V CONGRESSO INTERNAZIONALE dI MEdICINA BIOINTEGRATA

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V CONGRESSO INTERNAZIONALE dI MEdICINA BIOINTEGRATA
V CONGRESSO
INTERNAZIONALE
di
MEDICINA
BIOINTEGRATA
Il ruolo dell’Evidenza
e la Centralità del Paziente
ROMA
31 marzo – 1–2 aprile 2017
Convention Centre
Palazzo Carpegna
THE CHURCH PALACE
Roma – Via Aurelia 481
www.medicinabiointegrata.it
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ECM
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Segreteria
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organizzativa tel. 334 6740718 – [email protected]
Lazio
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Centrale
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V congresso internazionale di Medicina Biointegrata
”Il ruolo dell’Evidenza e la Centralità del Paziente“
— Medicina basata sull’evidenza (evidence-based medicine, ebm) — è il termine utilizzato da
vari anni a voler indicare un nuovo paradigma della pratica medica, inteso come necessità di
basare una decisione clinica essenzialmente in rapporto a ricerche valide (evidenze) tratte dalla
letteratura medica.
In rapporto a tale ottica, diviene fondamentale l’uso di dati statistici circa il rischio di benefici e
danni, derivati da studi validati scientificamente, per indirizzare le decisioni cliniche sia in ambito
diagnostico che terapeutico.
Tale impostazione, incastonata rigidamente nell’ambito della medicina accademica, ha assunto un
valore ideologico talora estremo, creando spesso conflittualità con chi ritiene che “expertise” del
medico e l’individualità del paziente non possono essere ridotti al rango di valori complementari
o comunque secondari.
Il contrasto più forte diviene evidente, e di stridente attualità, soprattutto nei confronti delle
medicine non convenzionali, che, dal punto di vista filosofico, etico e metodologico, sono basate
sulla specificità del paziente con la sua patologia e non sulla precipua malattia di cui è portatore.
Molti autori del Team dell’EBM, ritenendo estremistica la posizione di cui sopra, riconoscono oggi
che le “evidenze” rappresentano solo una componente, seppure importante, di una decisione
clinica. “Evidence does not make decisions, people do” ( Haynes RB et al., 2002).
Nell’ambito delle medicine non convenzionali, soprattutto negli ultimi anni, vengono effettuati
studi e ricerche, spesso oggetto di pubblicazioni validate da riviste di prestigio, in cui viene
dimostrato il loro valore scientifico.
È ormai usuale parlare di “medicina integrata” a voler indicare una sinergia tra le mnc e la medicina
accademica; a voler trovare, pur partendo da posizioni diverse, una metodologia operativa
più completa che, in quanto diretta anche al paziente e non solo alla sua malattia, è da questi
maggiormente gradita e richiesta.
La Medicina è una, non può essere oggetto di estremismi ideologici o di atteggiamenti fideistici.
È strano che, mentre si procede lungo l’intelligente strada dell’integrazione scientifica e culturale
delle mnc (caratterizzata dall’apertura di corsi universitari, reparti ospedalieri, ambulatori ASL,
iscrizione dei medici che le praticano presso registri appositi istituiti dagli Ordini dei medici, prese
di posizione favorevoli di Istituzioni nazionali, europee e mondiali), si abbia un’accensione di
estremismi ideologici, talora violenti e spregiudicati, contro quella che può essere considerata
una naturale evoluzione della Medicina.
In tale contesto, la Medicina Biointegrata, che per finalità tende a creare sinergie tra le varie forme
mediche, sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico, collegandole secondo un moderno
linguaggio costituzionale, nel momento in cui celebra il suo quinto Congresso, vuole porsi come
punto d’incontro per dibattere sul RUOLO DELL’EVIDENZA E LA CENTRALITÀ DEL PAZIENTE, due
aspetti distanti solo per chi vuole radicare un pregiudizio ideologico, in effetti convergenti verso
quello che può veramente divenire il paradigma di una nuova Medicina.