PATTO EDUCATIVO DELLA COMUNITÁ TERRITORIALE
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PATTO EDUCATIVO DELLA COMUNITÁ TERRITORIALE
PATTO EDUCATIVO DELLA COMUNITÁ TERRITORIALE ORZINUOVI CITTÁ EDUCATIVA patto l’educazione Chi siamo. Il Patto x l’Educazione è un movimento di persone, provenienti da storie, mondi e realtà diverse che fanno della questione educativa un luogo di incontro, mettendola al centro della famiglia, della scuola, della società della politica perché la qualità della vita e il futuro dei nostri figli ci interpella e ci interessa! La nostra ricerca. Il desiderio di costruire un movimento di pensiero, di buone pratiche e di ‘immaginazione’ sulla questione educativa è cresciuto nella CONSULTA DEI DIRIGENTI DELLE SCUOLE STATALI E PARITARIE, promossa dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione di Orzinuovi. Oggi il movimento comprende Famiglie, Scuole, Nuovi Cittadini, Associazioni, Comunità cristiana (Oratorio), Imprese, Sport, Territorio, Politici. Cosa facciamo. Vogliamo risvegliare passione educativa e responsabilità civile di educare come comunità territoriale attraverso il DIALOGO tra i soggetti del Patto; i DIALOGHI SULL’EDUCAZIONE E SOCIETA’, occasione di elaborazione culturale tra il ‘locale’ e il ‘mondo’; il FESTIVAL DELL’EDUCAZIONE per inaugurare il nuovo anno assumendo le proprie responsabilità. [azi on i ] nel corso dell’anno assemblea degli amici [agosto] festa dell’educazione [domenica 28 ottobre] tema 2013 il rispetto dei diritti e dei doveri dialoghi sull’educare [febbraio / marzo / aprile] educando festival arte, musica, danza [ int ro du z io ne ] È entrato un vento nuovo nella casa di tutti -che è il mondo e la storia- e ci ha fatto percepire con forza che l’umanità è una sola e tutto quello che facciamo per crescere ed educare un figlio è fatto per tutti e ciò che ferisce un figlio, alla fine, ferisce tutti. Il vento nuovo ha portato via vecchia polvere, ha scombinato valori assodati, istituzioni e stili di vita, ma il vento nuovo ha anche aperto nuovi orizzonti di cui vogliamo insieme cercare le strade! Ogni figlio che nasce rimette in gioco il futuro, riapre la storia del mondo e, nella sua innocenza, mentre porta il residuo di tutte le colpe precedenti ne rappresenta altresì il possibile riscatto. Il senso di incertezza e di precarietà che il vento nuovo della post-modernità e della globalizzazione ha portato con sé reclama una nuova alleanza tra Famiglie, Figli, Scuole e Comunità territoriale (associazioni culturali e sportive, servizi sociali, mondo del lavoro, chiesa) e una ‘visione di futuro’ piena di speranza per l’educazione delle giovani generazioni, i nostri figli. delle lamentele sulla crisi dell’educazione, della delegittimazione della scuola, dell’incapacità dei genitori di svolgere il proprio ruolo, dell’ingovernabilità dei bambini e degli adolescenti e della strutturale superficialità e irresponsabilità dei giovani, sull’impossibilità di un lavoro ‘umano e umanizzante’. L’educazione costituisce uno spazio comune di incontro e di lavoro. Il desiderio di costruire un movimento di pensiero, di buone pratiche e di ‘immaginazione’ sulla questione educativa è cresciuto nella CONSULTA DEI DIRIGENTI DELLE SCUOLE STATALI E PARITARIE, promossa dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione di Orzinuovi. Questo movimento si chiama un PATTO X L’EDUCAZIONE. Ci rivolgiamo quindi a te, a tutti voi che vi dedicate alle giovani generazioni e lavorate per un futuro vivibile, per condividere lo SCOPO (ideali e valori) del nostro manifesto; per adottare un METODO per leggere la situazione educativa di oggi in questa alternanza tra buone pratiche e problematicità; con i SOGGETTI che vivono un tempo speciale; per AZIONI sulle quali stabilire un patto tra i soggetti coinvolti. Nel movimento sono coinvolti tutti coloro che desiderano porre al centro dell’attenzione familiare, scolastica, sociale e politica la questione educativa in termini propositivi e forti. Questo MANIFESTO, come carta costituzionale, costituisce riferimento normativo per la Comunità territoriale per ripensarsi nelle sue responsabilità e nelle sue potenzialità educative. Esso contiene i cardini della condivisione comune e sarà ‘aperto’ a ulteriori integrazioni che emergeranno dall’esperienza e dal dialogo. L’educazione ci interpella e ci interessa. Per questo cerchiamo alleati nello spazio comune dell’educazione per condividere la responsabilità di risvegliare stile e clima educativi nei luoghi della vita quotidiana (famiglia, scuola, lavoro, sport, comunità cristiana-oratorio, tempo libero), rimettendo in discussione gli stereotipi culturali 4 Dalla condivisione del MANIFESTO (23 gennaio 2010) abbiamo insieme elaborato il PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA TERRITORIALE (13 maggio 2012). firmatari del Manifesto per l’Educazione CONSULTA DEI DIRIGENTI DELLE SCUOLE DI ORZINUOVI promosso dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione 5 [ sco po ] ci interessa educare! [parte prima] ideali e valori da condividere LA FELICITÀ DI OGNI FIGLIO, DI OGNI FIGLIA. Ci interessa la felicità di ogni figlio e di ogni figlia che ‘viene al mondo’. Felicità è cercare un senso alla vita, appartenere a un destino buono, abitare il mondo come casa di tutti e per tutti e che incomincia dalla cura delle relazioni, in famiglia, nel paese, nella scuola, nello sport, al lavoro. Ciò che fa felice e libero ogni figlio è responsabilità dei genitori e della generazione adulta perché i nostri figli (bambini, ragazzi, giovani) hanno il diritto di ricevere da noi -generazione degli adulti- stili di vita per fare le loro scelte e costruire la ‘loro’ vita. Nell’educativo ci vogliamo prendere cura dei figli più soli, abbandonati. Siamo consapevoli che i ‘valori’, prima di essere insegnati, si trasmettono con la testimonianza pratica. Bene comune e bene della Comunità territoria6 7 [ me to do ] le è ricercare consenso sui significati fondamentali dell’esistenza. EDUCARE COME PRENDERSI CURA. La felicità di ogni figlio è questione non solo familiare e scolastica, ma interessa il territorio e la politica. Ci interessa spenderci in favore del bene comune, attraverso l’educazione con una ‘buona scuola’ e con l’impegno pubblico per un ethos condiviso. Vogliamo risvegliare i nostri desideri e la nostra passione civile perché la comunità territoriale merita un futuro all’altezza del proprio patrimonio di cultura umanistica e scientifica, di passione civile e di solidarietà sociale, di fede cristiana. nella bellezza e nei nodi dell’educare oggi I racconti dei genitori, degli educatori e dei docenti ci fanno scoprire la bellezza di educare, ma anche le inevitabili fatiche. È necessario pertanto un metodo di approccio. PENSARE, FARE, IMMAGINARE. Se educare, cioè introdurre alla realtà e ai suoi significati, mettendo a frutto il patrimonio che viene dalla nostra tradizione culturale, è possibile, necessario e responsabilità di tutti, occorrono adulti (e ce ne sono tanti!) che consegnino questa tradizione alla libertà dei figli, che li accompagnino in una verifica piena di ragioni, che insegnino loro a stimare e ad amare se stessi e le cose. Tutto ciò è possibile riscoprendo scopo, adottando metodi e ‘agendo’ azioni che promuovano, giorno dopo giorno, un dialogo e un’intesa tra i vari soggetti coinvolti (famiglie, figli, scuole e territorio) per costruire un’immagine che evidenzi un corpo sociale unito e coeso. EDUCARE: LA COSA PIÙ BELLA E PIÙ NECESSARIA DELLA VITA. Generare figli, crescere nel legame con loro attraverso lo sguardo, l’abbraccio, la mano; ma anche far sperimentare loro la bellezza della vita con il cibo, la cura, i baci; scoprirsi padre e madre nella relazione con i figli, ma anche sperimentarsi uomo e donna; accompagnare i figli nelle varie tappe della vita: con la mano nella fanciullezza e nell’infanzia; con lo sguardo nell’adolescenza; con il pensiero e l’affetto nella maturità; con la saggezza e l’esperienza nella vecchiaia; e in tutto questo sentirsi parte di una 8 9 storia più grande che -anticipandoci- ci prende per mano; scoprire di appartenere ad una famiglia che è il mondo… Questa è l’esperienza che viviamo come genitori. EDUCARE: LE FATICHE DI OGGI. Se educare è bello e impegnativo, tutti ne sperimentiamo anche le fatiche: la disillusione di molti genitori; la perdita di speranza dei figli; lo scollamento con le istituzioni (città, scuola, chiesa). I problemi educativi di oggi evidenziano la rimozione della figura paterna, l’enfatizzazione del materno e l’esaltazione della autorealizzazione e quindi l’indebolirsi del desiderio e la mancanza di regole in favore di una scomposta onda di pulsioni sregolate. Crediamo che tornare a desiderare e sognare sia la virtù civile necessaria per riattivare la dinamica educativa della società. coltà di dialogo con gli adulti, l’incerta formazione dell’identità personale in un contesto plurale e frammentato; l’eclissi del senso religioso e l’offuscarsi della dimensione dell’interiorità... Riconoscendo la bellezza, ma anche i nodi e le fatiche dell’educare ci sentiamo coinvolti nel ‘preparare’ un presente e un futuro abitabile per tutti i nostri figli! I NOSTRI FIGLI, LE NOSTRE FIGLIE, COMUNQUE, CI INTERPELLANO. Nonostante educare sia faticoso, i nostri figli ci interpellano come generazione di adulti (genitori ed educatori, docenti e politici, imprenditori, sportivi) a dare loro risposte autentiche e vere. Perché c’è un momento in cui ogni figlio si domanda: che senso ha la mia vita? quale scopo e quale direzione dovrei darle? Perché i nostri figli continuano a ricercare libertà, amore nei legami, la bellezza del corpo, la solidarietà e insieme vivono la separazione tra intelligenza e affettività, la diffi10 11 [ so gge t t i] 1. La Famiglia [parte seconda] Ogni figlio e ogni figlia nasce, cresce e vive in una famiglia e, oggi, può capitare in due o tre ‘famiglie’. In Italia come in ogni Paese. Oggi ci sono genitori molto attenti e premurosi, forse fino all’eccesso. Scopo della famiglia è quello di preparare ciascuno (padre, madre, figli) ad abitare bene la propria vita, condividendola con altri, per la comunità territoriale. Crediamo in una la famiglia che sviluppi al suo interno felicità della vita, con un senso di fiducia anche nelle altre famiglie, soccorrendo quelle più in difficoltà e collaborando con la scuola. Per abitare il futuro è necessario riscoprire questo senso nascosto dentro ogni relazione: fare dei molti un’unica fraternità! 2. La Scuola La scuola è per ogni figlio e ogni figlia tempo e luogo di vita quotidiana (ogni giorno dalle 6 alle 8 ore). La scuola dei propri figli è per un Paese la casa del futuro. Ogni società incomincia e nasce dalla scuola. Casa, Famiglia: luogo di relazioni, di apprendimenti, di esercizio alla bel12 13 lezza, alla felicità. Crediamo in una scuola che attrezzi e alleni alla vita, sviluppando una maggiore collaborazione tra le scuole statali e paritarie, risvegliando passione educativa e didattica tra Docenti e sviluppando da educatori il ‘digitale’ come ‘cultura del nostro tempo e del futuro prossimo’. Nella Scuola, merita attenzione la questione ‘educazione, scuola & mondo digitale. È una sfida e una opportunità. È sfida perché per la prima volta il ‘sapere’ non è più solo trasmesso dalla famiglia e dalla scuola, ma anche dal mondo digitale. È sfida perché cambiano le relazioni tra amici, nella famiglia, a scuola. Tuttavia anche le opportunità sono immense. Soprattutto una su tutte: un’opportunità educativa! Pertanto è ancora più necessaria una Scuola atente al nuovo mondo se si accetta la sfida di indicare sensi e significati nuovi agli studenti! 3. I Nuovi Cittadini Tutti siamo ospiti e stranieri sulla terra. Il primo luogo di accoglienza per ciascuno è stato il grembo, poi una casa (con la famiglia) un paese e… il mondo. Anche se siamo il nostro corpo, sappiamo che essa è una dimora di passaggio, verso un al di là. I nuovi cittadini ci ricordano questa profonda verità della vita: siamo ospiti e stranieri sulla terra. Ciascuno può avere le sue idee, ma nessuno può 14 dimenticare che, in radice, siamo tutti ‘extracomunitari’, ospiti, in cammino verso… la fraternità della comunità territoriale. Crediamo che tutti abbiano diritto ad avere una patria; a sviluppare integrazione, ad amare. 4. La Comunità Territoriale Ogni realtà è un NOI. C’è il NOI rappresentato dalla Comunità territoriale. Chiediamo alla politica di «confrontarsi sui temi antropologici» cercando «una comune base etica» che si ispira a un «umanesimo condiviso» frutto, insieme, «della tradizione cristiana» e della «Costituzione Repubblicana» in ordine «al valore della vita, della famiglia naturale, della libertà educativa, alla luce anche dei nuovi comportamenti sociali». Si avverte la necessità nella dimensione politica di un umanesimo condiviso quale è stato disegnato, per credenti e non credenti, dalla tradizione cristiana e dalla Costituzione repubblicana. 5. Il mondo del Lavoro È un tratto che segna la vita di ciascuno e dove manca si perde la dignità. Oggi la sfida per i ragazzi e i giovani, le famiglie e gli stessi insegnanti, è saper coniugare la naturale predisposizione dello studente con la necessità di trovare il lavoro in un mondo in rapido cambiamento. Crediamo che l’obiettivo principale è quello di favorire 15 l’incontro tra studenti e mondo del lavoro avendo cura di gestire e attivare i rapporti con le aziende del territorio, sviluppare le tecniche di ricerca attiva del lavoro, ma anche indirizzare il pensiero e le azioni all’auto imprenditorialità. Vogliamo attivare un maggiore collegamento tra scuola e impresa: anzitutto incontrandoci, poi facendo esperienza e poi riflettendo insieme. vivere la fede nelle condizioni ordinarie e quotidiane della vita, essi sono lievito della società e della città umana, disponibile a legarsi a tutti coloro che si prendono cura dell’uomo, delle sue angosce e delle sue speranze; che sanno inventare forme anticipatrici di solidarietà e di umanizzazione che, esprimendo la forza della fede, mostrano quale nuova umanità può generale. 9. la politica 6. Il tempo libero & lo Sport Nell’esperienza sportiva riconosciamo una grande risorsa educativa a disposizione della persona e della collettività. Attorno a un manifesto dello Sport educativo rivolto a tutti coloro che vedono nello sport un valido strumento per mirare alla crescita della persona e soprattutto dei giovani. Lo sport è un bene educativo di cui nessun ragazzo dovrebbe fare a meno. Milioni di ragazzi sono cresciuti e sono diventati adulti e bravi cittadini giocando e praticando. Sappiamo che sono possibili tanti modi di concepire, organizzare e vivere la pratica sportiva. 7. La Comunità cristiana/oratorio Nella Chiesa, la comunità dei cristiani, è stata plasmata anche la polis, perché essa è ‘maestra’ delle questioni dell’umano, della cultura e del territorio. Essa custodisce, in fondo, l’umano di tutti, l’umano comune. Chiamata a 16 La politica è la responsabilità verso l’altro, verso il proprio territorio, verso il mondo e chiama ogni persona a essere cittadino attivo e partecipe alle decisioni che riguardano la comunità. La cura e crescita della ‘polis’ come ‘casa comune’. Di fronte alle fragilità delle democrazie è un dovere sostenere le ragioni buone del vivere insieme e della fratetrnità che ci deve legare: un sistema in cui tutti hanno gli stessi diritti civili e in cui ognuno partecipa al bene comune e lo fa perché è giusto. Insieme dobbiamo inventare un altro modo di vivere, non solo preoccuparci dello spread, in cui recuperare il tempo e la relazione con gli altri. Tempo, relazione e sviluppo sono valori, la crescita no. Come appassionare i ragazzi e i giovani alla ‘casa comune’ nel tempo della scuola e nel tempo della maturità? Quale cultura politica sviluppare? È la fraternità il principio dimenticato da recuperare. 17 [ az io ni] [parte terza] una alleanza territoriale per l’educazione Con la meraviglia che nasce nel vedere ogni giorno figli crescere verso la felicità della vita, ma anche con il realismo sapiente dei nodi da sciogliere e con l’idealità che nasce dalla speranza vogliamo risvegliare passione educativa e responsabilità civile di educare come comunità territoriale, consapevoli che esso non è solo uno scenario su cui si svolge la nostra vita, ma anche il contesto che ci forma, ci educa, ci plasma. prima azione IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ TERRITORIALE Se questo MANIFESTO PER L’EDUCAZIONE è una piattaforma, una carta costituzionale di valori condivisi, nel 18 19 quale abbiamo indicato i valori propositivi e i valori di prevenzione, il PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ è traduzione degli impegni da assumere. Non solo un dovere degli adulti verso i figli, ma anche preziosa occasione per riscoprirsi come soggetti sociali. Il PATTO vuole facilitare il dialogo fra FAMIGLIE, SCUOLE, STUDENTI (Infanzia, Primaria, Secondaria I°, Secondaria II°, Università), COMUNITA’ CRISTIANA con l’ORATORIO, I NUOVI CITTADINI, le ASSOCIAZIONI (Culturali, Formative, Sportive), gli IMPRENDITORI (Industria, Artigiani, Liberi professionisti), IL COMUNE DI ORZINUOVI E DELLA UNIONE DEI COMUNI per creare una sinergia basata sulla condivisione di strategie per un’alleanza educativa. Il PATTO è quindi all’insegna della corresponsabilità, sottoscritto da tutte le componenti la comunità territoriale. Il PATTO è stato firmato da tutti i soggetti sopra indicati, domenica 13 maggio 2012, presso la Sala Consigliare del Comune di Orzinuovi. seconda azione modalità per riflettere sulla propria realtà educativa per avviare nuovi stili di vita dentro la quotidianità. Vogliamo valorizzare ciò che siamo e viviamo come istituzione per creare luoghi educativi, uscendo dall’isolamento, investendo e progettando condivisione, dialogo e informazione. Insomma ‘fare rete, annodando nodi’ tra famiglie, fra luoghi educativi e scuola, tra associazioni e gruppi con il territorio. Favorire pratiche di vita educative! terza azione un festival dell’educazione Questo percorso ‘giocato’ nel quotidiano sfocia in un momento pubblico: un Festival sull’Educazione. L’evento, organizzato in collaborazione con tutti i soggetti del PATTO, sarà occasione per inaugurare una stagione fatta di assunzione di responsabilità, consentendo e favorendo la crescita di una nuova mentalità e di un’apertura dei cuori in merito all’educazione. quarta azione nel percorso di un anno dialoghi sull’educare e laboratori LABORATORI DI PRATICHE EDUCATIVE, RELAZIONALI E DIDATTICHE. Vogliamo attivare LABORATORI dove pensare e sperimentare la vita familiare, scolastica, sportiva. Questi Laboratori potranno offrire ai padri e alle madri, ai docenti e agli educatori, ai volontari e a tutti i cittadini Questo percorso ‘giocato’ nel quotidiano sfocia in un momento pubblico. Certi di una tua/vostra adesione, insieme a tutti coloro che sono ‘appassionati dell’educare’ vogliamo camminare su questa strada con sano realismo e impegno costante. 20 21 [or z in uov i ] città educativa 1. Dal Patto x l’Educazione alla Città educativa. È diventata una naturale evoluzione del percorso del movimento del Patto per l’educazione l’adesione della Città di Orzinuovi all’«AICE- Associazione Internazionale Città Educative» con la sottoscrizione della «Carta delle Città Educative» che impegna le Amministrazioni aderenti a promuovere «la partecipazione dei cittadini al progetto comune, a partire dalle istituzioni e dalle altre forme di organizzazione della società civile e di partecipazione spontanea». Oggi l’Associazione Associazione Internazionale Città Educative riunisce 521 Amministrazioni locali di 38 paesi con la finalità di scambiare, cooperare e progredire nello sviluppo e nell’incremento delle pratiche ispirate dalla Carta delle Città educative. 2. Città Educativa: città migliori per un mondo migliore. La «Città Educativa» è una proposta di progetto integrato sulla qualità della vita cittadina. Di tale progetto sono responsabili le Amministrazioni comunali, ogni tipo di istituzione, le associazioni pubbliche o private. L’obiettivo di tale progetto è di lavorare, in senso cooperativo ed educativo, per lo sviluppo di politiche che diano impulso alla qualità della vita delle persone, unitamente 22 allo spirito di cittadinanza e ai valori di una democrazia partecipata e solidale. 3. La «Carta delle Città Educative». La sottoscrizione della «Carta delle Città Educative» comporta per l’Amministrazione l’impegno ad adeguare i propri interventi, sia normativi sia di organizzazione dei propri servizi, verso una città a dimensione ‘educativa’ sviluppando occasioni stabili di confronto e di elaborazione con tutte le risorse presenti sul territorio cittadino; tali risorse sono state sollecitate ad una riflessione e ad un ripensamento sulle responsabilità educative, collettive e individuali, che si riflettono sul ‘sistema città’. I principi fondamentali sono questi. Tutta la città è fonte di educazione. Educa per mezzo delle sue istituzioni tradizionali, delle sue proposte culturali, ma anche per mezzo della sua pianificazione urbanistica, delle sue politiche ambientali, dei suoi mezzi di comunicazione, del suo tessuto produttivo e delle sue imprese. Una Città Educativa, cosciente dell’impatto che comportano le proprie iniziative, si assume l’impegno di promuovere con le proprie politiche, un’informazione alla portata di tutti i cittadini, la loro partecipazione alle scelte di governo della Città, la convivenza e il senso civico, la salute e la sostenibilità ambientale. Politiche che, poco a poco, possono trasformare la città in un luogo migliore per tutti, più democratico, inclusivo e solidale (www. __________________). 23 24 25 26 27 Comune di Orzinuovi Assessorato alla Pubblica Istruzione Consulta dei Dirigenti delle Scuole Statali e Paritarie SCUOLE FAMIGLIE ASSOCIAZIONI COMUNITÁ CRISTIANA ORATORIO IMPRESE NUOVI CITTADINI ALLENATORI UOMINI e DONNE DELLA POLITICA