE ALONG
EMILIA-ROMAGNA COAST (JUNE 2001-DECEMBER 2006)
Abstract - Zooplanktonic population shows a similar spatio-temporal trend along the Emilia-Romagna
coast during the period June ‘01 - December ‘06. Copepods and Cladocerans represent the main component
of the entire taxonomic groups classified as “Other zooplankton” Copepds are dominant in spring and
autumn and Cladocerans are dominant in summer, although with different densities.
Key-words: Adriatic Sea, Cladocerans, Copepods, mesozooplankton, temperature.
Introduzione - Lungo la fascia costiera emiliano-romagnola, all’interno del Programma di Monitoraggio L. 979/82, è stato avviato un monitoraggio dello zooplancton
(giugno 2001 - gennaio 2007), con una sospensione nei mesi di aprile, maggio e giugno
2006. A partire dalla campagna di giugno 2002, si sono individuate per ogni gruppo
tassonomico le specie al fine di una miglior definizione e conoscenza della componente
zooplanctonica. Lo scopo di questo lavoro è quello di evidenziare, in un arco temporale di 5 anni, la composizione della comunità ed il suo andamento spazio temporale.
Materiali e metodi - I campionamenti sono stati effettuati, con frequenza quindicinale, a bordo della motonave Daphne II nel periodo giugno 2001 e dicembre 2006
nelle stazioni di P. Garibaldi (St. 4), Cesenatico (St. 14), L. Adriano (St. 9) e Cattolica (St. 19) situate a 0,5 Km dalla costa. In tutte le stazioni il mesozooplancton è
stato raccolto secondo le metodologie analitiche di riferimento (Zunini Sertorio, 2001)
utilizzando una rete standars WP-2 con vuoto di maglia di 200 μm e dotata di flussometro. L’analisi quali-quantitativa (Rose, 1933; Todd et al., 1996) è stata condotta
utilizzando uno stereoscopio Olympus modello SZX12 e le abbondanze sono state
espresse come numero di individui/m3. Sono stati eseguiti inoltre profili verticali per la
determinazione dei principali parametri idrologici utilizzando una sonda multiparametrica Idronaut mod. Ocean Seven 316 installata a bordo della “Daphne II”.
Risultati - L’indagine quantitativa del mesozooplancton totale (Fig. 1) evidenzia
un andamento stagionale caratterizzato da valori minimi di densità nel periodo invernale, valori che aumentano in primavera e che raggiungono massimi livelli in estate
e in autunno. In questa indagine sono stati presi in considerazione principalmente
organismi appartenenti a Copepodi e Cladoceri (Subphylum Crustacea). Durante il
2005 si sono registrate le abbondanze più elevate in assoluto. Il monitoraggio di inizio
novembre ha registrato massime densità nella St. 9 con 32.449 ind/m3 e nella St. 14
con 63.544 ind/m3; nella St. 19 si sono rilevati valori massimi il 3 maggio con una
densità di individui pari a 29.434 ind/m3. In tutte queste occasioni i livelli di trofia
sono risultati essere elevati con valori di clorofilla “a” superiori ai 10 μg/l. L’indagine
qualitativa ha evidenziato come il genere Acartia sia il più abbondante e dominante
tra i copepoditi con un valore massimo di 39.000 ind/m3 (St. 14, 9 novembre ’05).
I cladoceri rappresentano l’altra frazione importante e caratteristica della comunità
durante la stagione estiva dove rappresentano il gruppo dominante in concomitanza di
ind/m3
375
ind/m3
ind/m3
ind/m3
Andamenti della popolazione zooplanctonica lungo la costa emiliano-romagnola
Fig. 1 - Andamenti temporali dello zooplancton totale nelle stazioni 4, 9, 14 e 19 (giugno 2001 –
dicembre 2006).
Zooplankton temporal trends in 4, 9, 14 and 19 stations (June 2001 - December 2006).
temperature massime delle acque superficiali (valore stagionale medio estivo di 25.9 °C
per la st. 4 e di 25 °C per la st. 9, 14, 19). La specie Penilia avirostris registra abbondanze maggiori rispetto ai generi Podon ed Evadne in tutte le stazioni (Fig. 2); il contributo del genere Podon risulta minore in termini di abbondanze ma maggiore come
presenza dal mese di maggio fino a inizio autunno. Il genere Evadne è risultato essere
poco abbondante durante il 2006 soprattutto nelle st. 14, 19.
Fig. 2 - Rapporto tra i generi Evadne, Penilia e Podon appartenenti al gruppo dei Cladoceri nelle
stazioni 4, 9,14 e 19 in estate dal 2002 al 2006.
Relationship between Evadne, Poenilia and Podon genus belonging to the Cladocera in stations 4, 9,
14 and 19 in summer from 2002 to 2006.
Conclusioni - Copepodi e Cladoceri sono i gruppi tassonomici che maggiormente
caratterizzano la comunità zooplanctonica lungo le coste dell’Emilia Romagna con
andamenti stagionali simili in tutte e quattro le stazioni monitorate. Si rileva un trend
da nord a sud con abbondanze medie maggiori nelle stazioni nell’area più settentrionale rispetto alle stazioni centro-meridionali. Si segnala nella st. 19 un aumento medio
nel tempo dello zooplancton totale in inverno ed in primavera. Il gruppo dei Copepodi rappresenta la componente più abbondante con il genere Acartia. Il gruppo dei
Cladoceri risulta dominante durante le stagioni più calde anche se non raggiungono,
ad eccezione di alcuni casi, densità elevate paragonabili al gruppo dei Copepodi.
Bibliografia
TODD C.D., BOXSHALL G.A., LAVERAK M.S. (1996) – Coastal Marine zooplankton: a pratical
manual for students. Cambridge University.
LARIK O., WESTHEIDE W. (2006) – Costal plankton. Photo Guide for European Seas. Verlag,
Munchen: 143 pp.
ROSE M. (1933) – Faune de France. 26 Copépodes pélagiques. Lechevalier, Paris: 374 pp.
ZUNINI SERTORIO T. (2001) - Mesozooplancton – Acqua, scheda 10. In: A.M. Cicero, I. Di
Girolamo (eds), Metodologie Analitiche di Riferimento del programma di Monitoraggio per il controllo dell’ambiente marino costiero (triennio 2001-2003). Ministero dell’Ambiente e della Tutela
del Territorio, ICRAM © ICRAM, Roma 2001.