Spettacolo 18

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Spettacolo 18
Il resto dello scolarino
18
Spettacolo
Redattori Federico Franco
Classe III C – A.S. 2005-2006
King Kong
The O.C.
(Id., Nuova Zelanda/Usa, 2005)
Ecco il telefilm che sta facendo impazzire milioni di ragazzi
Federico Franco
Federico Franco
New York, anni ’30. L’attrice Ann
Darrow è in crisi, a terra come altri
per la Grande Depressione che si è
abbattuta sull’America. Ma le cosa
cambiano quando l’ambizioso regista Carl Denham la coinvolge in un’avventurosa spedizione su un isola vicina a Sumatra, dove ha intenzione di realizzare il suo prossimo
film. La leggenda narra che su
quell’isola si trovi il gorilla gigante
Kong, e Denham vuole indagare…
Prima ci fu “Beverly Hills 90210”,
poi “Dawson’s Creeck”, e infine
questo. Che cosa li accomuna? Due
cose principalmente: primo, il fatto
che tutti e tre descrivono in maniera più che realistica come sia dura e
allo stesso tempo divertente la vita
dei liceali, e secondo, tutti e tre
hanno avuto l’onore di crescere e di
far sognare intere generazioni di ragazzi. Esatto, oramai anche “The
O.C.” è diventato un cult. E di questo sono anche felice.
Più di un anno fa Italia1 aveva trasmesso la prima serie in prima serata, ottenendo ottimi ascolti; purtroppo decisi di non seguirlo per lo
stupido motivo che non ero riuscito
a vedere i primi episodi e conclusi
che non avrei capito nulla. Solamente a inizio dicembre 2005
(quando sempre Italia1 ha deciso di
ripresentare le prima stagione in fascia preserale) ho capito cosa mi ero perso: un telefilm veramente bello che riesce a racchiudere in un’unica serie tutto ciò che altri telefilm
raccontano in cinque stagioni. Con
me a dirlo ci sono altri 3 milioni di
ragazzi. Le avventure sentimentali
di Ryan, Seth, Marissa, Summer e
di tutti gli altri di Orange County
hanno stregato il mondo intero. Come la storia di questo ragazzo
(Ryan) che vive in una piccola città
abbastanza degradata (Chino) e che
viene adottato dal proprio avvocato
(Sandy Cohen) che accetta di difenderlo dopo che è stato arrestato, e
da quel momento Ryan va a vivere
a Newport Beach (tipico posto sulla
costa californiana abitata solamente
da ricconi) insieme alla famiglia di
Sandy. E proprio lì, ad O.C Ryan e
il suo fratello adottivo Seth iniziano
a vivere la loro vita, conoscendo
due ragazze (Marissa, che s’innamorerà di Rayn, e Summer, la ragazza di cui Seth è sempre stato
Giovani & spettacolo
Federico Franco
Continua dalla prima pag
I risultati hanno confermato ciò che
pensavo. In sostanza, i ragazzi in Tv
oggi guardano un po’ di tutto, dai reality alle soap, dalle fiction ai telefilm,
dai film ai programmi musicali.
Per iniziare, il 70% dei ragazzi segue il
telefilm “The O.C.” (vedi relativo articolo di approfondimento), che sta avendo tantissimo successo in tutto il
mondo, mentre solamente il 15% ha
seguito “Una Mamma per Amica”, anch’esso ricco di ascolti e che Mediaset
sta riproponendo adesso in fascia pomeridiana. Seguono poi “Everwood”
cotto a che non si è mai accorta
della sua esistenza, anche se alla fine, i due si metteranno insieme).
Ma tornando a noi, come ho detto
prima, 13 mesi fa si era conclusa la
prima serie di “O.C.” che era piaciuta a pochi: Ryan torna a vivere a
Chino con la sua ex che è rimasta
incinta lasciando Marissa da sola,
Seth sofferente per la partenza del
suo migliore amico decide di scappare col suo catamarano per destinazione ignota lasciando anche lui
da sola Summer. Per ben un anno e
un mese i ragazzi di tutto il mondo
non hanno saputo che fine avevano
fatto i loro beniamini!
Con la seconda serie tutto ad Orange County si è sistemato.
Un'altra cosa che secondo me rende
vincente questo telefilm è il fatto
che nella telecamera non ci sono
solo i ragazzi di Newport Beach,
ma anche i loro genitori, la cui vita
non è meno movimentata di quella
dei figli.
Eh già, non c’è che dire, O.C. rimarrà per sempre nei cuori di milioni di ragazzi ancora per un bel
po’ (visto che stanno per iniziare a
girare la terza serie), ma anche se le
stagioni non continuassero ancora a
lungo, di certo non potremmo dimenticarci dei protagonisti. Perché? Perché di sicuro li vedremmo
in qualche film al cinema.
Ad esempio, la bella Mischa Barcon il 7% di ascoltatori, “Dawson’s
Creeck” con il 6% ed, infine,
“Summerland” con il 2%.
I telefilm non sono l’unica cosa che
guardano i giovani. Come ho detto prima, molti ragazzi seguono anche programmi musicali. Nel nostro caso, tutti
i ragazzi intervistati guardano quotidianamente “Mtv” e “All Music”, facendo
sempre una bella scorpacciata di buona
musica.
Come ho detto all’inizio, non abbiamo
solo indagato sui gusti televisivi, ma
anche cinematografici, ed è saltato fuori che tutti i ragazzi adorano andare al
cinema, soprattutto con gli amici (cosa
che sospettavo visto che anch’io faccio
parte della categoria!).
Sempre tra questi ragazzi, sembra che
ton (Marissa) ha appena finito di
girare qui in Italia il film
“Decameron – Angels & Virgins”,
una produzione di 40 milioni di
dollari di cui è protagonista nel
ruolo di Pampinea accanto a Hayden Christensen (Anakin Skywalker in “Star Wars”).
Anche la stupenda Rachel Bilson
(Summer), che da poco ha rivelato
ai giornali di essere fidanzata con
Adam Brody (Seth), ha girato un
film cinematografico, ovvero “The
Last Kiss”, il remake americano de
“L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino, dove Zach Braff ha il ruolo di
Stefano Accorsi e la Bilson quello
che ha avuto Martina Stella.
Non sono da meno i due belli di
“O.C.”, Ben McKenzie (Ryan) e Adam Brody, che hanno anche loro
iniziato la scalata verso Hollywood.
Il primo, ha convinto la critica americana nel film “Junebug”, una
commedia non ancora uscita in Italia, mentre il secondo ha recitato a
fianco a Brad Pitt e Angelina Jolie
in “Mr. & Mrs. Smith”, dove ha avuto una piccola parte.
Anche una delle nuove entrate femminili ha avuto fortuna nel mondo
del cinema. Mi riferisco a Shannon
Lucio (la bella Lindsay) che, dopo
aver girato il film tv “Spring Break
Shark Attack” di cui è protagonista,
ha avuto una parte nel film
“Graduation”, in cui recita al fianco
di Chris Lowell, il protagonista del
telefilm di Mtv “Life as we know
it”.
Che dire, infine, per questi giovani
ragazzi è appena iniziata una lunga
carriera, quindi… in bocca al lupo!
il film più visto nel 2005, soprattutto
nel periodo natalizio, sia stato “Le Cronache di Narnia: Il Leone, la Strega e
l’Armadio”. Film che hanno trovato
tutti molto bello, un po’ da bambini,
ma fatto veramente bene. Anche “King
Kong” ha fatto una buona impressione
ai teen-ager, soprattutto per gli effetti
speciali. Ma per quanto fosse realistico
l’enorme gorilla, molti l’hanno trovato
troppo lungo e molto lento all’inizio
(parere che condivido anch’io).
Alla domanda “Qual è il tuo attore preferito?” la maggioranza ha risposto
Jhonny Depp e Nicole Kidman e, se
devo dire il vero, anche qui mi trovate
d’accordo anche se, secondo me, un
grandissimo attore è Jim Carrey. A
partire da “Ace Ventura” fino ad arri-
Madagascar
(Id, Usa, 2005)
Miriana Mariotti
Quattro amici un po’ particolari vivono un’avventura che non avrebbero mai immaginato. Marty, Alex,
Melman e Gloria sono quattro inseparabili amici; una zebra, un leone, una giraffa e un ippopotamo.
È il compleanno di Marty e il suo
più grande sogno sarebbe arrivare
o addirittura vivere in un luogo
mai scoperto, nel luogo dei suoi
sogni, lontano da quello zoo nel
bel mezzo della città.
Un’idea ridicola per i suoi amici
che non ci fanno neanche caso.
Ma Marty non si dà per vinto e decide di partire ostacolato, però, da
Alex & Co, che riescono a fermarlo.
In seguito alla fuga degli animali, i
proprietari dello zoo decidono di
spedirli in Madagascar, nel loro
habitat naturale.
Da qui, la vita dei quattro amici va
sempre più complicando, incontrano i lemuri, tribù di animaletti un
po’ pazzi, che aiuteranno Marty,
Alex, Gloria e Melman a superare
le loro incomprensioni e i dolori di
stomaco del “feroce” leone Alex.
vare ai più recenti, come “Una settimana da Dio” (film che reputo un capolavoro), sono tutti film stupendi (da non
dimenticare MAI “The Mask”).
Quindi, ricapitolando, il cinema è una
delle poche cose che mette d’accordo
tutti i ragazzi, che li fa divertire, sorridere ma anche ragionare quando il tema è un po’ più serio (vedi “La vita è
bella” di e con quel mostro sacro di
Roberto Benigni, che fa riflettere ma in
maniera anche un po’ spiritosa).
Per concludere, se il cinema riesce a
raccogliere un’approvazione incondizionata, la Tv non ci riesce del tutto
perché si ritiene che sul piccolo schermo passi un po’ troppa spazzatura, cosa che, per quanto io ami la Tv, sono
costretto a confermare.
Il resto dello scolarino
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Spettacolo
Redattori Federico Franco
Classe III C – A.S. 2005-2006
Bowling for Columbine
Massimiliano Basco
No Man’s Land
Alice Toselli
Bowling for Columbine – Documentario
Canada/Usa 2002
Regista - Michael Moore
No Man's Land
Bel./Fr./Ita./GB/CH/Slo/BH, 2001
(97’).
Regia Danis Tanovic
Questo film spiega, in maniera quasi sempre umoristica (es.: presa in
giro di un poliziotto durante un'intervista), il problema dell’eccessivo
numero di armi circolanti negli Stati Uniti. Innanzitutto, fa capire
quanto sia semplice acquistare un’arma, addirittura in banca!
L’occasione del film per il regista
Michael Moore è stata la strage nella High School di Columbine. Il 20
aprile 1999 due studenti armati entrarono nella scuola e iniziarono a
sparare. Regnava il panico. La faccenda andò avanti per un paio d’ore
e i ragazzi continuarono ad uccidere. Al termine di questa carneficina,
si contarono 13 vittime e i 2 ragazzi
aggressori, che, forse presi dalla disperazione, si erano suicidati. Dopo
accurate ricerche, sembra che le armi dei due ragazzi fossero state acquistate legalmente.
Ma di certo, l’America non ha mezze misure. Dopo la strage, molti ragazzi e bambini furono espulsi o
sospesi da scuola per aver giocato
con armi di carta o per aver puntato
un bastoncino di pollo contro la
maestra, come se fosse una pistola.
I figli di tutti si sono trasformati in
piccoli mostri, ma di chi è la colpa?
Della rabbia? Dell’ haevy metal?
Della sottocultura? Dei film violenti? Dell’assenza dei genitori? Dei
cartoni (es.: “South Park”)? Dei videogiochi? Della società? Delle armi giocattolo?
Ognuno ha il suo parere, ma c’è
qualcuno che fa credere a tutti che
sia colpa sua: Marilyn Manson.
In effetti, i due ragazzi della strage
ascoltavano entrambi le sue canzoni, e visto che nelle sue canzoni si
parla spesso di odio, di morte, di
suicidio e di droga, i mass media
hanno preferito buttare la sua faccia
in tv invece che affrontare il problema. E proprio lui lo dice: “Chi
ha più influenza sul pubblico: io o
il presidente, infatti lo stesso giorno
della strage di Columbine, gli Stati
Uniti hanno bombardato il Kossovo
con tonnellate di bombe, c'è chi dice che fosse stato il giorno con la
maggior intensificazione dei bombardamenti. E mi sembra strano che
nessuno abbia detto che qualcuno
aveva influenzato il presidente”. E
sempre secondo la rock star, la vera
colpevole è la paura, tesi che anche
Moore condivide.
Ma perché, secondo il regista, la
colpa non può essere di Marilyn
Manson? Semplice, perché anche
Un gruppo di soldati Bosniaci si
perde mentre si reca a dare il cambio ai compagni.
Vengono visti dai serbi e quasi tutti
uccisi.
Si salva un soldato, Ciki, che si rifugia in una trincea abbandonata.
Arrivano due soldati serbi a controllare la zona, uno anziano e l'altro un ragazzo di nome Nino.
L'anziano soldato serbo, mette una
mina balzante (che esplode quando
si rimuove il peso sopra di esso)
sotto il corpo di un soldato bosniaco creduto morto, Era.
Dopo una sparatoria, muore il soldato più anziano e Nino rimane intrappolato nella trincea con Ciki.
I due uomini cercano un'alleanza
per chiedere aiuto, facendosi vedere in mutande con un fazzoletto
sventolante.
Vengono, poi, chiamate le Nazioni
Unite che vogliono restare neutrali.
Un sergente francese, cerca di fare
qualcosa andando contro gli ordini
dei superiori che cercano di fermarlo.
Arrivano anche gli inviati della televisione con l'unico scopo di riprendere con le telecamere la situazione, che presto arriva sotto i riflettori.
Successivamente arriverà un esperto di bombe tedesco, che tenterà di
disinnescare la mina balzante.
Purtroppo non c'è niente da fare…
Nino e Ciki poi si ammazzeranno
per vendetta, mentre Era rimarrà da
solo su quella terribile bomba.
La tragedia della Bosnia, parte dal
fatto che le diverse etnie, dopo tanti
anni di convivenza devono, secondo i Leader, dividersi. In modo che
in Germania, e in molte altri parti
del mondo, ascoltano Marilyn
Manson, ma nessuno ha mai ucciso
nessuno.
Allora è colpa dei film violenti. Ma
perché, in Francia non guardano gli
stessi film?
Evidentemente sono i giochi violenti. Ma in Giappone non ci sono
state delle tragedie come in America!
Allora si pensa che possa essere
colpa dei divorzi. Insomma, quando
il bambino si ritrova senza una famiglia, è normale che magari da
grande possa diventare pericoloso.
Ma in Gran Bretagna i divorzi sono
il doppio, eppure lì non si hanno
così tanti omicidi.
Tuttavia ci deve essere qualcosa
che spinge i ragazzi a diventare dei
criminali. La disoccupazione? In
Canada ce n’é quasi il doppio.
Allora si ricorre alla storia violenta.
Gli americani hanno, infatti, un
passato non roseo. Ma cosa dire
della Germania e del suo Nazismo?
E del Giappone quando invase la
Cina? O il massacro francese ad
Algeri? O la Gran Bretagna in India? Quindi, in base a questa teoria,
l’America dovrebbe essere una dei
paesi con meno mortalità annuale.
Invece no. In Germania sono circa
350 le persone morte a causa delle
armi, in Francia circa 200, in Canada circa 160, in Gran Bretagna circa 60, in Giappone circa 40, ma
queste sono cifre bassissime in confronto a quelle degli Stati Uniti dove si contano ben 11.127 morti all'anno. E allora la domanda torna:
“Che cosa c’è di diverso in America?”. Come ha detto prima Manson, la paura. Ma di che cosa? Dei
neri. Ogni volta che in America accendi il telegiornale, senti sempre
parlare di neri che uccidono, di neri
che rapiscono e di neri che rubano
e aggrediscono. Oramai, in America hanno paura dei neri. Ma per
colpa dei mass media. Sono loro
che accusano sempre i neri.
E per concludere, Moore dice: “Sì,
è un momento meraviglioso per essere americani”.
I fantastici 4
(Fantastic 4, Usa, 2005)
Dopo un viaggio sperimentale nello
spazio andato male, un gruppo di
quattro esploratori viene modificato a livello molecolare dai raggi cosmici. Il capo, Reed Richards, può
allungare il suo corpo e si ribattezza Mr. Fantastic, la sua donna Susan Storm diventa la Donna Invisibile, il fratello minore di lei,
Johnny, può controllare il fuoco e
diventa la Torcia Umana, mentre il
pilota Ben Grimm si trasforma in
un essere di super-solida roccia e si
fa chiamare La Cosa. Insieme si
la Bosnia venga spartita tra Serbi,
Croati e musulmani.
Ciki e Nino, anche nella loro disperazione non riescono a trovare un
accordo che non passi attraverso le
armi. Decide "chi ha il fucile". Loro litigano su chi per primo ha iniziato la guerra, ma il problema è
che non si riesce a capire di chi è la
colpa.
Questa guerra, da dove nasce?
Boh!!!
Chi potrà fermarla? Nessuno!!!
Questo film ha un finale metaforico: alla fine, Nino e Ciki muoiono
tutti e due, nessuno ha vinto, anche
se ci sono stati morti e feriti, non è
cambiato niente.
Inoltre Era, rimane bloccato sopra
alla mina, non si sa se morirà disidratato, affamato, se decide di alzarsi dalla mina e morire così, ma
una cosa è sicura, quell'uomo non
ne uscirà vivo. L'unico vincitore
del film è la mina che rimane sotto
quel corpo.
Il significato di tutto ciò è che questa guerra era ormai irreparabile,
perché non si sa chi l'ha iniziata e
quando finirà.
COMMENTO PERSONALE
Bellissimo film, molto ben fatto.
Riesce a raccontare con semplicità
e chiarezza le vicende di questi tre
soldati, delle loro vite spezzate dalla guerra.
Dialoghi corti e sensati, battute e
frasi divertenti, ma non volgari, insomma un piccolo capolavoro.
Anche il finale è molto toccante.
Vedere quell'uomo dall'alto in tutta
la sua solitudine è una scena che lascia senza un briciolo di speranza…trasmette migliaia di emozioni…
dovranno opporre ai diabolici piani
del Dottor Doom.