212. “La fantascienza”

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212. “La fantascienza”
Progetto RaPHAEL (www.raphaelproject.com) - Incontro nº 212 del 29/06/2005 - Colore Certosa
212. “La fantascienza”
Il tema della fantascienza ci interessa particolarmente in questo percorso di riconquista della totalità del nostro essere e di ricongiunzione
tellurico-cosmica, la fantascienza, infatti, permette di sviluppare un immaginario rivolto al futuro, un futuro che è già realtà in altre parti della
galassia e dell’Universo. Grazie alla fantascienza possiamo acquisire familiarità con concetti che su questo piano formale ancora non sono
disponibili per l’ordinaria umanità terrestre eppure (come vedremo tra poco) molti di questi concetti non sono poi così “fantasiosi” neanche per
chi rimane fedele ad una visione puramente scientifica…
Giusto per tracciare una panoramica introduttiva alle tematiche fantascientifiche, vediamone un quadro storico e cronologico generale che
troviamo alla pagina web www.sfquadrant.com/Cronologia%20SF/cronologia.htm (dal sito www.sfquadrant.com, molto accurato):
“Le radici della fantascienza intesa come narrativa di anticipazione e speculazione affondano in un passato assai remoto, ricco di illustri progenitori e
audaci precursori. Si pensi all'antichissima epopea di Gilgamesh, alle visioni utopistiche di Platone o al precursore forse più spesso citato, quel Luciano
di Samosata che nel II secolo d. C. con la sua Storia vera narra di viaggi verso la Luna e battaglie tra esseri extraterrestri prima ancora che nel mondo
reale tramontasse l'impero romano. (…)
Tornando alle opere che hanno segnato le tappe verso la nascita della fantascienza moderna, si può citare nel XVII secolo le Fantasie lunari di Keplero
o le opere di Cyrano de Bergerac, mentre nel secolo successivo vanno ricordati I Viaggi di Gulliver (1726) di Jonathan Swift, in cui troviamo anche
una singolare anticipazione sull'esistenza dei due satelliti di Marte, e Micromégas (1752), romanzo filosofico-avveniristico di Voltaire. Con l'avvento
dell'800 e dell'era industriale, finalmente arriverà il romanzo che molti considerano il primo vero esempio di narrativa moderna di anticipazione:
Frankenstein, ideato da Mary Wollstonecraft Shelley durante l'estate del 1816 e pubblicato nel 1818. Nella prima metà
dell'ottocento però, la figura che si impone è un'altra, forse quella che più di tutte le altre ha influenzato l'immaginazione
delle prime generazioni di scrittori di fantascienza, si tratta di Edgar Allan Poe uno straordinario scrittore che ci ha lasciato
immortali esempi di letteratura fantastica. Alla fine del secolo il panorama sarà infine dominato dai due padri della
fantascienza moderna: Jules Verne e Herbert George Wells. Questi due grandi autori europei hanno traghettato la
protofantascienza nel XX secolo e verso la data ufficiale di nascita della fantascienza moderna che convenzionalmente
fissiamo nel 1926, l'anno in cui l'ingegnere elettrotecnico lussemburghese Hugo Gernsback fonda negli Stati Uniti la rivista
specializzata Amazing Stories e ne descrive il contenuto con il neologismo Scientifiction, che si trasformerà ben presto in
Science Fiction.”
In Italia Urania (Ed. Mondatori) è certamente la collana di fantascienza più longeva, più famosa, più ricca ed amata
(attiva da oltre 50 anni, con più di 1500 volumi pubblicati fino ad oggi), nel suo vecchio logo riportava la dicitura
"Avventure nell'universo e nel tempo", ed in effetti la fantascienza permette di spostarci al di là delle barriere spaziotemporali del nostro universo locale, preparando la mente razionale all’incontro con realtà alternative che un giorno
saranno di pubblico dominio e riconosciute da tutti.
Non è infrequente che chi scrive romanzi o sceneggiature di fantascienza stia in realtà canalizzando informazioni
che riceve per via telepatica dai piani akashici o da qualche altro livello vibrazionale, questo è vero anche per chi
disegna scenari fantascientifici o fantasy: molte bellissime immagini reperibili su internet hanno veramente il potere di trasportati su altre
dimensioni e su mondi inesplorati della Coscienza. Per altri autori si tratta invece di memorie esperienziali che derivano da passate incarnazioni.
Alcuni dei temi portanti di fantascienza sono: utopie e distopie (descrizione di luoghi e società ideali o - al contrario - indesiderabili sotto tutti i
punti di vista), ucronie (descrizione della storia in modo alternativo rispetto a ciò che pensiamo sia accaduto), viaggi nel tempo, ipotesi di
primo contatto sulla Terra (contatto alieno riconosciuto da tutta l’umanità), descrizione di razze aliene ed UFO, guerre interstellari ed
intergalattiche, colonizzazione dello spazio, dimensioni parallele, realtà virtuale, Intelligenza artificiale, robot, cyborg e androidi,
tecnologie impossibili, clonazione e mutazioni genetiche, ecc…
Tutti questi temi sono considerabili degni di seria attenzione e riflessione per chi ha una visione della realtà estremamente ampliata (come
quella che noi abbracciamo), inoltre molti temi fantascientifici non sono poi così lontani da un futuro possibile anche secondo la visuale della
scienza contemporanea: nel libro “La fisica di Star Trek” (Ed. Longanesi), Lawrence M. Krauss spiega come molte delle tecnologie utilizzate
nelle missioni spaziali di Star Trek abbiano un riscontro con le leggi attuali della fisica. Queste tecnologie sono il teletrasporto, i motori
materia-antimateria, la tecnologia di curvatura, gli ammortizzatori inerziali, i tunnel spaziali, il ponte ologrammi, i replicatori di cibo ed
oggetti, ecc… in pratica gli eroi della straordinaria e fortunata serie ideata da Gene Roddenberry (come il capitano Kirk, il signor Spok, il
comandante Picard, l'androide Data) sono per noi delle guide verso un futuro che è solo in attesa che noi arriviamo…
Il libro di Lawrence è interessante anche perchè affronta dei temi scientifici molto attuali ma non ancora ben conosciuti per la maggior parte
delle persone; ecco che temi quali la relatività ristretta e la relatività generale, lo spazio curvo e i tunnel spaziali, i viaggi nel tempo e i
buchi neri, la meccanica quantistica e l'olografia vengono spiegati con grande rigore scientifico ma senza mai usare formule matematiche.
Negli ultimi anni il cinema di fantascienza ha preso un rinnovato vigore grazie alle possibilità di animazioni ed effetti speciali date dalla
computer grafica; è certamente una grossa conquista se si pensa che i film di fantascienza in origine erano considerati di serie B in quanto
effettivamente realizzati con budget molto ristretti e con risultati spesso comici.
Film come “Matrix” o gli episodi della saga di “Guerre Stellari” (e in passato film come “2001 Odissea nello Spazio” o la saga di “Spazio
1999”) hanno affascinato e continuano ad affascinare milioni di persone, permettendo di fecondare l’immaginario collettivo con possibilità
attualmente inesplorate e sconosciute ai più, sia concernenti la totipotenzialità dell’essere umano, sia connesse agli infiniti misteri del Cosmo
che abbiamo appena iniziato ad esplorare.
Per approfondire: http://it.wikipedia.org/wiki/Romanzo_di_fantascienza