Fondo Pensione Complementare per il Personale del Banco di Napoli

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Fondo Pensione Complementare per il Personale del Banco di Napoli
Fondo Pensione Complementare per il
Personale del Banco di Napoli
Iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 1638.
Documento sulla politica di investimento
approvato il 29/9/2016
Il Documento è redatto dal Fondo Pensione Complementare per il Personale del Banco di Napoli
secondo le indicazioni stabilite dalla COVIP con la Delibera 16 marzo 2012.
Indice
1. Premessa …………………………………………………………………………………………………….4
a. Caratteristiche generali del Fondo Pensione Complementare per il Personale del Banco
di Napoli …...………………………………………………………………..……………….…….………4
b. Destinatari ...................................................................................................................................................5
2. SEZIONE A - Obiettivi della politica di investimento…..........................................................................5
a. Caratteristiche della popolazione di riferimento …….................................................................................6
b. Obiettivi reddituali e profilo di rischio....................................................................................................... 6
3. SEZIONE A - Criteri di attuazione della politica di investimento..........................................................8
a. Modello di asset allocation prescelto..........................................................................................................8
b. Struttura generale degli investimenti e criteri di individuazione degli stessi ………................................9
c. Scheda analitica della Sezione...................................................................................................................10
4. Compiti e responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo di investimento .......................................12
a. Consiglio di Amministrazione...................................................................................................................12
b. Commissione Finanza …………...............................................................................................................13
c. Area Finanza .............................................................................................................................................13
d. Segretario e Responsabile……... ..............................................................................................................14
e. Advisor ………..........................................................................................................................................14
f. Gestori finanziari (soggetti incaricati della gestione).................................................................................15
g. Banca depositaria ................................................................................................................................…..15
h. Controllo interno........................................................................................................................................15
i. Collegio sindacale ......................................................................................................................................16
j. Società di Revisione …………..................................................................................................................16
k. Service amministrativo ……….......................................................................................................,.........16
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5. Sistema di controllo e valutazione dei risultati conseguiti ......................................................................16
a. Strumenti di monitoraggio a livello di Sezione.........................................................................................17
b. Strumenti di monitoraggio a livello di gestore..........................................................................................18
6. Modifiche apportate nell’ultimo triennio…. …………….....................................................................18
7. Evoluzioni programmate e sviluppi in corso di realizzazione ……………………………………… 20
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1. Premessa
Il Documento sulla politica di investimento (di seguito “Documento” o “DPI”) ha lo scopo di
definire la strategia finanziaria che il Fondo Pensione Complementare per il Personale del Banco di
Napoli (di seguito anche “Fondo Pensione” o “Fondo”) intende attuare per ottenere, dall’impiego
delle risorse affidate, combinazioni rischio/rendimento efficienti nell’arco temporale coerente con i
bisogni previdenziali degli iscritti, dei beneficiari e dei loro superstiti e con le prestazioni da
erogare.
Il Documento individua:
•
•
•
•
gli obiettivi da realizzare nella gestione finanziaria;
i criteri da seguire nella sua attuazione;
i compiti e le responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo;
il sistema di controllo e valutazione della gestione finanziaria e dei risultati conseguiti.
Tale Documento, redatto in conformità alla Deliberazione COVIP del 16 Marzo 2012, che ha
introdotto per i fondi pensione nuove regole di governance in materia di investimenti, è stato
approvato il 30 novembre 2012 dal Consiglio di Amministrazione e aggiornato in data 18 dicembre
2015.
Il 29 settembre 2016 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’aggiornamento del presente
Documento a causa della variazione della struttura del Fondo che, originariamente ripartito in due
separate Sezioni tra loro del tutto autonome, rispettivamente denominate “Sezione A” (a prestazione
definita) e “Sezione B” (a contribuzione definita), a far data dal 12 luglio 2016 continua la propria
operatività limitatamente alla Sezione A.
Con atto del 11 luglio 2016, in forza dell’accordo sindacale del 28 ottobre 2015, è stato disciplinato
il trasferimento collettivo delle posizioni a contribuzione definita in essere presso la Sezione “B”
nel Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo (di seguito “Nuovo
Fondo”).
Tutte le modifiche apportate al Documento sono annotate nell’apposita Sezione, che riporta una
sintetica descrizione delle stesse e le date in cui sono state effettuate.
Il Documento, che viene sottoposto a revisione periodica almeno ogni tre anni, è pubblicato nel sito
internet del Fondo all’indirizzo www.fondopensionebancodinapoli.it e gli iscritti, i beneficiari e i
loro superstiti possono anche farne richiesta a mezzo e-mail o posta ai seguenti indirizzi:
•
•
e-mail: [email protected]
posta: via Toledo, 177 80134 - Napoli
a) Caratteristiche generali del Fondo Pensione Complementare per il Personale del Banco di
Napoli
Il Fondo Pensione è finalizzato all’erogazione a favore degli iscritti, dei beneficiari e dei loro
superstiti di trattamenti pensionistici complementari del sistema previdenziale obbligatorio, ai sensi
del d.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252.
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Il Fondo è un fondo pensione costituito il 30 luglio 2001 in forma di Fondazione operante, a seguito
del succitato trasferimento collettivo, solo in regime di prestazione definita (l’entità della
prestazione pensionistica è determinata – per ciascuna platea – dalle condizioni definite dai
“Regolamenti” e dagli “Accordi sindacali” stipulati nel tempo presso le rispettive Aziende di
appartenenza).
La Sezione A è il polo di aggregazione delle forme di previdenza complementare a prestazione
definita operanti nell’ambito del Gruppo Intesa Sanpaolo (di seguito anche “Gruppo”), per dare
continuità all’erogazione dei trattamenti già dovuti dai regimi integrativi pregressi. La
partecipazione alla Sezione A dei dipendenti è regolata da specifici accordi sindacali (adesione
collettiva). Il patrimonio della Sezione A è costituito dall’ammontare del conferimento iniziale
dell’allora Banco di Napoli in sede di istituzione della Fondazione, nonché dai successivi apporti
derivanti dagli accorpamenti di altre forme previdenziali a prestazione definita operanti nel Gruppo.
Il Banco di Napoli e i suoi successori sono solidalmente responsabili per le obbligazioni della
Sezione A di cui sono coobbligati solidali gli eventuali altri garanti delle forme accorpate.
Il Fondo Pensione, stante la classificazione in vigore, rientra nella categoria dei fondi “preesistenti”
(costituiti prima dell’introduzione della legislazione sui fondi complementari) ed è iscritto all’Albo
tenuto dalla Covip con il numero 1638.
b) Destinatari
Sulla base dello Statuto vigente il Fondo Pensione ha per destinatari i lavoratori dipendenti a tempo
indeterminato e i pensionati provenienti dall’allora Banco di Napoli e dalle Aziende del settore del
credito le cui forme previdenziali a prestazione definita sono state accorpate nel Fondo Pensione.
2. SEZIONE A - Obiettivi della politica di investimento
Il Fondo Pensione ha lo scopo di consentire agli iscritti, ai beneficiari e ai loro superstiti di disporre
di prestazioni pensionistiche complementari del sistema pensionistico obbligatorio.
Agli attivi iscritti alla Sezione A assicura, al raggiungimento dei requisiti AGO (l’assicurazione
generale obbligatoria per l’invalidità e la vecchiaia presso l’INPS), l’accesso alle suddette
prestazioni ovvero, in sostituzione, la possibilità di optare per la trasformazione del futuro
trattamento in una somma da trasferire nella posizione individuale di propria pertinenza presso il
Nuovo Fondo.
Ai pensionati beneficiari delle prestazioni della Sezione A il Fondo assicura l’erogazione di
trattamenti integrativi in capitale o in rendita, secondo le norme previste dai “Regolamenti” o
sottoscritte in specifici “Accordi” presso le Aziende di provenienza.
L’obiettivo finale della politica di investimento del Fondo Pensione è di perseguire combinazioni
rischio/rendimento efficienti in un determinato arco temporale, coerenti con le prestazioni da
erogare e tali da consentire di massimizzare le risorse destinate alle prestazioni in un quadro di
livello di rischio ritenuto accettabile. La scelta degli impieghi deve perseguire obiettivi di
diversificazione degli investimenti e del rischio, contenimento dei costi e massimizzazione dei
rendimenti.
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a) Caratteristiche della popolazione di riferimento
La popolazione della Sezione A del Fondo Pensione si compone:
• di iscritti attivi, ovvero dipendenti assunti entro il 31/12/1990, ancora in servizio, che non
sono percettori di integrazione, più gli iscritti attivi confluiti in seguito all’aggregazione di
altre forme di previdenza (n.510 soggetti al 30/06/2016).
• di pensionati cd. beneficiari (coloro che alla data di costituzione del Fondo erano titolari di
pensione diretta o reversibile più i pensionati confluiti in seguito all’aggregazione di altre
forme di previdenza) percettori sia in forma diretta che indiretta o di reversibilità di rendite
erogate dal Fondo (n.6080 al 30/06/2016).
b) Obiettivi reddituali e profilo di rischio
La filosofia di gestione del Fondo Pensione è da sempre di tipo prudenziale, ispirata ad assicurare la
maggiore stabilità possibile agli accantonamenti previdenziali relativi agli iscritti, ai beneficiari e ai
loro superstiti, esigenza ritenuta importante soprattutto negli ultimi anni, caratterizzati da fasi di
mercati finanziari contraddistinte da tensioni e conseguente volatilità.
La politica di investimento a livello complessivo di portafoglio trova una prima fonte di
diversificazione nelle modalità di investimento attuate dai singoli gestori che, operando in un
contesto con ampi limiti, detengono la flessibilità necessaria per condurre una gestione attiva in un
contesto di alta volatilità dei mercati.
L’asset allocation strategica è stata conseguentemente strutturata con il supporto della società Link
Institutional Advisory (di seguito l’“Advisor”) definendo una composizione di investimenti ritenuta
ottimale allo scopo di ottenere una crescita adeguata, stabile e compatibile con l’orizzonte
temporale individuato.
Per quanto riguarda le aree di investimento si osserva quanto segue:
• con riferimento all’area obbligazionaria e titoli di debito l’obiettivo della politica di
investimento è di ricercare una diversificazione del portafoglio sulla base di rating degli
emittenti, divise di denominazione e liquidità delle emissioni, al fine di creare un portafoglio
obbligazionario posizionato su asset class competitive. Negli ultimi anni si sono introdotti
mandati con la possibilità di investire in segmenti finora poco sfruttati (es. high yield bond,
convertible bond), aumentando l’esposizione in divise non euro entro i limiti stabiliti dalla
normativa; più recentemente inoltre, in qualche convenzione, si è creato uno spazio limitato
per emissioni del tipo “sub-investment grade”. In base al “know-how” del gestore e alle
condizioni correnti del mercato si alternano diverse combinazioni di rischio/rendimento,
passando da quelle più “cautelative”, con titoli aventi rating elevati e duration ridotta, a
posizioni più “rischiose”, con titoli aventi rating bassi e duration elevata. Le esposizioni al
rischio di credito sovrano (paesi periferici e non) e ai titoli corporate (caratterizzati
generalmente da una minore liquidità), sono gestite attivamente con modalità dinamica sia
sul ‘credito’ che sulla ‘duration’, per poter essere mantenute in un portafoglio ‘absolute
return’ previdenziale;
• in relazione all’area azionaria si attua una ripartizione degli investimenti nelle tre principali
aree mondiali (Europa, Asia e America) al fine di diversificare gli investimenti in funzione
anche della durata dei diversi cicli macro-economici. I mandati sono affidati a esperti
gestori, di solito appartenenti alla singola area di riferimento e che dunque possono vantare
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una maggiore esperienza e conoscenza del ciclo economico del loro territorio. L’utilizzo
della liquidità durante le fasi di correzione dei mercati mitiga l’influenza negativa sulle
performance del portafoglio e, a seguito di una opportuna esposizione, ne amplifica la
partecipazione al rialzo nella fase di successiva ripresa. L’allocation settoriale con la
gestione attiva amplia le opportunità di investimento e implica la necessità di una gestione
del rischio complessivo;
• per quanto attiene a investimenti diversi dalle obbligazioni e dalle azioni il Fondo investe
anche in fondi alternativi (FIA), o che prevedano l’utilizzo di strategie flessibili o total
return, in modo da aumentare la diversificazione del proprio portafoglio, essendo questi
investimenti esposti a fattori di rischio decorrelati rispetto a quelli assunti negli investimenti
tradizionali, in modo tale da stabilizzarne la perfomance, coerentemente con gli obiettivi
indicati. Prima di passare alla fase di investimento, si opera un’adeguata valutazione
mediante un processo di selezione che prende in considerazione elementi quali la coerenza
della struttura dei costi degli strumenti/veicoli individuati, l’accesso alle informazioni sulle
strategie, lo stile di gestione, l’universo investibile, i mercati di negoziazione, il piano di
investimenti, i rischi connessi (finanziari, di controparte, di concentrazione, relativi al
ricorso ai derivati), la liquidabilità e il cd lock-up period, e una serie di valutazioni sulla
società proponenti e sul team di investimento. Le analisi verificano inoltre l’adeguatezza
dell’investimento nei confronti degli obiettivi di rendimento e del rispettivo profilo di
rischio. In ogni caso i fondi scelti devono presentare una politica di investimento
compatibile con quella del Fondo Pensione, devono rispondere a criteri di efficienza (profilo
dei costi) ed efficacia (definizione degli obiettivi e profilo rischio/rendimento) e devono
consentire un adeguato livello di trasparenza, che permetta al Fondo Pensione di
monitorarne periodicamente i rischi sottostanti.
Il Fondo Pensione monitora, insieme all’Advisor, su base periodica (indicativamente annuale)
l’efficienza del modello di asset allocation strategica e la capacità di raggiungere gli obiettivi attesi
sull’orizzonte temporale obiettivo.
L’attuazione delle strategie di investimento risponde all’esigenza di salvaguardare il patrimonio ed
ottenere rendimenti reali (e non solo nominali) mediante riduzione del rischio connesso alla
volatilità dei titoli in portafoglio.
Il Fondo non utilizza modelli di articolazione degli investimenti strutturati secondo principi LDI
(liability driven investment) né meccanismi life-cycle/target date.
Di seguito si riassumono schematicamente orizzonte temporale d’investimento obiettivo, grado di
rischio, rendimento nominale e reale annuo atteso (considerando un tasso di inflazione medio atteso
pari a 1,50% annuo per un orizzonte temporale fino a 10 anni) e probabilità di raggiungere
l’obiettivo reddituale:
Sezione A
Orizzonte temporale obiettivo: medio/lungo periodo (fino a 10 anni)
Grado di rischio: medio/basso
Rendimento nominale annuo atteso: 4,00%
Rendimento reale annuo atteso: 2,50%
Probabilità di raggiungimento dell’obiettivo: 70%
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3. SEZIONE A - Criteri di attuazione della politica di investimento
a) Modello di asset allocation prescelto
Il modello ‘absolute return’ si propone di ottenere rendimenti positivi in tutti i contesti di mercato
e, attraverso l’analisi di alcuni parametri significativi (la situazione economica generale,
l’evoluzione presumibile dei mercati finanziari, l’orizzonte temporale, la predisposizione al rischio
finanziario dell’investitore, etc.) mira a ottenere, con una gestione attiva e un livello di rischio
accettabile, la conservazione del capitale e la sua crescita costante nel tempo, svincolate
dall’andamento dei mercati. Il rischio dell’investimento è diluito dal protrarsi dell’orizzonte
temporale, dalla diversificazione tra varie classi di attività e dall’attuazione degli investimenti
tramite diversi gestori finanziari. In tale ottica, si ritiene preferibile che i mandati ai gestori siano
conferiti su base specialistica. Le ripartizioni per area geografica, settori di attività e valute di
riferimento sono tra gli elementi portanti della politica di investimento predisposta dall’Advisor e
delle scelte attuate dai gestori. I rendimenti attesi, per tipologia di mandato “specialistico” e di
esposizione al mercato di riferimento, permettono un’accurata selezione della complementarietà,
per strategia di gestione (aggressiva/difensiva), nella costruzione del portafoglio complessivo. In
questo modo si è in grado di fornire un valore aggiunto importante alla gestione del patrimonio,
potendo creare valore ed attivando comportamenti “sinergici” con il Consiglio di
Amministrazione/Commissione Finanza relativamente a decisioni strategiche assunte o da
assumere.
Nell’impostazione dell’asset allocation strategica si ritiene cruciale una gestione attiva
dell’esposizione del portafoglio, per raggiungere l’obiettivo primario di preservare il capitale
sottostante e le performance acquisite dalla volatilità di medio/lungo periodo, e generare
plusvalenze ‘absolute return’. Tale gestione, attuata tramite continue analisi, sia dei mercati sia dei
parametri di rendimento, si basa sulla diversificazione dei fattori rischio/rendimento, sulla sua
esecuzione in modo dinamico e sulla complementarietà tra i mandati.
L’area obbligazionaria mostra una suddivisione strategica delle attività in modo tale da garantire
una copertura del mercato di riferimento ad ampio raggio mirata a cogliere rendimenti ‘absolute
return’.
I mandati obbligazionari sono interconnessi creando una stabilità nell’asset allocation sia top-down
(per area geografica, tipologia di credito e rischio gestore) sia bottom-up (per concentrazione e
rating/duration).
I mandati azionari sono strategicamente orientati a cogliere plusvalenze sui principali mercati di
riferimento (Europa, America ed Asia) - è auspicabile infatti che l’asset allocation sia in ottica di
medio/lungo termine e incorpori vari cicli economici - e a offrire, al contempo, un servizio di
gestione attiva del rischio di mercato.
Le congiunture economiche distinte per area geografica non sono i soli elementi determinanti nella
politica di investimento ma trovano un riscontro fondamentale nelle filosofie di gestione dei vari
gestori.
Gli investimenti in fondi alternativi o che prevedano strategie flessibili o total return sono orientati
a ricercare principalmente investimenti di tipo “bond like”, in modo da sostituire parte del
portafoglio obbligazionario, nel quale i rendimenti correnti sono ai minimi degli ultimi trent’anni,
con strumenti aventi un profilo reddituale e di cash flow simile alle obbligazioni e una rischiosità
accettabile.
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b) Struttura generale degli investimenti e criteri di individuazione degli stessi
Come riporta lo Statuto del Fondo Pensione la gestione del patrimonio della Sezione A è attuata in
via diretta ovvero in tutto o in parte in via indiretta, per il tramite di operatori specializzati.
Come criterio e principio generale il Fondo Pensione ha sempre ricercato per la gestione finanziaria
del proprio patrimonio la massima trasparenza e flessibilità possibile e predilige quindi in via
generale la gestione indiretta con mandati specialistici. L’utilizzo della gestione diretta è riservato a
casi particolari, nello specifico all’impiego temporaneo della liquidità che è in attesa di
investimento oppure è disponibile per il rimborso delle pensioni anticipate dalle banche garanti e, in
questi casi, può essere implementata attraverso strumenti di breve termine quali operazioni di pronti
contro termine e/o depositi vincolati. In gestione diretta vengono poi effettuati anche i cosiddetti
investimenti alternativi di tipo “bond like” sopra menzionati, che si concretizzano principalmente
nell’acquisto di fondi chiusi di diritto italiano riservati a investitori qualificati o in analoghi
strumenti di diritto estero (per esempio, Sicav/Sif – Sociétés d’investissement à capital
variable/Specialised investment funds) ) in possesso dei requisiti fissati dalle rispettive autorità di
vigilanza.
La gestione diretta è pertanto minoritaria rispetto alla gestione indiretta.
Il Fondo Pensione privilegia strategie cosiddette “non a benchmark” ossia basate su indicatori
rappresentativi delle classi di attività (comprensivi di dividendi, cedole ed esposizione valutaria).
La scelta di impostare tutti i mandati in ottica di gestione attiva dinamica (non a benchmark)
responsabilizza il gestore nel relazionarsi all’universo investibile, con impostazione di strategie di
riduzione del rischio, soprattutto in fasi caratterizzate da situazioni macroeconomiche instabili, con
poca visibilità sui mercati. La flessibilità concessa ai gestori, sempre nel pieno rispetto dei vincoli di
convenzione e di legge, va intesa come un’opportunità data al gestore di concentrarsi sulla propria
visione di interpretazione dei mercati. La scelta di esporre il portafoglio ad asset specifici o aree
geografiche in particolari momenti (ad esempio per sfruttare gli effetti dell’andamento dei diversi
cicli-economici) è basata sulla gestione bottom-up, con individuazione e selezione di singoli titoli
da parte del gestore, che, integrata con la visione top-down dell’Advisor, permette una
complementarietà tra mandati e portafoglio complessivo.
Poiché il modello gestionale adottato dal Fondo è quello di gestioni in delega ‘absolute return’ il
gestore avrà come benchmark, che costituirà il suo obiettivo – non vincolante - di rendimento, un
indice di mercato monetario maggiorato di uno spread. Questo per permettere al gestore maggior
flessibilità nelle sue scelte di investimento.
Le scelte d’investimento sono generalmente orientate verso gestioni di tipo attivo motivate
dall’importanza di gestire il rischio di mercato, mitigare la volatilità e la possibilità di
underperformance per quei mercati e asset class le cui caratteristiche di liquidità, trasparenza,
diversificazione e volume di scambi rendono più difficile costruire con continuità valore attraverso
la gestione “passiva”. Il Fondo, con il supporto dell’Advisor, effettua su base settimanale il
monitoraggio della performance dei singoli mandati, del rispetto dei limiti di investimento e delle
esposizioni; inoltre viene calcolato l’andamento del portafoglio rispetto al benchmark (tracking
error), anche se, come già indicato in precedenza, tutte le gestioni sono di tipo ‘absolute return’.
Per quanto riguarda il numero di mandati, non viene fissato a priori tale numero, avendo peraltro
ben chiara la necessità di evitare frammentazioni eccessive nella propria definizione di asset
allocation strategica e, in sede di revisione della stessa, valutando con estrema attenzione (oltre ai
benefici derivanti dall’allargamento del proprio universo investibile) i rapporti costi/benefici e
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rischio/rendimento derivanti dall’introduzione di nuove asset class. Per quanto infine attiene alle
caratteristiche dei mandati, si fa riferimento alla successiva scheda di presentazione della asset
allocation strategica della Sezione.
Il Fondo Pensione ha precluso statutariamente operazioni di carattere speculativo e, per tale ragione,
l’operatività in derivati è principalmente indirizzata a forward su divisa estera, previsti unicamente
per finalità di copertura del rischio di cambio per gli investimenti denominati in divisa estera; è
comunque consentito l’utilizzo dei derivati entro i limiti previsti dalla normativa.
Per quanto attiene l’investimento in fondi alternativi (aperti o chiusi), o che prevedano l’utilizzo di
strategie flessibili o total return, il Fondo è a conoscenza che il gestore potrà utilizzare, nell’ambito
della sua gestione, derivati per finalità di efficienza ed efficacia. Nell’ambito della selezione di
fondi alternativi, o che prevedano l’utilizzo di strategie flessibili o total return, il Fondo valuterà
anche attentamente l’utilizzo dei derivati che viene fatto dai relativi gestori.
Il Fondo ha ritenuto inoltre opportuno, nel quadro della best practice internazionale, introdurre
elementi di valutazione complessiva dell’eticità e della sostenibilità del proprio patrimonio
stipulando con VIGEO, agenzia di rating extra-finanziario e primaria società del settore, un
contratto per l’effettuazione di un’analisi sociale ed ambientale di portafoglio per valutare il livello
di responsabilità sociale delle risorse finanziare investite.
c) Scheda analitica della Sezione
Di seguito si riportano le principali caratteristiche della Sezione A
Sezione A
Obiettivo della gestione: la gestione risponde all’esigenza di privilegiare investimenti volti a
favorire la stabilità del capitale e dei risultati e, al contempo, di realizzare rendimenti ‘absolute
return’ in un arco di tempo medio/lungo, con risultati attesi su base annua superiori al tasso di
inflazione e con un profilo di rischio contenuto.
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Politica di investimento:
Politica di gestione: prevalentemente orientata verso strumenti finanziari di tipo obbligazionario di
media durata (60-70%); presenza di una componente azionaria di una certa importanza (20-35%) e
di una componente allocata in investimenti alternativi (5-10%).
Strumenti finanziari: titoli di natura obbligazionaria e altri titoli di debito, obbligazioni convertibili,
titoli azionari; OICR (sia obbligazionari che azionari, ove necessari per efficienza della gestione),
derivati (per copertura rischio di tasso e rischio di cambio) e fondi alternativi (FIA).
Categorie di emittenti e settori industriali: obbligazioni di emittenti pubblici e privati con rating
prevalentemente medio alto (tendenzialmente investment grade). I titoli di natura azionaria
riguardano prevalentemente le imprese a maggior capitalizzazione, senza riferimento ad alcun
settore specifico.
Aree geografiche di investimento: prevalentemente emittenti area OCSE per i titoli obbligazionari e
area euro, Asia e USA per i titoli azionari.
Rischio cambio: tendenzialmente coperto.
Valute di riferimento: euro e valute esterne all’euro nei limiti in convenzione di gestione.
Rating: come da limiti inseriti nelle singole convenzioni gestorie. In caso di superamento di detti
limiti, il gestore lo comunica al Fondo insieme alla propria valutazione del merito creditizio dei
titoli in discorso; il Fondo riscontra la comunicazione, formulando a sua volta le proprie
indicazioni; in nessun caso il superamento dei limiti di convenzione dovrà provocare vendite
automatiche di titoli da parte del gestore. Il gestore fornirà al Fondo i criteri generali adottati per la
valutazione del merito creditizio dei titoli, valutazione che in ogni caso non potrà basarsi
meccanicamente sui rating creditizi emessi dalle agenzie di rating.
Duration: la duration degli strumenti obbligazionari viene variata in relazione alle situazioni e
tendenze dei mercati ed è indicativamente attesa in un range compreso tra 1,5 e 3,5 anni.
Per il turnover (tasso di rotazione) del portafoglio si indica una soglia di attenzione pari a 2.
Tracking error volatility (TEV): da contenere, ove prevista in convenzione di gestione come
indicatore di rischio, entro un limite indicato nelle singole convenzioni di gestione (valori massimi:
6,75% per i mandati obbligazionari, 20% per i mandati azionari).
Commissioni: in misura fissa rapportata al patrimonio gestito.
Durata mandati: come da convenzione.
Benchmark: Il Fondo, come già esposto, non segue strategie a benchmark; tuttavia, con la sola
finalità di avere elementi di confronto con i rendimenti del mercato rispetto a quelli conseguiti con
impostazione ‘absolute return’ ha stabilito per la Sezione A un benchmark correlato alle classi di
attività previste per la Sezione.
Banco di Napoli Sezione A
Benchmark
70% Euribor 12 mesi rivisto trimestralmente (quarterly reset);
5% ML EMU L.Cap Corp.Bnd; 17.50% DJStoxx 600; 2.5% S&P 500(loc.cur.); 5% MSCI Pac.ex Jpn(loc.cur.)
Viene svolto un monitoraggio incrociato da parte di gestore, Advisor, Banca Depositaria e Area
Finanza che mira a garantire:
• il rispetto dei limiti di legge, dei termini e delle linee guida di convenzione;
• l’elaborazione di analisi della performance e rischio;
• il controllo dei rischi di liquidità;
• il controllo dei rischi di controparte;
• il controllo dei rischi operativi;
• il calcolo delle performance dei mandati.
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4. Compiti e responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo di investimento
I soggetti interessati al processo di investimento, con ruoli e competenze diversificati, all’interno
del Fondo Pensione sono:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
j)
k)
Consiglio di Amministrazione (CdA)
Commissione Finanza
Area Finanza
Segretario e Responsabile
Advisor
Gestori finanziari
Banca Depositaria
Controllo Interno
Collegio Sindacale
Società di Revisione
Service Amministrativo
a) Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione svolge le seguenti funzioni :
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
definisce e adotta la politica di investimento idonea al raggiungimento degli obiettivi strategici e
ne verifica il rispetto; a tal fine esamina i rapporti sulla gestione finanziaria e valuta le proposte
e le raccomandazioni formulate (con l’eventuale supporto dell’Advisor e dell’Area Finanza)
dalla Commissione Finanza, adottando le relative determinazioni;
fissa le diverse linee di investimento e la relativa struttura di asset allocation strategica;
delibera l’affidamento e la revoca dei mandati di gestione; in caso di gestione diretta, è il
soggetto incaricato della gestione medesima;
revisiona periodicamente e modifica se necessario la politica di investimento; effettua
periodiche attività di revisione e verifica nel tempo delle ipotesi e degli obiettivi di rendimento
che sono alla base del modello di asset allocation strategica;
approva le procedure interne di controllo della gestione finanziaria, tenendo conto delle
proposte formulate dalla Commissione Finanza, dall’Area Finanza e dal Controllo Interno;
definisce la strategia in materia di esercizio dei diritti di voto spettanti al Fondo;
sovrintende alla corretta tenuta della contabilità ed agli adempimenti connessi alla
rendicontazione;
adotta misure di trasparenza nel rapporto con gli iscritti, i beneficiari e i loro superstiti ai sensi
dell’art. 8 dello Statuto mediante pubblicazione nei siti pubblici del Fondo del bilancio
d’esercizio;
ha l’obbligo, in presenza di vicende in grado di incidere sull’equilibrio patrimoniale del Fondo,
di darne segnalazione alla COVIP evidenziando i provvedimenti ritenuti necessari per la
salvaguardia della condizione di equilibrio;
definisce le modifiche al Codice Etico e al Modello ex D.lgs. 231/2001.
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b) Commissione Finanza
La Commissione Finanza svolge le seguenti funzioni:
•
•
formula le raccomandazioni per l’organo di amministrazione;
valuta periodicamente la politica di investimento e la struttura di asset allocation del patrimonio,
individua le classi di investimento appropriate e suggerisce all’organo di amministrazione
eventuali modifiche da apportare;
• valuta le proposte formulate dall’Area Finanza e dall’Advisor e propone all’organo di
amministrazione le eventuali decisioni in materia;
• propone al Consiglio di Amministrazione i soggetti incaricati della gestione, il patrimonio da
assegnare ed i parametri di riferimento;
• svolge un’attività di controllo e coordinamento nei confronti dei diversi gestori operanti per il
Fondo Pensione.
c) Area Finanza
L’Area Finanza, nel rispetto delle prerogative statutarie e di legge, svolge le seguenti funzioni:
•
•
•
•
•
supporta il Segretario nelle attività di ausilio al Consiglio di Amministrazione nell’impostazione
della politica di investimento;
collabora con il Segretario e con i soggetti coinvolti nel processo di investimento (Advisor,
soggetti incaricati della gestione, banca depositaria ecc.), al fine di fornire il supporto necessario
all’organo di amministrazione circa gli aspetti inerenti alla strategia da attuare e i risultati degli
investimenti;
cura con il Segretario la predisposizione delle attività necessarie alla selezione dei gestori
finanziari, con il supporto dell’Advisor, e collabora con la Commissione Finanza nel sottoporre
all’organo di amministrazione le proposte di affidamento e di revoca dei mandati;
cura con il Segretario la definizione, lo sviluppo e l’aggiornamento delle procedure interne di
controllo – con il supporto della funzione di Controllo Interno – della gestione finanziaria,
sottoponendole all’approvazione del Consiglio di Amministrazione;
svolge, con il supporto dei vari soggetti che partecipano al processo di investimento, le seguenti
attività:
verifica della gestione finanziaria esaminando i risultati conseguiti nel corso del tempo. Al
riguardo, l’Area Finanza è incaricata della redazione di una relazione periodica da
indirizzare agli organi di amministrazione e controllo, corredata da una valutazione del
grado di rischio assunto in rapporto al rendimento realizzato. In caso di significativi
cambiamenti nei livelli di rendimento-rischio derivanti dall'attività di investimento o, in
prospettiva, di possibili superamenti delle soglie di rischiosità, l’Area Finanza attiva
appropriate forme di segnalazione della situazione alla Commissione Finanza e/o agli organi
di amministrazione, per l’adozione delle adeguate azioni da intraprendere;
verifica l’attuazione delle strategie e la valutazione dell’operato dei soggetti incaricati della
gestione. In tale ambito si avvale della documentazione di monitoraggio dell’andamento
delle gestioni predisposta dall’Advisor per segnalare alla Commissione Finanza e all’organo
di amministrazione situazioni di attenzione e per elaborare gli specifici interventi.
Particolare attenzione è posta nella verifica e nel monitoraggio di eventuali investimenti in
strumenti alternativi;
13
collabora con il Segretario nel formulare proposte alla Commissione Finanza o al Consiglio
di amministrazione riguardo ai nuovi sviluppi dei mercati e alle eventuali modifiche della
politica di investimento che si rendessero necessarie e/o opportune;
•
garantisce, per le attività di propria competenza, il presidio della conformità dei servizi erogati
dai vari outsourcer del Fondo a quanto definito nei relativi contratti/convenzioni.
d) Segretario e Responsabile
Il Segretario, che statutariamente assume anche la funzione di Responsabile del Fondo, è altresì
responsabile della conduzione amministrativa del Fondo e svolge i seguenti compiti, oltre a quelli
già definiti nel paragrafo che precede:
•
•
•
•
•
•
verifica che la gestione del Fondo sia svolta nell’esclusivo interesse degli iscritti, dei beneficiari
e dei loro superstiti, nel rispetto della normativa vigente nonché delle disposizioni dello Statuto
del Fondo Pensione ;
vigila sul rispetto dei limiti di investimento;
assicura la corretta rappresentazione dei risultati economici e patrimoniali;
invia alla COVIP dati e notizie sull’attività del Fondo e ogni altra comunicazione prevista dalla
normativa vigente;
vigila sulle operazioni in conflitto di interesse e sull’adozione di prassi operative idonee a
meglio tutelare gli iscritti, i beneficiari e i loro superstiti;
in presenza di vicende in grado di incidere sull’equilibrio del Fondo, ha l’obbligo di
segnalazione a COVIP dei provvedimenti ritenuti necessari per la salvaguardia delle condizioni
di equilibrio.
e) Advisor
Il Fondo Pensione si avvale dell’Advisor Link Institutional Advisory, che svolge le seguenti
attività:
•
•
•
•
•
fornisce una valutazione indipendente dell’andamento dei mercati finanziari e ne relaziona al
Fondo Pensione;
elabora analisi e supporta l’organo di amministrazione riguardo lo sviluppo della struttura di
asset allocation strategica, al fine di assicurare la coerenza dell’insieme delle azioni intraprese
con gli obiettivi perseguiti; a tal fine supporta il Fondo Pensione nella definizione dei
benchmark di riferimento dei singoli mandati, nonché nella verifica periodica dell’asset
allocation strategica e della sua ottimizzazione in ottica multi-asset class, anche attraverso il
monitoraggio di adeguatezza del Documento sulla politica di investimento;
supporta la Commissione Finanza e il Fondo nella presentazione, nella valutazione e nel
monitoraggio periodici dei risultati raggiunti a livello di gestioni e del grado di rischio dei
portafogli di investimento; a tale fine è incaricato della redazione di una relazione periodica da
indirizzare agli organi di amministrazione e controllo circa la situazione dei portafogli,
corredata da una valutazione del grado di rischio assunto in rapporto al rendimento realizzato;
supporta il Fondo nella verifica dell’attuazione delle strategie e della valutazione dell’operato
dei soggetti incaricati della gestione, nonché nell’analisi e definizione delle norme contrattuali
che ne regolano l’attività;
elabora e suggerisce al Fondo Pensione correttivi di natura tattica di breve-medio periodo riferiti
all’asset allocation strategica, a valere sul portafoglio investito, nel rispetto dei limiti
contrattualmente stabiliti;
14
•
•
•
•
fornisce periodicamente, ove disponibile, un’analisi di performance attribution ex-post dei
portafogli;
supporta il Fondo Pensione nel processo di selezione dei gestori;
supporta il Fondo nella ricognizione periodica dei limiti d’investimento dei portafogli;
supporta il Fondo Pensione nella interpretazione della normativa di riferimento, anche in
materia di fiscalità, nonché nella individuazione di criteri di eticità degli investimenti e nella
verifica del rispetto degli stessi all’interno dei portafogli.
f) Gestori finanziari (soggetti incaricati della gestione)
La gestione delle risorse del Fondo Pensione è affidata, alla data del presente Documento, ai
seguenti soggetti sulla base di apposite convenzioni di gestione:
SOCIETA’
Azimut SGR S.p.A.
Eurizon Capital SGR S.p.A.
Invesco Asset Management SA
AllianceBernstein LTD
Symphonia SGR S.p.A.
Sede
Milano
Milano
Parigi
Londra
Milano
Sezione
A
A
A
A
A
I gestori:
- investono le risorse finanziarie, nel rispetto dei limiti normativi, regolamentari, di mandato,
nonché della politica di investimento deliberata dal Consiglio di Amministrazione;
- trasmettono una rendicontazione periodica sulle scelte effettuate e sull’andamento di
performance del portafoglio.
g) Banca Depositaria
Le risorse relative al patrimonio mobiliare sono concentrate presso la Banca Depositaria State Street
Bank International Gmbh – Succursale Italia (via Ferrante Aporti 10, Milano ) che garantisce
adeguate funzioni di controllo sul rispetto dei limiti di legge e dei limiti formali inseriti nelle
convenzioni oltre a quelle di custodia, amministrazione e regolamento degli strumenti finanziari
detenuti secondo quanto previsto dalla normativa vigente e dal contratto in essere con il Fondo.
h) Controllo Interno
Alla funzione di Internal Audit è attribuito il monitoraggio dell’efficacia ed efficienza del sistema
dei controlli interni ed il presidio dell’andamento dei processi e relativi profili di rischio. Tale
funzione risponde direttamente al Consiglio di Amministrazione a garanzia dell’indipendenza,
dell’autonomia e dell’obiettività di giudizio della propria attività; mantiene, inoltre, un’autonoma
forma di collaborazione con il Collegio Sindacale del Fondo.
Alla funzione è consentita libertà di accesso a tutte le strutture e alla documentazione relativa ai
processi oggetto di verifica.
Descrizione dei compiti:
- verifica le procedure seguite nell’impostazione e nell’attuazione della politica di investimento;
- monitora e valuta l’efficacia e l’efficienza del sistema dei controlli interni, mediante verifiche
periodiche e/o straordinarie;
- assicura un costante presidio sull’andamento dei processi e sui profili di rischio del Fondo;
- monitora la rimozione delle anomalie riscontrate.
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i) Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale opera in conformità all’art. 2403 del codice civile - in quanto applicabile - e
alla disciplina legislativa e regolamentare della previdenza complementare, riferendo direttamente
alla COVIP circa eventuali anomalie riscontrate e, comunque, circa ogni vicenda in grado di
incidere sull’equilibrio del “Fondo”.
Il Collegio Sindacale svolge quindi i seguenti compiti :
•
•
•
controlla l’amministrazione del Fondo;
vigila sull’osservanza della legge e dello Statuto;
vigila inoltre sul rispetto dei princìpi di corretta amministrazione ed in particolare
sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dal Fondo e sul
suo concreto funzionamento.
j) Società di Revisione
L’incarico di revisione legale del Bilancio del Fondo Pensione per il triennio 2015-2017 è stato
affidato alla Pricewaterhouse Coopers S.p.A., con sede a Milano, in via Monte Rosa 91.
La Società di Revisione deve:
•
attuare il processo di revisione legale del bilancio del Fondo Pensione secondo quanto previsto
dalla normativa vigente.
k) Service Amministrativo
La gestione amministrativa e contabile del Fondo Pensione è affidata a Servizi Previdenziali S.r.l,
che nel corso del corrente anno ha ceduto il contratto di appalto servizi per il Fondo alla società
Kirey S.r.l. - via Benigno Crespi 57, 20159 Milano
Descrizione dei compiti:
•
•
•
gestione contabile: comprende la tenuta della contabilità ai fini civilistici e fiscali, la tenuta dei
libri contabili obbligatori, la predisposizione di reports mensili, la predisposizione dei dati di
bilancio annuale, l’attività di assistenza e produzione dati necessari al Fondo per la gestione dei
rapporti con gli altri enti (COVIP, ISTAT, ABI…);
gestione adempimenti fiscali: calcolo delle imposte e predisposizione modelli F24, CU, UNICO
e 770;
gestione del sito internet.
5. Sistema di controllo e valutazione dei risultati conseguiti
Il sistema di controllo e valutazione dei risultati conseguiti è articolato e strutturato mediante una
serie di presidi ed è interamente basato su dati e flussi informativi alimentati dai gestori e/o dal
Service amministrativo del Fondo Pensione.
I dati vengono segnalati direttamente all’Advisor e all’Area Finanza, la quale attiva appropriate
forme di comunicazione alla Commissione Finanza.
La Commissione Finanza valuta gli elementi prodotti e, ove opportuno, definisce ulteriori verifiche
e/o eventuali ulteriori azioni, dando idonea informativa al Consiglio di Amministrazione.
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Il Fondo Pensione si è dotato di un manuale operativo della gestione finanziaria che dettaglia le
procedure interne attuate dall’Area Finanza nella fase di raccolta e analisi degli esiti dei controlli e
nelle comunicazioni agli organi competenti.
Il Fondo Pensione integrerà a breve detto manuale operativo con una serie di controlli che
interesseranno specificamente il settore degli investimenti alternativi.
Di seguito si illustra l’architettura dei controlli, strutturata a livello di Sezione e di gestore
a) Strumenti di monitoraggio a livello di Sezione
Tipologia
Limiti di
investimento
Indicatore
Periodicità
Verifica limiti d’investimento di
legge
Mensile
Fonte Dati (1)
Gestori / Service
Amministrativo
Report predisposto da/
denominazione
Advisor / Bdn Comunicazione
limiti
Banca Depositaria / Prospetto
limiti AA
Esposizione di
portafoglio
Esposizione in termini assoluti
per:
• Asset type
• Gestore;
• Rating;
• Durata;
• Divisa
Settimanale /
Mensile
Gestori
Advisor / Client Reporting BdN
A Investment Portfolio /
Monthly Report BdN A / BdN
Pigs and Italy Exposure Report
Rendimenti di
portafoglio
Rendimento in termini assoluti e
differenziale contro benchmark
Settimanale /
Mensile
Gestori
Advisor / Client Reporting BdN
A Investment Portfolio /
Monthly Report BdN A
Mensile
Service
Amministrativo
Area Finanza / Modified
duration
Mensile
Banca Depositaria
Turnover
Trimestrale
Service
Amministrativo
Monitoraggio spese di
brokeraggio
Trimestrale
Duration
Modified duration
obbligazionari
Rischi di
Liquidità
Presidio eventuali scoperti di
conto corrente
Rotazione di
portafoglio
Analisi dei
costi
dei
titoli
Monitoraggio costi di gestione
Mensile
Service
Amministrativo
Service
Amministrativo
Banca Depositaria /
Prospetto limiti AA
Area Finanza / Rotazione
portafogli e spese di
brokeraggio
Area Finanza / Rotazione
portafogli e spese di
brokeraggio
Service Amministrativo /
Commissioni di gestione
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b) Strumenti di monitoraggio a livello di gestore
Tipologia
Indicatore
Report predisposto da/
denominazione
Periodicità
Fonte Dati (1)
Mensile
Gestori / Service
Amministrativo
Settimanale
Gestori
Advisor / Client Reporting BdN
A Investment Portfolio
Banca Depositaria /
Prospetto limiti AA
Limiti di
investimento
Verifica limiti di convenzione
Rendimenti
Rendimento in termini assoluti e
differenziale contro benchmark
Settimanale
Gestori
Advisor / Client Reporting BdN
A Investment Portfolio
Rischi di
Mercato
Tracking Error Volatility
Settimanale
Gestori
Advisor / Client Reporting BdN
A Investment Portfolio
(1) Indica la provenienza del dato che viene fornito all’ente che predispone il Report
6. Modifiche apportate nell’ultimo triennio
Si descrivono di seguito le modifiche apportate al presente Documento nell’ultimo triennio:
Data
Descrizione sintetica modifica apportata
18/12/2015 Revisione e aggiornamento del punto 1- “Premessa”-pag 1-4.
18/12/2015 A partire dal punto 2 –“Obiettivi della politica di investimento” è introdotta una
disaggregazione della Sezione A e B che saranno trattate in punti diversi ( 2 e 3 per la
Sezione A e 4 e 5 per la Sezione B).
18/12/2015 Le modifiche apportate ai punti 2 e 3 riguardano relativamente al punto 2
l’aggiornamento dei dati dei rendimenti attesi nonché l’introduzione nelle aree di
investimento dei FIA; per quanto concerne il punto 3, oltre alla sostituzione di “total
return” con “ absolute return” è stato precisato l’utilizzo dei derivati ed evidenziata
l’introduzione dell’analisi sociale ed ambientale del portafoglio del Fondo.
Nella “Scheda analitica della Sezione” è stata aggiornata la tabella riepilogativa degli
investimenti ed è stata dettagliata, con evidenza delle percentuali, la politica di
gestione; negli “ Strumenti finanziari” è stata inclusa l’Area Finanza tra i soggetti che
svolgono il monitoraggio degli strumenti finanziari. E’ stata definita la procedura da
attuare in caso di superamento del limite di rating, è stato introdotto un range per la
duration, un limite per la TEV e una soglia di attenzione per il turnover.
18/12/2015 Le modifiche apportate ai punti 4 e 5 riguardano, relativamente al punto 4,
l’aggiornamento dei dati e dei rendimenti attesi; per quanto concerne il punto 5, oltre
alla già evidenziata sostituzione del “total return” con “absolute return”, è stato
precisato l’utilizzo dei derivati ed evidenziata l’introduzione dell’analisi sociale ed
ambientale del portafoglio del Fondo.
Nelle “Schede analitiche dei comparti” sono state aggiornate le tabelle riepilogative
degli investimenti dei comparti della Sezione B. E’ stata definita la procedura da
attuare in caso di superamento del limite di rating, è stato introdotto un range per la
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duration, un limite per la TEV (Comparto Base) e per la semi-TEV (Comparto
Garantito) e una soglia di attenzione per il turnover.
18/12/2015 Le modifiche apportate al punto 6 sono funzionali all’esigenza di un puntuale
allineamento con l’assetto di governance ed organizzativo del Fondo. Le modifiche
più significative consistono, in particolare, nell’attribuzione al CdA della competenza
a definire le modifiche al Codice Etico e al Modello ex D.lgs. 231/2001; nella
sostituzione di “Funzione Finanza” con “ Area Finanza” a seguito del suo
collocamento tra le aree operative del Fondo e alla ridefinizione delle attività di
competenza; nell’accorpamento della funzione del Responsabile a quella del
Segretario, come previsto dallo Statuto.
18/12/2015 Relativamente al punto 7, a seguito dell’adozione del manuale operativo della
gestione finanziaria, è stata implementata l’architettura dei controlli a livello di
comparto e di gestori, di cui alle relative tabelle (lett. a e b).
29/09/2016 Revisione e aggiornamento del punto 1.“Premessa” con particolare riferimento alla
variazione strutturale del Fondo che, in forza dell’atto di trasferimento collettivo delle
posizioni a contribuzione definita in essere presso la Sezione “B” nel “Nuovo
Fondo”, a far data dal 12/07/2016, è costituito dalla sola Sezione A a prestazione
definita.
La suddetta variazione, in coerenza con il mutato assetto strutturale, ha comportato
l’allineamento dei paragrafi a) e b), relativi rispettivamente alle caratteristiche
generali del Fondo e ai destinatari; in particolare sono stati eliminati i periodi inerenti
esclusivamente alla Sezione B e tutti i riferimenti ad essa correlati (cfr. ad es.
“Comparti”, “Nota Informativa”)
In tale ottica, nel prosieguo del Documento, si è proceduto alla cancellazione di taluni
punti presenti nel DPI del 18 dicembre 2015, relativi esclusivamente alla Sezione B
(v. il punto 4. Sezione B -Obiettivi della politica di investimento e il punto 5. Sezione
B -Criteri di attuazione della politica di investimento), e più in generale alla
espunzione di tutti i suddetti riferimenti.
29/09/2016 Nel punto 2- “Obiettivi della politica di investimento” si è puntualizzato lo scopo del
Fondo nei confronti della popolazione di riferimento della Sezione A nonché le
caratteristiche e la composizione della stessa con aggiornamento dei dati al
30/06/2016.
Sono stati altresì rivisti i dati relativi al rendimento nominale e reale annuo atteso
(considerando un tasso di inflazione medio atteso pari a 1,50% annuo per un
orizzonte temporale fino a 10 anni).
29/09/2016 Nel punto 3 “Criteri di attuazione della politica di investimento”- “Scheda analitica
della Sezione” è stata aggiornata la tabella riepilogativa degli investimenti al
30/06/2016 e sono state puntualizzate le aree geografiche di investimento nonché
l’utilizzo della Tracking Error Volatility (TEV) quale indicatore di rischio solo se
prevista in convenzione di gestione.
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29/09/2016 Con riferimento al punto 4. “Compiti e responsabilità dei soggetti coinvolti nel
processo di investimento” (ex punto 6 del DPI del 18/12/2015) si evidenzia in
particolare che, in coerenza con il nuovo assetto strutturale:
- in capo al Consiglio di Amministrazione sono state eliminate le funzioni
relative alla definizione dei criteri per la predisposizione dei prospetti di
valore e della composizione del patrimonio e alle informative periodiche
tipiche della Sezione B e sono state riformulate le misure di trasparenza nei
confronti degli iscritti alla Sezione A, dei beneficiari e dei loro superstiti, v.
lett.a);
- la tabella dei gestori finanziari è stata aggiornata con l’inserimento dei
mandati attualmente in essere, afferenti alla sola Sezione A, v. lett. f);
- è stata recepita la modifica della denominazione della Banca Depositaria da
State Street Bank a State Street Bank International Gmbh , v. lett. g);
- a seguito della notifica della cessione il contratto di appalto servizi per il
Fondo da parte di Servizi Previdenziali S.r.l. alla società Kirey S.r.l. è stata
modificata la lett. k); in virtù del ripetuto trasferimento della Sezione B, sono
stati altresì eliminati i compiti in precedenza svolti dal Service per la ceduta
Sezione.
29/09/2016 Nel punto 5. “Sistema di controllo e valutazione dei risultati conseguiti” (ex punto 7
del DPI del 18/12/2015) sono state aggiornate le tabelle a) e b) degli strumenti di
monitoraggio rispettivamente a livello di Sezione e a livello di gestore . Gli strumenti
“Limiti Nota informativa Sezione B” e “Rischi operativi” che afferivano
specificamente alla Sezione B sono stati eliminati, mentre tutti gli altri strumenti
rimangono in essere per la sola Sezione A.
29/09/2016 Relativamente al punto 7. “Evoluzioni programmate e sviluppi in corso di
realizzazione” (ex punto 9 del DPI del 18/12/2015), oltre all’avvenuto trasferimento
collettivo della Sezione B al Nuovo Fondo e all’adeguamento alle disposizioni del
D.M. 166/2014, è stata conclusa la revisione delle asset allocation.
Infine, stante l’attuale struttura del Fondo, si reputa procrastinabile “la valutazione di
controparti di mercato per l’avvio di una verifica e selezione per il proprio service
amministrativo” presente nel precedente DPI.
7. Evoluzioni programmate e sviluppi in corso di realizzazione.
Il Fondo ha in corso le seguenti attività:
•
processo di selezione di un Advisor che assista e supporti il Fondo nelle attività relative alla
gestione delle risorse ed al monitoraggio dell’andamento della gestione finanziaria e del rischio.
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