Carta dei valori olimpici
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Carta dei valori olimpici
Sommario Sommario 1 Carta di Intenti 2 Premessa 2 Principi ART. 1 – Responsabilità 3 ART. 2 – Non discriminazione e libertà 3 ART. 3 – Vita, salute e sicurezza 3 ART. 4 – Solidarietà 4 ART. 5 – Minori 4 ART. 6 – Cultura 4 ART. 7 – Sostenibilità ed ambiente 5 ART. 8 – Integrità e trasparenza 5 ART. 9 – Diffusione 6 ART. 10 – Partecipazione 6 ART. 11 – Applicabilità 6 ART. 12 – Applicazione e controllo 6 Modalità applicative 1. Diffusione della Carta di Intenti e adesione 7 2. Azioni positive 7 2.1. Azioni di comunicazione e sensibilizzazione 7 2.2. Azioni pilota 7 3. Strumenti di verifica e controllo 7 del Programma Olimpico 8 3.2. Altri strumenti 8 Nota: La Carta di Intenti è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del Comitato Organizzatore dei XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 il 16 maggio 2002. La stessa Carta è stata emendata dal CdA con gli artt. 4 Solidarietà e 6 Cultura in data 22 marzo 2004. Carta di Intenti 3.1. Bilancio Sociale, Bilancio Ambientale, Bilancio di Sostenibilità 1 Carta di Intenti Premessa Il Comitato Organizzatore dei XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 ribadisce in via preliminare l’importanza ed il valore della Carta Olimpica, del Codice Etico del CIO e dei principi fondamentali in esso contenuti. In particolare sottolinea la portata universale di alcune disposizioni quali: • «Lo scopo delle Olimpiadi è di mettere ovunque lo sport al servizio armonioso dell’uomo, incoraggiando la coesistenza pacifica e la salvaguardia della dignità fra gli uomini. A tale riguardo, il Movimento Olimpico si impegna, da solo o in collaborazione con altre organizzazioni e nei limiti dei propri mezzi, a promuovere iniziative volte a favorire la pace» (Carta Olimpica, art. 3); • «La tutela della dignità dell’individuo costituisce un requisito fondamentale dell’Olimpismo» (Codice Etico del CIO, “A. Dignità”, par. 1). Dalla lettera e dallo spirito di queste solenni affermazioni emerge la stretta connessione esistente con il sistema generale di promozione e tutela dei diritti umani, così come storicamente realizzato attraverso la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 e successivi Patti, Convenzioni e Carte (come la recentissima Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, dicembre 2000). Un sistema che si è diffuso e rafforzato negli anni anche di fronte alla necessità di garantire, nel nuovo spazio globale dell’agire umano, un patrimonio essenziale di regole comuni e principi universali ed indivisibili; di qui il riconoscimento, accanto ai classici diritti di libertà, anche di diritti economici e sociali, così come dei principi di sostenibilità dello sviluppo e di compatibilità ambientale. Questo sistema, tuttavia, continua ad avere bisogno, a fronte delle numerose violazioni cui è sottoposto, di un’azione coerente di sostegno e promozione a cominciare dall’educazione e dalla formazione dei giovani. È fermo intendimento del Comitato Organizzatore, quindi, far sì che i Giochi Olimpici diventino sempre più un’occasione per educare alla pace, alla tolleranza, alla giustizia, alla libertà, alla solidarietà e all’uguaglianza fra popoli e individui. In tale contesto, il Comitato Organizzatore intende offrire un suo contributo concreto attraverso la predisposizione di una propria “Carta di Intenti”, di cui questa premessa è parte integrante. La presente Carta, nel promuovere impegni effettivi ed azioni positive ed esemplari, può rappresentare un concreto contributo del mondo dello sport alla diffusione della cultura della responsabilità globale, esponendo i principi e gli obiettivi che il Comitato Organizzatore si impegna a fare propri per quanto attiene alle attività di propria competenza. Carta di Intenti Inoltre, essa verrà proposta all’attenzione di tutti i soggetti coinvolti o interessati nella organizzazione, preparazione, partecipazione, effettuazione dei Giochi di Torino 2006, quali istituzioni, enti pubblici, associazioni, sponsors, fornitori, imprese aggiudicatarie dei lavori di realizzazione degli impianti, chiedendo una piena ed effettiva adesione ai principi elencati nell’articolato successivo. 2 Carta di Intenti Principi ART. 1 – Responsabilità La responsabilità primaria nella tutela e nella protezione dei diritti umani spetta agli Stati e per essa ai Governi, che sono obbligati non solo a rispettare e far rispettare le leggi nazionali, ma a porre in essere nel proprio ordinamento le norme da essi liberamente sottoscritte e internazionalmente vincolanti (1), così come deve avvenire per il rispetto dei principi Olimpici. Tuttavia, anche altri attori possono contribuire in maniera determinante alla tutela e protezione dei diritti umani. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani chiede infatti nel suo preambolo che «ogni individuo ed ogni organo della società si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e con l’educazione, il rispetto di questi diritti e queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale ed internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento e rispetto». Il Movimento Olimpico è profondamente coinvolto nella promozione di questi principi, richiamati nella Carta Olimpica e nel Codice Etico del CIO. Come parte del Movimento Olimpico, il Comitato Organizzatore Torino 2006 promuoverà un’ampia campagna di informazione e sensibilizzazione in stretta relazione con le istituzioni locali, il mondo della scuola, le organizzazioni economiche e di categoria, il mondo dell’associazionismo e del volontariato. ART. 2 – Non discriminazione e libertà Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, senza limitazione alcuna per ragioni di razza, colore, sesso, lingua, religione, origine sociale o nazionale, opinione politica. Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione, di riunione pacifica e di associazione. Il rispetto di tali principi e diritti, relativi alla non discriminazione ed alle libertà fondamentali, va rigorosamente garantito nei confronti degli atleti in gara, nonché dei lavoratori e lavoratrici impegnati nell’organizzazione, preparazione, partecipazione, effettuazione dei Giochi. ART. 3 – Vita, salute e sicurezza Ognuno ha il diritto alla vita, alla salute, alla libertà e alla sicurezza della propria persona. Ognuno ha altresì diritto ad uno standard di vita adeguato che garantisca la salute ed il benessere a sé e alla sua famiglia. Ogni lavoratore ha diritto a condizioni di lavoro sane, sicure e dignitose. Va ribadita la assoluta proibizione dell’uso di pratiche dopanti a qualunque livello (2) in quanto gravemente lesive del diritto alla salute e alla integrità fisica, e va garantito il rispetto del Codice Antidoping del Movimento Olimpico. Ogni pratica di allenamento esasperata, vessatoria e lesiva dell’integrità fisica e psicologica dell’atleta deve essere rigorosamente vietata. Gli atleti, i lavoratori, le lavoratrici e tutti coloro impegnati nell’organizzazione, preparazione, partecipazione ed effettuazione del Giochi hanno diritto ad operare in condizioni che ne garantiscano la sicurezza ed il benessere nonché l’assistenza medica necessaria per il loro equilibrio psicofisico (3). La sicurezza sul lavoro e l’antinfortunistica, la vigilanza sulla età lavorativa minima e sulla tutela Carta di Intenti Vanno particolarmente tutelati i minori e le donne, in ragione della loro particolare vulnerabilità e di condizionamenti culturali e sociali che spesso ne favoriscono lo sfruttamento o la discriminazione. 3 Carta di Intenti delle lavoratrici, la predisposizione di adeguate misure di tutela nei cantieri e nell’organizzazione prima, durante e dopo i Giochi sono condizioni essenziali per un buon successo della manifestazione. Lo sfruttamento del lavoro minorile, così come il lavoro forzato, è vietato. Le costruzioni, le attrezzature e gli impianti costruiti per e usati durante i Giochi Olimpici devono essere realizzati nel massimo rispetto del diritto nazionale ed internazionale e di tutte le Convenzioni dell’Ufficio Internazionale del Lavoro (4). ART. 4 - Solidarietà Lo Spirito Olimpico persegue la Solidarietà come un valore di riferimento (5). L’attività sportiva è un importante strumento di diffusione e condivisione dei principi di solidarietà, integrazione e rispetto reciproco, un’occasione fondamentale di inserimento nella collettività, di partecipazione alla vita sociale e di educazione alla pace. Il principio di “solidarietà olimpica” assume così diversi significati: fratellanza tra popoli, responsabilità sociale nei confronti delle persone svantaggiate, sostegno alla pari dignità fra le diverse discipline sportive e fra i diversi livelli di pratica. Il Comitato si impegna a valorizzare l’istituto della “tregua olimpica” legandolo a pratiche coerenti e attraverso iniziative di promozione della cultura della tolleranza e di sensibilizzazione alla pace fra i popoli anche al di là dell’evento Olimpico. Il rispetto delle esigenze delle persone disabili sarà garantito sia nella realizzazione di strutture sportive e ricettive prive di barriere architettoniche sia attraverso la piena valorizzazione delle competizioni Paralimpiche. Verrà dato, inoltre, sostegno delle iniziative di volontariato realizzate sul territorio interessato dall’evento Olimpico, anche attraverso il collegamento tra il Programma Volontari dei Giochi e la valorizzazione delle organizzazioni di volontariato. ART. 5 – Minori I minori hanno diritto di beneficiare delle misure di protezione e di promozione volte a garantire la possibilità di uno sviluppo equilibrato sul piano fisico, intellettuale, morale, spirituale e sociale, nelle condizioni di libertà e dignità (6). In particolare vanno prese in considerazione quelle norme internazionali che pur senza riferirsi direttamente allo sport, possono riguardare il rapporto tra giovani e pratica sportiva, quali l’interesse superiore del minore in tutte le decisioni che lo riguardano, la tutela – in particolare se affidata a terzi – da ogni forma di violenza e di sfruttamento, il diritto all’istruzione, il diritto al reinserimento sociale, il diritto al divertimento, al gioco ed al riposo (7). ART. 6 - Cultura La Cultura è il secondo pilastro dell’Olimpismo, una filosofia di vita mirata ad esaltare ed unire, in un insieme equilibrato, le doti del corpo, dello spirito e della mente. Carta di Intenti Le Olimpiadi sono infatti la massima espressione della “cultura sportiva” che si basa sul valore educativo dell’impegno e del buon esempio, sui principi etici della lealtà, della volontà e della collaborazione, dello spirito di sacrificio (8). 4 Il Comitato sarà impegnato costantemente nella diffusione della cultura sportiva, in termini sia di promozione della conoscenza delle discipline e di avvicinamento alla pratica sportiva da parte dei cittadini, sia di valorizzazione dell’approccio alla vita sociale caratterizzato dai valori dello sport. A tal fine, verrà sviluppato sul territorio un Programma di Educazione Olimpica con l’obiettivo di sensibilizzare ed avvicinare i giovani alla pratica sportiva e ai valori di rispetto, lealtà e tolleranza di cui essa è portatrice. Attraverso il coinvolgimento e la formazione di risorse locali nell’ambito dei numerosi gruppi di volontari partecipanti alla realizzazione dei Giochi (9), verrà perseguita un’azione di “educazione Carta di Intenti allo sport” mirata a radicare nel territorio competenze e passioni sportive, nonché valori a queste connessi. Nell’ambito dell’organizzazione e dello svolgimento dei Giochi verrà valorizzato il patrimonio culturale del territorio attraverso il rispetto e la salvaguardia del patrimonio storico ed artistico (10) e la promozione dell’eredità culturale. A questo fine verrà organizzato, negli anni che precedono i Giochi ed in concomitanza con essi, un programma artistico e culturale, in collaborazione con gli enti e le istituzioni locali. ART. 7 – Sostenibilità ed ambiente L’Ambiente è riconosciuto dal CIO come terza componente fondamentale dell’Olimpismo, nella consapevolezza che non c’è futuro per lo sviluppo sportivo se non si pongono i valori ambientali al centro di ogni politica d’intervento. L’intero processo di organizzazione dei Giochi dovrà garantire il massimo livello di tutela del territorio e perseguire obiettivi di miglioramento ambientale, facendo propri i principi dello sviluppo sostenibile e recependo l’Agenda 21 del Movimento Olimpico. La progettazione e realizzazione delle opere sarà orientata a minimizzare gli impatti su tutte le componenti ambientali: aria, acqua, suolo, risorse energetiche e naturali, biodiversità. A tal fine saranno adottate tecnologie e soluzioni innovative e sostenibili, ed attuati interventi di mitigazione e compensazione degli impatti. In collaborazione con le autorità locali sarà perseguito l’obiettivo di migliorare il bilancio ambientale complessivo del territorio Olimpico, attraverso il continuo monitoraggio delle attività svolte e l’impiego di indicatori condivisi e consolidati. Il personale impegnato nell’organizzazione dei Giochi sarà adeguatamente formato e sensibilizzato sui potenziali impatti ambientali dovuti al proprio comportamento. I prodotti, materiali di consumo e servizi impiegati nella macchina organizzativa dovranno essere selezionati in base alle prestazioni ambientali, mentre saranno promosse azioni verso gli sponsor affinché adottino comportamenti orientati alla sostenibilità. Sul territorio interessato dai Giochi saranno sviluppati, in sinergia con gli enti locali, programmi ambientali di accompagnamento dell’evento Olimpico, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile delle aree anche al di là di febbraio 2006. Infine, ampio risalto sarà dato all’educazione ambientale delle giovani popolazioni, poiché è dal loro comportamento che dipenderà in gran parte il futuro ecologico delle nostre realtà territoriali. ART. 8 – Integrità e trasparenza Va assunto come prioritario l’impegno al rispetto rigoroso dei principi e delle regole del Codice Etico del CIO in materia di integrità (11). A garanzia della effettività di tale assunto, va assicurato un livello elevato e continuativo di trasparenza anche attraverso la predisposizione di idonei strumenti, nelle varie fasi realizzative dei Giochi. Va inoltre garantita e promossa ovunque sia possibile la partecipazione dei cittadini, fermo restando il principio della distinzione di ruoli, compiti e responsabilità. In particolare va posta la massima attenzione alla gestione della grande mole di lavori che fino al 2006 aumenterà l’occupazione in alcuni settori, specialmente nell’edilizia, e attirerà nel territorio numerose piccole e medie imprese di ogni settore. Occorre vigilare sul rischio che l’elevato giro d’affari possa stimolare la partecipazione di persone e imprese che agiscano nell’illegalità cercando di trarre ingiusto profitto dalla manipolazione dei flussi occupazionali, fra i quali l’immigrazione, spesso soggetta a discriminazioni, trattamenti illegali, prevaricazioni. Carta di Intenti Integrità, trasparenza e partecipazione vanno intesi non come vincoli, ma piuttosto come condizioni di efficacia ed efficienza, in quanto contribuiscono alla credibilità e autorevolezza della complessa azione di “governance” da cui dipende il buon successo dei Giochi. 5 Carta di Intenti ART. 9 – Diffusione Il Comitato attribuisce grande importanza alla diffusione – attraverso gli opportuni canali di comunicazione – della presente Carta, in quanto solo da una ampia presa di coscienza di essa e delle sue implicazioni da parte di tutti coloro che a vario titolo collaborano, partecipano, gestiscono, organizzano, presiedono ai Giochi, essa potrà acquistare validità ed efficacia. La diffusione della Carta e dei principi in essa contenuti potrà offrire un contributo alla crescita e alla maturazione della comunità civile locale, nazionale ed internazionale. A tale scopo si ritiene indispensabile un consistente lavoro di presentazione verso le scuole di ogni ordine e grado, le associazioni giovanili e culturali, le società sportive, le associazioni che rappresentano i lavoratori e le lavoratrici, le associazioni imprenditoriali, le organizzazioni non governative, i media. Infine, attraverso la condivisione di questi principi, si potrà chiedere ed ottenere che le Rappresentative Olimpiche si facciano carico di portare ai loro Governi nazionali il messaggio di solidarietà e di fratellanza che il mondo dello sport invia alla comunità internazionale. ART. 10 – Partecipazione La presente Carta vuole costituire un importante elemento di raccordo, integrazione e comunicazione con la Comunità cittadina, provinciale, regionale, nazionale e internazionale. Tutti noi dobbiamo essere sempre più coscienti che ciò che succede oggi e che succederà da qui al 2006, e nel 2006, a Torino non limita i suoi effetti a Torino, ma apre i suoi orizzonti al mondo intero. Su questa Carta, infine, il Comitato chiede l’adesione convinta e il supporto fattivo degli enti pubblici e privati a vario titolo coinvolti nei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. ART. 11 – Applicabilità I principi, i criteri e gli obiettivi che sono oggetto della presente Carta costituiscono specificazione di norme ed indirizzi contenuti in atti generali (dichiarazioni, convenzioni, leggi, patti e carte), che sono comunque applicabili nei casi non disciplinati o previsti dalla Carta stessa. ART. 12 – Applicazione e controllo Carta di Intenti Entro sessanta giorni dall’approvazione della presente Carta, verranno definite idonee procedure di attuazione e controllo. 6 Note: (1) Codice Etico del CIO, “E. Rapporti con gli Stati”, par. 1: «[…] lo spirito di umanitarismo, fratellanza e rispetto degli individui, il quale ispira l’ideale Olimpico, esige che i governi dei paesi che devono ospitare i Giochi Olimpici s’impegnino affinché i loro Stati rispettino scrupolosamente i principi fondamentali della Carta Olimpica e del presente Codice». (2) Codice Etico del CIO, “A. Dignità”, par. 3: «Non verrà tollerata alcuna pratica che provochi una qualsiasi forma di danno fisico e mentale ai partecipanti. Sono severamente vietate tutte le pratiche dopanti a qualunque livello». (3) Codice Etico del CIO, “A. Dignità”, ivi. (4) Codice Etico del CIO, “E. Rapporti con gli Stati”, par. 3. (5) Carta Olimpica, Principi Fondamentali, n. 6. (6) Dichiarazione dei Diritti del Minore, art. 2, Nazioni Unite, 20/11/1959. (7) Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia, 1989, ratificata in 191 paesi (vedi anche Carta di Nizza, art. 32, 2° comma). (8) Carta Olimpica, Principi Fondamentali, n. 2. (9) Manuale CIO Sport e Ambiente, Capitolo 1, par. 1.4, Agenda 21 del Movimento Olimpico, Capitolo 3, par. 3.3.3. (10) Manuale CIO Sport e Ambiente, Capitolo 1, par. 1.4, Agenda 21 del Movimento Olimpico, Capitolo 3, par. 3.2.2. (11) Capo II, art.1-7. Modalità applicative Modalità applicative 1. Diffusione della Carta di Intenti e adesione La Carta di Intenti verrà presentata per l’adesione ai partner pubblici e privati del TOROC. L’adesione potrà prevedere l’associazione e/o il sostegno ad azioni positive come previsto al punto 2. La Carta verrà inoltre diffusa ai diversi interlocutori del TOROC sfruttando, per esempio, gli incontri informativi previsti sul territorio e rivolti sia alla cittadinanza sia a specifiche categorie di interlocutori, le eventuali manifestazioni di comunicazione e promozione, le presentazioni agli sponsor, ecc. 2. Azioni positive 2.1. Azioni di comunicazione e sensibilizzazione a) Presentazione della Carta di Intenti in sede europea e internazionale in occasione di incontri specifici con Unione Europea, Consiglio d’Europa, ILO, UNDP, UNEP, UNESCO, UNICEF, FAO. b) Organizzazione, in ambito locale, di un calendario di occasioni pubbliche di dibattito con esperti, associazioni, testimonial, portatori di interesse, aziende “modello”, ecc. c) Inclusione nell’ambito del Programma di Educazione Olimpica del TOROC, rivolto alla popolazione scolastica e mirato a diffondere i valori Olimpici, di momenti di sensibilizzazione e diffusione sui principi contenuti nella Carta di Intenti. d) Diffusione della Carta di Intenti nel quadro di manifestazioni ed eventi dedicati allo sport. e) Sostegno a iniziative mirate a dare visibilità verso l’esterno alla Carta e ai suoi principi, utilizzando i principali strumenti di comunicazione del TOROC (sito Internet, newsletter “Monitor 2006”, eventuali altre pubblicazioni specifiche). f) Sostegno e promozione dell’educazione sportiva con particolare attenzione allo sport indirizzato alle persone con disabilità ed alle realtà ad esso connesse, quale crescita sociale ed eredità permanente del territorio. 2.2. Azioni pilota a) Promozione, anche a livello europeo, di iniziative sperimentali di valorizzazione degli elementi di responsabilità sociale, ambientale ed economica legati alla Carta di Intenti (per esempio, sotto forma di scambio di esperienze e buone pratiche, azioni di formazione, indagini, seminari e conferenze), in collaborazione con le istituzioni, le imprese, le parti sociali e le organizzazioni non governative. Carta di Intenti b) Promozione di una politica ambientale TOROC finalizzata a assicurare attenzione e rispetto per l’ambiente, sia durante la fase organizzativa dei Giochi Olimpici sia al termine dell’evento, creando le premesse per uno sviluppo sostenibile dell’intera area e dei diversi settori di attività interessati dal Programma Olimpico. Le attività previste verranno organizzate sulla base di un sistema di gestione ambientale, progettato e realizzato secondo la norma ISO 14001 e il Regolamento EMAS n° 761/2001 dell’Unione Europea. 7 Modalità applicative 3. Strumenti di verifica e controllo 3.1. Bilancio Sociale, Bilancio Ambientale, Bilancio di Sostenibilità del Programma Olimpico Redazione di un bilancio sociale TOROC mirato a: - definire un quadro trasparente delle prestazioni etiche e sociali del TOROC, in grado di evidenziare gli effetti positivi e negativi nel corso ed al termine del Programma Olimpico; - individuare modalità organizzative e/o strutturali volte a rendere più significative le ricadute sociali positive sul territorio connesse alla realizzazione del Programma Olimpico; - attivare un processo di comunicazione con gli interlocutori sociali; - verificare il livello di attuazione dei principi della Carta di Intenti. Per il perseguimento degli obiettivi sopra citati, il Bilancio Sociale sarà redatto in linea con le best practice e gli standard internazionali esistenti: nello specifico le “Sustainability Reporting Guidelines on Economic, Environmental and Social Performance” del Global Reporting Initiative saranno lo standard di riferimento per il progetto (scelta sostenuta e caldeggiata dalla Division of Technology, Industry and Economics dell’UNEP). Inoltre, al termine del primo anno di messa in opera del Bilancio Sociale è prevista una valutazione sull’opportunità e applicabilità ad un ente come il TOROC di ulteriori modalità di verifica e certificazione. Lo stesso standard di riferimento verrà adottato anche per la redazione del Bilancio Ambientale TOROC, che dovrà permettere di leggere l’evoluzione del sistema ambientale interessato dal Programma Olimpico, fornire un ausilio ai decisori TOROC e delle istituzioni pubbliche e consentire di operare scelte che contribuiscano al raggiungimento dei risultati attesi. A partire dal 2005 il TOROC redigerà un documento unico che titolerà Bilancio di Sostenibilità del Programma Olimpico (“Sustainability Report”) dove confluiranno gli aspetti ambientali e socioeconomici trattati precedentemente nei due documenti distinti. L’edizione del Bilancio di Sostenibilità che verrà distribuita durante i Giochi del 2006 conterrà, inoltre, la trattazione degli aspetti ambientali e sociali del Programma Olimpico a partire dal 2002 e costituirà una sorta di “summa” del lavoro svolto fino ad allora. 3.2. Altri strumenti Carta di Intenti Allo scopo di assicurare trasparenza e verificabilità al processo di messa in opera della Carta di Intenti, saranno inoltre promosse forme e modalità adeguate di partecipazione dei soggetti istituzionali, sociali, economici, culturali interessati. 8