IT, HARDWARE E SOFTWARE
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IT, HARDWARE E SOFTWARE
INFORMATION TECNOLOGY 1 a cura di Alessandro Padovani [email protected] 1 IT, HARDWARE E SOFTWARE Information Tecnology (o Informazione automatica): tecnologia hadware e software utilizzata per la progettazione e la realizzazione degli elaboratori Hardware: parte fisica del sistema, tutte le componenti meccaniche, elettriche ed elettroniche che si utilizzano nell’informatica Software: insieme dei programmi che consentono l’utilizzo dell’hardware 2 TIPI DI COMPUTER - 1 I tipi di computer differiscono tra loro per diverse caratteristiche: capacità, velocità di elaborazione, disponibilità di funzioni, costi, facilità di utilizzo, numero di utenti che possono lavorare contemporaneamente Tipi di computer nell’I.T.: Computer con i quali possono lavorare più utenti “specializzati” contemporaneamente 1. Supercomputer : sistemi ad elevatissime prestazioni, impiegati per calcoli matematici e per elaborazioni scientifiche 2. Mainframe: grandi elaboratori “aziendali”, spesso gestiscono enormi banche dati 3. Minicomputer: elaboratori “aziendali” di medie dimensioni, gestiscono banche dati di medie dimensioni 3 TIPI DI COMPUTER – 2 Computer con i quali può lavorare un solo utente alla volta e che non richiedono particolare specializzazione 1. Network Computer : si utilizzano per collegare in rete computer di maggiori dimensioni e prestazioni 2. Personal computer (PC): oltre alla caratteristica di essere dedicati al singolo utente, sono autonomi (anche se è possibile collegarli ad altri) e con posizione “fissa” 3. Laptop Computer: hanno le stesse caratteristiche dei PC, con l’unica differenza di essere trasportabili 4. Palmare (PDA: Personal Digital Assistant): elaboratore tascabile che esegue operazioni semplici N.B. Le tecnologie hardware e software dei vari tipi di computer, in generale, sono ben distinte, spesso, però, si può trovare la stessa tecnologia (HW o SW) su più tipologie di elaboratori 4 TIPI DI COMPUTER - 3 Accanto a queste tipologie di elaboratori possiamo trovare: 1. Workstation: elaboratori ad elevate prestazioni monoutente, utilizzati per il calcolo matematico e scientifico 2. Terminali: in sistemi di elaborazione “multiutente”, gli utenti si collegano al computer centrale mediante terminali, che possono essere: intelligenti (se hanno capacità di elaborazione propria) oppure stupidi (se non hanno capacità di elaborazione propria) 3. Terminali self-service: sistemi utilizzati da utenti “finali”, come Bancomat, Rilascia Certificati,… 5 COMPONENTI DI UN P.C. CASE E PERIFERICHE DI INPUT/OUTPUT TASTIERA MOUSE (trackball, touch pad) FOTO/VIDEO CAMERA DIGITALE MODEM TOUCH SCREEN SCHERMO (MONITOR) SCANNER MICROFONO CASE STAMPANTE CASSE AUDIO 6 CARATTERISTICHE PERIFERICHE Tipi di case: Desktop, Minitower, Miditower, Tower Tastiera: in Italia è la QWERTY, come si usa Mouse: come si usa, dispositivi simili (trackball, touch pad, joystick) Monitor: si valuta per dimensione (pollici), risoluzione (pixel, ES: 800x600 o 1024x768), tecnologia (tubo catodico (CRT), cristalli liquidi (LCD) o plasma) e frequenza di scansione Stampante: si valuta per tecnologia (aghi, getto d’inchiostro o laser), velocità, risoluzione Modem: per quale tipo di connessione (analogica, ISDN, ADSL), interno o esterno Scanner: digitalizzazione delle immagini, possibilità di collegarlo ad un software OCR (Optical Character Recognition) 7 CONTENUTO DEL CASE –1 SCHEDA MADRE ALIMENTATORE CPU DISPOSITIVI DI MEMORIA CENTRALE PORTE DI CONNESSIONE DISPOSITIVI DI MEMORIA DI SECONDARIA SCHEDE DI I/O 8 CONTENUTO DEL CASE – 2 Alimentatore: Serve per dare corrente al sistema Scheda madre (Motherboard): Connette tutti i dispositivi dell’elaboratore, incide sulle prestazioni dell’elaboratore. CPU (Central Processing Unit) o UCE (Unità centrale di Elaborazione): Si occupa delle funzioni di calcolo e controllo dell’elaboratore. Esegue i programmi, gestisce la memoria centrale e controlla la periferiche di I/O. E’ composta dalla ALU (Arithmetic Logic Unit) che esegue le funzioni di calcolo e dall’Unità di controllo che gestisce le operazioni di I/O. Le prestazione di una CPU si misurano in MIPS (Milioni di istruzioni in un secondo) e, proporzionalmente, in frequenza di clock (ad ogni ciclo di clock viene eseguita una istruzione). Es: Con una frequenza di clock di 2 GHz, si ha che la CPU esegue 2 miliardi di istruzioni al secondo. 9 CONTENUTO DEL CASE - 3 Schede di I/O: Dispositivi per il funzionamento delle periferiche. Alcune sono integrate nella scheda madre, altre no. Alcune (come le schede video moderne) hanno CPU indipendenti. Porte di connessione • native: attacchi per tastiera, mouse, monitor • seriali: indicate come COM1 e COM2 • parallele: indicate come LPT1 e LPT2 • USB e USB2: porte ad alta velocità, sempre più utilizzate Memorie centrali Memorie secondarie 10 CARATTERISTICHE CON CUI VALUTARE I DISPOSITIVI DI MEMORIA CAPACITA’: quanti dati possono essere contenuti in un dispositivo VELOCITA’: velocità di scrittura di dati sul dispositivo e velocità di lettura di dati dal dispositivo AGGIORNABILITA’: possibilità di scrivere sul dispositivo con o senza l’utilizzo di altre periferiche TRASFERIBILITA’: possibilità di portare un dispositivo da un PC ad un altro 11 UNITA’ DI MISURA DELL’INFORMAZIONE E DELLA CAPACITA’ DELLA MEMORIA - 1 L’informazione in informatica non è altro che una sequenza di elementi elettronici, magnetici o ottici, che possono assumere solo 2 diversi stati. Se rappresentiamo questi due stati con 0 e 1, un esempio di informazione (o “dato informatico”) può essere:010001011. Ogni elemento di questa sequenza prende il nome di bit. A questo punto è chiaro che il bit sia la più piccola quantità di informazione esistente in informatica! 12 UNITA’ DI MISURA DELL’INFORMAZIONE E DELLA CAPACITA’ DELLA MEMORIA - 2 Esempio: di quanti bit abbiamo bisogno per riuscire a rappresentare le 10 cifre arabe? Con 1 bit (21) abbiamo 2 rappresentazioni Con 2 bit (22) abbiamo 4 rappresentazioni Con 3 bit (23) abbiamo 8 rappresentazioni Con 4 bit (24) abbiamo 16 rappresentazioni A questo punto concludiamo che per rappresentare 10 cifre diverse con un sistema binario, abbiamo bisogno di sequenze da 4 bit (e avanzano anche 6 sequenze…). E se si vogliono rappresentare in binario le 21 lettere del nostro alfabeto più le 10 cifre arabe più i 4 simboli delle operazioni? 13 UNITA’ DI MISURA DELL’INFORMAZIONE E DELLA CAPACITA’ DELLA MEMORIA - 3 Potendo rappresentare ben poco con un singolo bit, viene utilizzato un insieme di bit come unità di misura principale della dimensione di un dato (e quindi della capacità di memoria di un dispositivo): il BYTE (insieme di 8 bit) 8 bit = 1 BYTE 1024 BYTE = 1 KILOBYTE 1024 KB = 1 MEGABYTE 1024 MB = 1 GIGABYTE 1024 GB = 1 TERABYTE Esempio di conversione: 5 MB = 5.242.880 BYTE 14 LE MEMORIE - 1 MEMORIA CENTRALE (O PRINCIPALE) Da questa memoria l’unità centrale estrae i dati che servono per eseguire i programmi e le operazioni di calcolo. E’ fondamentale per garantire elevate prestazioni all’elaboratore. Ne esistono 2 tipi: R.A.M. (Random Access Memory): Memoria usata per la registrazione dei dati durante lo svolgimento di un programma: veloce e volatile, usata al momento dell’esecuzione di programmi (512MB; 1024 MB, 2048MB). R.O.M. (Read Only Memory): veloce e non volatile, usata per la memorizzazione di programmi (Firmware) che permettono il funzionamento del computer (esempio il BIOS) 15 LE MEMORIE - 2 MEMORIA SECONDARIA (O DI MASSA) Dispositivo HARD-DISK (DISCO RIGIDO) FLOPPY-DISK CD DVD ZIP DISK HD ESTERNO USB Aggiornabi Trasferib lità ilità Capacità Velocità Alta (80 GB) Alta SI NO Bassa (1,44MB) Bassa SI SI Media (600700 MB) Media NO SI Medio-alta (45 GB) Media NO SI Media (250 MB) Bassa SI SI Alta (80 GB) Alta SI SI 16 LE MEMORIE - 3 I dispositivi ROM (come CD e DVD) non sono aggiornabili, ma è possibile comunque scrivere in queste memorie, sono necessari: • Una periferica di scrittura: MASTERIZZATORE (rescrivibile o no) • Un software che mi permetta di scrivere • Esistono Masterizzatori per DVD-ROM e per CD-ROM 17 LE MEMORIE - 4 Hard disk:serve a contenere i dati più importanti, i dati che utilizziamo di frequente, tutto il software, in generale tutti i dati di grandi dimensioni. N.B.: in un PC possono essere inseriti più Hard-Disk Floppy disk: serve a contenere dati di piccole dimensioni, per poter essere trasferiti da un PC ad un altro o come copia di backup. CD o DVD: serve a contenere dati di grandi dimensioni, per poter essere trasferiti da un PC ad un altro o come copia di backup. Inoltre il software in generale viene distribuito su questi supporti per essere poi installato nell’hard-disk. ZIP e Data cartridge: serve a contenere dati di grandi dimensioni, per poter essere trasferiti da un PC ad un altro o come copia di backup. Ma ormai con l’introduzione dei dischi ottici (CD e DVD) non sono più molto usati 18 LE MEMORIE – 5 (LE UNITA’) Ogni dispositivo di memoria secondaria viene riconosciuto dal Sistema Operativo e viene reso disponibile all’utente. Per distinguere un dispositivo da un altro viene assegnata una lettera (UNITA’) a ciascun disco (si possono anche cambiare), di seguito vengono riportati due esempi: CONFIGURAZIONE “BASE”: A: C: D: E: FLOPPY-DISK HARD-DISK LETTORE CD/DVD MASTERIZZATORE ESEMPIO DI CONFIGURZIONE PIU’ AVANZATA: A: C: D: E: F: G: H: I: FLOPPY-DISK HARD-DISK 1 (PARTIZIONE 1) LETTORE CD/DVD MASTERIZZATORE HARD-DISK 1 (PARTIZIONE 2) HARD-DISK 1 (PARTIZIONE 3) HARD-DISK 2 HARD-DISK ESTERNO In questo esempio l’Hard-disk è stato suddiviso in 3 unità 19 FORMATTAZIONE E PARTIZIONAMENTO FORMATTAZIONE Prima di utilizzare un disco è necessario formattarlo, ossia eseguire un’operazione software che renda disponibile il disco stesso ad registrare i dati. L’operazione di formattazione controlla che il disco non abbia settori danneggiati, cancella tutti i dati preesistenti e prepara i settori a ricevere nuovi dati. N.B. NON E’ NECESSARIO FORMATTARE CD E DVD (E ANCHE MOLTI FLOPPY VENGONO VENDUTI GIA’ FORMATTATI) SE SI FORMATTA IL DISCO RIGIDO CHE CONTIENE I SOFTWARE DI BASE, IL PC DIVENTA INUTILIZZABILE FINO A QUANDO NON SI REINSERISCE IL SOFTWARE DI BASE PARTIZIONAMENTO E’ possibile suddividere l’Hard-Disk in più unità. Questa operazione è molto utile, soprattutto in presenza di dischi di grandi capacità, perché si possono utilizzare tools di controllo e manutenzione solo su parti di disco, si organizzano i dati in maniera più ordinata e nel caso di necessaria formattazione (per ripristinare il software di base) si può formattare solo la partizione in cui era registrato il software di base. 20