Laggiù in fondo c`è la morte, ma non abbia paura. Sostenga
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Laggiù in fondo c`è la morte, ma non abbia paura. Sostenga
IL CORPO - I, 3, dicembre 1994 Donna di CONSUELO CORRADI Laggiù in fondo c’è la morte, ma non abbia paura. Sostenga l’orologio con una mano, prenda con due dita la vite della carica, la rigiri delicatamente. Ora si apre un altro termine, gli alberi dispiegano le loro foglie, le barche corrono regate, il tempo come un ventaglio si va riempiendo di se stesso e da esso sboccia l’aria, le brezze della terra, l’ombra di una donna, il profumo del pane. Che altro vuole? Che altro vuole? Lo leghi presto al suo polso, lo lasci battere in libertà, lo imiti anelante. La paura arrugginisce le ancore, ogni cosa che si poté raggiungere e fu dimenticata corrode le vene dell’orologio, incancrenendo il freddo sangue dei suoi piccoli rubini. E laggiù in fondo c’è la morte se non corriamo ed arriviamo prima e comprendiamo che non è più importante. (Julio Cortàzar, Istruzioni per caricare l’orologio) Non hai portato abbastanza la responsabilità di quel candore che sempre mi costringeva a rivolger contro di te le tue volontà? (Paul Eluard, Notti condivise) ... tra brocche velate e sedie avvolte in lenzuola, l’intrusione del vento e del soffice muso delle vischiose brezze marine — che sfregavano, sfiatavano, e ripetevano ancora e ancora le loro domande: « Vi toccherà scomparire? Perire? » — non disturbava la pace, l’indifferenza, l’aria di assoluta integrità, come se alla domanda che facevano fosse a mala pena necessario rispondere: noi resteremo. (Virgina Woolf, Al faro) CONSUELO CORRADI ha studiato sociologia a Boston e a Roma, dove ha conseguito il dottorato in Teoria e ricerca sociale. Esperta in teoria sociale ed in epistemologia, ha approfondito in particolare le metodologie qualitative applicate alla ricerca pubblicando tra l’altro su questi temi Il metodo biografico come metodo ermeneutico (Milano, 1988) e Lo sguardo e la conoscenza (Milano, 1993). 101