Progetto Una Mucca da Lucca Nel suo viaggio in Rwanda il

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Progetto Una Mucca da Lucca Nel suo viaggio in Rwanda il
Progetto Una Mucca da Lucca
Nel suo viaggio in Rwanda il Vescovo Mons. Italo Castellani incontra e ascolta la situazione
di molte famiglie e, al suo rientro in Italia, riporta la sua esperienza all’attenzione dei ragazzi della
nostra Chiesa per chiedere la loro collaborazione nel dare una risposta.
Da qui il desiderio di scrivere una Lettera aperta alle parrocchie e, in particolare, alla fascia
dei più giovani:
Amica e Amico carissimo,
forse ci siamo già incontrati, magari nella tua parrocchia, e conosciuti.
Ho deciso di scriverti per farti personalmente una proposta che, ne sono certo, conoscendo la tua
generosità ti piacerà.
Nei mesi scorsi sono stato in un paese dell'Africa – il Rwanda, nel villaggio di Nyarurema – dove
venticinque anni fa il Vescovo inviò quattro giovani preti lucchesi per portarvi Gesù e il suo Vangelo.
Da allora in poi i cristiani di Lucca, come in una gara di generosità, hanno fatto arrivare a quella
comunità molto povera tanti doni per poter vivere dignitosamente.
In quel villaggio, oltre la chiesa, in questi anni è stato costruito un centro medico, una scuola e la 'Casa
della Misericordia' che ospita bimbi e ragazzi della tua età gravemente ammalati.
Malgrado questo generoso impegno di tanti lucchesi a quella gente manca spesso il necessario per
vivere: cibo, vestiti, medicine, quaderni e libri... Non hanno certamente la play-station, i giocattoli...
Sai cosa mangiano ogni giorno i bimbi più fortunati del Rwanda? Un po' di riso, fagioli, patate... e
niente più!
Ti voglio raccontare una cosa che mi ha davvero colpito e desidero condividere con te e i tuoi amici.
Qui da noi, quando un bimbo piccolo smette di prendere il latte dalla mamma, gli vengono preparate
delle pappine e poi gradualmente il cibo che mangiano gli adulti.
Lì, nello svezzamento, le pappine non esistono: dalle pappe si passa ai fagioli!... Ma il loro stomaco è
piccolino, quindi i bimbi neonati si ammalano e possono anche morire.
Osservando quella situazione ho sentito una stretta al cuore, pensando a quanto cibo qui da noi ancora
si spreca e come i bimbi piccolini son curati bene, e mi è tornato in mente l'invito che Dio rivolge a Mosè:
“Ho osservato la miseria del mio popolo... Ascolta!” (Es. 3,7). Cioè: apri il cuore alla mia Parola e dammi
una mano a risolvere la miseria, le povertà dell'umanità.
E' l'invito che in questi anni, sto rivolgendo a nome di Dio alle nostre comunità cristiane di Lucca:
bambini e adulti, giovani e anziani: ascolta e rispondi!
Che fare quindi per rispondere ai bisogni dei bimbi neonati del Rwanda?
Rientrando a Lucca mi è venuta questa idea:
“Dai bimbi di Lucca una mucca ai bimbi del Rwanda”!
Parlane con la tua catechista o con l'educatore del tuo gruppo: anche con il babbo e la mamma.
Si tratta di acquistare delle mucche per le famiglie più povere: i bimbi piccoli, quando smettono di
prendere il latte dalla mamma potranno prendere il latte dalla mucca e così non si ammaleranno.
Per acquistare una mucca ci vogliono 500 Euro!
Mettiti d'accordo con i tuoi amici. Sono certo che, da ora a Giugno, con i vostri piccoli ma costanti
risparmi riuscirete a fare la vostra piccola ma pur grande parte!
Posso contare sulla generosità tua e dei tuoi amici? Ne sono più che certo! Fammelo sapere. Fatti vivo
al mio indirizzo che trovi sotto.
Ti assicuro, nella mia preghiera quotidiana, il ricordo di te e dei tuoi genitori a Gesù. Anch'io conto
sulla tua preghiera.
Ti voglio bene e ti benedico!
Un abbraccio dal tuo Vescovo
+ Italo
Il percorso segue una logica che è quella secondo cui "tutto ci è donato e proprio per questo deve
essere condiviso con gli Altri perché si è membri di una stessa comunità, quella Cristiana".
Ecco che nasce il progetto Una Mucca da Lucca per garantire il sostegno a molte famiglie
rwandesi che vertono in situazione di disagio e povertà…grazie ad un gesto semplice ma efficace
che descrive una Chiesa, quella di Lucca, che si fà prossima all’Altro.
Costo di una mucca: circa 500,00 €
Attualmente la campagna di sensibilizzazione è ancora in corso.