Leggi - Vivere Il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo

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1856 circa: Disegni di antichi manufatti idraulici cesanesi
Presso l’Archivio Borromeo, all’Isola Bella, nel Fondo Stabili in Cesano A –Ce, fasc. Acque si conservano
due disegni, databili con buona probabilità alla metà dell'Ottocento e concernenti l’uno il Prato Borromeo
(rione del Pra’) e l’altro la vasca detta il Fossorone, antichi manufatti idraulici oggi completamente scomparsi
che svolgevano al tempo una funzione vitale per l'economia agricola cesanese.
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Il primo disegno è una bella mappa in scala 1:2000, tratta dal Cabreo dei beni posseduti a Cesano Maderno
dal conte Vitaliano IX Borromeo Arese (1792-1874). Esso raffigura il Prato Grande a marcita un tempo
ubicato tra il torrente Seveso e l’antica strada Comasina (oggi corso Roma). Il documento risale con buona
probabilità all’anno 1856, in pieno Regno Lombardo-Veneto, poiché nello stesso fascicolo d’archivio è
presente una lettera datata 17 febbraio 1856 nella quale si chiede l’autorizzazione all’Intendenza di Finanza
di poter eseguire alcune riparazioni a tale sistema irriguo, in quel momento posto sotto sequestro politico,
come del resto tutta la proprietà Borromeo cesanese, per la partecipazione da parte del conte Vitaliano agli
eventi antiaustriaci delle Cinque Giornate di Milano.
Colpisce nel disegno il complesso sistema di canalette irrigue (quasi una ventina di diramazioni) alimentate
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dalla roggia Borromeo , che si spagliavano per tutta l’estensione del lotto fino a sconfinare nell’allora
comune autonomo di Binzago. Sappiamo, infatti, che le ultime colature della roggia Borromeo dopo aver
bagnato il grande prato a marcita finivano nel Seveso nell’estremità meridionale del prato stesso in territorio
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binzaghese .
La mappa, inoltre, riporta la disposizione delle corti sul lato sud della Contrada Nuova (attuale corso Libertà),
la presenza di un edificio a forma di L collocato poco sotto l’imbocco dell’attuale via Dante e un preciso
schema del ponte canale della roggia Borromeo sul torrente Seveso, manufatto ubicato a lato della spallina
meridionale del ponte stradale, rappresentato con i due tratti tombinati della roggia a monte e a valle di
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esso .
Questa vasta e articolata rete di irrigazione risalente alla fine del XVII secolo venne smantellata negli anni
'20 del secolo scorso, a seguito della soppressione della vecchia roggia Borromeo, per fare posto ad un
nuovo quartiere cesanese impostato sull'odierno asse di via Dante, quartiere che ancora oggi dell'antico
prato dei Borromeo conserva il nome «Rione del Pra’». Sul luogo dell’antico prato a marcita sarebbe stata
poi edificata la nuova parrocchiale di Santo Stefano.
L’altro disegno, non datato, ma verosimilmente anch’esso risalente alla metà del XIX secolo, è il progetto di
risistemazione dell’antica vasca-abbeveratoio di proprietà Borromeo, ma di uso pubblico, chiamata il
Fossorone. Essa era un tempo ubicata presso l’odierno sbocco di via Piave su via Garibaldi (strada per
Cassina Savina), delimitando così l’abitato di Cesano verso la campagna che si estendeva a est verso la
località Molinello. Il Fossorone era alimentato da un cavo proveniente dal giardino di palazzo Arese
Borromeo che raccoglieva alcune colature della roggia Borromeo.
Il progetto, che riporta una planimetria e due sezioni, prevedeva l’adattamento della vasca, ossia una sua
risagomatura con una riduzione della superficie, accompagnata però da una maggiore profondità (circa 1,5
m): la capacità complessiva della nuova vasca, tenuto conto delle dimensioni pari a circa 30 m x 9 m,
raggiungeva i 400 mc. Come di convenzione in giallo sono rappresentati gli scavi e in rosso i riporti. Il
Fossorone seguì purtroppo la stessa sorte di tutte le opere idrauliche collegate alla roggia Borromeo: fu
interrato e oggi pochi sanno della sua ormai remota esistenza.
Note:
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Il Cabreo, inventario dei beni di una amministrazione signorile (ecclesiastica o nobiliare), era costituito da
mappe, elenchi dei beni mobili ed immobili, e in genere dei diritti, delle servitù (di pascolo, focatico, erbatico,
ecc.), dei valori economici delle proprietà. Completavano in genere il cabreo mappe generali e riassuntive, o di
singoli appezzamenti e particelle. Nel caso del Cabreo di Cesano, si tratta dell’Elenco dei beni di Casa
Borromeo Arese descritti per tipologia.
La roggia Borromeo fu l’opera idraulica realizzata dopo il 1682 per volere di Giulia Arese e di suo figlio Carlo IV
Borromeo Arese. Sull’argomento si veda l’articolo “La Roggia Borromeo” – D. Santambrogio, S. Colombo in
Arte Lombarda n.138 (2003).
Nel 1914 l'ing. Italo Azimonti stese una una relazione sulla roggia, completa di descrizione, per conto della
proprietaria, la contessa Elisabetta Borromeo Arese.
Nella mappa si nota inoltre il cavo individuato dalle lettere «c-h» che serviva a deviare l'intero flusso
della roggia nel Seveso qualora non vi fosse stato bisogno di adacquare il prato.
Scheda a cura di Daniele Santambrogio – Associazione Vivere il Palazzo e Giardino Arese Borromeo,
Magazzeno Storico Verbanese (2008)
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Schema del sistema di irrigazione del prato a marcita di Casa Borromeo Arese (metà XIX secolo)
Progetto per l’adattamento della vasca detta il Fossorone di proprietà Borromeo Arese (metà XIX secolo)
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