farmaci e donazione di sangue

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farmaci e donazione di sangue
Farmaci e Donazione di Sangue
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Le implicazioni delle terapie farmacologic
he nella
farmacologiche
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selezione dei donatori di ssangue
Maria Bianc
hi, Irene Rago, Giuseppe d’Onofrio
Bianchi,
Servizio di Emotrasfusione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”
Università Cattolica del Sacro Cuore - Roma
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Farmaci e Donazione di Sangue
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Farmaci e Donazione di Sangue
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In accordo alla Raccomandazione n° R (95) 14 del
Consiglio d’Europa (articolo 2) e alla Direttiva 2002/
98 del Consiglio della Comunità Europea, la donazione di sangue ed emocomponenti viene definita
come “un atto volontario e non remunerato se la
persona che dona sangue, plasma o componenti
cellulari per libera scelta non riceve compensi per
essa, né sotto forma di denaro né di qualsiasi altra
forma che possa essere paragonata a sostituti del
denaro”. D’altro canto, è importante ricordare che
la donazione del sangue non può essere considerata un “diritto della persona” in virtù delle eventuali
conseguenze di tale atto sulla salute della persona
stessa e di altri individui. L’idoneità, ovvero la capacità di essere donatore, viene espressa da personale medico qualificato alla fine del processo di selezione del donatore.
In Italia le modalità di selezione del donatore vengono definite per legge e devono essere attuate, come
sancito dai Decreti Ministeriali, “presso ogni struttura trasfusionale e di raccolta, verificata la volontà del
candidato donatore di effettuare la donazione di sangue o di emocomponenti, deve essere attuata una
procedura di selezione che ne garantisca l’idoneità.
La procedura si articola come di seguito: accertamento dell’idoneità del candidato donatore e compilazione del questionario; valutazione delle condizioni generali di salute del candidato donatore; accertamento dei requisiti fisici per l’accettazione; definizione del giudizio di idoneità alla donazione ed
acquisizione del consenso informato alla donazione
e al trattamento dei dati personali” (D.M. 3/3/2005,
art. 4). Il processo di selezione ha come principale
obiettivo quello di determinare se il candidato donatore è in buone condizioni di salute, tali da garantire
la salvaguardia sia della sua stessa salute, sia di
quella del potenziale ricevente. Dato che una valutazione medica e fisica complete non sono possibili
nella pratica quotidiana, il giudizio di idoneità viene
generalmente espresso dopo la compilazione di un
questionario recante semplici domande sulla storia
clinica ed eventuali comportamenti a rischio, e dopo
l’esecuzione di semplici test di laboratorio (Council
of Europe Guidelines, 2007). Ad esempio, informazioni sulla data dell’ultima donazione, la data di nascita, i livelli di emoglobina, la pressione sanguigna,
il polso e il peso corporeo sono necessarie principalmente per salvaguardare la salute del donatore
stesso; domande volte ad individuare un recente
contatto con soggetti positivi o potenzialmente ad
alto rischio di trasmissione di HIV, virus epatitici o
agenti biologici responsabili di eventi epidemici acuti
(SARS, febbre Chikungunya, ecc.) o endemici (malaria, leishmaniosi, tripanosomiasi, babesiosi, ecc.)
sono finalizzate a salvaguardare la salute del ricevente. Esistono poi domande addizionali che riguardano le condizioni di salute in generale, non espressamente finalizzate all’identificazione di eventuali
patologie infettive. In tutti questi casi il donatore che
presenta condizioni cliniche e/o fattori potenzialmente a rischio per la trasmissione di malattie può essere sospeso temporaneamente o definitivamente dalla
donazione (Zou, 2005).
Negli ultimi anni l’intervista dei donatori è diventata
sempre più pressante soprattutto in termini di identificazione di donatori potenzialmente in grado di trasmettere patologie infettive. Di rado, alcuni donatori
lamentano che le domande poste durante l’intervista possano essere discriminatorie o al limite della
violazione della privacy oppure estremamente
ripetitive, come ad esempio nel caso dei donatori
periodici (Gaunt, 1998). È estremamente importante, d’altra parte, che durante la selezione del donatore venga lasciato ampio spazio alla individuazione
di altri potenziali fattori di rischio, oltre a quello
infettivologico, come in particolare la prescrizione di
terapie farmacologiche.
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L’assunzione di prodotti farmaceutici viene indagaTata nel donatore per obbedire a diverse finalità (T
bella 1
1). In primo luogo, la conoscenza dell’utilizzo
di farmaci costituisce un prezioso indicatore di eventuali patologie, dimenticate o sottaciute, che possano costituire una causa di sospensione permanente o temporanea dalla donazione, poiché questa potrebbe rappresentare un ulteriore rischio per
il donatore: è questo il caso di anemia, patologie
cardiologiche (coronaropatie, angina pectoris,
cardiopatie e aritmie gravi), malattie organiche del
sistema nervoso centrale (epilessie, patologie
degenerative o vascolari, psicosi e nevrosi gravi,
demenza), malattie del sistema gastroenterico (morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, ulcera peptica in
fase attiva), malattie del sistema endocrino (diabete in trattamento insulinico) e gravi broncopneumopatie (D.M. 3/3/2005; Council of Europe
Guidelines, 2007). La presenza di processi patologici in atto può, in secondo luogo, costituire un rischio per la salute del ricevente, come nel caso di
infezioni batteriche. È bene ricordare che la contaminazione batterica degli emocomponenti, soprattutto dei concentrati piastrinici, è stimata essere da
cinquanta a duecentocinquanta volte più frequente
delle più comuni infezioni virali post-trasfusionali
come HBV, HCV e HIV (AABB Bulletin, 1996). Adeguate misure di sospensione andranno intraprese
in caso di eventi epidemici acuti come nel caso della
SARS (Ordinanza Ministero della Salute, 10 giugno 2003) o della febbre Chikungunya (Nota del
Dipartimento della Comunicazione e Prevenzione
del Ministero della Salute, 30 agosto 2007; Nota
del Centro Nazionale Sangue, 3 settembre 2007).
Alcune terapie farmacologiche, inoltre, possono rappresentare di per sé un rischio per il ricevente, come
nel caso della somministrazione passiva di farmaci
con effetto teratogeno (finasteride, etretinato, ecc.)
oggi ampiamente utilizzati nel trattamento di alcune patologie come l’ipertrofia prostatica, la psoriasi
o l’acne. Vengono poi considerati a rischio farmaci
potenzialmente in grado di trasmettere prioni, come
l’insulina bovina e l’ormone della crescita di derivazione ipofisaria, o le immunoglobuline che possono
mascherare un’infezione virale, come le Ig anti-HBV
(Melanson, 2006). I farmaci possono inoltre influenzare la qualità degli emocomponenti: il caso più comune è quello dell’aspirina.
Tabella 1 - Importanza dei farmaci assunti dai donatori
nel processo di selezione. GH, growth hormone.
Fattori da considerare
Esempi
Indicatori di patologie che
rappresentano un
rischio per il donatore
Cardiopatia ischemica
Indicatori di patologie che
possono rappresentare
un rischio per il ricevente
Batteriemia, virosi
epidemiche
Fattori diretti di rischio
per il ricevente
Finasteride, insulina
bovina, GH umano
Influenza sulla qualità
degli emocomponenti
Acido acetilsalicilico
Il ruolo delle prescrizioni farmacologiche nella selezione del donatore e gli effetti sulla qualità degli
emocomponenti non sono ampiamente sviluppati
in letteratura. Accanto a sporadiche segnalazioni di
reazioni avverse alla trasfusione dovute alla presenza di penicilline penicillinasi-sensibili (Michel, 1980)
o di aspirina (Sharon, 1980), negli anni Settanta e
Ottanta sono stati riportati in letteratura i primi lavori volti a identificare la presenza di farmaci e le
loro concentrazioni negli emocomponenti (Mielke,
1972). Nel 1970 McCann e coll. hanno riscontrato
che l’11,2% dei donatori presentava un aumentato
livello di salicilati ematici con una differenza statisticamente significativa (p <0,05) tra donatori di
sesso femminile (18%) e di sesso maschile (8%)
(McCann, 1970). Sharon e coll. hanno riportato una
percentuale di donatori con elevate concentrazioni
di aspirina pari al 6% (Sharon, 1980) mentre in un
altro studio, in cui è stata valutata la contemporanea presenza di salicilati e acetaminofene nel sangue dei donatori, è stata evidenziata una percentuale di positività del 4,5% e dell’1,5%, rispettivamente (MacIntyre, 1986). L’acetaminofene è stato
riscontrato nel sangue dei donatori anche in un successivo lavoro (Sharon, 1982) con una percentuale del 6,12% nella popolazione oggetto di studio.
È bene ricordare che in casi isolati l’acetaminofene
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può indurre una transitoria trombocitopenia e può,
come nel caso dell’aspirina, provocare reazioni allergiche. Tali effetti andrebbero presi in considerazione specialmente in caso di trasfusioni nel neonato pretermine, dove al basso peso si associano
condizioni di ridotta funzionalità epatica e bassi livelli di glutatione. Tra gli antibiotici, la penicillina è
stata riscontrata nello 0,41% di sieri ottenuti da
donatori con una concentrazione tra 0,2 e 4 mg/ml.
Tutti questi sieri avevano attività antibatterica nei
confronti del B. subtilis, microrganismo sensibile alla
maggior parte dei più comuni antibiotici, come le
penicilline e le cefalosporine (Michel, 1980).
Questi dati dimostrano come spesso i donatori sottovalutino l’assunzione di alcuni farmaci, soprattutto quelli che possono essere assunti in assenza di
prescrizione medica o, in casi sporadici, omettano
di segnalarne l’uso al medico responsabile della
selezione. In uno studio condotto presso il Brigham
and Women’s Hospital di Boston, i risultati di un
esame tossicologico esteso eseguito sul siero dei
donatori sono stati correlati con le informazioni fornite dagli stessi mediante la compilazione del questionario pre-donazione. Le analisi tossicologiche
hanno evidenziato che su 108 donatori testati 33
avevano dichiarato di assumere una terapia, mentre 75 avevano negato l’assunzione di farmaci. Nel
primo gruppo l’utilizzo riportato di farmaci è stato
confermato solo in sei casi, risultando corrispondente all’anamnesi, mentre in un solo caso il farmaco
evidenziato era diverso da quello segnalato
(diazepam e suoi metaboliti invece di atorvastatina).
Nei rimanenti 26 donatori appartenenti a questo
primo gruppo non è stato rilevato alcun farmaco.
Nel secondo gruppo, con anamnesi negativa per
l’assunzione di farmaci, 11 donatori presentavano
un esame tossicologico positivo, con netta prevalenza di farmaci ad azione psicotropa, come gli
antidepressivi (bupropione, fluoxetina, ecc.). I dati
ottenuti da questo studio dimostrano che una buona percentuale di donatori, pari all’11% della popolazione in esame, assumeva farmaci non precedentemente dichiarati all’anamnesi; nella maggioranza
dei casi erano in causa farmaci con azione sul sistema nervoso, come sedativi e antidepressivi. Questo dato, che evidenzia una significativa tendenza
alla mancata segnalazione di terapie in atto, non
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deve essere considerato del tutto sorprendente. In
primo luogo, infatti, l’uso dei farmaci psicotropi è
legato alla loro recente ampia diffusione e alla relativa sicurezza degli stessi. In secondo luogo, la
tendenza alla mancata segnalazione può essere in
parte attribuita al ruolo che le patologie mentali e i
disturbi d’ansia hanno tuttora nell’immaginario collettivo: questo può condizionare la disponibilità dei
donatori a riportare terapie psicotrope, soprattutto
quando le donazioni sono eseguite direttamente sul
posto di lavoro o in presenza di colleghi. Le donazioni incluse in questo studio erano in effetti, nella
maggior parte dei casi, promosse nell’ambito di industrie e/o agenzie governative (Melanson, 2006).
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Sebbene i dati illustrati nel precedente paragrafo
siano molto interessanti, nella pratica quotidiana diventa più complicato identificare una “regola”, una
procedura standardizzata, che permetta di individuare i donatori che è necessario sospendere per una
terapia farmacologica in atto e soprattutto riuscire
a indicare il corretto periodo di sospensione. Secondo Stichtenoth e coll. (2001), in accordo con le
raccomandazioni fornite dagli studi farmacologici,
la concentrazione di un farmaco viene ritenuta sicura quando è scesa al di sotto del 3-4% della concentrazione terapeutica, mentre nel caso di farmaci con azione teratogena la concentrazione
plasmatica dovrebbe invece essere inferiore allo
0,000001% della concentrazione terapeutica
(Ferner, 1989; Stichtenoth, 2001). Per raggiungere queste concentrazioni nei donatori di sangue è
necessario calcolare un periodo di sospensione
adeguato per permettere il “wash-out” del farmaco,
in considerazione sia della farmacocinetica che del
tipo di emocomponente che deve essere raccolto.
In questo studio sono stati analizzati in contemporanea due diversi approcci. Nel primo è stata considerata solo la farmacocinetica della sostanza implicata e quindi per ottenere il wash-out del farmaco è necessario calcolare, a partire dal tempo di
raggiungimento del picco di massima concentrazione ematica (tmax), cinque emivite plasmatiche per
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tutti i farmaci non teratogeni e ventotto emivite per
quelli con azione teratogena. Nel secondo tipo di
approccio, la farmacocinetica della sostanza implicata è stata correlata al tipo di emocomponente
prodotto. Per ragioni pratiche, gli emocomponenti
sono stati suddivisi in due gruppi: quelli a basso contenuto di plasma (fino a 50 ml) come le emazie
concentrate, la singola unità di piastrine ottenuta
da frazionamento del sangue intero, preparazioni
da pool di plasma, e quelli contenenti 50-300 ml di
plasma come il sangue intero, i concentrati
piastrinici da aferesi, i pool di concentrati piastrinici
e il plasma da aferesi.
Nel primo caso, quando un’unità contenente circa
50 ml di plasma viene trasfusa in un individuo adulto “standard” (70 kg di peso corporeo con circa
5000 ml di volemia e 2500 ml di plasmemia), ogni
eventuale farmaco presente raggiunge automaticamente il “wash-out” per diluizione. In questo caso
potrebbe essere inutile sospendere il donatore che
assume terapia, a meno che concomitanti condizioni patologiche ne controindichino la donazione.
Al contrario, dopo la trasfusione di emocomponenti
che contengono 50-300 ml di plasma, la concentrazione del farmaco viene diluita al massimo fino
al 10% della concentrazione terapeutica iniziale. Per
rispettare l’obiettivo del 3% della concentrazione
terapeutica sarà quindi necessario che gli
emocomponenti da trasfondere non presentino inizialmente più del 15-20% della concentrazione
terapeutica. Tale concentrazione potrà essere ottenuta interponendo un periodo di sospensione di almeno tre emivite plasmatiche, cui va sommato il
tempo di raggiungimento del picco di massima concentrazione ematica (tmax) tra l’ultima assunzione del
farmaco e la donazione di sangue; dopo questo
intervallo, infatti, la concentrazione plasmatica del
farmaco raggiunge il 12,5% della concentrazione
terapeutica.
Per esemplificare, un donatore che abbia assunto
meloxicam alla dose di 15 mg/die per sei settimane potrà donare dopo tre giorni dall’ultima assunzione del farmaco. Questo periodo di sospensione,
espresso in ore, è stato calcolato utilizzando la seguente formula:
tmax + (3 x t½)
dove tmax è il tempo di raggiungimento del picco di
massima concentrazione ematica, t½ rappresenta
l’emivita plasmatica e tre indica in numero di emivite
necessarie a indurre il wash-out del farmaco. Nel
caso portato ad esempio il meloxicam ha un tmax di
6-11 ore e un t½ di 20 ore, che corrisponde a 71
ore di sospensione [11 + (3 x 20)].
Nello studio di Stichtenoth e coll. (2001) l’applicazione dei due diversi approcci ha portato alla comTabella 2
pilazione di una tabella (T
2) in cui sono riportati periodi di sospensione differenti a seconda
del tipo di donazione proposta e quindi del tipo di
emocomponente implicato. Nella prima modalità di
approccio, il periodo di sospensione risulta generalmente più lungo, con solo un paio di eccezioni
rappresentate dalla sospensione di sette giorni dopo
assunzione di antiinfiammatori non steroidei e di
quattro settimane dopo un episodio infettivo, considerati sufficienti per indurre il wash-out di farmaci antibatterici, antimicotici o antivirali a dosaggio
quotidiano.
Nel secondo approccio, non si sono ovviamente riscontrati problemi per tutti gli emocomponenti a
basso contenuto di plasma, mentre nel caso di
emocomponenti contenenti maggiori quantità di
plasma si pone la necessità di tenere in considerazione alcune peculiarità, come la donazione simultanea di emocomponenti a diversa concentrazione
di plasma (si veda ad esempio la donazione di
emazie concentrate e plasma o piastrine nell’ambito dei programmi di multicomponent) oppure l’utilizzo di questi emocomponenti per le trasfusioni
pediatriche o neonatali, come nel caso
dell’exsanguinotrasfusione. Stichtenoth e coll. suggeriscono inoltre la creazione di database elettronici in cui inserire una lista completa dei principi
attivi disponibili, con i dati relativi a tmax e t½, per
poter calcolare in modo rapido e attendibile il periodo di sospensione del donatore in terapia. È bene
ricordare che periodi di sospensione più lunghi devono essere applicati nel caso di farmaci con effetti
teratogeni.
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Farmaci e Donazione di Sangue
Tabella 2 - Periodi di sospensione del donatore dopo assunzione di farmaci secondo i due approcci
descritti nel testo. I farmaci evidenziati in neretto hanno un effetto teratogeno. Complessi vitaminici e
vitamine possono essere assunti senza problemi.
Classe farmaceutica
Benzodiazepine
Barbiturici
Fenotiazine
Altri composti eterociclici
Inibitori della ricaptazione della
noradrenalina: amine terziarie e
secondarie tricicliche
Inibitori della ricaptazione
della serotonina
Desossibarbiturici
Iminostilbeni
Succinimidi
Acido valproico
Altri sedativo-ipnotici
Alcaloidi della segale cornuta
Anti-istaminici
Cortico-steroidi
Nedocromil
Adrenergeci β2-selettivi
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Approccio
A
Approccio
B
17 giorni
3 giorni
6 giorni
3 giorni
3 giorni
1 giorno
6 mesi
5 giorni
8 giorni
8 giorni
7 giorni
13 giorni
8 giorni
5 giorni
10 giorni
2 giorni
4 giorni
2 giorni
2 giorni
16 ore
6 mesi
3 giorni
5 giorni
5 giorni
4 giorni
8 giorni
5 giorni
3 giorni
fluoxetina
5 settimane
primidone
6 mesi
carbamazepina
6 giorni
etosuccimide
2 mesi
acido valproico
20 giorni
cloralio idrato
2 giorni
clometiazolo
1 giorno
alcaloidi amminici:
metisergide
53 ore
alcaloidi aminoacidici:
ergotamina
1 settimana
astemizolo
5 giorni
cetirizina
39 ore
clemastina
2 giorni
cinnarizina
14 giorni
difenidramina
32 ore
dimentindene
32 ore
doxilamina
2 giorni
ketotifene
5 giorni
idrossizina
5 giorni
loratadina
5 giorni
meclozina
32 ore
prometazina
3 giorni
terfenadina
84 ore
per uso topico
nessuno
desametasone
1 giorno
idrocortisone
10 ore
prednisolone
16 ore
triamcinolone
1 giorno
triamcinolone (uso topico)
nessuno
nedocromil (solo per uso topico) nessuno
albuterolo, bitolterolo, pirbuterolo,
salmeterolo, terbutalina:
per via inalatoria
nessuno
po
2 giorni
3 settimane
6 mesi
4 giorni
2 mesi
20 giorni
1 giorno
12 ore
Principio attivo
diazepam
lorazepam
nitrazepam
oxazepam
temazepam
triazolam
fenobarbital
tioridazina
aloperidolo
amitriptilina
imipramina
maprotilina
nortriptilina
trimipramina
34 ore
4 giorni
3 giorni
1 giorno
31 ore
9 giorni
20 ore
20 ore
30 ore
3 giorni
3 giorni
3 giorni
1 giorno
2 giorni
30 ore
nessuno
12 ore
6 ore
10 ore
16 ore
nessuno
nessuno
nessuno
1 giorno
Farmaci e Donazione di Sangue
Classe farmaceutica
Teofillina
Derivati dell’acido salicilico
Acidi indolo e indene acetico
Acidi eteroaril acetici
Acidi arilpropionici
Acidi Enolici
Inibitori delle COX-2
(cicloossigenasi di tipo 2)
Derivati del pirazolone
Altri analgesici
Diuretici
ACE-inibitori
Antagonisti del recettore
dell’angiotensina II
Calcio-antagonisti
Simpaticolitici ad azione centrale
Principio attivo
Approccio
A
teofillina
acido acetilsalicilico
acido aminosalicilico
sulfasalazina
indometacina
sulindac
diclofenac
tolmetin
fenbrufene
ibuprofene
ketoprofene
naproxene
meloxicam
piroxicam
celecoxib
rofecoxib
dipirone
paracetamolo
dell’ansa:
acido etacrinico
bumetanide
furosemide
tiazidici e simil-tiazidici:
clortalidone
idroclorotiazide
risparmiatori di K+:
1. inibitori dei canali per il Na+:
amiloride,
triamterene
2. antagonisti dei recettori dei
mineralcorticoidi:
spironolattone
captopril
enalapril
ramipril
candesartan
losartan
amlodipina
diltiazem
nifedipina
verapamil
clonidina
reserpina
prazosin
atenololo
acebutololo
bisoprololo
carvedilolo
metoprololo
propanololo
sotalolo
timololo (uso topico)
Approccio
B
62 ore
7 giorni
2 giorni
3 giorni
52 ore
86 ore
1 giorno
1 giorno
3 giorni
1 giorno
1 giorno
3 giorni
5 giorni
11 giorni
58 ore
88 ore
26 ore
12 ore
38 ore
7 giorni
1 giorno
2 giorni
32 ore
52 ore
12 ore
16 ore
2 giorni
13 ore
14 ore
2 giorni
3 giorni
7 giorni
36 ore
54 ore
16 ore
8 ore
1 giorno
10 ore
7 ore
14 ore
6 ore
5 ore
10 giorni
3 giorni
6 giorni
2 giorni
2 giorni
1 giorno
30 ore
15 ore
4 giorni
1 giorno
57 ore
78 ore
2 giorni
2 giorni
10 giorni
32 ore
1 giorno
60 ore
3 giorni
21 giorni
17 ore
39 ore
3 giorni
62 ore
2 giorni
32 ore
4 giorni
1 giorno
nessuno
60 ore
14 ore
36 ore
2 giorni
31 ore
31 ore
7 giorni
20 ore
14 ore
36 ore
2 giorni
13 giorni
12 ore
1 giorno
2 giorni
38 ore
1 giorno
20 ore
56 ore
16 ore
nessuno
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Farmaci e Donazione di Sangue
Classe farmaceutica
Vasodilatatori
Inibitori della HMG CoA
(IdrossiMetilGlutaril Coenzima A)
reduttasi
Resine a scambio ionico
Acido nicotinico
Fibrati
Antagonisti dei recettori H2
dell’istamina
Antagonisti della serotonina (anti H3)
+
Antagonisti dell’H /K +-ATPasi
Antiacidi
Sucralfato
Analoghi delle prostanglandine
Agenti antidiarroici
Procinetici
Antibiotici
Antimicotici
Antivirali
Anticoagulanti orali
Antiaggreganti piastrinici
Bromocriptina
Tiroxina
Antitiroidei: tioureilenici, derivati
dell’anilina e poliidrossifenoli
Estrogeni e progestinici
(Contraccettivi ormonali)
Antiestrogeni
Androgeni
Anti-androgeni
Calcitonina
Sulfaniluree
Biguanidi
Retinoidi
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Principio attivo
diidralazina
atorvastatina
lovastatina
pravastatina
fluvastatina
simvastatina
colestipolo, colestiramina
ac. nicotinico
bezafibrato
clofibrato
etofibrato
gemfibrozil
cimetidina
famotidina
ranitidina
ondansentrone
lansoprazolo
omeprazolo
pantoprazolo
idrossidi di Al e Mg
sucralfato
misoprostolo
agonisti oppiodi: loperamide
domperidone
a dosaggio quotidiano
im, depot
a dosaggio settimanale
po, iv
per uso topico (es. nistatina)
po, iv
warfarin
ticlopidina
clopidogrel
bromocriptina
levotiroxina sodica
propiltiouracile
carbimazolo
etinilestradiolo, norgestrel,
desogestrel, lenovorgestrel,
noretisterone, gestodene,
medrossiprogesterone
tamoxifene
clomifene
danazolo
finasteride
calcitonina
tolbutamide
glibenclamide
metformina
acitretina
isotretinoina
etretinate
Approccio
A
Approccio
B
1 giorno
4 giorni
14 ore
16 ore
16 ore
13 ore
nessuno
10 ore
12 ore
5 giorni
4 giorni
10 ore
12 ore
17 ore
17 ore
1 giorno
18 ore
6 ore
11 ore
nessuno
nessuno
5 ore
nessuno
2 giorni
1 mese
6 mesi
6 mesi
1 mese
nessuno
1 mese
2 mesi
10 giorni
7 giorni
10 giorni
nessuno
1 giorno
1 giorno
15 ore
58 ore
10 ore
10 ore
10 ore
9 ore
nessuno
6 ore
8 ore
3 giorni
54 ore
7 ore
8 ore
11 ore
11 ore
14 ore
12 ore
4 ore
8 ore
nessuno
nessuno
3 ore
nessuno
21 ore
1 mese
6 mesi
6 mesi
1 mese
nessuno
1 mese
2 mesi
6 giorni
7 giorni
6 giorni
nessuno
13 ore
14 ore
nessuno
nessuno
1,5 anni
26 giorni
7 giorni
10 giorni
8 ore
40 ore
2 giorni
1 giorno
10 anni
1 mese
10 anni
1,5 anni
16 giorni
7 giorni
10 giorni
5 ore
1 giorno
30 ore
14 ore
10 anni
1 mese
10 anni
Farmaci e Donazione di Sangue
Classe farmaceutica
Farmaci che agiscono sul
sistema nervoso autonomo
Farmaci per la terapia dell’obesità
Farmaci per la terapia
dell’osteoporosi
Antigottosi
Farmaci per la terapia dell’anemia
Analgesici oppiodi
Inibitori della 5-fosfodiesterasi
Principio attivo
antagonisti muscarinici:
atropina
orlistat
alendronato
clodronato
etidronato
pamidronato
allopurinolo
probenecid
sali di ferro
codeina
diidrocodeina
fentanil
morfina
petidina
tramadolo
uso locale ± adrenalina
sildenafil
Approccio
A
Approccio
B
15 ore
nessuno
12 ore
29 ore
32 ore
5 ore
5 giorni
3 giorni
nessuno
1 giorno
1 giorno
20 ore
16 ore
1 giorno
42 ore
20 ore
27 ore
9 ore
nessuno
8 ore
18 ore
1 giorno
3 ore
3 giorni
2 giorni
nessuno
14 ore
15 ore
12 ore
10 ore
14 ore
1 giorno
12 ore
17 ore
Modificato da Stichtenoth e coll., Eur J Clin Pharmacol 2001. Alcuni farmaci presenti nella tabella originale non sono stati citati in quanto non disponibili in Italia (azapropazone), ritirati dal mercato (benzbromarone),
utilizzati nella terapia dei danni indotti da abuso di stupefacenti (buprenorfina, metadone), utilizzati
esclusivamente in patologie che impongono una sospensione definitiva del donatore indipendentemente
dalla terapia in atto (clorochina, citostatici, sali d oro, immunosoppressori, L-dopa, D-penicillamina,
amiodarone e nitrati).
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Farmaci e Donazione di Sangue
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L’assunzione di farmaci nel donatore pone diversi
interrogativi in termini di gestione delle sospensioni. I candidati donatori possono essere ritenuti non
idonei per una serie di motivi, che hanno la finalità
di tutelare sia la loro salute che quella dei potenziali riceventi. Alcuni lavori scientifici hanno analizzato
l’impatto del processo di selezione sulla donazione,
dimostrando che, indipendentemente dalla sua durata, la sospensione temporanea viene spesso percepita come definitiva, sia dai donatori first-time che
dai periodici (Piliavin, 1987; Lawson-Ayayi, 1999;
Linden, 1988). Questa constatazione ha una grande importanza nella pratica quotidiana della selezione del donatore di sangue: essa grava infatti il
ruolo del medico delle responsabilità legate non solo
al singolo atto decisionale, ma anche alle conseguenze di questo sulle politiche di arruolamento e
di promozione delle associazioni dei donatori.
Secondo James e Matthews il ritorno dei donatori
può essere descritto in termini di “ciclo di donazione”. Ogni ciclo è definito come una serie di quattro
eventi sequenziali: un iniziale tentativo di donazione, un periodo di sospensione obbligatorio, un intervallo elettivo e un successivo tentativo di donazione. L’iniziale tentativo di donazione si identifica con la presentazione del donatore al servizio
trasfusionale o centro di raccolta; il periodo di sospensione obbligatorio è l’intervallo tra due donazioni (ad esempio novanta giorni fra due donazioni
di sangue intero), mentre l’intervallo elettivo rappresenta il tempo che intercorre tra la fine del periodo
di sospensione obbligatorio e il successivo tentativo di donazione. Questo modello riesce a quantificare in modo adeguato il ruolo delle sospensioni
sul ritorno dei donatori, perché include sia la sospensione temporanea che la successiva donazione come endpoint equivalenti ed elimina il bias implicito che si ottiene considerando esclusivamente
le donazioni concluse (James, 1993). Questo modello di analisi del ritorno del donatore è stato utilizzato in diversi altri studi. Custer e coll. hanno dimostrato che, dopo una sospensione dalla donazione i donatori periodici ritornano nell’81% dei casi
(contro l’86% di quelli dichiarati idonei, p< 0,0001),
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mentre i donatori first-time solo nel 25% dei casi
(contro il 47% di quelli dichiarati idonei, p< 0,0001).
Se poi si analizzano i dati in base alla cause di sospensione, si nota che le prescrizioni mediche e l’uso
di antibiotici (considerati separatamente in questo
studio), seppur non numericamente importanti, sono
responsabili del mancato ritorno dell’86% dei donatori first-time e del 42% dei periodici sospesi per
tali motivi. Altri fattori che influenzano il ritorno dei
donatori sospesi sono la lunghezza del periodo di
sospensione, con l’84% dei donatori che ritorna
dopo sospensione di un giorno contro il 70% di
quelli sospesi per un anno (p = 0,0005), e l’età del
donatore. L’analisi multivariata ha infatti dimostrato
che l’aumento dell’età del donatore è un fattore
predittivo significativo della capacità dello stesso a
ritornare. Questa relazione è più stringente nei donatori periodici che nei first-time (Custer, 2007).
Questi dati confermano quelli già riportati in un precedente studio, che confrontava il comportamento
dei donatori first-time che non avevano ricevuto una
sospensione temporanea con quelli che l’avevano
ricevuta. I primi erano meno disponibili a ritornare a
donare in circa il 25% dei casi. Nei donatori periodici tale percentuale si riduceva al 15% (Piliavin,
1987). Allo stesso modo, Halperin e coll. (1998)
hanno riportato che i donatori che venivano sospesi temporaneamente erano meno disponibili a ritornare a donare nel 29% dei casi quando confrontati con donatori che non avevano subito una sospensione temporanea. L’insieme di questi risultati
dimostra come sia fondamentale sospendere ogni
candidato donatore solo quando strettamente necessario e per il minor tempo possibile, in modo da
non condizionare negativamente le politiche di arruolamento dei donatori. È inoltre utile considerare
quali siano le principali cause di sospensione e, fra
queste, quale sia il ruolo svolto dalle terapie
farmacologiche.
In uno studio condotto presso i Blood Centers of
Pacific nel 2000 (Custer, 2004), il 13,6% di
116.165 candidati donatori era stato dichiarato non
idoneo alla donazione. Di questi, la maggior parte
(68,5%) aveva subito una sospensione temporanea inferiore a 56 giorni (periodo che rappresenta
l’intervallo minimo tra due donazioni di sangue intero negli USA) (AABB Standards, 2003 e 2005).
Farmaci e Donazione di Sangue
All’analisi delle cause di sospensione, i donatori di
sesso femminile, sia first-time che periodici, erano
stati sospesi prevalentemente per valori di
emoglobina inferiori al valore minimo richiesto, mentre i donatori di sesso maschile presentavano motivazioni più varie (valori di pressione sanguigna aumentati, infezioni delle vie respiratorie, ecc.). In questo studio le prescrizioni farmacologiche rappresentavano circa il 12% delle cause di sospensione nei
donatori di sesso maschile first-time di tutte le età
e nei periodici con età compresa tra 25 e 39 anni.
In uno studio condotto in Francia da Lawson-Ayayi
e coll. (1999), il 14% dei donatori, soprattutto donne e soggetti giovani, era stato escluso a causa
dell’assunzione di farmaci che potessero interferire
con la salute del ricevente. Le cause che attengono alle condizioni di salute generale, come la prescrizione di farmaci o l’assunzione di antibiotici, sono
responsabili del 14,6% delle sospensioni dei donatori first-time e di quelli che non hanno ricevuto sospensioni nei due anni precedenti all’ultima donazione (Zou, 2005).
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Dall’analisi di questi dati appare evidente che la
selezione del donatore non può prescindere da una
corretta valutazione della terapia farmacologica in
atto e da una competente gestione della stessa in
termini di farmacocinetica, teratogenicità e valutazione delle sospensioni. Queste considerazioni andranno valutate anche in seno ad alcuni fenomeni
sociali come l’aumentato consumo dei farmaci nella popolazione e il progressivo invecchiamento della stessa. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio Nazionale sul Consumo dei Medicinali – anno 2006
(L’uso dei farmaci in Italia – Rapporto Nazionale
anno 2006) si è assistito, negli ultimi anni, ad un
progressivo aumento delle prescrizioni
farmacologiche: ogni mille abitanti sono state prescritte 857 dosi di farmaco con un aumento del
47,5% rispetto al 2000. Dall’analisi condotta nella
popolazione si è osservato che sette persone su
dieci hanno ricevuto nel corso dell’anno una prescrizione e che, nel complesso, le donne ricevono il
10% di farmaci in più rispetto agli uomini. L’analisi
condotta sulla popolazione dell’intero territorio nazionale ha confermato che l’età è il principale fattore predittivo dell’uso dei farmaci. Il consumo di farmaci in una persona con più di 75 anni è infatti diciassette volte superiore a quello di un individuo con
età compresa tra 25 e 34 anni. Se si analizza la
proporzione delle dosi di farmaci (DDD: numero
medio di dosi di farmaco consumate giornalmente)
in relazione alle fasce di popolazione, si nota che la
percentuale cumulativa di DDD è pari a 5,2 nella
fascia d’età compresa tra 25 e 34 anni, 10,7 tra 35
e 44 anni, 20,3 tra 45 e 54 anni, 39,1 tra 55 e 64
anni e 67,3 tra 65 e 74 anni. Questi dati, considerati alla luce di altri fenomeni come il declino delle
donazioni volontarie, l’aumentata richiesta di
emocomponenti, i criteri di selezione sempre più
restrittivi e il progressivo invecchiamento della popolazione dei donatori (Schreiber, 2003; Jones,
2003), giustificano la necessità di linee-guida che
armonizzino la gestione della terapia farmacologica
del donatore. Sulla base di queste considerazioni e
secondo le indicazioni fornite dalle linee-guida del
Consiglio d’Europa, dove è “raccomandato che sia
disponibile presso ogni servizio trasfusionale/centro di raccolta e dopo approvazione dello staff medico, una lista dei più comuni farmaci utilizzati con
regole per l’accettabilità degli stessi nel donatore”,
presso il Servizio di Emotrasfusione del Policlinico
“A. Gemelli” sono state formulate delle linee-guida
per la gestione della terapia farmacologica nel donatore con la finalità di fornire a tutti gli operatori
coinvolti nel processo di selezione semplici e chiare indicazioni. La creazione di queste linee-guida è
stata caratterizzata da una prima fase di ricerca
bibliografica, per valutare la letteratura esistente e
le linee-guida fornite dai servizi trasfusionali o dalle
associazioni di volontariato (American Red Cross
Service, United Kingdom Blood Transfusion
Services) e da un seconda fase di formulazione
operativa, con l’obiettivo di ridurre al minimo il periodo di sospensione, garantendo tuttavia allo stesso tempo la qualità degli emocomponenti e la sicurezza del donatore e del ricevente.
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Farmaci e Donazione di Sangue
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I principali riferimenti bibliografici sono stati le linee
guida della Croce Rossa Americana e quelle attualmente in vigore nel Regno Unito.
Nelle linee guida della Croce Rossa Americana i
periodi di sospensione del donatore a seguito del
l’assunzione di farmaci sono elencati sotto la voce
“Medications” e sono della durata di:
ɀ Tre giorni in caso di assunzione di aspirina
(acido acetilsalicilico) per il donatore di piastrine da
aferesi, ma non per il donatore di sangue intero, che
viene considerato idoneo al momento della selezione;
ɀ Sette giorni dall’interruzione di una terapia
anticoagulante con warfarin o eparina dopo
normalizzazione dei parametri emocoagulativi;
ɀ Sette giorni se sono stati assunti
antiaggreganti piastrinici quali clopidogrel o
ticlopidina per il donatore di piastrine da aferesi, ma
per quello di sangue intero;
ɀ Un mese a seguito dell’assunzione di
isotretinoina oppure finasteride, farmaci utilizzati rispettivamente nella terapia dell’acne e dell’alopecia;
sei mesi dall’ultima dose di dutasteride;
ɀ Dodici mesi dopo iniezione di immunoglobuline anti-epatite B a seguito dell’esposizione
al virus HBV;
ɀ Dodici mesi dal trattamento di sifilide o
gonorrea;
ɀ Tre anni dal trattamento della malaria;
ɀ Tre anni dall’assunzione di acitretina, prescritta nella cura di acne e psoriasi.
Le linee guida americane non prevedono alcuna sospensione nel caso in cui il donatore abbia assunto:
ɀ Antibiotici (per prevenire un’infezione
batterica, ad esempio a seguito di manovre
odontoiatriche o in associazione alla terapia contro
l’acne, o per curarla, con assunzione dell’ultima dose
della terapia e completa regressione della
sintomatologia);
ɀ Antifungini (assunti per os o per uso topico
in caso di infezioni vaginali, cutanee o ungueali,
come ad esempio la tinea capitis o la tinea pedis);
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ɀ Antivirali (in caso di infezioni delle vie aeree
superiori da malattie da raffreddamento, herpes genitale, verruche genitali, herpes zoster);
ɀ Antipertensivi (a patto che la pressione
arteriosa sistolica e diastolica siano inferiori rispettivamente a 180 e a 100 mmHg);
ɀ Contraccettivi;
ɀ Terapia ormonale sostitutiva per la menopausa o per prevenire l’osteoporosi;
ɀ Farmaci contro l’asma;
ɀ Tamoxifene (assunto per prevenire il cancro).
Al contrario, il donatore viene escluso permanentemente dalla donazione di sangue ed emocomponenti qualora abbia assunto:
ɀ Gonadotropine, ormone della crescita o
tireotropina estratti dalla ghiandola pituitaria umana;
ɀ Insuline di natura bovina prodotte dopo il
1980 in Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda del Nord
o di provenienza sconosciuta;
ɀ Etretinato per la terapia dell’acne;
ɀ Farmaci utilizzati nella prevenzione o nella
cura delle reazioni post-trapianto d’organo o tessuto.
Una voce importante all’interno delle American Red
Cross Guidelines è rappresentata dalle
”Immunizations/Vaccinations”, che regolano i periodi di sospensione del donatore a seguito dell’assunzione di determinati vaccini. In particolare, il donatore viene sospeso:
ɀ Sette giorni se ha assunto una dose del vaccino anti-epatite B (in assenza di esposizione al virus);
ɀ Due settimane in caso di assunzione del vaccino contro morbillo, parotite, poliomielite (tipo Salk)
e febbre gialla;
ɀ Quattro settimane se il donatore è stato immunizzato contro la rosolia, contro rosolia, morbillo
e parotite combinati (o MMR) o contro la varicella;
ɀ Otto settimane in caso di somministrazione
del vaccino contro il vaiolo in assenza di
complicanze; in presenza di reazioni cutanee nella
sede di inoculo del vaccino e/o malessere generale è necessario aspettare quattordici giorni dalla risoluzione dei sintomi;
ɀ Dodici mesi se il donatore, avendo dato il con-
Farmaci e Donazione di Sangue
senso alla partecipazione ad un programma di ricerca, ha assunto l’ultima dose di un vaccino sperimentale;
ɀ Dodici mesi in caso di assunzione dell’ultima
dose del vaccino anti-rabbico.
Non viene segnalata l’esigenza di un periodo di sospensione in caso di assunzione di vaccini contro
l’epatite A, il tetano, la meningite, l’influenza, a condizione che siano stati somministrati come prevenzione (non a seguito di esposizione all’agente
patogeno) e che il donatore sia afebbrile e
asintomatico.
Nelle linee guida per la selezione del donatore di
sangue ed emocomponenti attualmente in vigore
nel Regno Unito le principali cause di sospensione/esclusione vengono elencate in ordine
alfabetico e di ciascuna viene indicato il periodo di
astensione dalla donazione; viene inoltre posta una
distinzione tra ciò che è obbligatorio e ciò che rientra nella discrezionalità del medico selezionatore.
Vengono presi in esame:
ɀ Terapia dell’acne: esclusione permanente
dalla donazione in caso di assunzione di etretinato;
sospensione temporanea per dodici mesi dall’ultima dose di acitretina e per quattro settimane in caso
di assunzione di isotretinoina. L’applicazione di farmaci per uso topico e la concomitante assunzione
di tetracicline o eritromicina (per prevenire la
sovrainfezione batterica) o ciproterone acetato ed
etinil-estradiolo, utilizzato come anti-androgeno nel
trattamento di acne e irsutismo nelle donne, vengono generalmente tollerate, anche se in questi casi
il giudizio di idoneità alla donazione è lasciato alla
discrezione del medico selezionatore;
ɀ Anestetici: sospensione per ventiquattro ore
dalla somministrazione dell’anestetico, a condizione che non ci sia rischio di infezione (come accade
ad esempio in caso di indagini endoscopiche o interventi chirurgici) e la circostanza per la quale il
farmaco è stato assunto sia nota e accettabile;
ɀ Antiacidi: nessuna sospensione se la terapia
è di mantenimento (ad esempio, dopo risoluzione
di un’ulcera peptica) e il donatore è asintomatico;
ɀ Antiallergici: sospensione di sette giorni dal
termine della terapia (se eseguita con corticosteroidi
per os o im) e remissione completa della
sintomatologia;
ɀ Antibiotici, Antifungini, Antivirali: sospensione di sette giorni dalla fine del trattamento con piena risoluzione della sintomatologia;
ɀ Anticoagulanti/Antiaggreganti piastrinici: se
assunti da soggetti cardiopatici, con tromboflebiti/
trombosi ricorrenti, determinano l’esclusione permanente dalla donazione per la patologia di base (la
donazione potrebbe compromettere l’equilibrio
emodinamico di questi individui); tuttavia, se la terapia è stata assunta per un singolo episodio di trombosi venosa profonda o embolia polmonare ed è
stata conclusa da almeno sette giorni, il donatore
può essere ritenuto idoneo;
ɀ Antidepressivi: esclusione permanente dalla
donazione per la patologia di base (il consenso alla
donazione non può essere ritenuto valido); tuttavia,
una terapia assunta regolarmente nei disturbi
bipolari dell’umore non controindica in maniera assoluta la donazione e il medico può a sua discrezione giudicare il candidato donatore idoneo;
ɀ Antidiarroici: sospensione temporanea (fino
a risoluzione del fenomeno) se la diarrea è di natura infettiva; sospensione definitiva se è associata a
malattie infiammatorie croniche intestinali (esclusione per la patologia di base, autoimmune);
ɀ Antiepilettici: esclusione permanente del donatore per la patologia di base se assunti per l’epilessia; è consentita la donazione nelle persone che
assumono questi farmaci come sedativi;
ɀ Antinfiammatori e Steroidi: sospensione di
cinque giorni, a condizione che questi farmaci non
vengano assunti cronicamente per malattie
cardiovascolari o autoimmuni;
ɀ Antipertensivi: diuretici e beta-bloccanti (anche in associazione) sono gli unici antipertensivi che
nel Regno Unito non impediscono ad un individuo
di donare. Solo se assunti per angina pectoris, infarto del miocardio o patologia coronarica i betabloccanti determinano esclusione permanente, non
tanto per la terapia quanto per la cardiopatia di base;
ɀ Farmaci per la terapia del diabete: esclusione permanente del donatore (solo se il diabete viene controllato esclusivamente con la dieta è ammessa la donazione);
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Farmaci e Donazione di Sangue
ɀ Farmaci per la terapia delle dislipidemie: nessuna sospensione se la displipidemia non si associa a malattia sintomatica (neurologica, oftalmica,
ecc.) e/o a patologie cardiovascolari; esclusione
permanente se la dislipidemia ha indotto la comparsa di danni a carico di un determinato distretto
corporeo;
ɀ Farmaci per la terapia dell’emicrania: sospensione temporanea fino al completamento dell’iter
diagnostico: se la causa dell’emicrania non rappresenta di per sé una controindicazione alla donazione, il donatore viene riabilitato alla donazione;
ɀ Farmaci per la cura dell’infertilità: sospensione per dodici settimane dalla fine del trattamento
con clomifene, in modo da escludere un’eventuale
gravidanza; sospensione definitiva in caso di assunzione di gonadotropine di derivazione umana;
ɀ Farmaci per la terapia dell’obesità: generalmente vengono accettati, sebbene il giudizio di idoneità del donatore sia a discrezione del medico;
ɀ Ormoni: se di derivazione umana, determinano l’esclusione permanente dalla donazione; se
ricombinanti (di utilizzo comune nel Regno Unito
dal 1987), non è necessaria alcuna sospensione,
né temporanea, né definitiva, del donatore;
ɀ Vaccini: sospensione temporanea di otto settimane se il vaccino è vivo ed attenuato; nessuna
sospensione se il vaccino è inattivato (eccetto il vaccino ricombinante contro il virus dell’epatite B, per
il quale il periodo di sospensione è di sette giorni, in
quanto l’HBsAg in questo lasso di tempo potrebbe
risultare positivo per via del vaccino pur in assenza
del processo infettivo);
ɀ Siero antitetanico: periodo di sospensione di
quattro settimane;
ɀ Terapia con gonadotropine, ormone della crescita o tireotropina estratti dalla ghiandola pituitaria
umana: esclusione permanente per il rischio di malattia di Creutzfeld-Jakob;
ɀ Immunoglobuline: esclusione permanente
per le sindromi da immunodeficienza congenita;
esclusione permanente se le Ig sono state somministrate, per via sottocutanea o endovenosa, dopo
l’1/1/1980; nessuna sospensione e comunque a
discrezione del medico selezionatore se le Ig sono
state somministrate prima dell’1/1/1980;
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ɀ Farmaci per uso topico: se è interessato il
sito di venipuntura, ci sono zone cutanee lese o infette oppure la condizione patologica sottostante
esclude la donazione, il donatore viene sospeso fino
a risoluzione della situazione;
ɀ Vitamine ed integratori: nessuna sospensione se gli altri criteri di selezione sono rispettati
Dall’analisi delle linee guida sopra descritte emerge nei confronti del candidato donatore che abbia
assunto farmaci un atteggiamento sostanzialmente diverso rispetto a quanto stabilito dalla normativa che regola la selezione del donatore di sangue
ed emocomponenti in Italia (D.M. 3/3/2005). Ad
esempio, in Italia e nel Regno Unito il candidato
donatore che abbia assunto un antinfiammatorio
non steroideo nei quattro-cinque giorni antecedenti
viene sospeso a causa della inibizione della
ciclossigenasi piastrinica indotta dal farmaco; negli
Stati Uniti, invece,viene sospeso solo il donatore di
piastrine da aferesi (chi dona sangue intero viene
considerato idoneo) e per un lasso di tempo inferiore (tre giorni). Le linee guida SIMTI del 2006 riprendono in parte le linee guida americane, nel senso che effettuano una distinzione tra il donatore di
aferesi e quello di sangue intero, ma propongono
un periodo di sospensione più lungo (sette giorni).
Anche relativamente all’utilizzo di antibiotici,
antifungini e antivirali le linee guida americane differiscono da quelle europee (Italia e Regno Unito):
infatti, mentre in Europa l’atteggiamento comune è
di sospendere il candidato donatore per sette giorni dalla fine della terapia con regressione completa
della sintomatologia, negli Stati Uniti il candidato
donatore non viene generalmente sospeso: come
riportato sopra, non si ricorre ad alcuna sospensione per gli antibiotici (sia che vengano assunti per
prevenire un’infezione batterica, sia per curarla), per
gli antifungini mirati a risolvere infezioni vaginali,
cutanee o ungueali, per gli antivirali assunti in caso
di infezioni delle vie aeree superiori (malattie da raffreddamento), herpes genitale, verruche genitali,
herpes zoster. Le linee guida SIMTI del 2006, allineandosi a quelle del Regno Unito, consigliano una
sospensione di sette giorni dal termine della terapia. Nel Regno Unito i farmaci di uso comune nel
Farmaci e Donazione di Sangue
trattamento dell’obesità (orlistat, sibutramina e
rimonabant, ecc.) non rappresentano un motivo di
esclusione dalla donazione. Nella normativa italiana e americana non viene fatto un particolare riferimento a questa classe di farmaci; tuttavia, riteniamo opportuno suggerire la sospensione del candidato donatore che ne faccia uso per l’azione sul
sistema nervoso centrale di alcuni di essi
(sibutramina, rimonabant) e per gli effetti collaterali
sul sistema gastroenterico di altri (orlistat,
metilcellulosa), che rendono tali farmaci assimilabili
a lassativi assunti cronicamente e pertanto suscettibili di sospensione per il candidato donatore.
Per quanto riguarda gli antipertensivi, nel Regno
Unito solo i diuretici e i beta-bloccanti non impediscono al soggetto iperteso di donare; negli Stati Uniti viene accettato qualsiasi farmaco a condizione
che la pressione arteriosa sistolica non superi i 180
mmHg e la pressione diastolica i 100 mmHg; in
Italia, in base a quanto stabilito dall’allegato 5 del
D.M. del 3/3/ 2005, “Requisiti fisici per l’accettazione del candidato donatore di sangue intero”, la
pressione arteriosa sistolica deve essere compresa tra 110 e 180 mmHg e la diastolica tra 60 e
100 mmHg, ma non viene fatta alcuna menzione
dei farmaci tollerati per la donazione nel soggetto
che ne faccia uso. Dalle linee guida della SIMTI del
2006 viene suggerito di effettuare un’attenta “…
valutazione caso per caso, con particolare attenzione all’assunzione dei beta-bloccanti e degli ACEinibitori …”. Fermo restando che debba essere
escluso il candidato donatore con danno d’organo
(a carico di cuore, vasi, occhio, rene) o con valori
pressori anomali (indici della necessità di modificare la terapia in atto), è nostra pratica abituale rinviare il candidato donatore che utilizzi i beta-bloccanti
(per gli effetti cronotropo negativo e vasodilatatore),
ma non chi fa uso di ACE-inibitori o sartani, calcioantagonisti e diuretici.
Mentre nelle linee guida americane viene fatto un
cenno all’utilizzo di farmaci antitumorali come forma di prevenzione (viene citato il tamoxifene, per il
quale non è necessaria alcuna sospensione dalla
donazione), nelle legislazioni europee tale categoria di farmaci non viene menzionata; tuttavia, a causa del possibile effetto teratogeno in una ricevente
gravida, riteniamo opportuno consigliare molta cautela nel processo di selezione. Lo stesso discorso
vale per il finasteride, spesso utilizzato contro
l’alopecia, per il quale le linee guida SIMTI del 2006
propongono una sospensione di due mesi.
Molto più dettagliata rispetto al D.M. italiano e alla
normativa inglese appare la sezione dedicata ai vaccini nelle linee guida americane, nelle quali viene
stabilito un periodo di sospensione estremamente
variabile a seconda del vaccino assunto (come sopra riportato). In Italia e nel Regno Unito si fa un’unica grande distinzione tra vaccini vivi e attenuati da
un lato e vaccini uccisi o inattivati dall’altro: la sospensione del donatore è di quattro o otto settimane (rispettivamente in Italia e nel Regno Unito) per
l’assunzione di vaccini vivi ed attenuati, mentre è
pari a quarantotto ore o non è prevista in caso siano assunti vaccini uccisi o inattivati rispettivamente
nei due paesi europei. Come nella normativa italiana, anche secondo la Croce Rossa Americana il
vaccino antirabbico necessita di un periodo di sospensione più lungo (dodici mesi) se c’è stata esposizione. Un particolare riferimento viene fatto nelle
linee guida statunitensi al candidato donatore che
assuma un vaccino sperimentale (periodo di sospensione: dodici mesi), evenienza non
puntualizzata nelle altre linee guida.
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Le linee-guida sono state redatte in forma di tabelTabella 3
la (T
3) per consentire una più agevole consultazione. I farmaci sono stati suddivisi in base all’uso terapeutico e poi successivamente per principio attivo. Sono poi stati indicati gli usi terapeutici e
quale potrebbe essere il comportamento da assumere con il donatore. Nell’ultima colonna sono presenti, ove possibile, riferimenti legislativi e/o lineeguida.
In Appendice sono state aggiunte una lista dei vaccini disponibili in Italia e una serie di siti internet da
utilizzare per la consultazione.
pagina 17
pagina 18
Tabella 3. - Linee-guida per la gestione del donatore di sangue e emocomponenti in terapia.
Classe farmaceutica
Principio attivo
Usi terapeutici
Cosa fare nel donatore
Riferimenti
Ipnotici e Sedativi
Benzodiazepine
amobarbital, aprobarbital, butobarbital, butalbital,
mefobarbital, metoexital, pentobarbital, fenobarbital,
secobarbital, tiopental
Sedazione, ipnosi,
terapia dell’insonnia,
terapia dello stato
epilettico,
anestesia generale
Emivita: 3 -120 h
UK: no sospensione
No sospensione se uso saltuario
Sospensione definitiva in caso di
terapia dello stato epilettico per la
patologia di base.
Sospensione definitiva in caso di uso
cronico per la terapia dell’insonnia
Linee guida SIMTI
2006: sospensione
durante l’assunzione;
riammissione previa
valutazione medica
UK: no sospensione
Linee guida SIMTI
2006: sospensione
durante l’assunzione;
riammissione previa
valutazione medica
Antipsicotici/Antidepressivi
Tioxanteni
Fenotiazine
Altri composti eterociclici
Inibitori della ricaptazione della
noradrenalina: amine terziarie e
secondarie tricicliche
Inibitori della ricaptazione della
serotonina
Antidepressivi atipici
MAO (MonoAminoOssidasi) inibitori
clorprotixene, tiotixene
clorpromazina, mesoridazina, tioridazina, acetofenazina,
flufenazina, perfenazina, trifluoperazina
clozapina, aloperidolo, loxapin a, molandone, pimozide,
risperidone
amitriptilina, clomipramina, doxepina, imipramina,
amoxapina, desipramina, maprotilina, nortriptilina,
protriptilina
fluoxetina, fluvoxamina, paroxetina, sertralina
bupropione, nefazodone, trazodone
Terapia delle psicosi e
della depressione
Sospensione definitiva per la
patologia di base
fenelzina, tranilcipromina
UK: United Kingdom Guidelines for Whole Blood and Component Donor Selection Guidelines, edition 202, release 05, published 11 July 2006;
UK:
una terapia assunta
regolarmente nei
disturbi bipolari
dell’umore non
controindica in
maniera assoluta la
donazione e il medico
può a sua discrezione
giudicare il candidato
donatore idoneo
Linee guida SIMTI
2006: per l’assunzione
di blandi
antidepressivi,
valutazione caso per
caso
Farmaci e Donazione di Sangue
Barbiturici
alprazolam, clordiazepossido, clonazepam, clorazepato,
diazepam, estazolam, flumazenil, flurazepam, alazepam,
lorazepam, midazolam, oxazepam, quazepam,
temazepam, triazolam
Sedazione, ipnosi,
riduzione dell’ansia,
attività
anticonvulsivante.
La vasodilatazione
coronarica si verifica
solo per uso ev e il
blocco neuromuscolare
Classe farmaceutica
Principio attivo
Usi terapeutici
Cosa fare nel donatore
Riferimenti
Antiepilettici
Idantoine
Barbiturici anticonvulsivanti
Desossibarbiturici
Iminostilbeni
Succinimidi
Acido valproico
Ossazolidindioni
Benzodiazepine
Altri anticomiziali
fenitoina,
fenobarbital, mefobarbital
primidone
carbamazepina
etosuccimide,
ac. valproico
trimetadione
vedi Ipnotici e Sedativi
gabapentina, lamotrigina, acetazolamide
D.M.
3 Marzo 2005
Terapia delle epilessie
Sospensione definitiva per la
patologia di base
UK: sospensione
definitiva per la
patologia di base
Farmaci per la terapia dell’emicrania
Alcaloidi della segale cornuta
sumatriptan
Terapia dell’emicrania
Inducono aumento delle
resistenze periferiche,
ridotta perfusione
tissutale e aumento della
PA
Cardiotossico
Sospensione definitiva se gli attacchi
sono frequenti, severi e richiedono
terapia cronica; se in terapia con beta
bloccanti o MAO-inibitori; se in
profilassi con clonidina
UK: sospensione
temporanea fino al
completamento
dell’iter diagnostico:
se la causa
dell’emicrania non
rappresenta di per sé
una controindicazione
alla donazione, il
donatore viene
riabilitato alla
donazione
Antiallergici
Antistaminici
Prima generazione: carbinoxamina, clemastina,
difenidramina, dimenidrinato, pirilamina, tripelennamina,
clorfeniramina, bromfeniramina, idrossizina, ciclizina,
meclozina, prometazina,
Seconda generazione: acrivastina, cetirizina, astemizolo,
levocarbastina, loratadina, terfenadina
Terapia delle allergie
pagina 19
Corticosteroidi
Vedi paragrafo su Corticosteroidi
UK: sospensione
temporanea (7 giorni)
dalla fine della terapia
No sospensione se per uso topico (se con corticosteroidi per
le aree interessate sono di piccole
os
dimensioni)
Linee guida SIMTI
2006: sospensione
Sospensione temporanea in caso di
temporanea del
sintomatologia
donatore per tutto il
periodo sintomatico;
Sospensione di 72 ore dall’ultima
Sospensione di 72 ore
somministrazione se terapia
dall’ultima
desensibilizzante
somministrazine se
terapia
desensibilizzante
Farmaci e Donazione di Sangue
alcaloidi amminici :
ac lisergico e derivati,
ergonovina, metilergonivina, metisergide, lisuride
alcaloidi aminoacidici :
ergotamina, ergotina, ergotossina e derivati
pagina 20
Classe farmaceutica
Principio attivo
Usi terapeutici
Cosa fare nel donatore
Riferimenti
Sospensione definitiva in caso di
patologia autoimmune
e uso cronico (anche in caso di
doping)
D.M. 3 Marzo 2005
UK: sospensione temporanea (7 giorni) dalla
fine della terapia con
corticosteroidi per os
Corticosteroidi
Corticosteroidi
Terapia delle allergie,
delle malattie
infiammatorie acute e
croniche,
immunosoppressione
No sospensione se per uso topico
(se le aree interessate sono di
piccole dimensioni)
Sospensione temporanea (7 giorni)
dall’ultima assunzione/applicazione
in caso di breve ciclo di terapia
Linee guida SOMTI
2006: sospensione
temporanea per 1 mese
dalla cessazione dei
sintomi e/o della
terapia se broncopneumopatia acuta
Antiasmatici
Corticosteroidi
Sodiocromoglicato
Nedocromil
Adrenergeci b
2-selettivi
Teofillina
Vedi paragrafo su Corticosteroidi
sodiocromoglicato
nedocromil
albuterolo, bitolterolo, pirbuterolo, salmeterolo,
terbutalina
Terapia dell’asma
Teofillina
Sospensione temporanea:
- se sintomatologia;
- se sono stati assunti
corti-costeroidi per os negli ultimi
7 giorni
Sospensione definitiva in caso di
asma sintomatico in terapia
sistematica
UK:sospensione
temporanea (7 giorni)
fino alla fine della
terapia con
corticosteroidi per os
Linee guida SIMTI
2006: sospensione
definitiva in caso di
asma sintomatico in
terapia sistematica
Analgesici/Antipiretici e Antinfiammatori
Acidi antraanilici
Acidi enolici
Aspirina, salicilato di sodio, salsalato, diflunisal, ac.
salicilsalicilico, sulfasalazina, olsalazina
indometacina, sulindac, etodolac
tolmetina, diclofenac, ketorolac
ibuprofene, naproxene, flurbiprofene, ketoprofene,
fenoprofene, oxaprozina
ac. mefenamico, ac. meclofenamico
piroxicam, tenoxicam, fenilbutazone, ossifenbutazone
Alcanoni
nabumetone
Sospensione definitiva in caso di
patologia autoimmune
ed uso cronico
Derivato del para-aminofenolo
paracetamolo
No sospensione
Derivati dell’acido salicilico
Acidi indolo e indene acetico
Acidi eteroaril acetico
Acidi arilpropionici
D.M. 3 Marzo 2005
Sospensione temporanea di 5 giorni
dall’ultima assunzione.
Stati infiammatori,
terapia del dolore,
febbre, patologie
autoimmuni
UK American Red
Cross: sospensione per
3 giorni solo per il
donatore di piastrine
d’aferesi
Linee guida SIMTI:
sospensione temporanea di 7 giorni dal
termine della terapia
in caso di donazione
piastrinica
Farmaci e Donazione di Sangue
Per uso topico: alcinonide, alclometasone, amcinonide,
betametasone, clobetasolo, cloclortolone, idrocortisone,
desametasone, desonide, desossimetasone, diflorasone,
fluocinolone acetonide, fluocinonide, flurandrenolide,
metilprednisolone, triamcinolone
Per inalazione: beclometasone, desametasone, flunisolide,
triamcinolone
Per uso orale: betametasone, idrocortisone,
desametasone, fludrocortisone, metilprednisolone,
prednisolone, parametasone, prednisone, triamcinolone
Iniettabile: betametasone, idrocortisone, desametasone,
metilprednisolone, triamcinolone
Classe farmaceutica
Principio attivo
Usi terapeutici
Cosa fare nel donatore
Riferimenti
Antipertensivi
Dell’ansa: furosemide, bumetanide, ac. Etacrinico,
torasemide, azosemide, muzolimina, piretanide, tripamide
Diuretici
benazepril, captopril, enalapril, fosinopril sodico,
lisinopril, quinapril, ramipril, spirapril, moexipril
Ipertensione arteriosa
lieve o moderata: le
indicazioni includono SC,
disfunzione del VS e
nefropatia diabetica; le
controindicazioni
malattia renovascolare e
gravidanza; possibile
ipotensione dopo brusca
sottrazione di volume
UK:
no sospensione
UK: sospensione
No sospensione, ma con PA nella
norma ed assenza di eventuali danni
d’organo
Linee guida SIMTI:
valutazione caso per
caso con particolare
attenzione all’assunzione di beta-bloccanti e
ACE-inibitori, la cui
assunzione configura
UK: sospensione
pagina 21
Antagonisti del recettore
dell’angiotensina II
candesartan, eprosartan, irbesartan, losartan
telmisartan, valsartan
Calcio-antagonisti
verapamil, diltiazem, nifedipina, nimodipina, felodipina,
nicardipina, isradipina, amlodipina
SC: Scompenso Cardiaco
VS: Ventricolo Sinistro
Ipertensione arteriosa
lieve o moderata: indicati
in caso di intolleranza
agli ACE-inibitori (tosse
secca persistente), hanno
le loro stesse controindicazioni; possono
determinare ipotensione
dopo brusca sottrazione
di volume
Ipertensione sistolica
isolata negli anziani
No sospensione, ma con PA nella
norma ed assenza di eventuali
danni d’organo
No sospensione
Linee guida SIMTI:
valutazione caso per
caso con particolare
attenzione all’assunzione di beta-bloccanti e
ACE-inibitori, la cui
assunzione configura
controindicazione
assoluta alla donazione
in aferesi
UK: sospensione
Farmaci e Donazione di Sangue
ACE-inibitori
Tiazidici e simil-tiazidici: bendroflumetiazide, benzotiazide,
Ipertensione arteriosa con
clorotiazide, idroclorotiazide, idroflumetiazide,
meticlorotiazide, politiazide, triclormetiazide, clortalidone, edema periferico; indicati No sospensione, ma con PA nella
soprattutto negli anziani;
indapamide, metolazone, chinetazone
norma ed assenza di eventuali
unica controindicazione
danni
d’organo
Risparmiatori di K+: inibitori dei canali per il Na+:
specifica è la gotta
triamterene, amiloride; antagonisti dei recettori dei
mineralcorticoidi: spironolattone, canrenone, canrenoato
di K+
pagina 22
Classe farmaceutica
Principio attivo
Usi terapeutici
Cosa fare nel donatore
metildopa, clonidina, guanabenz, guanfacina
Ipertensione arteriosa
moderata o severa
Sospensione definitiva: AEA da
farmaci (metildopa), ipotensione
ortostatica sintomatica dopo
deplezione di volume plasmatico
prazosin, terazosin, doxazosin,
Ipertensione arteriosa
moderata o severa refrattaria ad altro trattamento;
unica controindicazione
l’incontinenza urinaria
Sospensione definitiva: ipotensione
ortostatica sintomatica dopo
deplezione di volume pla
Riferimenti
Antipertensivi
Simpaticolitici
ad azione centrale
a
-bloccanti
UK: sospensione
b
-bloccanti
propanololo, nadololo, timololo, pindololo, labetalolo,
metoprololo, atenololo, esmololo, acebutololo
Linee guida SIMTI:
valutazione caso per
caso con particolare
attenzione alla
assunzione di betabloccanti e ACE-inibitori,
la cui assunzione
configura controindicazione assoluta
alla donazione in aferesi
UK: no sospensione
a
eb
-bloccanti
ad azione combinata
Vasodilatatori
AEA: Anemia Emolitica Autoimmune
labetalolo
arteriosi: idralazina, minoxidil, diazossido
arteriosi e venosi: nitroprussiato
Ipertensione arteriosa
moderata o severa
Sospensione definitiva
Ipertensione arteriosa
secera, mai in
monotarapia ma associati
a tiazidici o beta-bloccanti
Sospensione temporanea se
utilizzati nella crisi ipertensiva acuta;
se la terapia è cronica, valutare
l’associazione farmacologica
Linee guida SIMTI:
valutazione caso per
caso con particolare
attenzione all’assunzione di beta-bloccanti
e ACE-inibitori, la cui
assunzione configura
controindicazione
assoluta alla donazione
in aferesi
UK: sospensione
Farmaci e Donazione di Sangue
UK: no sospensione
Trattamento iniziale
dell’ipertensione non
associata a complicanze;
controindicato in caso di
asma o blocco cardiaco;
Sospensione definitiva
i beta-bloccanti inducono
bradicardia e vasodilatazione (con conseguente
diminuzione delle resistenze periferiche)
Classe farmaceutica
Principio attivo
Usi terapeutici
Cosa fare nel donatore
Riferimenti
Farmaci per la terapia delle iperlipoproteinemie
Inibitori della HMG CoA reduttasi
Resine a scambio ionico
Acido nicotinico
Fibrati
Probucolo
mevastatina, lovastatina, simvastatina, pravastatina, fluvastatina
colestiramina, colestipolo
ac nicotinico
Terapia delle
clofibrato, fenofibrato, ciprofibrato, bezafibrato, gemfibrozil iperlipoproteinemie
probucolo
No sospensione
UK: no sospensione
se la terapia non è associata a malattie cardiovascolari, neurologiche
od oftalmiche
Farmaci per il controllo dell’acidità gastrica e terapia dell’ulcera peptica
cimetidina, ranitidina, famotidina, nizatidina
Antagonisti dell’H+/K+ATPasi
lansoprazolo, omeprazolo, pantoprazolo, ac.sulfenico,
sulfenamide
idrossidi di Al e Mg
sucralfato
misoprostolo
pirenzepina, telenzepina
carbenoxolone
Antiacidi
Sucralfato
Analoghi delle prostanglandine
Antagonisti muscarinici
Carbenoxolone
Controllo dell’acidità
gastrica, terapia della
malattia da reflusso
gastroesofageo,
dell’ulcera peptica e
delle gastriti
No sospensione se uso sporadico a
causa di indigestione o bruciori
gastrici.
Sospensione definitiva se associata
a ulcera peptica attiva.
No sospensione se il candidato
onatore è in terapia ma è del tutto
asintomatico
UK:
no sospensione se
terapia di
mantenimento
Lassativi, Antidiarroici, Antiemetici e Procinetici
Fibre alimentari e lassativi
formanti massa
Lassativi salini
Lassativi osmotici
Lassativi stimolanti
Lassativi tensioattivi
crusca, psillio, metilcellulosa, carbossi metilcellulosa e
resine sintetiche policarbofile
latte di magnesia, idrossido di Mg, magnesio solfato, sale
inglese, sale di Epsom, citrato di Mg, fosfato sodico
lattulosio, glicerina, sorbitolo, mannitolo
Terapia della stipsi
derivati del difenilmetano: fenolftaleina, bisacodile;
lassativi antrachinonici: dantrone
docusati, polossameri, ac. deidrocolico, olio di ricino
No sospensione se uso saltuario
Sospensione definitiva se associata
a malattie infiammatorie croniche
intestinali
Sospensione temporanea in caso di
diarrea in atto e in caso di sospetta
infezione/infestazione intestinale
Agenti antidiarroici
agonisti oppiodi: loperamide, difenossilato
pagina 23
HMG CoA: IdrossiMetilGlutaril Coenzima A
Terapia della diarrea
No sospensione se i sintomi sono
scomparsi, non segni di
disidratazione e/o infezione; in
caso di assunzione episodica
sospensione di 7 giorni dall’ultima
somministrazione
UK: sospensione
temporanea in caso di
diarrea infettiva; no
sospensione se i
sintomi sono
scomparsi, non segni
di disidratazione e/o
infezione; in caso di
assunzione episodica
sospensione di 7 giorni
dall’ultima
somministrazione
Farmaci e Donazione di Sangue
Antagonisti dei recettori H2
dell’istamina
pagina 24
Classe farmaceutica
Principio attivo
Usi terapeutici
Cosa fare nel donatore
Riferimenti
Lassativi, Antidiarroici, Antiemetici e Procinetici
Sospensione temporanea in caso di
vomito in atto e/o sospetta infezione
gastrica
D2/5-HT3 antagonisti: benzamidi sostituite,
metoclopramide, trimetobenzamide
D2-antagonisti: fenotiazine, derivati del benzimidazolo,
butirrofenoni
Antiemetici
Antimicrobici
No sospensione se i sintomi sono
scomparsi, in assenza di segni di
disidratazione e/o infezione.
5-HT3 antagonisti: ondansetron, granisetron, tropisetron,
dolasetron
Sospensione temporanea (7 giorni)
in caso di assunzione episodica
metoclopramide, trimetobenzamide, cisapride,
domperidone, analoghi della motilina
No sospensione se i sintomi sono
scomparsi, in assenza di segni di
disidratazione e/o infezione.
Sospensione temporanea (7 giorni)
in caso di assunzione episodica
Terapia dell’ipomotilità
gastrica
UK
Antibiotici
Sulfamidici, trimetoprimsulfametossazolo, chinoloni
Sulfamidici: sulfanilamide, sulfametoxazolo,
sulfacetamide, sulfadiazina, sulfisoxazolo,
ac. Para-aminobenzoico
Trimetropin-sulfametossazolo
Chinoloni: ac. nalidixico, cinoxacina, norfloxacina,
ciprofloxacin, ofloxacina, sparfloxacina, lomefloxacina,
fleroxacina, pefloxacina, amifloxacina
Terapia e profilassi
delle infezioni di origine
batterica
Sospensione temporanea (fino a
7 giorni) dall’ultima assunzione di
antibiotici
Penicilline: Penicillina G, V, meticillina, oxacillina, cloxacillina, dicloxacillina, nafcillina, ampicillina, amoxicillina,
carbenicillina, ticarcillina, mezlocillina, piperacillina
Penicilline, cefalosporine,
b
-lattamici e inibitori delle
b
-lattamasi
5-HT3: 5 idrossitriptamina
Cefalosporine di prima generazione: cefalotina,
cefazolina, cefalexina, cefadroxil
Cefalosporine di seconda generazione: cafamandolo,
cefoxitina, cefacloro, cefuroxima, loracarbef, cefonicid,
cefotetam, ceforanide
D2: recettori dopaminergici di tipo 2
Sospensione temporanea (2 settimane) dalla guarigione clinica in caso di
infezione con febbre >38 °C o
affezioni di tipo influenzale
Terapia e profilassi delle
infezioni di origine
batterica
Sospensione temporanea (2 settimane) dalla guarigione clinica in caso di
infezione con febbre >38 °C o
affezioni di tipo influenzale
American Red Cross:
no sospensione
UK: Sospensione
temporanea (fino a 7
giorni) dall’ultima assunzione di antibiotici
Linee guida SIMTI
2006: sospensione
temporanea (7 giorni)
dall’ultima assunzione
American Red Cross:
no sospensione
Linee guida SIMTI
2006: sospensione
temporanea (7 giorni)
dall’ultima assunzione
Farmaci e Donazione di Sangue
Procinetici
Terapia dell’emesi
Classe farmaceutica
Antimicrobici
Principio attivo
Usi terapeutici
Cosa fare nel donatore
Riferimenti
Antibiotici
Penicilline, cefalosporine,
b
-lattamici e inibitori delle
b
-lattamasi
Cefalosporine di terza generazione: cefotaxima, cefpodoxima, proxetil, cefixima, ceftizoxima, ceftriaxone, cefoperazone, ceftazidima
Terapia e profilassi delle
infezioni di origine
Cefalosporine di quarta generazione: cefepima
batterica
b
-lattamici: imipenem, meropenem, aztreonam
American Red Cross:
no sospensione
Sospensione temporanea (fino a 7
giorni) dall’ultima assunzione di
antibiotici
Inibitori delle b
-lattamasi: ac. Clavulanico, sulbactam,
tazobactam
UK:Sospensione
temporanea (fino a 7
giorni) dall’ultima
assunzione
Linee guida SIMTI
2006: sospensione
temporanea (7 giorni)
dall’ultima assunzione
Aminoglicosidi
Aminoglicosidi: streptomicina, gentamicina, tobramicina,
amikacina, netilmicina, knamicina, neomicina
Terapia e profilassi delle
infezioni di origine
batterica
Sospensione temporanea (fino a 7
giorni) dall’ultima assunzione di
antibiotici
UK:Sospensione
temporanea (fino a 7
giorni) dall’ultima assunzione di antibiotici
Linee guida SIMTI
2006: sospensione
temporanea (7 giorni)
dall’ultima assunzione
Tetraciclina, cloramfenicolo e
macrolidi
Tetraciclina: clotetraciclina, oxitetraciclina,
demeclociclina, metaciclina, doxiciclina, micociclina
Cloramfenicolo
Macrolidi: eritromicina, claritromicina, azitromicina
clindamicina, spectinomicina, polimixina B e colistina,
vancomicina, teicoplanina, bacitracina
pagina 25
Antibiotici antitubercolari: isionazide, etambutolo,
streptomicina, pirazinamide, etionamide, ac.
aminosalicilico, cicloserina
Sospensione temporanea (2 settimane) dalla guarigione clinica in caso di
infezione con febbre >38°C o
affezioni di tipo influenzale
Terapia e profilassi delle
infezioni di origine
batterica
Sospensione temporanea (fino a 7
giorni) dall’ultima assunzione di
antibiotici
American Red Cross:
no sospensione
UK:Sospensione
temporanea (fino a 7
giorni) dall’ultima assunzione di antibiotici
Linee guida SIMTI
2006: sospensione
temporanea (7 giorni)
dall’ultima assunzione
Farmaci e Donazione di Sangue
American Red Cross:
no sospensione
pagina 26
Classe farmaceutica
Antimicrobici
Principio attivo
Cosa fare nel donatore
Riferimenti
Sospensione temporanea (2 settimane) dalla guarigione clinica in caso di
infezione con febbre >38°C o
affezioni di tipo influenzale
American Red Cross:
no sospensione
Antimicotici
amfotericina B, flucitosina, ketoconazolo, miconazolo,
itraconazolo, floconazolo, griseofulvina, clotrimazolo,
econazolo, terconazolo, butoconazolo, ciclopirox
etanolamina, alprogin, tolnaftato, naftifina, nistatina,
Terapia e profilassi delle
infezioni di origine
funginea
Sospensione temporanea (fino a 7
giorni) dall’ultima assunzione di
antibiotici
No sospensione per uso topico (se
le lesioni sono di modesta entità e
non in sede di venipuntura)
Linee guida SIMTI
2006: sospensione
temporanea (7 giorni)
dall’ultima assunzione
Sospensione temporanea (2 settimane) dalla guarigione clinica in caso di
infezione con febbre >38°C o
affezioni di tipo influenzale (ad eccezione di EBV dove si richiede sospensione
di 6 mesi dalla guarigione)
American Red Cross:
no sospensione
Antivirali
aciclovir, famciclovir, foscarnet, ganciclovir, idoxuridina,
sorivudina, trifluridina, valaciclovir, vidarabina
Terapia e profilassi delle
infezioni di origine virale
Sospensione temporanea (fino a 7
giorni) dall’ultima assunzione di
antivirali
No sospensione per uso topico: se
lesioni di HHV di tipo I-II accertarsi
che siano lesioni non attive
Antimicrobici
UK:
Sospensione
temporanea (fino a 7
giorni) dall’ultima
assunzione di
antibiotici
UK: Sospensione
temporanea (fino a
7 giorni) dall’ultima
assunzione di
antibiotici
Linee guida SIMTI
2006: sospensione
temporanea (7 giorni)
dall’ultima assunzione
Antiprotozoari e antielmintici
diloxanide, metronidazolo, stibogluconato, clorochina,
meflochina, chinidina, alofantrina, atovaquoneproguanile (Malarone), mebendazolo, pirantel,
albendazolo, ivermectina, praziquantel, cloroguanide
Terapia e profilassi delle
infezioni da protozoi e
elminti
Sospensione fino a guarigione clinica
ad eccezione di malaria, babesiosi,
leishmaniosi viscerale, malattia di
Chagas
D.M. 3 Marzo 2005
Farmaci e Donazione di Sangue
Antimicrobici
Usi terapeutici
Classe farmaceutica
Principio attivo
Usi terapeutici
Cosa fare nel donatore
Riferimenti
Emivita dell’eparina in relazione alla
dose: 100 UI/kg: 1h, 400 UI/kg:
2.5h, 800 UI/kg: 5h
UK:
sospensione
temporanea (7 giorni)
se la terapia è stata
assunta per un singolo
episodio di trombosi
venosa profonda o
embolia polmonare
Anticoagulanti
Eparina
eparina ed eparine a basso peso molecolare
Anticoagulanti orali
dicumarolo, fenprocumone, acenocumarolo, etilbiscumacetato, derivati dell’indandione
Trombolitici
streptochinasi, urochinasi, t-PA
ac. acetilsalicilico, dipiridamolo, ticlopidina,
In caso di assunzione episodica
sospensione di sette giorni dall’ultima
somministrazione, ad esclusione delle
TVP e EP.
È bene considerare la patologia di
base per cui à stata somministrata
sospensione definitiva
in caso di terapia
cronica comunque per
patologia cardiovascolari e trombosi
recidivanti
Ormoni
GH (Growth Hormone)
derivato da ipofisi umana
ricombinante
Terapia sostitutiva in
soggetti con deficit della
secrezione di GH
Bromocriptina
bromocriptina mesilato
Terapia delle
iperprolattinemia, morbo
di Parkinson
LH e FSH
derivato da ipofisi umana
menotropine derivate da urine di donne in postmenopausa
Terapia della sterilità
decapeptil, leuprolide, buserelina, nafarelina, deslorelina,
istrelina
Impiegati in bambini con
pubertà precoce,
criptorchidismo, terapia
del cancro della prostata
levotiroxina sodica
Terapia
dell’ipotiroidismo, del
cretinismo, della
tireopatia nodulare
GnRH e suoi analoghi
Tiroxina
pagina
pagina 27
TVP: Trombosi Venosa Profonda
EP: Embolia Polmonare
Sospensione definitiva
No sospensione
No sospensione.
Da valutare nei soggetti ipotesi o con
concomitante terapia antiipertensiva,
a causa dell’effetto ipotensivo
Sospensione definitiva
No sospensione
D.M. 3 Marzo 2005
No sospensione
Sospensione definitiva in caso di
neoplasia
No sospensione, ad eccezione
dell’ipotiroidismo post-tireopatia
autoimmune o neoplasia
American Red Cross
e UK:
sospensione definitiva
se derivati umani
Farmaci e Donazione di Sangue
Antiaggreganti piastrinici
Terapia degli eventi
troombotici, profilassi
primaria e secondaria
degli eventi trombotici
Sospensione definitiva in caso di
terapia cronica e comunque per
patologia cardiovascolari, trombosi
della vena ascellare e trombosi
recidivanti
pagina 28
Classe farmaceutica
Principio attivo
Usi terapeutici
Cosa fare nel donatore
propiltiouracile, metimazolo, carbimazolo, resorcinolo
Ipertiroidismo
Sospensione temporanea (24 mesi)
dalla fine del trattamento
Carcinoma tiroideo, ipertiroidismo farmacoresistente
Contraccezione, sterilità,
terapia sostitutiva della
menopausa, prevenzione
dell’osteoporosi
Carcinoma della
mammella
Sospensione di 6 mesi dall’ultima
somministrazione. Sospensione
definitiva in caso di neoplasia
Ipogonadismo
No sospensione
Iperplasia e carcinoma
della prostata, acne,
calvizie, sindromi da virilizzazione delle donne, pubertà precoce nei ragazzi
Sospensione temporanea (1 mese)
dall’ultima assunzione.
Sospensione definitiva per neoplasia
Riferimenti
Ormoni
Antitiroidei: tioureilenici, derivati
dell’anilina e poliidrossifenoli
131
Estrogeni e progestinici
(Contraccettivi ormonali)
etinilestradiolo, norgestrel, desogestrel, lenovorgestrel,
noretisterone, gestodene. Medrossiprogesterone
Antiestrogeni
tamoxifene, clomifene
Androgeni
testosterone, danazolo, fluoximesterone,
metiltestosterone
I
finasteride
Anti-androgeni
flutamide
ciproterone acetato
Insulina
insuline di origine animale
No sospensione
Sospensione definitiva per neoplasia
Teratogeno, ma ha uso limitato al
cancro della prostata. Sospensione
definitiva per neoplasia
No sospensione
American Red Cross:
sospensione definitiva
se insuline bovine
prodotte dopo il 1980
Sospensione definitiva in caso di
in Inghilterra, Scozia,
diabete insulino-dipendente.
Ammessa solo in caso di assunzione Galles, Irlanda del
temporanea (es. diabete gestazionale) Nord o di provenienza
sconosciuta
Sospensione definitiva
insuline ricombinanti
Terapia del diabete
Sulfaniluree
tolbutamide, clorpropamide,tolazamide,
acetoesamide, gliburide, glipizide, glicazide
Biguanidi
metformina
Terapia del diabete noninsulino dipendente,
terapia dell’insulinoresistenza periferica
D.M. 3 Marzo 2005
American Red Cross
e UK: sospensione
definitiva se derivati
umani
Ipoglicemizzanti orali
No sospensione
Farmaci e Donazione di Sangue
Iodio radioattivo
Classe farmaceutica
Principio attivo
Usi terapeutici
Cosa fare nel donatore
Riferimenti
Retinoidi
Sospensione temporanea (12 mesi)
dall’ultima assunzione
acitretina
Sospensione definitiva
etretinate
Linee guida SIMTI
2006: sospensione
temporanea per 1 anno
dall’ultima assunzione
UK: sospensione
temporanea (4
settimane) dall’ultima
assunzione
UK: sospensione
definitiva
Farmaci oftalmici
Antimicrobici
Antibiotici per uso topico: bacitracina, ciprofloxacina,
cloramfenicolo, clortetraciclina, combinazioni di
polimixina B, dietanolamina- sulfisoxazolo,
eritromicina, gentamicina, norfloxacina, sulfacetamide,
tetraciclina, tobramicina
Antivirali per uso topico: idoxuridina, trifluridina,
vidarabina
Antivirali per uso orale: aciclovir
Antivirali per uso IV-intravitreale: foscarnet, ganciclovir
Sospensione definitiva in caso di
patologia autoimmune
Terapia delle affezioni
dell’occhio di natura
microbica
Antimicotici per uso topico: amfotericina B, natamicina,
clotrimazolo, econazolo, fluconazolo, chetoconazolo,
miconazolo, flucitosina
Farmaci che agiscono sul
sistema nervoso autonomo
pagina 29
Corticosteroidi
Agonisti colinergici: aceticolina, carbacolo, pilocarpina
Anticolinesterasici: fisostigmina, demecario, ecotiofato,
isofluorofato
Antagonisti muscarinici: atropina, scopolamina,
omatropina, ciclopentolato, tropicamide
Simpatico-mimetici: dipivefrina, adrenalina, fenilefrina,
apraclonidina, cocaina, idrossiamfetamina, nefazolina,
tetraidrozolina
Antagonisti a
eb
-adrenergici: dapripazolo, betaxololo,
carteololo, levobunololo, metipranololo,
timololo
:
desametasone fosfato sodico, fluorometolone, medrisone,
prednisolone
No sospensione se per uso topico
Sospensione temporanea (7 giorni)
dall’ultima assunzione/applicazione in
caso di breve ciclo di terapia per os
o e.v.
Terapia del glaucoma,
mantenimento della
miosi intraoperatoria,
annullamento della
No sospensione se per uso topico
midriasi persistente,
decongestionanti, esame
del fundus
Vedi paragrafo sui
corticosteroidi
UK: no sospensione se
per uso topico
UK: no sospensione se
per uso topico
Farmaci e Donazione di Sangue
isotretinoina
Terapia delle forme
severe di acne e psoriasi. Sospensione temporanea (4 settimane) dall’ultima assunzione
UK: sospensione
temporanea (12 mesi)
dall’ultima assunzione
pagina 30
Classe farmaceutica
Principio attivo
Usi terapeutici
Cosa fare nel donatore
Riferimenti
Inibitore della lipasi
intestinale: induce
diarrea, steatorrea,
incontinenza ed urgenza
fecali
Sospensione per l’uso cronico del
farmaco (vedi paragrafo su Lassativi,
Antidiarroici, Antiemetici e
Procinetici
Azione sul SNC
(inibizione del reuptake
della serotonina e della
noradrenalina)
Sospensione per l’azione sul SNC
UK:
no sospensione
Azione sul SNC
(inibizione del recettore
per i cannabinoidi)
Sospensione per l’azione sul SNC
UK:
no sospensione
metilcellulosa
Lassativo di volume
Sospensione per l’uso cronico del
farmaco (vedi paragrafo su Lassativi,
Antidiarroici, Antiemetici e
Procinetici
UK:
no sospensione
fentermina (fenfluramina, dexflenfuramina: ritirate)
Agente rilasciante
catecolamine con azione
sul SNC che produce
soppressione
dell’appetito
Sospensione per l’azione sul SNC
UK:
no sospensione
metformina
Vedi paragrafo sugli
ipoglicemizzanti
No sospensione
UK:
no sospensione
topiramato
Agente
anticonvulsivante. Ha
effetti sulle capacità
cognitive in pazienti non
epilettici
No sospensione
UK:
no sospensione
Farmaci per la terapia dell’obesità
orlistat
Farmaci approvati per la terapia
dell’obesità
sibutramina
Farmaci non consigliati per la
terapia dell’obesita
Farmaci utilizzati per indicazioni
diverse dalla terapia dell’obesità
SNC: Sistema Nervoso Centrale
Farmaci e Donazione di Sangue
rimonabant
UK:
no sospensione
Classe farmaceutica
Principio attivo
Usi terapeutici
Cosa fare nel donatore
Riferimenti
Farmaci per la cura dell’alopecia
Finasteride
Farmaci utilizzati nella terapia
dell’alopecia androgenetica
Terapia dell’alopecia
Sospensione temporanea (2 mesi)
dall’ultima assunzione; tuttavia, la
caduta dei capelli ricompare 9-12
mesi dopo l’interruzione della terapia,
per cui in genere la terapia è cronica
e porta pertanto ad una sospensione
definitiva
No sospensione (il prodotto viene
applicato sul cuoio capelluto e non
assunto per os
American Red Cross:
sospensione
temporanea (1 mese)
dall’ultima assunzione
Linee guida SIMTI
2006: sospensione
temporanea (2 mesi)
dall’ultima assunzione
American Red Cross:
no sospensione
Linee guida SIMTI: no
sospensione
Farmaci e Donazione di Sangue
Minoxidil
Terapia dell’alopecia
androgenetica (il farmaco
inibisce l'enzima 5-alfa
riduttasi che, non potendosi unire al testosterone
presente nei follicoli
piliferi, non dà origine
al DHT (diidrotestosterone), nocivo per i
bulbi piliferi e dannoso
per il capello)
pagina 31
Farmaci e Donazione di Sangue
Bibliografia
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Farmaci e Donazione di Sangue
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Transfusion 2003; 43: 591-597.
pagina 33
Farmaci e Donazione di Sangue
APPENDICE I
VACCINI DISPONIBILI IN ITALIA
VIRUS DELL’INFLUENZA
Vaccino Influenzale inattivato (antigene di superficie)
Hg
SOSPENSIONE (se asintomatico)
AGRIPPAL S1
INFLUPOZZI
48 ore
INFLUVAC S
Vaccino Influenzale inattivato (antigene di superficie adiuvato)
Hg
ADIUGRIP
FLUAD
INFLUPOZZI ADIUVATO
INFLUPOZZI SUBUNITA'
Hg
48 ore
INFLEXAL V BERNA
ISIFLU V
Vaccino Influenzale inattivato (preparato con) virus frammentati
Hg
INFLUSPLIT
Hg
BEGRIVAC
ISIGRIP ZONALE SPLIT
INFLUVIRUS F
FLUARIX
48 ore
MUTAGRIP
VAXIGRIP bambini
VAXIGRIP
HAEMOPHILUS INFLUENZAE
Vaccino Haemophilus Influenzae B coniugato al tossoide tetanico
Hg
ACT-HIB (1999)
HIBERIX (2001)
48 ore
Vaccino Haemophilus Influenzae B coniugato alla proteina difterica
Hg
VAXEM HIB (2001)
Hg
HIBTITER (2000)
48 ore
Vaccino difterico, tetanico e pertossico acellulare
Hg
INFANRIX (2001)
48 ore
TETANO
Vaccino tetanico adsorbito
Hg
ANATETALL (1995)
IMOVAX TETANO (2000)
TANRIX (2002)
TETATOX BERNA (1999)
Hg
ANATETALL (2004)
Hg: significa che sono CON conservanti mecuriali
Hg: significa che sono SENZA conservanti mecuriali
pagina 34
48 ore
Farmaci e Donazione di Sangue
DIFTERITE
Vaccino difterico e tetanico adsorbito
Hg
ANATOXAL DI TE BERNA Adulti (1999)
DIFTAVAX Adulti (2001)
DIFTAVAX Bambini (2000)
DIF-TET-ALL
DIF-TET-ALL Bambini (2000)
DIFTETAL Ad
48 ore
DITANRIX Bambini (2002)
TRIACELLUVAX
Hg
Difterivaccine SSI
DITANRI X Adulti (2002)
Vaccino di richiamo (booster) contro difterite, tetano e pertosse
in soggetti a partire dai 10 anni d'età
Hg
B OOSTRIX– sospensione iniettabile (2002)
48 ore
EPATITE
Vaccino Epatite A a virus intero
Hg
EPAXAL (1999)
Hg
HAVRIX (2001)
HBVAXPRO
NOTHAV
48 ore
RECOMBIVAX Hb (1995)
VAQTA (2000)
Vaccino Epatite B (antigene purificato DNAr)
Hg
ENGERIX-b Bambini
Hg
ENGERIX-b Adulti (2001)
48 ore
HEPCARE (2000)
Vaccino Epatite A + Vaccino Epatite B
Hg
TWINRIX Bambini (1997)
TWINRIX Adulti (2001)
48 ore
MORBILLO
Vaccino morbilloso vivo attenuato
Hg
MORBILVAX
ROUVAX (2000)
4 settimane
Vaccino morbilloso, parotitico e rubeolitico vivo attenuato
MMR II (1999)
PRIORIX (2002)
4 settimane
Hg: significa che sono CON conservanti mecuriali
Hg: significa che sono SENZA conservanti mecuriali
pagina 35
Farmaci e Donazione di Sangue
ROSALIA
Vaccino rubeolitico vivo attenuato
Hg
ERVEVAX (1995)
GUNEVAX
RUDIVAX (2000)
4 settimane
PAROTITE
Vaccino parotitico vivo attenuato
Hg
VAXIPAR
4 settimane
POLIO
Vaccino poliomielitco per uso orale
Hg
POLIOORAL
POLIO SABIN orale (2002)
4 settimane
Vaccino poliomielitco virus intero inattivato
Hg
IMOVAX-POLIO (2000)
POLIOVAX-IN (1999)
48 ore
TETRA-VACCINI, PENTA-VACCINI, HEXA-VACCINI
TRIVIRATEN BERNA (1999)
4 settimane
Vaccino adsorbito antidifterite, tetano ed epatite B ricombinante
Hg
PRIMAVAX
48 ore
Vaccino difterico, tetanico, pertossico adsorbito + vaccino inattivato
della poliomielite (TETRAVACCINO)
Hg
TETRAVAC (2000)
48 ore
Vaccino difterico e tetanico adsorbito + vaccino inattivato della poliomielite
Hg
REVAXIS (1999)
48 ore
Vaccino difterico, tetanico, pertossico acellulare + vaccino epatitico B
Hg
INFANRIX-Hep B (1997)
Hg
TRINTANRIXHEPB
48 ore
Vaccino difterico, tetanico, pertossico acellulare, poliomielitico
inattivato e haemophilus influenzae tipo B coniugato
Hg
QUINVAX-IN (2000)
48 ore
Vaccino antidifterico, antitetanico, antipertossico (a cellula intera), antiepatite B
(rDNA) e anti-Haemophilus influenzae di tipo B coniugato (adsorbito)
Hg
QUINTANRIX
48 ore
Vaccino haemophilus B coniugato al tossoide tetanico + vaccino difterico,
tetanico e pertossico acellulare + vaccino poliomielitico inattivato
Hg
PENTAVAC (1999)
Hg
CINQUERIX (1999)
Hg: significa che sono CON conservanti mecuriali
Hg: significa che sono SENZA conservanti mecuriali
pagina 36
48 ore
Farmaci e Donazione di Sangue
Vaccino haemophilus B coniugato + vaccino epatitico B
Hg
PROCOMVAX
48 ore
Vaccino difterico, tetanico e pertossico + vaccino epatite B + vaccino
poliomielitico inattivato
Hg
INFANRIX PENTA (2000)
48 ore
Vaccino difterico, tetanico e pertossico adsorbito + vaccino epatite B +
vaccino poliomielitico inattivato + vaccino haemophilus B coniugato
Hg
INFANRIX HEXA (2000)
48 ore
HEXAVAC 2001
MENINGITE
Vaccino meningococcico coniugato di gruppo C
Hg
MENINGITEC (2003)
48 ore
Vaccino meningococcico polisaccaridico
Hg
MENOMUNE (1996)
Hg
MENCEVAX ACWY (2002)
48 ore
Vaccino meningococcicooligosaccaridico con iugato con proteina difterica
Hg
MENJUGATE (2002)
48 ore
PNEUMOMENINGIOCOCCICO
Vaccino pneumococcico polisaccaridico
Hg
PNU IMUNE 23
Hg
PNEUMO 23
48 ore
PREVENAR (1997)
TUBERCOLOSI
Test per la diagnosi di tubercolosi
Hg
BIOCINE-TEST PPD
dopo lettura a 72 ore
Vaccino della tubercolosi (BCG) liofilizzato
Hg
IMOVAX BCG
4 settimane
TIFO
Vaccino tifoideo, vivo, attenuato orale
Hg
VIVOTIF BERNA
4 settimane
RABBIA
Vaccino rabico inattivato a virus intero
Hg
RASILVAX
IMOVAX RABBIA
48 ore
se il vaccino è stato somministrato
dopo esposizione, esclusione per 1 anno
Hg: significa che sono CON conservanti mecuriali
Hg: significa che sono SENZA conservanti mecuriali
pagina 37
Farmaci e Donazione di Sangue
VARICELLA
Vaccino vivo attenuato varicella
Hg
VARILRIX
(2002)
4 SETTIMANE
FEBBRE GIALLA
Vaccino vivo attenuato febbre gialla
Hg
STAMARIL PASTEUR
(1997)
4 SETTIMANE
COLERA
Vaccino vivo inattivato colera
Hg
DUKORAL
Hg: significa che sono SENZA conservanti mecuriali
pagina 38
48 ORE
Farmaci e Donazione di Sangue
APPENDICE II
SITI INTERNET
www.redcross.org
www.donor.eligibility.org
www.aabb.org
www.transfusionmedicine.org
www.bloodbook.com/donr-requir.html
www.cbbsweb.org/enf/2001/donor_meds.html
www.bloodservices.ca
www.hema-quebec.qc.ca
www.guideline.gov
www.agenziafarmaco.it
www.levaccinazioni.it
pagina 39
Farmaci e Donazione di Sangue
pagina 40