Scuola Primaria: LA SCATOLA DEL MIO GIARDINO
Transcript
Scuola Primaria: LA SCATOLA DEL MIO GIARDINO
Progetto di educazione con l’arte Le scuole protagoniste a Palazzo della Ragione Settembre-dicembre 2014 UN VIAGGIO NEL MIO GIARDINO A cura di Raffaella Bonfatti, Silvia Cropanise, Sara Orlandi, Cecilia Piubello Percorso di visita-laboratorio per le scuole primarie La visita tematica in Galleria avrà la durata di circa trenta minuti mentre il laboratorio avrà la durata di un’ora circa. 1. PREMESSA PER GLI INSEGNANTI Usare sensi che non siano quello della vista per entrare in un’opera d’arte non è una cosa solita. Abbiamo studiato un percorso che cerca di annusare la natura che respira attraverso un quadro e che prova ad ascoltare i suoni che il colore esprime. Dopo aver osservato e “sentito” le opere di grandi artisti ed esserci inebriati della loro fragranza ci addentreremo alla scoperta di un giardino immaginario che stimola tutti i sensi e saremo proprio noi a ricrearlo con le nostre mani! 2. IL TEMA La natura è da sempre uno dei soggetti amati dagli artisti, che si rivolgono ad essa scegliendo di metterla come soggetto protagonista dell’opera, come sfondo o solo come una piccola comparsa. La bellezza di un paesaggio viene apprezzata solitamente tramite la vista, ma anche i profumi e i suoni che evoca contribuiscono a crearne l’atmosfera. Gli artisti stessi talvolta sembrano voler riproporre nella loro opera proprio ciò che di tattile e olfattivo ha colpito i loro sensi. Attraverso l’osservazione di alcune opere d’arte i bambini saranno stimolati a cercare di ritrovare i profumi e i suoni che l’opera suscita in loro. I temi che svilupperemo sono: - la natura ed il paesaggio, stimolazioni sensoriali che essi evocano, in particolare suoni e odori, a partire da elementi quali i fiori, gli alberi e l’acqua; - il messaggio dell’artista; - cenni sulla rappresentazione del paesaggio nella storia dell’arte tra l’Ottocento ed il Novecento; - cenni sulle tecniche artistiche utilizzate. 3. LE OPERE Il percorso si baserà su un’opera per ogni sala, scelta tra le seguenti: Sala delle Colonne Innocenzo Fraccaroli, L’innocenza, 1895, marmo Dal punto di vista storico artistico questa scultura ricorda il canone di “bellezza” classico. I motivi floreali ai piedi della fanciulla offrono indicazioni per un’ipotetica ambientazione naturalistica, quale un giardino fiorito. DAVANTI ALL’OPERA: Cosa vedete? Chi potrebbe essere questa ragazza? Come mai viene rappresentata solo con un velo addosso? Ricorda una statua classica. La bellezza e l’armonia del corpo come ideali classici recuperati dall’artista. Cosa rappresenta? Bellezza ideale, priva di difetti, così come nasce nell’immaginazione di un’artista. Dettaglio sul fiore, il fiore è associato alla bellezza e alla natura. Questa statua potrebbe essere in giardino? Se fosse in giardino sarebbe ancora più bella? Cosa ci potrebbe essere in questo giardino? Che profumi potrei sentire in questo giardino? Quali colori hanno i fiori di questo giardino? Pompeo Marino Molmenti, Pia dei Tolomei condotta in Maremma, 1853, olio su tela In quest’opera pittorica l’artista affronta il tema storico, dipingendo il tragitto di Pia dei Tolomei condotta dal marito verso il Castello della Pietra in Maremma. DAVANTI ALL’OPERA: Quale paesaggio è visibile alle spalle delle persone raffigurate in primo piano? I colori della tavolozza sono caldi o freddi? Quali rumori si possono sentire nel quadro? Immaginando un giardino tutto vostro, oltre a fiori e alberi vorreste anche un animale? Sala Quadrata Alfredo Savini, La pace. Tomba tra i cipressi, 1900-1924, olio su tela La circolarità dei cipressi sembra indicare uno spazio protetto, una nicchia di interiorità nel paesaggio vasto del lago. Il giardino come confine delimitato di elementi naturali. La presenza di acqua sullo sfondo e la forte prevalenza di elementi vegetali nel dipinto evocano suoni e odori. DAVANTI ALL’OPERA: Cosa vedete? Un paesaggio. E’ un lago o un mare? L’acqua ha un rumore? Ci possono essere anche dei suoni o rumori? Ci sono animali o insetti secondo voi? Quali rumori fanno? Angelo Dall’Oca Bianca, Foglie cadenti, 1898, olio su tela Foglie cadenti, opera in cui Dall’Oca Bianca dichiara la propria adesione alle correnti simbolista e divisionista, vede l’elemento naturale prendere il sopravvento sulla scena e, a motivo delle sue dimensioni, ben maggiori rispetto a quelle dell’opera cui ci siamo accostati nella Sala delle Colonne, offre una natura nella quale ci si può quasi immergere. Si tratta di una natura diversa da quella che accosteremo nell’opera di Nardi dell’ultima sala: in Foglie cadenti una vegetazione che cresce spontaneamente e prende il sopravvento, mentre in Zucca sul davanzale ciò che è guidato e costruito dalla mano dell’uomo. Rispetto al lavoro di Casorati, La preghiera, sul quale ci soffermeremo nella sala Picta, in cui gli elementi floreali più chiaramente si offrono alla vista e si distinguono tra loro, e con uno sguardo rivolto ai sistemi percettivi coinvolti, in Foglie cadenti incontriamo fiori che “meno si vedono, ma forse più si odorano” e ci riportano all’esperienza dei prati montani, dove l’erba è alta e non ancora tagliata. Seduti per terra, davanti e attorno all’opera, proponiamo ai bambini un momento in cui fare tre cose insieme: guardare, ascoltare, annusare. Secondo voi un quadro si guarda o si ascolta? Proviamo a fare insieme un gioco-esperimento. Mentre guardiamo, che odore o profumo sentiamo? E c’è anche qualche suono? Assomiglia a quello che si sente quando … Sala Picta Baldassarre Longoni, Il pesco fiorito, 1914, olio su tela La tecnica del divisionismo sembra donare una ritmicità sonora a questo dipinto. Anche qui la presenza dell’elemento paesaggistico che pervade il campo visivo si presta alla tematica del giardino, offrendo anche un valido esempio di una particolare tecnica artistica. DAVANTI ALL’OPERA: Cosa vedete? Avete mai visto un pesco in fiore? Qualcuno ha mai annusato il fiore di un pesco? E il frutto? Un albero in fiore cosa vi ricorda? La primavera (fiori, profumi, uccellini, suoni). L’albero com’ è dipinto? Tecnica del divisionismo a confronto con gli alberi dipinti prima (cipressi). Notate qualche differenza rispetto ai cipressi che abbiamo visto prima? Felice Casorati, La preghiera, 1914 circa, tempera su panno In quest’opera, densa di un linguaggio simbolista, Casorati colloca la giovane donna in preghiera al centro di un vasto prato fiorito. I fiori sono di diverse forme e colori, ed è proprio su questa varietà che possiamo far riflettere i bambini. DAVANTI ALL’OPERA: Come sono fatti questi fiori? Sono tutti uguali forse? Hanno anche diverse altezze, quindi in un giardino possono stare fiori diversissimi tra loro. E quale profumo si libererà dai loro boccioli? Se potessero dirci qualcosa, che suono che emetterebbero? Sarebbe una melodia? Porremo inoltre l’attenzione sulla tecnica utilizzata dall’artista per realizzare il dipinto, tempera su panno, con qualche riferimento alla modalità di raffigurazione, tendente alla stilizzazione e al decorativismo. Sala Orientale Augusto Manzini, Mattino d’inverno, 19301931, olio su tela Qui la natura è mediata dall’architettura. Siamo all’interno di un’abitazione, ma vi è il ricordo dei prati racchiuso nel vaso con i fiori. La neve e il fiume che si ammirano dalla finestra, ancora una volta, sembrano suggerire i suoni e gli odori della natura. DAVANTI ALL’OPERA: Cosa vedete? Il pittore è al chiuso o all’aperto? Ci sono rumori o suoni dove si trova il pittore? Il rumore del fiume. Sarà stato lui ad aprire la finestra? La neve ha un suono? C’è qualcosa che viene dalla natura in questo quadro? Le violette. Le violette hanno un profumo? Forse all’artista piaceva il profumo di quei fiori e li ha voluti inserire nel quadro. Antonio Nardi, Zucca sul davanzale, 1921, olio su tavola La natura morta di Nardi dialoga con il movimento del realismo magico e in particolare con la Natura Morta di Cagnaccio, uno dei maggiori rappresentanti (nella stessa sala). L’aria immobile e rarefatta sembra dare vita ad un contesto magico e i dettagli raffigurati sono talmente veri e “perfetti” che superano la realtà e portano le persone in un mondo diverso, lontano, magico. Il dipinto può essere il punto di partenza per cercare di far ragionare i bambini su un’immagine di giardino domestico e “artificiale” molto più visibile e presente in città. Subito dietro la zucca sono infatti visibili dei vasi con delle piante, decorazione tipica dei balconi cittadini. Questo è in fondo il modo per molti di crearsi un proprio giardino e un proprio angolo verde in città. DAVANTI ALL’OPERA: In casa vostra o dei vostri parenti ci sono dei fiori o piante? Vi ricordate quali? I colori dei loro fiori? Avete mai mangiato una zucca? Avete mai visto le piante delle zucche? e i fiori di zucca, li conoscete? Che colori hanno? Li avete mai mangiati? 4. TRA L’OPERA E IL LABORATORIO Dopo l’osservazione e la condivisione dei propri pensieri personali si sollecita nei bambini la riflessione. Come immaginano il loro giardino ideale? Di quali profumi e musiche è fatto? Come l’artista ha creato la sua natura/giardino personale così i bambini potranno dare vita ai propri giardini, non solo con i colori, ma anche con profumi e rumori. 5. IN LABORATORIO, ESPERIENZA COME FASE DI APPRENDIMENTO Materiali messi a disposizione: Cartoni formato 37,7 x 51 cm (piegando i lati di 8 cm ne risulterà una scatola A3) o scatole da scarpe da far portare alla classe Matite Forbici Colla a caldo o vinavil Filo di ferro ricoperto, tipo quello per chiudere sacchetti di alimenti Elastici Spago Colori a tempera Carte colorate (carta velina, carta di riso, ecc.), cartoncini, stoffe da tagliare per creare “sacchettini” porta profumi Spezie, erbe odorose Tubi in cartone che diventano steli per i fiori profumati (recuperabili da rotoli di carta forno, pellicola o alluminio) Tubi di plastica (o fogli di plastica trasparente da arrotolare e incollare) Bottoni, monete, chiavi, pendagli per creare suoni e rumori Sassolini Semi di cereali o legumi, sale grosso da cucina I materiali proposti per la realizzazione del giardino, che non sarà nel risultato finale un giardino personale ed esclusivo bensì un microambiente condiviso che ogni bambino avrà contribuito a costruire, sono sia elementi naturali, quali spezie, fiori secchi, ortaggi, sabbia, sassolini, cereali e legumi in chicchi, legnetti, sia materiali diversi quali stoffe, carte, colle, elementi metallici da racchiudere in piccoli contenitori, barattolini di latta, scatole di cartone, di plastica, fili di ferro, fili di plastica, spago, bastoncini dalle forme ricurve, tappi di bibite in alluminio, retini. Attraverso semplici operazioni di assemblaggio, che sottendono ad una graduale costruzione di significati, e grazie all’esercizio di tutti sensi, così come sollecitati nel rapporto diretto con opere d’arte incontrate nel percorso museale, tali materiali permetteranno di popolare una scatola di cartone di elementi odorosi e odoroso-sonori, trasformandola in una scatolagiardino. I materiali si trovano disposti sui tavoli in bella vista e, prima di procedere all’attività di composizione, si conducono i bambini ad annusare e toccare con delicatezza e cura ciò che li attrae. Questo per permettere all’immaginazione di prendere forma. Quindi si procede alla parte pratica. TRA LABORATORIO E CONCORSO Durante il laboratorio il gruppo classe lavora a gruppi di 3-4 bambini. Ogni gruppo ha un cartone/scatola e ci si divide i compiti: chi vuole può occuparsi di sistemare la scatola e dipingere lo sfondo, qualcun’altro può iniziare a realizzare dei fiori, degli alberi, un ruscello, il mare, o ciò che più gli piace, ma che contenga suoni oppure odori. Ogni bambino donerà una parte di ciò che ha fatto al giardino del suo gruppo. L’obiettivo è iniziare a creare gli elementi del giardino che saranno poi terminati e combinati in classe con le insegnanti. Esempio di giardino realizzato da Cecilia, Raffaella, Sara e Silvia. All’interno dei fiori sono contenute spezie odorose. Per informazioni sulle attività del progetto 045 8001903 [email protected] Per prenotare la visita e il laboratorio con la classe: Aster: dal lunedì al venerdì 9.00-13.00 e 14.00-16.15 045 8036353 045 597140 [email protected]