Francia e Germania dettano la linea sulla PAC
Transcript
Francia e Germania dettano la linea sulla PAC
www.informatoreagrario.it Edizioni L’Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue sucessive modificazioni. Ogni utilizzo di quest’opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L’Informatore Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all’uso dell’opera. © 2010 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.r.l. Attualità • il documento comune dei due paesi peserà sulle decisioni future dell’ue Francia e Germania dettano la linea sulla pac vaghezza di fondo, la maggior parte de- «una decisione finale su tutte le questioni gli osservatori concorda sul fatto che Pa- relative alle finanze sarà presa quando le rigi e Berlino abbiano posto dei paletti decisioni sull’insieme delle politiche e il difficili da eludere. Vediamo i punti nel quadro finanziario globale dell’Unione dettaglio. saranno state adottate». Gli strumenti • No alla rinazionalizzazione della pac politici per affrontare le sfide, inoltre, tramite il cofinanziamento dei paga- dovranno essere scelti con cura «tenenmenti diretti ai produttori; sì al man- do conto delle implicazioni finanziarie tenimento dei due Pilastri ma con una per gli Stati membri». distribuzione delle ri• Francia e Germania sorse chiara, che non concordano «per una Il primo richieda periodici sporipartizione giusta e stamenti di fondi tra il documento ufficiale adeguata delle risorse primo e il secondo. della Commissione finanziarie», precisandi Angelo Di Mambro • Sì al mantenimento do però che «un tasso dei pagamenti disac- sulla nuova pac unico per tutta l’Ue na riforma nella continuità. coppiati, come «remu- è atteso non è giustificato». InQuesta, in estrema sintesi, è nerazione per la forni- per il 17 novembre vece «bisogna prendela posizione comune di Fran- tura di beni pubblici e re in considerazione la cia e Germania sulla pac del copertura per costi di sostenibilità della posidopo 2013. Un documento, quello fran- produzione più alti», dovuti agli stan- zione finanziaria degli Stati membri nel co-tedesco, più volte annunciato ma in- dard qualitativi richiesti dai cittadini bilancio europeo sulla base della chiave viato solo a metà settembre al commis- europei. di ripartizione attuale». sario Dacian Ciolos, al presidente della • La pac dovrà essere forte e mantenere • Per quanto riguarda la competitività, Commissione agricoltura dell’Europar- i suoi obiettivi storici, ma dovrà affron- la politica agricola europea del futuro lamento, Paolo De Castro, e alla presi- tare nuove sfide, come quelle ambien- dovrà essere più moderna e orientata dente in carica del Consiglio dei mini- tali e le questioni poste dall’instabilità al mercato, ma anche prevedere misure stri, Sabine Laruelle. dei mercati. per arginare la volatilità dei prezzi e staGiusto in tempo per farsi spazio nelLe risorse per far fronte a queste sfide, bilizzare i redditi degli agricoltori. «Gli l’agenda del summit informale dei mini- si legge nel documento, «dovranno essere standard di produzione Ue – recita il testri agricoli di La Hulpe, in Belgio, con- commisurate alle nostre ambizioni», ma sto – devono essere applicati anche ai cluso lunedì 20, in cui si è parprodotti importati». Ma, come lato del futuro ruolo del primo ha argomentato Jack Thurston Pilastro e della flessibilità degli del Guardian, non si specifica interventi rispetto ai contesti di quali standard si stia parlocali. E per essere metabolizlando, se di quelli sui metodi zato dalla Commissione, che di produzione o di quelli sadarà il via al dibattito ufficiale nitari e fitosanitari. sulla nuova pac con una Co• Non mancano passaggi sulmunicazione attesa per il 17 la necessità di instaurare «renovembre. lazioni più eque tra i partner della catena alimentare», di «una rete di sicurezza contro I «paletti» le grandi crisi di mercato» e di franco-tedeschi promuovere le «organizzazioni Se è vero, come sottolinea dei produttori e delle interproAlan Matthews, professore di fessioni con contratti standard economia agraria a Dublino, nel settore agroalimentare». che il documento «non costiViene soltanto accennata tuisce un sostanziale avanzal’ipotesi, emersa nel dibattito mento» nel confronto già av- Da sempre Francia e Germania (nella foto i due ministri di questi mesi, di «ricorrere a viato in questi mesi, e che su dell’agricoltura Bruno Le Maire e Ilse Aigner) condizionano sistemi assicurativi per stabialcune questioni rimane una pesantemente la politica comunitaria. Foto Consiglio Ue lizzare i redditi agricoli», ma Anche se la Commissione europea non si pronuncia, è evidente che sarà difficile ignorare le richieste franco-tedesche. E intanto l’Italia tace ▶ U © 2010 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.r.l. 35/2010 • L’Informatore Agrario 19 Attualità l’iniziativa in materia viene lasciata ai Paesi membri, che dovrebbero impegnarsi a studiare l’applicazione di questi nuovi strumenti su «base volontaria». «No comment» della Commissione Finora non c’è stata nessuna reazione ufficiale da parte della Commissione. Funzionari della Direzione generale agricoltura si sono limitati a esprimere soddisfazione perché «gli Stati membri stanno assumendo un approccio costruttivo al dibattito sul futuro della pac», trincerandosi dietro il «no comment» sui punti sollevati dal documento e ricordando che la Commissione si esprimerà il 17 novembre, con un ampio dibattito a seguire. «Nella posizione franco-tedesca sulla pac post 2013 – ha detto invece De Castro – si ravvisa una sostanziale unità d’intenti con la visione del Parlamento europeo espressa lo scorso luglio, in occasione dell’approvazione della Relazione Lyon sul futuro della politica agricola comune. Sia Francia e Germania che il Parlamento chiedono una pac rinnovata e robusta, che sappia rispondere alle sfide globali. L’auspicio è che possano arrivare presto altre posizioni ufficiali degli Stati membri». Ci sono infatti visioni anche molto diverse della pac del futuro tra i rappresentanti dei vari Paesi, come emerso anche a La Hulpe. Posizioni che riflettono le differenze nell’agricoltura europea. Anche se il tradizionale protagonismo franco-tedesco sarà difficile da scardinare, il dibattito sta per entrare davvero nel vivo. Italia silenziosa Almeno fino a oggi, comunque, manca una presa di posizione univoca del sistema Italia, da qualunque angolazione lo si guardi. Cia, Copagri e Confagricoltura presenteranno un loro documento sul futuro della pac il 7 ottobre, Coldiretti invece marcia da sola. Il Ministero delle politiche agricole, dal canto suo, sta elaborando documenti tecnici: uno, quello sullo sviluppo rurale, è stato inviato a Ciolos in luglio; un altro, sul primo Pilastro, è in preparazione. Ma sul se e quando anche il Governo italiano prenderà una posizione propriamente politica sulla nuova pac, analoga a quella di Francia e Germania, finora nessuna notizia. Angelo Di Mambro 20 L’Informatore Agrario • 35/2010 © 2010 Copyright Edizioni L’Informatore Agrario S.r.l.