raMe per acqua e impianti - Istituto Italiano del Rame

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n.314 aprile 2015
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attualità
Materiale durevole, di elevata conducibilità termica e di manutenzione ridotta per l’edilizia
RAME per acqua e impianti
Oltre ad essere un materiale sicuro per l’ambiente, per gli animali e la specie umana, il rame annovera
proprietà tali da renderlo particolarmente indicato per il trasporto dell’acqua potabile e gas. Ecco perché viene
abbondantemente impiegato in edilizia. Ma non solo: il rame è durevole, garantisce un carico ambientale ridotto
per la sua produzione e si presta ad essere riciclato per innumerevoli applicazioni.
di VINCENZO LOCONSOLO - ISTITUTO ITALIANO DEL RAME
I
l rame è in questo periodo sulle prime pagine dei giornali per
ragioni di cronaca o di
politica economica ma questa notorietà, peraltro non ricercata, sta facendo passare
in secondo piano un dato di
fatto inconfutabile: la tecnologia dei nostri giorni non
può fare a meno delle caratteristiche del rame. Provate a pensare infatti ad uno
smartphone che per funzionare avesse bisogno di ventole di raffreddamento come
gli ormai obsoleti computer
da tavolo, o all’incremento del prezzo se invece del
rame si dovesse utilizzare
l’argento.
Provate anche a calcolare,
per ogni kWh realmente
utilizzato dalle nostre apparecchiature, quanta energia
in più dovremmo produrre
ra e quindi quali conseguenze sul clima del pianeta?
Il dubbio che potrebbe nascere è che per godere di
questi vantaggi siamo costretti a subire rischi connessi con l’uso di un materiale nemico della salute e
dell’ambiente.
RAME SICURO PER
AMBIENTE
E CITTADINI
È proprio per cancellare
questo dubbio che ci siamo fatti parte attiva per
valutare in modo scientificamente oggettivo il comportamento del rame, attraverso un’imponente ricerca
scientifica (Voluntary Risk
Assessment), durata 8 anni
e condotta sotto la direzione e controllo dell’Istituto
Superiore di Sanità italiano
ed approvata ufficialmente
di smentite che “L’uso del
rame è in genere sicuro per
l’ambiente europeo e la salute dei suoi cittadini” e che
“Il rame non è un materiale
PBT (persistente, bio accumulabile o tossico) né CMR
(cancerogeno, mutageno o
tossico per la riproduzione)”.
D’altra parte, queste conclusioni non devono sorprendere perché la vita
umana, come quella degli
animali e delle piante, si è
sviluppata assieme a questo
metallo presente in natura
e, pertanto, la maggior parte degli organismi possiede
meccanismi interni atti ad
utilizzarlo.
L’Organizzazione Mondiale
della Sanità, anzi, afferma
che non è da temere l’eccesso di rame – situazione
piuttosto improbabile – ma
la sua carenza, che può pro-
il rame è considerato un
materiale idoneo per il trasporto
dell’acqua potabile, anche grazie
alle sue caratteristiche
antibatteriche
solo per compensare le perdite per effetto Joule dovute
alla minore conducibilità di
tutti gli altri metalli, ad eccezione dell’argento.
Quali conseguenze per le risorse energetiche non rinnovabili, ma soprattutto quale
sarebbe l’incremento delle
emissioni di CO2 in atmosfe-
dal Comitato Scientifico
sui Rischi Sanitari e Ambientali della Commissione
Europea.
Riassumendo in estrema
sintesi le conclusioni di questo organismo (i documenti
completi sono scaricabili dal
nostro sito internet), possiamo affermare senza timore
vocare problemi di salute
come l’anemia, giusto per
citarne uno.
Il rame è necessario alla
nostra salute: estremamente utile per lo sviluppo dei
bambini, per la robustezza
delle ossa, la formazione
dei globuli rossi e bianchi, il
trasporto del ferro, il metabolismo del colesterolo e del
glucosio, il buon funzionamento dei muscoli cardiaci
e lo sviluppo del cervello. È
importantissimo per le donne in gravidanza, lo sviluppo del feto e la crescita dei
neonati.
I cibi, che lo contengono naturalmente e l’acqua che noi
beviamo sono la via normale per assumerne la corretta
quantità. A testimonianza
del suo impatto benefico, mi
limito a due ulteriori fatti:
1) L a Direttiva Europea
83/98/CE sulla qualità
dell’acqua destinata al
consumo umano pone un
limite (medio settimanale) di 2 mg/l al rame,
mentre altre sostanze, effettivamente pericolose,
hanno limiti variabili tra
0,01 e 0,05 mg/l.
2) S e alcuni terreni sono
poveri in rame, essi vengono appositamente arricchiti con l’aggiunta di
sali di rame, che dal terreno vengono assimilati
dalle piante e da queste
agli animali da pascolo,
proprio per prevenire
malattie animali come la
lordosi.
RAME IDONEO PER
ACQUA E IMPIANTI
Tutte queste cose indicano
come il rame sia un materiale idoneo per il trasporto
della nostra acqua potabile
(oserei dire ideale, anche
perché è antibatterico) e per
gli altri impianti della nostra
casa. Mi riferisco in particolare ai tubi che trasportano
energia, sotto forma di gas
combustibile e acqua riscaldata sia da fonti tradizionali
sia rinnovabili.
Anche in queste applicazioni abbiamo dovuto combattere dubbi, perplessità e
luoghi comuni, sempre rifacendoci all’esperienza e alle
informazioni che la scienza
ci fornisce. Una di queste è
la sua resistenza chimica e
fisica: il rame risulta essere
un metallo ad elevata nobiltà nelle applicazioni in edilizia, rendendolo un materiale
durevole e che necessita di
una manutenzione estremamente ridotta.
Due esempi, tra i molti che
potremmo portare, sono la
Basilica Palladiana di Vicenza e il Duomo di Lodi.
La copertura in rame della
prima venne realizzata nel
1829, come testimoniato da
un’incisione presente su una
lastra del tetto, ed il rame
originario, dopo un grande
e necessario restauro della struttura lignea del tetto,
costituisce ancora oggi l’elemento di copertura.
Nel secondo caso si tratta
dell’impianto a pannelli radianti, progettato dall’ing.
Franco Palmizi, che dal lontano 1964 continua a fornire
il riscaldamento della chiesa
senza che ci sia stata la necessità di effettuare manutenzioni sulle tubazioni annegate nel pavimento.
DURABILITà
E SOSTENBILITÀ
DEL RAME
La durabilità è una caratteristica fondamentale per
il raggiungimento degli
obiettivi della sostenibilità
in edilizia ed architettura.
A questa occorre poi associare altri parametri tra cui
un ridotto carico ambientale
nella produzione del materiale, l’utilizzo di materiali
ottenuti da riciclo e la rici-
nulla, la produzione di semilavorati (tubo, lamiere, barre
o fili) è ottenuta per oltre il
50 % con il riciclo.
Questo fa sì che, oltre a non
depauperare le risorse naturali, si ottenga anche un
abbattimento di circa l’85%
dell’energia che si dovrebbe
utilizzare per produrre da
minerale i medesimi semilavorati, con il conseguente
abbattimento di emissioni
clima alteranti in atmosfera.
Non va, infine, trascurato il
contributo che il rame può
dare al risparmio energetico e soprattutto all’utilizzo
delle energie rinnovabili:
tra quelli usati nell’impiantistica, è il materiale con la
maggiore conducibilità termica, che lo rende ideale per
i pannelli radianti a parete e
a pavimento permettendo di
ottenere rendimenti specifici
molto elevati.
Senza il tubo di rame sarebbe veramente molto difficile,
se non impossibile, ottenere
il rame è un materiale
di elevatissima
conducibilità
termica
clabilità futura dei prodotti
utilizzati. Tutte caratteristiche pienamente rispettate
dal rame e dalle sue leghe.
Infatti è proverbiale che il
rame possa e sia riciclato da
sempre, meno noto è che in
Europa, dove l’estrazione
di minerali di rame è molto
limitata, ed in Italia, dove
addirittura non si estrae più
i gradi di efficienza delle
moderne pompe di calore, la
macchina termica indispensabile per sfruttare la geotermia a bassa entalpia, e anche
i più comuni condizionatori
d’aria provocherebbero consumi energetici molto più
elevati, inaccettabili nell’ottica di un corretto uso razionale dell’energia.