La Seconda Rivoluzione Industriale

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La Seconda Rivoluzione Industriale
La Seconda Rivoluzione Industriale
Negli ultimi decenni del XIX secolo si fu
un’espansione industriale che si può definire appunto
Seconda rivoluzione industriale: una rottura verso il
passato grazie allo sviluppo scientifico, tecnologico,
industriale e le numerose invenzioni. Nacque la
società di massa.
Dopo una fase di rallentamento economico, la
Grande Depressione del 1873-1895, in cui grandi
quantità di merci nazionali europee rimaste
invendute perché troppo care rispetto a quelle degli
Stati Uniti; ciò causò disoccupazione a causa della
crisi industriale e di sovrapproduzione. Gli stati
europei adottarono il protezionismo: imposero dazi
sulle merci per la favorire dei rispettivi prodotti
interni.
Importanti trasformazioni legate
alla scoperta di due nuove fonti
energetiche: l’elettricità e il
petrolio. Nacquero le prime
centrali elettriche, progettate da
Thomas Alva Edison nel 1882 per
sfruttare l’energia delle cascate
del Niagara per la produzione
dell’elettricità. Così nacquero i
tram elettrici, l’illuminazione
delle abitazioni con le lampadine
(inventata da Alessandro Cruto)
e l’illuminazione notturna delle
strade.
Il petrolio invece venne utilizzato come combustibile
nella funzionalità del motore a scoppio , brevettato
da Gottlieb Daimler nel 1883: nasceva l’automobile.
Iniziò così la corsa allo sfruttamento dei pozzi
petroliferi contemporaneamente il potenziamento
dell’industria siderurgica, in particolare le la
produzione delle rotaie d’acciaio. Tra il 1850 e il 1870
in Europa furono costruiti circa 75.000 km di ferrovia.
Nacquero così le prime case
automobilistiche:
le
francesi
Peugeot e Renault, l’italiana FIAT,
la statunitense Ford e l’inglese
Rolls-Royce. Anche i trasporti
furono interessati da importanti
cambiamenti: scafi in acciaio nelle
navi a vapore che compivano
traversate oceaniche. I cieli erano
solcati da dirigibili, da alianti e dai
primi aeroplani. Ci fu un
incremento demografico con
l’aumento della natalità e la
diminuzione della mortalità grazie
ai progressi delle medicine.
Da ricordare altre innovazioni nell’ambito delle
telecomunicazioni, come l’affermazione del telefono,
inventato da Antonio Meucci e brevettato da Graham
Bell, e del telegrafo di Samuel Morse, autore del
celebre alfabeto, e perfezionato da Guglielmo
Marconi. Nacquero poi i giornali, le macchine da
scrivere, fu perfezionata la fotografia e nacque la
cinematografia con i fratelli Lumière.
Nell’ambito delle scoperte
scientifiche differenti furono le
scoperte: le celluloide, la
prima
materia
plastica
artificiale; la scoperta della
dinamite da parte di Alfred
Nobel nel 1867; Marie Curie
che scoprì l’elemento chimico
radio e studiò la radioattività;
Louis Pasteur che realizzò il
siero contro la rabbia e scoprì
la pastorizzazione contro la
fermentazione degli alimenti.
Un passo importante verso l’aumento della
produzione fu rappresentato dalla razionalizzazione
produttiva, teorizzata dall’ingegnere statunitense
Frederick Taylor: si eliminavano i tempi morti della
produzione, frazionando le mansioni di ciascun
operaio e calcolando i tempi delle singole attività.
Questi movimenti ripetitivi furono applicati nella
catena di montaggio ideata da Henry Ford nella sua
industria automobilistica.