Focus ARCHITETTURA documento finale1
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Focus ARCHITETTURA documento finale1
ISRAA Laboratorio.di FOCUS Architettura Per un’architettura sociale condivisa dell’area Borgo Mazzini DOCUMENTO FINALE 1 1.1 1.2 1.3 Progetto Metodo Obiettivo 2 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 Abitare Accessibilità Modularità Ergonomia Tecnologia Controllo Ecologia 3 3.1 3.2 3.3 3.4 Un’idea di città Nuovi spazi urbani Nuovi giardini Borgo 4 4.1 Report ARGOMENTO Report Introduce il Presidente, sono poi intervenuti: 1. Buranello: inquadramento generale e gruppo relazioni sociali. 2. Uliana: gruppo servizi. 1.1 Progetto 3. Scattolin: gruppo finanziamento. 1.2 Metodo 4. Pangerc: gruppo architettura. 1.3 Obiettivo Breve illustrazione del progetto e del metodo. Il riscontro è stato positivo, con note di plauso ed 13 febbraio 2015 auspicio alla realizzazione. Non ci sono state osservazioni negative. Sono stati richiesti chiarimenti in merito alla competenza necessaria per partecipare al gruppo architettura. È stata sollecitata la partecipazione a prescindere dalle competenza, portando il proprio contributo di esperienza e di vita. Conducono, Pangerc – Lesana . Partecipanti 25-30 persone E’ stata posta la questione delle dimensioni degli alloggi, che secondo l’intervento di un partecipante, 2.1 Abitare che vive in una grande casa, dovrebbero essere più 2.2 Accessibilità generose. Un altro partecipante ha sottolineato che è 2.3 Modularità preferibile avere più alloggi di dimensioni contenute 2.4 Ergonomia che pochi di grandi. Come conduttori del gruppo, 2.5 Tecnologia abbiamo argomentato sostenendo che le tipologie Controllo proposte hanno requisiti di funzionalità, controllo Ecologia ambientale ed ergonomici che consentono di vivere 19 febbraio 2015 l’ambiente in piena autonomia, secondo un concetto di qualità e non quantità. È stato sottolineato che molto spesso si riscontra che grandi superfici abitative non vengono tutte utilizzate, si vive in pochi ambienti e, per esempio a seguito dell’uscita di casa dei figli le stanze lasciate libere non vengono utilizzate. E’ stata manifestata la necessità di disporre di spazi, quali magazzini e ripostigli. Spazio per un ripostiglio è stato ricavato in un alloggio (5), sarebbe possibile dotare altri alloggi di nicchie ripostiglio, a scapito di 1 2 altri spazi. Sono comunque da destinare a magazzino di pertinenza esclusiva di ogni alloggio altri spazi nella struttura. Ad esempio il sottotetto o altri ambiti, che possano essere raggiunti per parcheggiare la bicicletta o altro. I pavimenti tessili non sono apprezzati. Perché trattengono odori, polveri e vengono complessivamente giudicati poco igienici. E’ stato fatto notare che si tratta di pavimenti, che hanno caratteristiche antitrauma e acustiche interessanti, non riscontrabili in altri materiali per pavimentazione. E che gli attuali tessili, e congrue modalità di pulizie, consentono comunque livelli igienici soddisfacenti. Viene rilevato da un utente che l’alloggio israa che attualmente occupa è ridotto e non sufficientemente suddiviso tra notte e giorno, anche per gli odori. Sala (ufficio tecnico israa) interviene spiegando e argomentando che vi sono attualmente in esercizio 32 mini alloggi, con dimensioni estremamente ridotte, mentre i nuovi alloggi avranno dimensioni maggiori. Viene poi spiegato che la suddivisione degli spazi con pareti scorrevoli garantirebbe privacy e modularità. La flessibilità degli ambienti con pareti mobili è accettabile. Si dovranno progettare pareti congrue con la disabilità. (è stato chiesto se possono essere anche rivestite in tessuto). Nel bagno della stanza non mettere vasca, ma doccia. E’ stata chiesto se è possibile che gli alloggi abbiano un terrazzino. Di massima non è possibile, stante il vincolo che grava sui fabbricati, solo in alcuni casi limitati potrebbe esserlo. E’ stato fatto notare che negli spazi generali, ci sono due ampie terrazze, d’uso comune. Si potrebbe prevedere un loggiato (sempre comune) al primo piano in corrispondenza del nastro finestrato a colonnine. E’ stata richiesta la possibilità di poter caratterizzare l’alloggio con arredi e oggetti personali. Certo che è possibile. E stato spiegato che vi sono tuttavia alcuni elementi di arredo tecnico (cucina e pareti scorrevoli) che dovrebbero costituire la “dotazione” dell’alloggio, perché lo completano in termini di funzionalità. Mentre tutto il resto, può essere proprio. Sono state illustrate alcune dotazioni di spazi collettivi. Il bagno assistito (spazio per cura della persona) e la lavanderia stireria. Entrambi sono stati apprezzati. Uno spazio per hobby o magazzini sarebbero apprezzabili. A proposito della dotazione tecnologica, sono state chieste informazioni su impianti termo clima. Sarebbe apprezzata la possibilità di regolare per ogni alloggio la temperatura ambientale. E stato spiegato che sarà possibile, così come si cercherà di dotare ogni alloggio di strumentazione idonea a calcolare consumi energetici, termici, idrici, per una puntuale ripartizione delle spese. A margine è stato spiegato che l’impiantistica dove possibile (visti i vincoli) sarà orientata ad aspetti ecosotenibili. (fotovoltaico). Vengono richieste informazioni sugli spazi esterni. Viene spiegato e argomentato che il focus del giorno riguarda “l’alloggio”, mentre la prossima settimana di parlerà degli spazi esterni. L’arch. Follina, viene invitato ad un parere e alcune riflessioni su quanto ascoltato nel corso della serata. Come conduttori del gruppo di lavoro, abbiamo riscontrato interesse e fattiva partecipazione rispetto ai temi proposti, cogliendo alcuni spunti interessanti da tradurre in progetto, quali: loggiato al primo piano arredi “tecnici” spazi per ripostigli e magazzini Conducono, Pangerc – Lesana . Partecipanti 25-30 persone Sono stati introdotti i temi, i riferimenti culturali e normativi che hanno portato alle ipotesi di 3.1 Un’idea di riorganizzazione degli spazi pubblici e privati, e le città possibili destinazioni d’uso dei locali al piano terra. 3.2 Nuovi spazi L’argomento legato ad un possibile intervento di urbani moderazione del traffico di via borgo Mazzini ha 3.3 Nuovi animato il dibattito. giardini E’ stato chiesto in che termini si possa pensare di realizzare l’ipotesi di moderazione del traffico, stante Borgo che si tratta di suolo pubblico e che le eventuali modifiche che interessino la viabilità e gli altri spazi, 26 febbraio 2015 sono di competenza comunale. E’ stato argomentato, che come ente proponente abbiamo consapevolezza dei limiti d’intervento su area pubblica. Tuttavia la dimensione del progetto, non può fermarsi al perimetro dei fabbricati o della proprietà, perché le istanze di sicurezza e contesto “inclusivo”, si esprimono e si compiono anche in luogo pubblico. Pertanto l’ente, si fa parte diligente per proporre quanto meno un modello di riferimento che potrà essere mutuato, o meno. Si tratta di un modello che ha radice culturale e normativa nel concetto di ICF, sulla classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (OMS 2002), che ha orientato il progetto degli alloggi e spazi comuni della proprietà, e che troverebbe compimento nei prospettanti spazi pubblici, per consentire la mobilità delle persone tra i vari edifici e strutture che costruiscono la rete del progetto BMSC. Altro strumento di riferimento cui inglobare il progetto BMSC aree pubbliche è il P.E.B.A. del comune di Treviso. E’ stato ribadito che l’accessibilità e la possibilità di esprimere movimento e relazioni in un contesto pubblico sicuro (strade marciapiedi piazze) sono paradigmi del progetto BMSC. Timori chiusura traffico e riduzione parcheggi. Sono 3 stati citati gli esempi della chiusura al traffico della Calmaggiore e la situazione dell’Ex S. Leonardo. Il dibattito si è sviluppato evidenziando le diversità contestuali dei luoghi e dei metodi che hanno portato a tali realizzazioni. Per ridurre gli aspetti insoddisfacenti rilevati nelle citate esperienze, ISRAA propone, divulgazione culturale mediante convegni pubblici e coinvolgimento della cittadinanza con il metodo della progettazione partecipata (attività in atto). E’ stato sottolineato che la prima pedonalizzazione della Calmaggiore (sono stati evocati ricordi di gioventù) in qualche modo è stata metabolizzata, fino a diventare una realtà irrinunciabile, e questo deve far riflettere sulla valenza della proposta BMSC. Ribadita la vocazione storica a mercato di Borgo Mazzini. Arch. Follina. Illustra l’ipotesi di sistemazione dell’area, evocando i contenuti ispiratori del precedente progetto degli anni 90 da lui redatto. Viene anche sottolineata la valenza storico architettonica dell’edificio e la campagna di sondaggi degli affreschi e pavimentazioni. E’ stato chiesto se è possibile intervenire lungo via casa di ricovero con intervento di moderazione traffico. Nulla osta da parte israa per la compiutezza del progetto BMSC. Si tratta comunque di iniziativa comunale. Richiesta di maggior permeabilità tra via casa di ricovero e via borgo Mazzini attraverso cortile U.I. e nuovi giardini, con possibile uso anche utenti esterni. Da definire in fase progettuale, nel rispetto della tutela della privacy e utilizzo da parte degli utenti israa. E’ stato chiesto se la zona faccia parte del piano di pedonalizzazione comunale. Presidente riferisce smart city. Chiesta la possibilità di avere a disposizioni spazi per esprimere abilità artigianali o manuali in genere. Sono previsti in parte. Da definire in fase di progettazione con l’apporto delle risultanze dei focus altri gruppi. Viene fatta da una proposta concettuale: I giardini come stanze le strade come corridoi. Coprire la via, come fosse una galleria. Come conduttori del gruppo di lavoro, abbiamo riscontrato interesse e fattiva partecipazione rispetto ai temi proposti. Riflessioni da approfondire nel percorso progettuale. Spazi pubblici. Argomento non di competenza israa. La proposta orientata ai criteri di accessibilità universale da estendere anche agli spazi pubblici, secondo la visione israa, verrà sottoposta all’amministrazione comunale che farà le valutazioni del caso. La proposta terrà conto delle considerazioni emerse nei focus. Nuovi giardini e spazi uso pubblico. Verrà approfondito l’aspetto legato alla maggior permeabilità dei passaggi pedonali da via casa di ricovero a via borgo mazzini, attraverso la zona ipotizzata per orti terapeutici e giardini. Per quel che riguarda gli spazi collettivi, verrà verificata la possibilità di dedicare spazi per attività laboratorio artigianale, accogliendo anche suggerimenti e proposte degli altri gruppi focus. 4 4.1 Report 5 marzo 2015 Conducono, Pangerc – Lesana . Partecipano circa 20 persone. E’ stato fatto un sopralluogo dell’Umberto Primo, con presa visione degli spazi interni ed esterni. In seguito ci siamo ritrovati in Casa albergo per un riscontro delle risultanze del sopraluogo e alcuni approfondimenti sugli argomenti trascorsi. Ci si è soffermati sulla questione della permeabilità degli spazi con il contesto urbano. Viene richiesto un coinvolgimento con la parrocchia. Al termine vengono raccolti 9 documenti con le proposte e osservazioni effettuate dai partecipanti. L’impegno preso è stato quello di tenere aggiornati i partecipanti sul percorso progettuale, con la possibilità di visionare il progetto preliminare prima della presentazione ufficiale, con l’evento 2 . Viene formalizzato l’invito a partecipare alla plenaria focus del 1 aprile 2015. Chiude il presidente. 1 aprile 2015 Vogliamo ringraziare tutte le persone che ci hanno accompagnato in questa per noi nuova esperienza professionale. Ecco, non era scontato che tante persone dedicassero attenzione e tempo a questa iniziativa. Abbiamo colto un coinvolgimento non convenzionale, attento e propositivo, che ci ha rassicurato e aperto nuove prospettive e visioni da approfondire e sviluppare nel progetto. Le sensibilità individuali e la voglia di partecipazione erano latenti, e forse questa iniziativa ha contribuito a farle emergere in un arricchimento collettivo. A noi progettisti, il compito e la responsabilità di tradurre il tutto in un fatto concreto. Questa è la prima parte del percorso, l’impegno e la partecipazione continueranno…restiamo in contatto. Perché, ”…senza pietre non c’e arco”. Grazie. Silvano Pangerc e Franco Lesana Focus Architettura Treviso (13 – 19 – 26 febbraio. 5 marzo). 2015 Bibliografia. Choen U. , Weisman G.D. - Holding on to Home. Designin Environments for People with Dementia. - The Johns Hophins University Press, Baltimore & London, 1991. Jones M.- Gentlecare Environments - Designing facilities for people with dementia, M.J. Resources Publication, Canada 1991. Valla P. (a cura di) – Alzheimer, architetture e giardini come strumento terapeutico – Guerrini Associati. Brawley, E.C. Designing for Alzheimer's disease: strategies for creating better care environments. New York, NY: Wiley & Sons, c1997. Architettura per l’Alzheimer – Volume 1 e 2 – Regione Toscana – Centro Interuniversitario di Ricerca TESIS – Firenze 2002. ASLA – Therapeutic Garden Design – vol. IV, Number 1. 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Paper presentato alla terza conferenza annuale ESPAnet Italia 2010. sessione N-1-D. Una sfida per il futuro: IMPORTARE IL SENIOR COHOUSING IN ITALIA. ANALISI DELLE PROBLEMATICHE E POSSIBILI SOLUZIONI. Sitografia. ISRAA Treviso – www.israa.it AVOORD Zorg & Wonen - Etten-Leur - Olanda-www.avoord.nl Stichting WOONZORG – De stelle Oostburg – Olanda - www.wonzorgwzv.nl Jacopo Gresleri “For a first reflection on cohousing” – www.territoridellacondivisione.com. Cristina Bianchetti – Shared Housing in Tourin . www.issuu.com. Maria Brenton – Senior cohousing communities. An alternative approach for the UK? www.jrf.org.uk Enrico Formato – Analisi e tecniche di pianificazione urbanistica – Facoltà archittettura “Luigi Vanvitelli” www.unina.academia.edu/enricoformato/Papers . Renata Gherlenga ICF Classificazione Internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute, un nuovo approccio alla persona – corso di formazione “universal design. www.ulss.tv.it Mirko Zardini. 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