Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne
Transcript
Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne
RECENSIONI Pietro Verri. "Manoscritto" per Teresa. Seconda edizione a cura di Gennaro Barbarisi. Milano: Edizioni Universitarie di Lettere Economia Diritto, 1999. La seconda edizione del Manoscritto per Teresa, a cura di la prima edizione a un interxallo di quindici anni e ha trovato definitiva sistemazione nella Fondazione Verri trale ciella Banca Commerciale Gennaro presso Mattioli, uno tutti gli scritti di co non solo sul dei principali illuministi piano della riflessione ma politiche e letterarie, sede cen- la uno studio appro- italiani, intellettuale di ed economica, filosofica segue l'archivio Grazie a questo nuovo assetto delle Italiana di Milano. carte di Pietro Verri sarà forse finalmente possibile procedere a fondito di Harbarisi, dopo che finalmente spic- delle battaglie morali, attento osservatore delle dinamiche sociali e famigliari attra- verso tutta una serie di lettere, ricordi, memorie e ancora riflessioni in larga parte inedite. Nonostante nuove notizie siano emerse sui rapporti Teresa, reperibili soprattutto nel carteggio inedito con Pietro Verri e la figlia tra Alessandro ora con- fratello volume riproposto alle stampe ricalca fedelmente la Sono qui riunite le memorie che Pietro lasciò alla figlia nellArchivio Verri, .ser\'ato il il prima edizione dell'opera. composte dalle Notizie intorno la vita, i costumi e la morte di vostra madre. Memorie della fanciullezza di Teresa e Ricordi a mia figlia Teresa, più un appen- Teresa, le i dice costituita dal carteggio lettere di tra Pietro e Maria che precedette Verri alla cognata, altre carte inerenti che Pietro pianificò per scritti matrimonio, alcune malattia di Maria e la moglie morta. Tranne la i disegni del Tempietto i Ricordi a mia figlia Teresa, tutti gli sono degli inediti. presentati nella prima edizione dell'opera, e qui riproposti, Pietro Verri aveva sposato la nipote Maria Castiglioni aveva allora 48 anni, 1777 nacque del il Alessandro la la il 21 febbraio 1776. Lo sposo sposa 23. Fu un matrimonio felicissimo ma breve. Nel Maria Teresa e nel giugno dell'anno figlia dopo marzo il figlio Alessandro, che visse solo dodici mesi. Nel 1781 anche Maria mori\a, consunta dalla Non rimanevano che padre Se già subito dopo la nascita di Teresa Pietro aveva iniziato a stendere ricordi e riflessioni da lasciare poi alla futura tubercolosi. donna, con le la morte dell'amatissima moglie e lo figlia. portò ad accrescere quel corpus di scritti annotazioni - scrupolosissime e dolorose - della malattia di Maria, e a correlarli poi di umenti comprovanti o dai dettami il rapporto della società, tra due legame per genitori legati dall'amore e il quale Pietro non si non altri doc- dall'interesse stancherà di ribadire il proprio orgoglio. Nel saggio introduttivo osserva per mo, i come figli in quest'opera voga presso di pensieri e cammino alla sia prima edizione, che \iene qui riproposto. Barbarisi qualcosa di di\erso e di più rispetto l'alta società dell'epoca. riflessioni affidati alla figlia dell'esperienza e usi anche QUADER.M da un perché sappia gli errori di ditalianistica Si tratta ai libri di istaizione un libro inti- lato di districarsi nel difficile chi l'ha preceduta e \o\umc XIX, No. 2. 1998 amata quali utili Recensioni stmmenti di discernimento. Dall'altro lato un della moglie è per Pietro Verri come dolore e all'angoscia, riandare il dopo passato al la scomparsa esercizio di scrittura che lo aiuta a liberarsi dal scrive al fratello Alessandro nell'ottobre del 1781. Diario intimo e diario psicologico quindi allo stesso tempo. In tutte queste prose l'osservazione pratica e la riflessione psicologica che di continuo. Cosi Pietro sottolinea mente fredda e che sua scelta la la decisione di ammogliarsi era era rivelata felice proprio perché si d'amore non era intervenuto a offuscare giudizi e solo in seguito, dando vita a Memorie sionata. Nelle un matrimonio fasciature, all'uso di lavare i I non allattare i figli, scrive Pietro alla figlia il dipendono nostri giudizi come suoi sforzi erano le fosse garantita Mio scopo è sono come ad che alla base di vicine fosse di costrizione ad aiutare assicurarsi in che una sua nascita - che la che queste dipendono i dalla modifica su di esse e perciò di la sensibilità si piiì si più spesso possibile. "Io credo il dal fascio delle nostre idee, massima importanza sono le sensazioni sentimento fosse opposto alle si indirizzati piuttosto 7 marzo 1777, cinque giorni dopo serie delle nostre sensazioni, e ato ad esistere perché il era manifestato un'unione tenera e appas- lo sviluppo delle sensazioni della neonata e percezione armoniosa della realtà - si bambini con l'acqua fredda e a ogni tipo venivano sottoposti. modo ogni felice e a ma della fanciullezza di Teresa Pietro le ricorda schierato contro l'uso delle madri di a cui questi riflessioni, sposano si stata presa a al punto tutte le altre in cui abbiamo cominci- che debbono sopraggiungere. questo è un vero sinonimo di virtuosa, benefica, saggia tempo prima che siate a livello d'intendere questo, ma vi di farvi felice e e ragionevole. Vi vorrà del giungerete perché avrò cura che siate illuminata." (104) sono però anche Ci annoverata tra le viene descritta tono a nudo dolore. Il le esperienze da affrontare, e tristi alla figlia con una ricchezza la fragilità della creatura diario della malattia, di dettagli umana e ità, il che fa sua la anche lotta del sensismo norma si di vita e In questo pi. fisico I due dopo quadro rientrano anche la morte - sperimentato di Maria, di Maria come va assale nel 1781 raccapriccianti, che met- impari e osfinata contro appaga nell'espressione il propugnatore l'individuo e della famiglia che nel secolo dei lumi ha, in dolore la che è anche un diario dell'amorevole cura e defessa speranza di Pietro, rivelano l'uomo che filosofo morte la più dolorose per entrambi. La tubercolosi che Italia, di della ver- una morale pochi così il dell'in- alti le riflessioni di Pietro Verri sulla qualità del- esem- del suo quelle sulla qualità dell'amore - sentimentale e nel matrimonio. Ricordi a mia figlia Teresa, già pubblicati volte nel secolo successivo, rappresentano alla il metà Ottocento e poi ristampati momento di maggior coesione del pensiero di Pietro Verri sul tema dell'educazione e sulla ricerca dell'armonia con se stessi e all'interno del corpo sociale. Ragione e sentimento in queste pagine, che non lasciano niente morale e dei costumi più propri il al raggiungimento della fine ultimo, l'insegnamento più alto che Pietro ità alla figlia. — 150 si fondono mirabilmente di intentanto nella spiegazione della — Verri felicità, che rimarrà sempre padre e amico lascerà in ered- Recensioni E Teresa, per quanto segnò è dato sapere, visse veramente da donna illuminata, ci fondo accordo con quei che precetti il padre le aveva indirizzato e che lei pro- in stessa con- Carcano, curatore (e accurato censore) della loro prima edizione. al Sandr^'X Farmi-giani University of Toronto RosaMarìa La Valva, Jlje Eternai Child, The Poetry and Poetics of Giovanni Pascoli. Chapel Hill, NC: Annali d'Italianistica, 1999. Pp.226. Il breve presenta trattato teorico la pubblicato per II faìiciullino, la prima volta nel 1897, rap- tempo più esauriente dichiarazione di poetica pascoliana ed è allo stesso un'analisi critica dello stato della poesia alle soglie del Novecento. Con questa prima traduzione to inglese de Ilfanchillino, RosaMaria La Valva ha volual suo lavoro - ha contribuito colmare una lacuna, che - osserva nella prefazione con all'ingiusta trascuratezza scritti di cui l'italianistica solo apparentemente lineare, linea nodamericana ha sinora guardato Giovanni Pascoli. La traduzione rispecchia fedelmente con la ma sfumature e di ricca di grande raffinatezza espressiva tempo faceva linguistica e allo stesso di il difficili Anche stilizzata, ma dal peculiare dimensione del sentire pascoliano e Nel saggio che segue i trattato alla un dialogo fra tre titolo dialogo platonico che si la forma estrema- luce il snoda dal IV al XX rapporto seconda dalle fra tre rifles- una sorta ullo che vive in ogni uomo, che che va persuaso a non temere il fanciuUino pascoliano, il la il Fedro e gli la di e ultimo capitolo dell'opera. Su questo concetto del dialogo platonico l'autrice ritorna spesso, sollecitata dall'incipit del che richiama esplicitamente tra "The Eternai Child," terza dalla posizione del lettore implicito, in tato rig- di vista persone, o meglio linee di forza. La prima è rappresentata dall'eterno fanciullo, la maturo e una vari aspetti della vita del poeta. traduzione del Ilfanciullino, dal la RosaMaria La Valva identifica nel punto è informato da una profonda riflessione teorica che RosaMaria La Valva esplora nei saggi successivi, portando sioni dell'uomo sperimentazione trattato si presenta, nel più tipico stile pascoliano, in mente semplice, quasi la la dell'equilibrio formale e della classicità alla vita. agli pascoliana, equilibri lessicali, in un poeta che amava orosa regola di poesia e una metafora di approccio del contenuto la scrittura trat- scoperta della voce interiore del fanci- parla delle sue paure, delle sue lacrime e gioie e morte. RosaMaria La Valva si sofferma poi a definire cui diminutivo ha giocato spesso a detrimento dell'autore e della sua opera poetica e teorica. Questo diminutivo rappresenta in realtà un'affer- mazione etica ed estetica, sempre più pressante sia, è una vera e propria provocazione da parte di Pascoli ricerca di gloria, alla celebrazione dei poeti a scapito della alla mistificazione dell'artista, così tempo una dichiarazione alla poe- prevalente in epoca moderna. È allo stesso della legittimità del 151 suo canto delle cose semplici, quotidi-