raduno e inizio della preparazione

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raduno e inizio della preparazione
Raduno e inizio della preparazione
Giovedì 19 agosto, con il raduno e l’inizio della preparazione, è cominciata la stagione 20102011 della Macon Pedaso. Una stagione che si preannuncia senza dubbio insidiosa, come
sempre dopo un’annata ben superiore alle aspettative. Il quarto posto con cui la squadra di
coach Camarri ha chiuso la stagione passata non può infatti che far alzare il livello delle
aspettative del pubblico, nonché il rispetto e le attenzioni degli avversari. La società ha però
operato bene sul mercato e ha allestito un roster competitivo e molto interessante,
certamente in grado, se non di ripetere il clamoroso exploit dello scorso anno, per lo meno di
centrare l’obiettivo della salvezza tranquilla.
Nel presentare la rosa non possiamo non partire dallo staff tecnico, confermato in toto
rispetto alla passata stagione. Per il quarto anno consecutivo, dunque, il coach sarà Luca
Camarri, affiancato da Andrea Angelici, alla sua terza annata da vice, e dal preparatore
atletico Matteo Ciccalè.
Passando ai giocatori, sono cinque le conferme rispetto allo scorso anno: in primis capitan
Tappatà, che si appresta a cominciare la sua decima stagione a Pedaso, poi Riccardo
Albertazzi, anche lui ormai un “senatore” della formazione rivierasca, Lanfranco Mosconi,
reduce da una grande stagione e atteso all’annata della definitiva consacrazione, Riccardo
Lupetti, giovane prodotto del vivaio della Sutor e infine il veterano Roberto Agostini.
A loro si affiancheranno i nuovi arrivi, che avranno il doppio compito di integrarsi bene con il
nucleo dei confermati e di non far rimpiangere i propri predecessori; a proposito, ci sembra
doveroso ringraziare Luzi, Mancarella e Di Sante, grandissimi protagonisti della scorsa
annata, a cui non possiamo che augurare il meglio per il proseguimento della propria
carriera. Un saluto particolare, poi, non può che andare a Meconi che, dopo aver compiuto
tutta la trafila del settore giovanile pedasino, si è progressivamente guadagnato spazio in
prima squadra, fino a diventarne uno dei pilastri. Ora per lui è arrivato il momento della prima
esperienza lontano da Pedaso, e il suo approdo a Lucera per disputare il campionato di C1
in una formazione ambiziosa non può che essere motivo di soddisfazione e orgoglio per tutta
la società. Per quanto riguarda i nuovi arrivi, due non possono essere considerati tali al
100%, trattandosi in effetti di cavalli di ritorno certamente graditi al pubblico pedasino: la
guardia Verdecchia e l’ala Manfrini, infatti, facevano entrambi parte della formazione che
nella stagione 2007-2008 colse un insperato nono posto, e il primo vanta anche tante altre
stagioni di buon livello a Pedaso.
Gli altri acquisti sono invece delle assolute novità: innanzitutto il nuovo play titolare, Matteo
Prosperi (classe 1989), prodotto del vivaio recanatese e più volte a referto nelle ultime
stagioni in prima squadra. Dopo la promozione in A Dilettanti, Recanati ha deciso di cederlo
in prestito per farlo giocare e a Pedaso troverà senza dubbio il giusto minutaggio e le
condizioni ideali per emergere.
Il nuovo lungo sarà invece Luigi Selicato (classe 1988). Reduce da una buona stagione a
Gualdo Tadino in B Dilettanti, è atteso anche lui da una grande annata. Il talento sicuramente
c’è, d’altronde la Sutor lo aveva strappato qualche anno fa ad una folta concorrenza di club
di serie A, tra i quali anche la Fortitudo Bologna, quindi ci si aspetta molto da lui. Infine
l’ultimo nuovo arrivo è la giovane ala Morresi (classe 1991), proveniente, come Manfrini e
Verdecchia, da Porto San Giorgio.
Chiuderanno la rosa due ragazzi del settore giovanile, Simone Confaloni e Vladi Cazacu.
Come dicevamo in apertura, la squadra sembra sicuramente di buon livello. E’ chiaro che,
come tutti i gruppi giovani (e questo lo è visto che, escluso Agostini, gli altri sono tutti under
30), soprattutto all’inizio bisognerà avere pazienza, e l’andamento della stagione dipenderà,
oltre che dall’amalgama che si andrà a formare, anche dai progressi che ogni giocatore sarà
in grado di fare. Due cose non sono però in discussione: innanzitutto che il roster è stato
plasmato ad immagine e somiglianza di coach Camarri. L’assenza di un pivot puro, ad
esmepio, potrebbe essere uno svantaggio in alcuni frangenti, ma è senza dubbio congeniale
all’impianto di squadra voluto dall’allenatore.
L’altra certezza è che questa formazione ha un potenziale importante: la sfida dello staff
tecnico sarà dunque quella di riuscire a farlo esprimere il più possibile. Se ci dovesse
riuscire, a Pedaso anche quest’anno ci sarà da divertirsi.