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ENPAPI
Rassegna Stampa del 16/09/2014
INDICE
ENPAPI
Il capitolo non contiene articoli
ENPAPI - WEB
15/09/2014 www.loschermo.it 14:43
Inaugurazione con polemica: apre il modulo di cure intermedie all'ex Campo di Marte
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15/09/2014 eticanews.it 12:00
i pericoli nascosti del sib annunciato dall'enpap
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PREVIDENZA
16/09/2014 Il Sole 24 Ore
«Più flessibilità sulle pensioni»
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16/09/2014 Il Sole 24 Ore
In breve
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16/09/2014 Il Sole 24 Ore
«Rent to buy» con garanzie forti per l'inquilino che acquisterà
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16/09/2014 La Repubblica - Torino
Dagli architetti ai legali La crisi colpisce duro anche i colletti bianchi
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16/09/2014 Il Messaggero - Nazionale
Pensioni, Conti: «Serve più flessibilità in uscita»
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16/09/2014 Il Messaggero - Pesaro
Negozi, e' crisi nerama l'Auchan investe
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16/09/2014 Avvenire - Nazionale
Compleanno con l'Inps per i diciottenni invalidi
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16/09/2014 ItaliaOggi
Snc, il restyling è necessario
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16/09/2014 ItaliaOggi
BREVI
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16/09/2014 ItaliaOggi
Al fondo Antirion 3 mall di Auchan
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15/09/2014 Tempi
Tlitto quello che bisogna sapere
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15/09/2014 Tempi
AIUTINI DI STATO
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GESTIONE SEPARATA INPS
16/09/2014 Eco di Bergamo
IN BREVE
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16/09/2014 Il Sole 24 Ore SanitÃ
LE SCADENZE FISCALI DI SETTEMBRE
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ENPAPI - WEB
2 articoli
15/09/2014
14:43
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Sito Web
Inaugurazione con polemica: apre il modulo di cure intermedie all'ex
Campo di Marte
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LUCCA, 15 settembre - Si è inaugurato oggi in pompa magna e grande stile, il primo modulo di cure
intermedie presso il padiglione C nell'ex ospedale Campo di Marte. Il modulo, con 14 posti letto, andrà poi ad
ampliarsi grazie ad un suo gemello con altrettanti posti che sarà completato entro fine anno.
Presenti al tavolo della conferenza stampa il governatore Rossi, l'assessore della salute regionale Marroni, il
sindaco di Lucca Tambellini, il presidente della Provincia di Lucca Baccelli, il Prefetto Cagliostro e il direttore
della ASL 2 Polimeni. Durante la visita erano presenti anche il sindaco di Altopascio Marchetti, il sindaco di
Capannori Menesini, l'ex sindaco Del Ghingaro, il sindaco di Porcari Baccini.
Il modulo di cure intermedie va ad affiancarsi a quelli già presenti nella Piana di Lucca, nello specifico a
Marlia (9 posti letto) e ad Altopascio (4 posti letto). Il presidio potrà quindi accogliere pazienti che necessitano
di cure dedicate meno intense di quelle prestate all'Ospedale San Luca - definito "per acuti" - e funge quindi
da tratto d'unione fino alla risoluzione della malattia. I pazienti che possono essere accolti nella struttura sono
quindi incompatibili con un'assistenza domiciliare pura, ma non più o non ancora adatti al ricovero
ospedaliero vero e proprio. Una stima della degenza media massima, infatti, è stata individuata in 15 giorni di
permanenza.
All'interno del modulo sarà quindi sperimentata l'attività sulle 16 ore caratterizzata da una forte integrazione
tra i medici di medicina generale, gli specialisti ambulatoriali, i servizi infermieristici, sociali e amministrativi.
Per andare a comporre il personale del modulo sono stati ripescati 10 operatori che erano rimasti in cassa
integrazione in deroga al momento del passaggio dall'ospedale vecchio al San Luca.
Un passaggio, come ricordato da tutti gli intervenuti, che non solo sembra rispettare i tempi dati per la
creazione di una nuova sanità lucchese ma che va anche a riempire una mancanza che, stando ad una
ricerca del Sole24 Ore, è sentita come prioritaria dalla cittadinanza.
In tutta la Regione sono 600 i posti letti per cure intermedie creati, per un totale di 60 case della salute sulle
100 in programma.
Il presidente della Regione Rossi - che si è pure preso del "buon samaritano" da Tambellini dopo la
benedizione e l'opportuna lettura dell'omonima parabola - si è complimentato con tutta la sanità toscana:
"Abbiamo subito molti tagli, abbiamo ridotto il personale di 2500 unità e ci siamo visti decurtare 500milioni di
euro l'anno. Dal canto nostro, siamo stati in grado in 15 anni di ristrutturare completamente tutto il patrimonio
edilizio sanitario per una spesa di oltre 3 miliardi di euro, di cui almeno 2 a carico della Regione".
In merito alle polemiche sul San Luca Rossi ha ricordato come fosse impensabile "restaurare il vecchio
Campo di Marte, non solo per i costi ma anche per la diversa organizzazione che hanno sviluppato gli
ospedali moderni, abbandonando l'idea dei padiglioni". Ha anche annunciato il piano per una nuova
circonvallazione che si andrà ad unire alla viabilità che conduce al San Luca, laddove ora la strada si
interrompe.
Belle parole e concetti altrettanto ispiranti che non hanno però convinto la dott.ssa Maria Cristina Orsi,
presidente IPASVI di Lucca che ha colto l'occasione di aver riuniti in un posto solo governatore, sindaco e
direttore ASL per lanciare il suo j'accuse. Ha infatti puntato il dito contro la situazione degli infermieri lucchesi:
"Almeno da 4 anni escono dalle facoltà infermieri che restano disoccupati, non si sta facendo niente per loro".
Chiama il San Lucca "bello scatolone", dove però "non ci viene messo il personale. Non si possono fare le
nozze coi fichi secchi".
Chiede "più infermieri accanto ai medici di famiglia", minaccia "il ricorso al TAR per la delibera di
riorganizzazione del 118" e ironizza su "quante volte è successo che si avesse la meravigliosa tecnologia
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all'ospedale ma che non ci fosse il personale o i tecnici abilitati a farla funzionare?".
Sia Rossi che Polimeni hanno cercato di mettere una pezza sull'intervento che ha rovinato il bel clima di
festa, il primo ricordando come Orsi stesse facendo riferimento a "due spese diverse, una di investimento e
una di gestione sulla quale è stato effettuato un taglio di mezzo miliardo l'anno. Abbiamo fatto il possibile, ma
per evitare ulteriori tagli abbiamo bisogno che arrivino altri finanziamenti"; mentre il secondo ha ricordato "il
forte impulso alla professione dell' infermiere dato con l'attivazione dell'ambulanza infermieristica che ha
consentito la creazione del settore dei medici d'urgenza. Sono inoltre stati attivati bandi di mobilità volontaria
che consentono lo spostamento da Lucca a Viareggio".
Sara Berchiolli
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12:00
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i pericoli nascosti del sib annunciato dall'enpap
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Nei giorni scorsi, l'Ente Nazionale Previdenza Assistenza Psicologi (Enpap) ha avviato un progetto per la
creazione di un Social Impact Bond (Sib). La notizia segna una svolta nell'ambito della finanza a impatto. Un
ente previdenziale privato, infatti, per la prima volta tenta di compiere qualche passo nell'ambito degli
investimenti "reali", finalizzati cioè allo sviluppo di iniziative territoriali e sociali, dalle quali emergano
opportunità di lavoro per gli psicologi. In questa fase storica, è un passaggio atteso dalla finanza, che scruta
opportunità di business; dal mondo politico, che sogna un appoggio privato a finanziamenti territoriali (di
welfare, principalmente) che non è più in grado di sostenere; e finanche dalla galassia del risparmio
previdenziale, oggi unica cassaforte ancora liquida del Paese, i cui gestori sono alla ricerca di modalità sicure
per dare risposte (investendo) al moltiplicarsi delle richieste di sostegno.
Fatta questa premessa, la svolta dell'Enpap dà l'idea di esser stata imboccata con una certa disinvoltura, ed
evidenzia già ora pericoli di sbandata. Pericoli, va detto, in parte riconducibili a difetti fisiologici della curva
che si è approcciata.
LIMITI (OBBLIGATI) DI CHIAREZZA
Emerge prima di tutto un problema di chiarezza e di trasparenza. Quello che Enpap ha lanciato, infatti, è un
bando piuttosto anomalo. Che, per l'appunto, viene indicato come Call for Ideas, ovvero una raccolta di spunti
progettuali che possano rivelarsi suscettibili di "reggere" un successivo Social Impact Bond. La Call, in quanto
tecnicamente ancora un non-bando per il Sib, lascia scoperti molti punti chiave della futura struttura
finanziaria. Questo, nonostante siano poi trapelati in un articolo di Plus il Sole-24Ore, i nomi degli advisor di
Enpap (ossia, Fondazione Lang), il sottinteso ruolo di investitore della cassa psicologi, e finanche il target cui
l'intera operazione sembra rivolta, le fondazioni. Evidentemente, sempre perché ancora non si parla del Sib,
nella documentazione mancano tasselli chiave del complicato schema classico del bond (vedi un esempio di
struttura tradizionale, tratto dai quaderni Cariplo): non figurano i potenziali finanziatori e intermediari del
progetto (ovvero, il soggetto che intermedierà il rischio), nonché l'istituzione pubblica che sarà garante di
ultima istanza. Che pagherà, cioè, i rendimenti pattuiti in caso di successo sociale del Sib.
SOCIAL BOND, CHI ERA COSTUI?
Accanto a questo problema di chiarezza, appare sottovalutato un problema strutturale. Quello di una totale
assenza, più che di regolamentazione normativa, di cultura presso i referenti chiave, le istituzioni. Nel
convegno Cariplo sui Sib organizzato lo scorso novembre, la risposta più convincente (cioè, più sincera) da
parte dei rappresentanti degli enti locali (ai tre livelli: Comune, Provincia, Regione) è stata: «Non abbiamo
idea di come si possa costruire un'operazione del genere». Da qui la facile e continua confusione tra i social
impact bond e i social bond di nostrana fattura. Confusione che, talvolta, ha spinto questi ultimi sul banco
degli imputati, anche qui per una scarsa trasparenza frutto, con tutta probabilità, dell'esitazione con cui i
gruppi finanziari continuano ad approcciare questa strada della financial social innovation.
DOPPIA SFIDA CON COMPLICAZIONE
E questo concetto apre la via al punto chiave del ragionamento. Ossia, al problema che Enpap (ma non solo
Enpap) non può permettersi di sottovalutare. Una questione che appare oggi cruciale per sbloccare l'intero
mondo degli investimenti a impatto. Cioè che si sta parlando di una doppia sfida, finanziaria e sociale a un
tempo (il Sib, nei fatti, è assimilabile a una cartolarizzazione del valore sociale). Con l'aggravante di
richiedere una piena integrazione tra due mondi che hanno parlato e parlano linguaggi differenti. Da qui il
bisogno di una serie di passaggi che probabilmente sono in numero e di rilevanza maggiore di quanto si sia
fino a oggi intuito. Questi passaggi sono step di comprensione, condivisione e comunicazione.
MISURARE NON BASTA
ENPAPI - WEB - Rassegna Stampa 16/09/2014
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15/09/2014
12:00
eticanews.it
Sito Web
Alcuni step sono stati avviati. Una buona parte della ricerca accademica e, soprattutto, il massimo livello
economico-istituzionale mondiale (la task force del G8) si sta oggi concentrando sulla misurazione
"quantitativa" del valore sociale di un investimento a impatto.
Ma sembra esserci ancora un vuoto di attività sul fronte qualitativo. Di che cosa si tratta? La risposta viene
evidenziata dal blog con cui Marco Pingitore, Consigliere d'indirizzo generale dell'Enpap, ha mosso una serie
di critiche verso l'operazione Sib, esprimendo più di un dubbio sulla sua opportunità. Al di là delle
considerazioni regolamentari e tecniche, vale qui la pena evidenziare la frase conclusiva della denuncia:
«Non vogliamo investire i nostri soldi in progetti rischiosi».
Questa è la vera partita che deve giocare l'Enpap. La cui scommessa, a quanto pare, sembra quella di creare
coinvolgimento attraverso la Calls for Ideas. Ma impostare un'analisi qualitativa del valore sociale di un
investimento a impatto, significa prima di tutto comprendere a fondo, già dall'interno, ciò di cui si sta parlando,
al fine di condividerne gli aspetti con i propri stakeholder. E' poi riuscire a condividerne questi con i
sottoscrittori (i futuri pensionati) a trasformare gli stakeholder in una community. Questa sarà poi la carta
vincente per spingere il progetto.
In questa chiave - di comprensione e condivisione pro community - stridono le considerazioni su esposte, e
stride massimamente il timore sul rischio elevato espresso da un consigliere dell'ente. Se non c'è
comprensione e condivisione a livello di consiglieri, come può esserci tra gli stakeholder del fondo? Di fatto,
gli investitori.
Perché, al di là dei parametri di misurazione, c'è un quid nascosto in un investimento a impatto sociale che è
ciò per cui si può accettare il rischio di fare quell'investimento.
Questo quid va trovato. Va compreso. Va condiviso. In caso contrario, sarà sempre «non vogliamo investire i
nostri soldi in progetti rischiosi».
ENPAPI - WEB - Rassegna Stampa 16/09/2014
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PREVIDENZA
12 articoli
16/09/2014
Il Sole 24 Ore
Pag. 9
(diffusione:334076, tiratura:405061)
CONTI (INPS)
«Più flessibilità sulle pensioni »
Il commissario dell'Inps, Vittorio Conti, ha affermato che la struttura di riferimento del sistema previdenziale
pubblico «deve essere più flessibile». In base alla contribuzione raggiunta si deve poter decidere «se andare
avanti o meno» ha spiegato a margine di un seminario. Finora attraverso le diverse riforme «abbiamo
innalzato l'età lavorativa», adesso si tratta «di rendere un po' più flessibile il sistema» ha spiegato facendo
riferimento tra l'altri ai "lavori usuranti". Ieri il commissario s'è detto disponibile a una proroga del suo
mandato, in scadenza a settembre.
PREVIDENZA - Rassegna Stampa 16/09/2014
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16/09/2014
Il Sole 24 Ore
Pag. 27
(diffusione:334076, tiratura:405061)
In breve
MEDIOBANCA
Tronchetti: Nagel?
Per me conferma ok
«Aspettate il cda, ma se fosse per me certamente sì». Così il numero uno di Pirelli, Marco Tronchetti
Provera, a chi gli chiedeva se prevedesse una conferma di Alberto Nagel come a.d. di Mediobanca. «Poi - ha
aggiunto a margine di un concerto presso lo stabilimento Pirelli di Settimo Torinese - naturalmente io sono un
singolo azionista». Pirelli - infatti - è azionista di piazzetta Cuccia e Tronchetti Provera è, tra le altre cose, vice
presidente dell''istituto.
MEDIA
Nasce «Sec
and Partners'»
Nasce Sec and Partners, società scaturita dalla newco fondata da Giancarlo Fré (in cui é confluito il ramo
d'azienda relativo alla consulenza strategica nella comunicazione finanziaria e d'impresa di PMS Group) e il
gruppo Sec il quale, attraverso un aumento di capitale riservato, ha acquisito il 50,5% delle quote. La nuova
società ha perciò assunto la denominazione di Sec and Partners.
CREDITO
Intesa, fusione con
Cr Sardo e Venezia
Il progetto di fusione per incorporazione di Banca di Credito Sardo e Cassa di Risparmio di Venezia in Intesa
Sanpaolo é stato depositato presso il Registro delle Imprese di Torino. Il progetto di fusione con le due
banche, interamente controllate, era stato approvato dal consiglio di gestione di Intesa lo scorso giugno. La
fusione - informa una nota - sarà sottoposta all'approvazione del consiglio di gestione di Intesa, fatta salva la
possibilità per i soci della banca che rappresentino almeno il 5% del capitale di chiedere che le decisioni
siano adottate dall'assemblea straordinaria.
FONDI PENSIONE
Asset in crescita
a 15.000 miliardi
Secondo l'indagine annuale Pensions & Investments di Towers Watson, il totale degli asset dei 300 più
grandi fondi pensione a livello mondiale nel 2013 è cresciuto del 6% (rispetto a circa il 10% nel 2012) per
raggiungere un nuovo massimo di circa 15.000 miliardi di dollari (circa 14.000 miliardi nel 2012).
STUDI LEGALI
Simmons-Simmons
apre sede in Cina
Lo studio legale Simmons & Simmons espande la sua presenzia in Cina con l'apertura di un dipartimento
dedicato alla proprietà intellettuale, guidato dal partner George Chan, presso la sede di Pechino. Il
dipartimento IP consentirà allo studio legale di rappresentare i clienti direttamente innanzi alle autorità
commerciali cinesi, ponendosi come mediatore al fianco di interlocutori statunitensi ed europei.
MINIBOND
Sipcam, emissione
da 15 milioni
Sipcam , società leader in Italia nell'agrochimico, ha lanciato, con il supporto di Assolombarda, un minibond
del valore di 15 milioni di euro. Il prestito è rappresentato da obbligazioni a un tasso fisso del 6,50% per un
ammontare nominale di 15 milioni di euro, che avrà una durata di cinque anni (scadenza 2019).
PREVIDENZA - Rassegna Stampa 16/09/2014
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16/09/2014
Il Sole 24 Ore
Pag. 35
(diffusione:334076, tiratura:405061)
NUOVE FORMULE PER CASE E UFFICI
«Rent to buy» con garanzie forti per l'inquilino che acquisterà
Angelo Busani
Il Dl 133/2014 Sblocca Italia codifica il contratto rent to buy e risolve alcune criticità che derivavano dalla
mancanza di una specifica normativa in materia. Il rent to buy all'italiana (oggetto anche di una prima nota del
Consiglio nazionale del Notariato) viene dunque definito come il contratto che prevede la concessione del
godimento di un immobile (abitativo o non abitativo) con diritto per il conduttore di acquistarlo entro una data
predeterminata, imputando a prezzo di acquisto la parte di canone di locazione a tal fine indicata nel
contratto.
Di questo contratto viene consentita la trascrizione nei registri immobiliari, il che serve:
a) a proteggere il conduttore - futuro acquirente da disavventure che possano accadere in capo al locatore venditore anteriormente al passaggio di proprietà; con l'importante novità che l'efficacia di questa trascrizione
non dura per tre anni al massimo, come accade nel caso della trascrizione del contratto preliminare di
compravendita immobiliare, ma può durare per tutta la durata del contratto di rent to buy (senza comunque
eccedere un decennio); non si possono dare in rent to buy immobili che siano ipotecati (a meno di non
frazionare l'ipoteca e attribuire al conduttore, mediante accollo, una quota del mutuo stipulato dal costruttore);
b) la parte dei canoni imputabile a prezzo è garantita da un privilegio speciale immobiliare sull'immobile
concesso in godimento (se il concedente fallisce, sul ricavato dall'asta dell'immobile per primo beneficia il
conduttore in rent to buy);
c) a rendere opponibile il contratto, che duri oltre 9 anni, agli eventuali «aventi causa» dal locatore, ai quali
abbia ceduto l'immobile in questione.
I rapporti tra il locatore e il conduttore vengono regolati con le norme del Codice civile che disciplinano i
rapporti tra usufruttuario e nudo proprietario: le spese di manutenzione ordinaria sono a carico del conduttore,
a quelle di manutenzione straordinaria deve provvedere il locatore.
Il contratto si risolve in caso di mancato pagamento, anche non consecutivo, di un numero minimo di canoni,
determinato dalle parti, non inferiore a un ventesimo del loro numero complessivo. In caso di risoluzione per
inadempimento del concedente, lo stesso deve restituire la parte dei canoni imputata al corrispettivo,
maggiorata degli interessi legali. In caso di risoluzione per inadempimento del conduttore, il concedente ha
diritto alla restituzione dell'immobile e acquisisce interamente i canoni a titolo dì indennità, se non è stato
diversamente convenuto nel contratto.
In caso di fallimento del concedente il contratto prosegue e è assai limitata l'esperibilità dell'azione
revocatoria. In caso di fallimento del conduttore, il curatore può sciogliersi dal contratto e, in tal caso, il
concedente ha diritto alla restituzione dell'immobile e acquisisce interamente i canoni a titolo d'indennità, se
non è stato diversamente stabilito nel contratto.
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PREVIDENZA - Rassegna Stampa 16/09/2014
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16/09/2014
La Repubblica - Torino
Pag. 9
(diffusione:556325, tiratura:710716)
Dagli architetti ai legali La crisi colpisce duro anche i colletti bianchi
Compensi decurtati, personale licenziato o in cassa In Piemonte le libere professioni sono in ginocchio
MARIACHIARA GIACOSA
C'È UNA crisi che non fa rumore, che non scende in piazza e non organizza scioperi, ma che colpisce
migliaia di lavoratori. É quella delle libere professioni, i colletti bianchi: architetti, avvocati e commercialisti che
da anni fanno i conti con le difficoltà economiche di una congiuntura arrivata a colpire anche le loro attività. È
sufficiente guardare alla galassia degli architetti, lasciati a bocca asciutta da anni di mancati investimenti,
soprattutto nell'edilizia. Oltre 10 mila in Piemonte, la metà dei quali vive del proprio lavoro, ma con un reddito
medio che tra il 2008 e il 2012 a Torino è sceso del 15 per cento. «Non si tratta solo di giovani - dice Giorgio
Giani, il presidente Fondazione Oat (ordine architetti Torino) - la crisi colpisce anche molti professionisti con
lunga esperienza, che faticano a gestire la propria attività all'interno di un sistema che non si mette più in
moto e produce, quando riesce, redditi da proletariato intellettuale». Da Giani parte un appello alle istituzionia
trovare soluzioni: un tavolo di lavoro serio che «parta dalla progettazione, il primo passo per creare lavoro e
far ripartire un ciclo positivo, che non deve essere considerato un costo, ma un investimento».
Altro settore, ma stessi problemi trai commercialisti. Qui le difficoltà non sono solo economiche. Come
sottolinea Luca Tarditi, il consigliere e tesoriere dell'Ordine dei commercialisti di Torino, «c'è una profonda
crisi di fiducia nei nostri confronti». Pochi soldi, tante tasse, molte norme e il commercialista ha smesso di
essere un alleato «ed è diventato - spiega - un pezzo dello stato che crea problemie impone pagamenti che il
cliente non capisce e non è in grado di sostenere». A Torino, prosegue Tarditi, «la crisi ha colpito più che
altrove, sia noi che i nostri clienti e ci sono studi, anche di notai, che hanno i dipendenti in cassa
integrazione». All'origine ci sono le difficoltà delle aziende e poi c'è il problema di un territorio, quello
Torinese, che appare sempre meno dinamico sotto il profilo imprenditoriale. «Per noi è diventato
fondamentale spostarsi - spiega Tarditi - andare a cercare clienti in giro, ad Albaoa Milano». Per sentire il
polso delle difficoltà di questa professione, poi, è sufficiente considerare il numero delle iscrizioni dei
praticanti: 750 nel 2010, 450 quest'anno.
«C'è senz'altro un problema di appeal del nostro mestiere - precisa Tarditi - senza contare le grandi difficoltà
che incontriamo a recuperare i soldi dai nostri clienti».
Un problema, quello dell'insoluto, che riguarda anche gli avvocati. In questo caso gli accessi alla professione
continuano a essere elevati, ma chi si affaccia all'attività legale deve poi, sempre più spesso fare i conti con
un reddito che non consente nemmeno di arrivare al livello minimo per ottenere il diritto di iscrizione alla
cassa di previdenza. «Il minimo è 10mila e 300 euro l'anno, molto meno di mille al mese - spiega la
consigliera dell'Ordine, Michela Malerba - eppure ci sono moltissimi colleghi che non riescono a raggiungerlo
e restano quindi esclusi». Un dramma professionale che colpisce soprattutto i giovani e le donne, «se si
considera - prosegue l'avvocato Malerba - che la maggioranza dei redditi la fa meno del 15 per cento degli
iscritti».
Per far fronte anche a queste difficoltà l'Ordine degli avvocati di Torino ha presentato un progetto di
solidarietà che ora aspetta il via libera dell'Agenzia delle Entrate. «Chi aderirà lascerà all'Ordine 15 giorni di
interesse sulle parcelle delle proprie prestazioni - racconta il presidente Mario Napoli - e con quelle cifre
l'Ordine costituirà un fondo di sostegno per i colleghi in difficoltà».
In pratica, i singoli avvocati anziché incassare sui propri conti bancari, versano le proprie parcelle su un
conto comune e le recuperano due settimane dopo. Alla crisi strutturale, secondo Napoli, nei prossimi mesi
rischia poi di aggiungersi l'effetto della chiusura dei tribunali in Piemonte, «il distretto più penalizzato del
Paese». «Dovremo affrontare costi più elevati - sottolinea - soldi che non si vedono nei bilanci dello stato, ma
che si sentiranno nelle tasche dei cittadini». I numeri ARCHITETTI AVVOCATI 76% 82% Reddito inferiore a
30mila euro Nel 2012 2008 2012 Torino 7 mila Piemonte 10 mila 51 mila euro 46 mila euro Reddito medio
PREVIDENZA - Rassegna Stampa 16/09/2014
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16/09/2014
La Repubblica - Torino
Pag. 9
(diffusione:556325, tiratura:710716)
2007 2012 rispetto al 2012 COMMERCIALISTI 59 mila euro Reddito medio - 0,8% rispetto al 2007 Iscritti
albo Torino 3.500 Praticanti Iscritti albo Torino 5.529 rispetto al 2012 Praticanti Under 30 13 mila euro 21%
ha un insoluto superiore al 20% del fatturato 44% dichiara di avere debiti con le banche +66 +138 1.745 750
350 2010 2014
Foto: NESSUNO SI SALVA
Foto: La crisi tocca tutte le professioni A sinistra: Giani (architetti)
Foto: GIANI
Foto: Le istituzioni devono darsi da fare per far ripartire un motore che si è inceppato
Foto: TARDITI
Foto: Come commercialisti paghiamo lo scotto di un'area meno dinamica
Foto: NAPOLI
Foto: Stiamo costituendo un fondo di solidarietà per avvocati in difficoltà
PREVIDENZA - Rassegna Stampa 16/09/2014
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16/09/2014
Il Messaggero - Ed. nazionale
Pag. 16
(diffusione:210842, tiratura:295190)
Inps
Pensioni , Conti: «Serve più flessibilità in uscita»
«La struttura di riferimento del sistema previdenziale deve essere più flessibile in relazione ai tempi e ai modi
di uscita dal mercato del lavoro». E' quanto ha detto il commissario straordinario dell'Inps Vittorio Conti.
Entrando nel dettaglio Conti ha spiegato che il problema è quello «di non stabilire una data di uscita dal
lavoro fissa, uguale per tutti». «In base alla contribuzione raggiunta - ha aggiunto il commissario - si può
decidere se andare avanti o meno». Quindi, ha riassunto il commissario, «non è giusto un trattamento uguale
per tutte le tipologie di lavoro». E il riferimento va ai cosiddetti «lavori usuranti». Quanto alla possibilità di una
sua conferma oltre il termine fissato per il 30 settembre prossimo, Conti ha precisato di aver «dato la
disponibilità all'incarico per spirito di servizio». Dunque, ha aggiunto il commissario, «non mi tirerei indietro
per quest'ultimo miglio, pochi mesi, sempre per lo stesso spirito di servizio».
PREVIDENZA - Rassegna Stampa 16/09/2014
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16/09/2014
Il Messaggero - Pesaro
Pag. 39
(diffusione:210842, tiratura:295190)
Negozi, e' crisi nerama l'Auchan investe
A sorpresa la grande distribuzione amplierà la galleria di Bellocchi
COMMERCIO
La grande distribuzione si prepara a investire sulla piazza di Fano, mentre il piccolo commercio annaspa sulla
china sdrucciolevole della crisi e nuove vetrine del centro storico si spengono con l'arrivo dell'autunno. In
entrambi i casi la situazione era finora livellata dalle difficoltà, tutti a rincorrere consumi sfuggenti come il
potere d'acquisto, però potrebbe presto differenziarsi in modo profondo. La catena Auchan ha infatti
annunciato investimenti per 150 milioni: serviranno per ampliare alcune gallerie commerciali tra cui
l'ipermercato a Bellocchi. L'operazione sarà finanziata da una vendita: Gallerie commerciali Italia, del gruppo
Auchan, ha ceduto per 266 milioni i centri di Mestre, Bussolengo (Verona) e Mesagne (Brindisi) a un fondo
immobiliare denominato Antirion Retail, di cui deterrà la maggioranza delle quote la fondazione Enpam, l'ente
previdenziale dei medici. I progetti di ampliamento riguardano, inoltre, i siti di Rescaldina, nei pressi di Milano,
Piacenza e Taranto. «Sapevo delle vendite - commenta Alessandro Sguazza di Cgil - ma la volontà di
investire per ampliare è per noi una novità assoluta. Dal marzo 2013 al febbraio scorso abbiamo impostato
una trattativa sindacale in un quadro di difficoltà, ma se lo scenario cambiasse per davvero, ne chiederemo
conferma, non potremmo che esserne felici. A Fano l'ipermercato Auchan non ha concorrenza dello stesso
tipo, ritengo che sarebbe appropriata la scelta di potenziarlo». Sono ben diverse, almeno per il momento, le
prospettive per il commercio diffuso.
«Molto avvilente passeggiare per il centro storico - sostiene Pier Stefano Fiorelli di Confesercenti - Tanti
continuano a interrompere l'attività ed è necessario fare qualcosa al più presto, altrimenti questo sistema di
vendita andrà a morire». Proprio nel fine settimana è infuriata sulle reti sociali una nuova polemica riguardo al
decoro nella città murata. Più rispetto per monumenti e luoghi di pregio, più cura negli arredi esterni di bar e
ristoranti, regole più chiare per evitare conflitti con il traffico. «Il mio obiettivo è migliorare, l'esatto contrario di
chi mi accusa di voler rovinare attività turistiche e commerciali», specifica il vice sindaco Stefano
Marchegiani. «Ogni provvedimento sarà prima discusso con la categoria, come abbiamo fatto finora per le
iniziative estive e per ogni altra cosa», aggiunge Marchegiani. «Promuova una riunione per valutare pro e
contro degli interventi», concorda Francesco Mezzotero di Confcommercio, aggiungendo che «cosette da
fare ce ne sarebbero tante, a cominciare dalla pubblica illuminazione in corso Matteotti». Disponibile al
dialogo anche Confesercenti, che ieri aveva in programma un direttivo sul tema del decoro e che potrebbe
convocare un confronto dell'intera categoria.
Osvaldo Scatassi
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PREVIDENZA - Rassegna Stampa 16/09/2014
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Avvenire - Ed. nazionale
Pag. 20
(diffusione:105812, tiratura:151233)
Pensioni e previdenza
Compleanno con l'Inps per i diciottenni invalidi
Vittorio Spinelli
Con il recente decreto sulla pubblica amministrazione (convertito nella legge 114 dell'11 agosto scorso) sono
state introdotte nuove disposizioni che alleggeriscono le operazioni burocratiche richieste ai minori invalidi
quando raggiungono la maggiore età. Il diciottesimo anno segna infatti il diritto per altre prestazioni di
carattere economico, come la pensione di inabilità o l'assegno mensile. Tuttavia, le novità del decreto non
incidono sulle procedure ordinarie relative al riconoscimento della disabilità (legge 68/99) o dell'handicap
(legge 104/92). Frequenza. Durante il periodo della minore età è prevista la concessione dell'indennità di
frequenza, un sussidio che cesserà appunto con l'età adulta. Per evitare che vengano a mancare i sostegni
economici a causa di ritardi della burocrazia, il nuovo decreto ha stabilito che i minori interessati alla futura
pensione di inabilità o all'assegno mensile possono presentare la relativa domanda già durante i sei mesi che
precedono il compimento dei 18 anni. In questi casi, pensioni e assegni sono pagate, in via provvisoria, dalla
data del compleanno, fermo restando il possesso dei requisiti di legge. La novità di una pensione quasi senza
ostacoli (non è obbligatorio allegare il certificato medico) ha costretto l'Inps ad aggiornare tempestivamente
su www.inps.it le schermate che riguardano il modello «Domanda di invalidità civile». Questa nuova
funzionalità, per motivi esclusivamente tecnici, è accessibile soltanto dai computer degli enti di patronato.
L'istituto, tuttavia, si sta adoperando per estendere quanto prima a tutti gli interessati la presentazione della
domanda on line. L'Inps può prendere in considerazione solo le richieste dei minori invalidi che siano divenuti
maggiorenni dal 24 giugno scorso in poi, data di entrata in vigore delle nuove norme. Accompagnamento. La
legge 114 esenta da ulteriori accertamenti sanitari, ai fini delle prestazioni economiche previste alla maggiore
età, i minori che siano titolari di indennità di accompagnamento per invalido civile o per cieco civile, oppure di
indennità di comunicazione, e i minori affetti da gravi patologie (talidomide, down ecc.). Si presume infatti che
i relativi requisiti sanitari persistano indipendentemente dall'età. Revisione sanitaria. In attesa di una visita di
revisione medica, ai minorati civili e alle persone con handicap sono dovuti senza interruzioni i benefici, le
prestazioni e le agevolazioni di qualsiasi natura già riconosciute. Inoltre l'invito alla visita di rivedibilità deve
essere ora inviato dall'Inps e non più dalle Asl, superando così intoppi e lungaggini burocratiche.
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ItaliaOggi
Pag. 19
(diffusione:88538, tiratura:156000)
Per il delegato del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti è l'ora della riforma
Snc, il restyling è necessario
Foschi: l'aggiornamento aiuterebbe il rilancio del paese
ANTONINO D'ANNA
«Una revisione delle norme giuridiche sulle società di persone potrebbe aiutare il rilancio del nostro paese.
Perché le società di persone hanno bisogno di aggiornamento e controlli, da non considerare come inutile
burocrazia. È per questo che i commercialisti sono pronti a mettersi in gioco». Dopo l'articolo di ItaliaOggi
Sette (in edicola tutta la settimana) in merito alle norme ormai inadeguate sulle società di persone, Andrea
Foschi, consigliere delegato per il diritto societario del Cndcec (Consiglio nazionale dei dottori commercialisti
ed esperti contabili), commenta le argomentazioni riportate da ItaliaOggi: «La società di persone, che aveva
un fi ne di alleggerimento delle allora società di capitali, oggi è diventato uno strumento praticamente
utilizzabile al contrario, nel senso che anziché apportare un benefi cio può diventare un malefi cio». Questo
perché, continua Foschi, «il tema del bilancio è un tema che quando lo si vuole amplifi care nel senso che si
vogliono contestare i costi per controllarlo - vedi i collegi sindacali - viene contestato: ma poi quando è ora di
fare risanamenti o controllare problemi della Snc e ci si scontra sul fatto che non esiste un bilancio, non esiste
un'assemblea che l'approvi e non si sa come fare, allora il discorso cambia». Parlare del problema
dell'obsolescenza giuridica delle società di persone «è un bene: è chiaro che di certo non si tratta del
problema che, se risolto, risolverà la crisi italiana; però, se intanto mettessimo a posto gli strumenti che
possiamo utilizzare in maniera adeguata, sarebbe un vantaggio». Il consigliere Cndcec sottolinea: «Nel mio
programma c'è anche di attivare un tavolo di contatto per cercare di far qualcosa, perché effettivamente i temi
sul piatto sono troppi». È quindi tempo di superare le società di persone? «Credo che per il superamento
delle società di persone oggi sia ancora presto: è chiaro che invece di mantenere una diversità tra tipologie di
società si è preferito rendere molto più «elastiche» tipologie di società che una volta erano state create per le
grandi aziende, vedi Spa ed Srl», dice Foschi. E ancora: «Probabilmente il lavoro vero sarebbe stato quello di
adeguare l'Snc ai tempi e far sì che tornasse a essere la società della piccola imprenditoria italiana, ma
comunque con le sue minime regole. È chiaro che quando si parla di mettere le regole c'è sempre qualcuno
che vede in questo un aumento di burocrazia, ma purtroppo il dato di fatto è che - a mio avviso - non può
essere permissibile una società che non abbia obblighi di controlli», conclude. © Riproduzione riservata
Foto: Andrea Foschi
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ItaliaOggi
Pag. 21
(diffusione:88538, tiratura:156000)
BREVI
Tancredi Cerne
Una causale per l'ente bilaterale di piccole imprese e cooperative. EBI1 è la causale contributo istituita con la
risoluzione 83/E di ieri per indirizzare all'Ente bilaterale piccole imprese e cooperative (Ebipic) gli importi
versati dagli iscritti e incassati mediante servizio di riscossione affi dato all'Inps. Va indicata nell'F24 per
indirizzare i contributi riscossi tramite l'Inps nelle casse di spettanza, come previsto dalla convenzione
stipulata con l'istituto di previdenza. Nessuna deduzione per le multe. Le multe sono di carattere penale e non
possono essere dedotte dalle imposte. Lo stesso vale per le sanzioni amministrative fi nanziarie a carattere
penale.È tuttavia possibile dedurre le sanzioni che comportano una riduzione degli utili e che diminuiscono
quindi un utile imponibile conseguito in modo illecito. È quanto stabilito dal Consiglio federale svizzero
secondo cui i privati e le imprese non possono dedurre le multefi scali. Il governo di Berna ritiene inoltre che
anche le altre multe non costituiscano spese giustifi cate dall'uso commerciale e che non possano pertanto
essere dedotte dalla base di calcolo dell'utile imponibile. La deducibilità fi scale di siffatte multe ne
sminuirebbe il loro ruolo punitivo. La diminuzione di gettitofi scale che ne risulterebbe dovrebbe essere
sopportata indirettamente dai contribuenti, ciò che a parere del Consiglio federale non corrisponde affatto allo
scopo di una multa. Lo stesso vale per le sanzioni amministrative fi nanziarie sempre che esse siano in itte a
scopo penale. Per contro, le sanzioni che riducono gli utili possono essere dedotte dalle imposte. Introdurre
contingenti per i frontalieri austriaci non è nell'interesse della Svizzera. Lo sostiene il ministro del lavoro
austriaco Rudolf Hundstorfer, secondo il quale una limitazione del numero di lavoratori stranieri da parte di
Berna porrebbe seri problemi all'Austria. Per il momento dobbiamo comunque attendere le discussioni
sull'applicazione dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa, ha indicato il ministro. Circa 8200 frontalieri
austriaci lavorano in Svizzera. Hundstorfer ha discusso settimana scorsa sul futuro della libera circolazione
delle persone con i consiglieri federali Alain Berset e Johann Schneider-Ammann. Il Dipartimento cantonale
dellefi nanze svizzero vuole riesaminare più a fondo la tassazione del gruppo industriale Ammann, fi nito
sotto accusa a fi ne gennaio per aver parcheggiato denaro in paradisi fi scali in modo da pagare meno
imposte quando era diretto dall'attuale consigliere federale Johann Schneider-Ammann. Le autorità fi scali
bernesi hanno chiesto uffi cialmente l'appoggio dell'Amministrazione federale delle contribuzioni per stabilire
se la pratica bernese sulle società offshore sia conforme alle leggi svizzere. Sgravi fi scali in arrivo per le
piccole e medie imprese canadesi. Il governo ha approvato lo Small Business Job Credit che promette un
risparmio sulle imposte di oltre 500 milioni di dollari (385 milioni di euro) entro i prossimi due anni. Il risparmio
è legato al calo del premio pagato dalle imprese sui premi assicurativi versati per i dipendenti di valore
superiore ai 15 mila dollari canadesi.
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ItaliaOggi
Pag. 41
(diffusione:88538, tiratura:156000)
C'è anche previdenza dei medici
Al fondo Antirion 3 mall di Auchan
Gallerie commerciali Italia, controllata al 100% da Immochan del gruppo Auchan, ha trasferito un portafoglio
composto da tre gallerie commerciali al fondo immobiliare Antirion retailComparto gallerie commerciali,
gestito da Antirion sgr. Il portafoglio ha un valore di 266 mln e comprende le gallerie commerciali di Mestre,
Bussolengo (Verona) e Mesagne (Brescia). L'operazione include l'ampliamento futuro della galleria
commerciale di Bussolengo, che sarà trasferito al fondo al momento della sua apertura e non comprende gli
ipermercati che restano di proprietà di Auchan. Gallerie commerciali Italia manterrà una partecipazione di
minoranza nel fondo. L'investitore di maggioranza è la fondazione Enpam, ente nazionale di previdenza ed
assistenza dei medici e degli odontoiatri. «Dal 2013, abbiamo avviato una gestione dinamica del portafoglio»,
ha detto Edoardo Favro, a.d. di Gci, «realizzando operazioni fi nanziare per reinvestire in Italia per il
remodeling e l'ampliamento di altri centri commerciali Auchan. Dopo l'ampliamento delle gallerie di Mestre e
Vimodrone, alla fi ne del 2013, si prevede entro il 2018 di investire 150 milioni di euro per gli ampliamenti di
gallerie in diversi siti tra cui Rescaldina (Milano), Piacenza, Fano e Taranto». © Riproduzione riservata
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Tempi - N.37 - 17 settembre 2014
Pag. 39
(diffusione:102000)
STILI DI VITA sportello inps DOMANDA & RISPOSTA
Tlitto quello che bisogna sapere
Gentile signor Michele, se i suoi calcoli sono giusti, lei raggiungerà il diritto alla pensione anticipata quando
avrà maturato 42 anni e 6 mesi di contributi (maggio 2015) e il trattamento pensionistico, previa cessazione
dell'attività lavorativa da dipendente, decorrerà dal 1° giugno 2015. Voucher per ripetizioni Gentile Sportello
Inps, mia figlia ha bisogno di prendere delle ripetizioni scolastiche. Ho saputo che dovrei utilizzare i buoni
lavoro per il pagamento dei professori e volevo sapere se per ogni Gentile signora Anna, l'utilizzo dei voucher
per le ripetizioni scolastiche funziona in questo modo: i! committente è lo studente (o la famiglia dello
studente) che riceve le ripetizioni, il prestatore è l'insegnante. Per ogni prestazione/ripetizione è necessario
effettuare la dichiarazione di inizio attività. lezione devo effettuare la comunicazione di inizio prestazione.
AnnaP Riscattare la laurea all'estero Gentile Sportello Inps, mio figlio vive da alcuni anni all'estero. Gentile
signora Sonia, le modalità di riscatto sono le stesse che in Italia, a prescindere dal paese di residenza. Anche
chi vive all'estero può dotarsi del numero Pin di autenticazione e presentare domanda di riscatto con modalità
telematica, attraverso accesso al sito internet dell'Istituto (www.inps.it) e successivamente ai "Servizi Online".
Vorrebbe riscattare la laurea (5 anni). Quali sono le modalità di riscatto che deve seguire chi vive all'estero
ma ha conseguito la laurea universitaria in Italia? Sonia L Pensione anticipata Gentile Sportello Inps, compirò
62 anni nel dicembre del 2014 e contemporaneamente al 30 novembre 2014 raggiungerò 42 anni di
contributi. Credo di poter chiedere la pensione anticipata dal giugno del 2015. Vorrei se possibile da voi una
conferma. Michele B.
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Tempi - N.37 - 17 settembre 2014 - speciale famiglia
Pag. 19
(diffusione:102000)
CONTRIBUTI E INCENTIVI SPECIALE
AIUTINI DI STATO
Dal Fondo nuovi nati alla social card, agli assegni familiari. Pregi e paradossi delle agevolazioni per chi si
trova in panne
DI MASSIMILIANO CASTO
E fuori dubbio che viviamo un momento di "grazia" per la speciale attenzione che la Chiesa ha per la famiglia.
In un recente convegno della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco è intervenuto sulla famiglia, dichiarando:
«Con fermezza, rispetto e insistenza torniamo a chiedere alle autorità responsabili di avviare politiche che
esprimano un sì convinto alla famiglia». Lo stesso Santo Padre ha più volte insistito sulla necessità di
«riconoscere quanto è bello, vero e buono formare una famiglia, essere famiglia oggi; quanto è
indispensabile questo per la vita del mondo, per il futuro dell'umanità». E la famiglia, anche nei momenti di
difficoltà e fatica- basti pensare alla grave crisi economica che l'ha investita - continua ad esserci, resiste,
conforta, cura, ama, genera ed accoglie. Per rendere la famiglia più solida, i governi che si sono succeduti
hanno cercato di mettere in campo misure a sostegno della stessa ed oggi, nel panorama dei bonus e degli
incentivi alla famiglia, troviamo molteplici interventi: incremento dei servizi di sostegno alla coppia ed al
compito genitoriale; introduzione di misure di favore e sostegno per le giovani coppie che intendono contrarre
matrimonio; politiche di incentivo alla natalità. Ma anche tra questi strumenti a supporto della famiglia ci sono
dei limiti e dei paradossi, incentivi che funzionano e altri meno. Analizziamo meglio quelli attuali e
verifìchiamone pregi e difetti. • • FONDO NUOVI NATI. Ottima iniziativa, poiché l'arrivo di un bimbo in famiglia
comporta inevitabilmente nuove esigenze e nuove spese. Per sostenerle è stato istituito un Fondo che
favorisce l'accesso al credito delle famiglie con un nuovo figlio - nato o adottato - prevedendo la possibilità di
richiedere un prestito fino a 5.000 euro da restituire entro 5 anni. Purtroppo, gli istituti di credito hanno la
facoltà di concedere o meno il prestito, in quanto la presenza della garanzia del Fondo permette solo un
tasso agevolato e non la certezza del finanziamento: la banca - accertata l'ammissione alla garanzia del
Fondo - delibera autonomamente sull'erogazione del credito. Se quindi la valutazione è rimessa alla banca in qualità di soggetto erogante - non esiste un diritto alla concessione del prestito. Ciascuna banca prowederà
a chiedere la documentazione necessaria che, in ogni caso, non si discosterà dalla documentazione
comunemente richiesta per la concessione di un prestito (es. busta paga, dichiarazione dei redditi, etc). E chi
non ha la busta paga o un reddito dichiarato? Tale fondo rappresenta comunque, ad oggi, la misura di
maggior successo tra le agevolazioni alle famiglie: con una dotazione iniziale di 25 milioni di euro sono stati
erogati circa 34 mila finanziamenti a genitori di bimbi nati o adottati a partire dal 2009, per un controvalore di
166 milioni di euro. • ^SOCIAL CARD: LA CARTA ACQUISTI 2014. La carta acquisti è una normale carta di
pagamento elettronico utilizzabile per il sostegno della spesa alimentare e sanitaria, e il pagamento delle
bollette della luce e del gas; ha un valore di 40 euro al mese e viene caricata ogni due mesi con 80 euro sulla
base degli stanziamenti via via disponibili. Viene concessa agli anziani di età superiore ai 65 anni o ai
bambini di età inferiore ai tre che siano in possesso di particolari requisiti; la si può richiedere negli uffici
postali, presentando il modulo con la relativa documentazione. Inoltre, per quest'anno, è stata prevista una
carta acquisti sperimentale della durata di un anno, che interessa solo dodici città italiane con più di 250 mila
abitanti ed è finalizzata a contrastare la povertà delle famiglie più marginali rispetto al mercato del lavoro e
con figli minorenni. Purtroppo, non tutti riescono ad accedere a queste carte acquisti (né alla prima né alla
seconda) per la complessità della procedura di richiesta e la mancanza di informazioni tra le persone che
potrebbero • • averne diritto. Se ad esempio prendiamo come riferimento una grande città come Genova, su
990 richieste presentate: 313 pratiche (pari al 31,6 per cento delle domande ricevute) sono state valutate
idonee; 630 pratiche (pari al 63,6 per cento delle domande ricevute) sono state ritenute non idonee; 47
pratiche (pari al 4,7 per cento delle domande ricevute) sono state sospese in attesa di chiarimenti o di
integrazioni di documenti necessari alla valutazione. FONDO DI SOLIDARIETÀPERSOSPENDERE IL
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15/09/2014
Tempi - N.37 - 17 settembre 2014 - speciale famiglia
Pag. 19
(diffusione:102000)
MUTUO. Torna operativo il Fondo di solidarietà che consente la sospensione, fino a 18 mesi, del pagamento
dell'intera rata del mutuo per l'acquisto dell'abitazione principale. Bella agevolazione, ma con diversi limiti: ad
esempio, tale sospensione non può essere richiesta per i mutui nei quali il debitore mutuatario è in ritardo nei
pagamenti per oltre 90 giorni consecutivi al momento della presentazione della domanda. Inoltre la
sospensione del pagamento della rata di mutuo è subordinata alla cessazione del rapporto di lavoro
subordinato del mutuatario (ad eccezione delle ipotesi di risoluzione consensuale), di risoluzione per limiti di
età con diritto a pensione di vecchiaia o di anzianità, di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo
soggettivo, di dimissioni del lavoratore non per giusta causa, con attualità dello stato di disoccupazione. Da
quando è stato rifìnanziato, in circa 1 mese e mezzo di operatività effettiva, il fondo ha consentito a 2.200
famiglie di sospendere per 18 mesi il pagamento delle rate dei mutui per la perdita del posto lavoro. Dai dati
forniti dall'Abi e dalle Associazioni dei consumatori, si rileva che il Fondo di solidarietà ha riguardato circa 100
mila famiglie, per un controvalore di mutui - in termini di debito residuo - pari a 10,9 miliardi di euro, con un
beneficio, in media, di 7 mila euro per famiglia. ASSEGNI FAMILIARI. Sono un aiuto alle famiglie sotto forma
di contributo mensile in busta paga o sulla pensione e costituiscono un sostegno per le famiglie di lavoratori e
pensionati che rientrano in determinati parametri. Ma non tutte le famiglie ne hanno diritto e soprattutto
l'importo cambia a seconda del reddito (ma non solo): infatti tante famiglie ne rimangono escluse perché
l'assegno non spetta se la somma dei redditi da lavoro dipendente ed assimilati è inferiore al 70 per cento del
reddito complessivo del nucleo familiare. In pratica il reddito complessivo del nucleo familiare deve derivare,
per almeno il 70 per cento, da redditi di lavoro dipendente. Purtroppo la ratio della norma consiste
nell'erogare l'assegno per nucleo familiare esclusivamente a favore di nuclei familiari che percepiscono redditi
da lavoro dipendente, escludendo di fatto dall'agevolazione moltissime famiglie in cui tra i coniugi uno è
lavoratore dipendente e l'altro è un autonomo (commerciante, artigiano o professionista). BONUS MOBILI ED
ELETTRODOMESTICI. Altra bella ed utile iniziativa per chi esegue lavori di ristrutturazione è la possibilità di
usufruire di una detrazione del 50 per cento anche sulle ulteriori spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31
dicembre 2014 per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (nonché A
per i forni e per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica) finalizzati all'arredo
dell'immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo ed è
calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10 mila euro. In pratica, la detrazione è collegata
agli interventi di manutenzione ordinaria - effettuati sulle parti comuni di edifìcio residenziale - e ai lavori di
restauro e di risanamento conservativo effettuati sulle parti comuni di edifìcio residenziale e su singole unità
immobiliari residenziali. Rientrano tra i "mobili" agevolabili letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli,
sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che
costituiscono un necessario completamento dell'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione. FONDO PER
L'ACQUISTO DELLA CASA GIOVANI COPPIE. Altra bella agevolazione è il "Fondo per l'accesso al credito
per l'acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie o dei nuclei familiari monogenitoriali" con una
dotazione di 60 milioni di euro. Consente alle giovani coppie di ottenere un mutuo per l'acquisto della prima
casa, anche se prive delle garanzie abitualmente richieste. In particolare, la norma dispone che a decorrere
dall'anno 2014, l'accesso al Fondo è altresì consentito ai giovani di età inferiore a 35 anni titolari di un
rapporto di lavoro atipico. I mutuatari devono avere alla data di presentazione della domanda di mutuo un'età
inferiore a 35 anni e un reddito complessivo rilevato dall'Isee non superiore a 40 mila euro. Inoltre, non più
del 50 per cento del reddito complessivo imponibile ai fini Irpef deve derivare da contratto di lavoro
dipendente a tempo indeterminato. Il paradosso è che, se nella coppia c'è un lavoratore autonomo
commerciante o artigiano o semplice socio di società, essa non può accedervi. Dall'inizio del Fondo,
l'agevolazione ha riguardato complessivamente circa 140 mila famiglie. *tributarista e consulente del Lavoro
Foto: MASSIMIUANO ZAFFINO Pois Olio su tela, 65x75 cm, 2013
Foto: IEVA PETERSONE Ponti Superleggere Olio su tela, 106x160 cm, 2014 Collezione privata GIORGIO
ORTONA Le palazzine di Roma Olio su tela incollata su tavola, 36x47 cm, 2013
PREVIDENZA - Rassegna Stampa 16/09/2014
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15/09/2014
Tempi - N.37 - 17 settembre 2014 - speciale famiglia
Pag. 19
(diffusione:102000)
Foto: MARCO PETRUS Dalle Belle Città 8 Olio su tela, 250x170 cm, 2013
Foto: PIERPAOLO ROVERO L'ultimo e il primo giorno di Babette (particolare) Pittura digitale e smalto, 80x80
cm, 2012
PREVIDENZA - Rassegna Stampa 16/09/2014
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GESTIONE SEPARATA INPS
2 articoli
16/09/2014
Eco di Bergamo
Pag. 14
(diffusione:54521, tiratura:63295)
IN BREVE
CASA DEL GIOVANE Lavoratori atipici in assemblea VENERDÌ Un'assemblea per far emergere le tante
criticità dei lavoratori atipici, che per la loro situazione di precarietà, vengono maggiormente colpiti dalla
attuale normativa previdenziale. I sindacati di categoria Nidil-Cgil, Felsa- Cisl e Uiltemp-Uil organizzano
l'incontro (aperto in particolare a chi è iscritto alla gestione separata Inps ) giovedì alle 18 alla Casa del
Giovane di via Gavazzeni. POSTI DI LAVORO Enti pubblici Selezioni sospese Selezioni sospese domani per
i posti di lavoro negli enti pubblici. Lo comunica la Provincia, non essendo pervenute richieste ai centri per
l'impiego. Heineken rifiuta l'offerta SabMiller COLOSSI DELLA BIRRA Heineken, produttore di birra olandese
che ha uno stabilimento a Comun Nuovo, ha rifiutato l'offerta del concorrente inglese SabMiller (a cui fa capo
anche il marchio italiano Peroni): resterà quindi indipendente. Cgil: lavoro giovane alla Malga Lunga Proposte
per creare lavoro attraverso un ruolo attivo dei più giovani: è l'obiettivo primario del Piano del Lavoro per i
giovani, ideato dalla Cgil e al centro dell'annuale seminario organizzato da SpiCgil e Cgil di Bergamo al rifugio
partigiano della Malga Lunga, sul monte di Sovere. L'appuntamento è per venerdì 19 settembre alle 10.
GESTIONE SEPARATA INPS - Rassegna Stampa 16/09/2014
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16/09/2014
Il Sole 24 Ore SanitÃ
Pag. 18
(tiratura:40000)
LE SCADENZE FISCALI DI SETTEMBRE
Martedì 16 Sostituti d'imposta - Versamento ritenute alla fonte Scade il termine entro il quale i sostituti
d'imposta devono versare le ritenute alla fonte operate nel corso del mese di agosto sui redditi di varia natura
corrisposti, quali redditi di lavoro dipendente e assimilati, redditi di lavoro autonomo, provvigioni ad agenti e
rappresentanti di commercio, redditi di capitale e assimilati ecc. Per i versamenti diretti al concessionario
della riscossione i contribuenti, titolari o meno di partita Iva, utilizzano il Mod. F24. Il modello deve essere
presentato con modalità telematiche per i titolari di partita Iva, ovvero, a un'azienda di credito convenzionata,
al concessionario della riscossione o a un ufficio postale abilitato, per i non titolari di partita Iva. Sostituti
d'imposta - Redditi di lavoro dipendente e assimilati - Versamento addizionali regionale e comunale Le
addizionali regionale e comunale sui redditi di lavoro dipendente e assimilati sono dovute al momento in cui
vengono eseguite le operazioni di conguaglio, con possibilità di avvalersi al massimo di undici rate (il
versamento è dovuto invece in unica soluzione allorché cessi il rapporto di lavoro). Imposte dovute per
l'assistenza fiscale prestata a dipendenti - Versamento da parte del datore di lavoro Versamento della
seconda rata, dell'Irpef dovuta a titolo di saldo 2013 e di primo acconto 2014, trattenuta dalle retribuzioni e
dalle pensioni del mese di agosto ai lavoratori e pensionati che hanno richiesto l'assistenza fiscale (Mod.
730). Il versamento è maggiorato degli interessi. Contributi Inps - Versamento mensile Scade oggi il termine
per il versamento dei contributi Inps dovuti sulle retribuzioni dei dipendenti di competenza del mese
precedente, da eseguirsi tramite Modello F24. Inps - Contributo alla gestione separata Entro oggi deve
essere versato alla gestione separata dell'Inps il contributo sui compensi corrisposti nel mese precedente ai
soggetti tenuti all'iscrizione nell'apposita gestione separata Inps , ai sensi della legge 335/1995. Accise Pagamento imposta Ultimo giorno per pagare l'accisa per i prodotti a essa soggetti, immessi in consumo tra il
giorno 16 e la fine del mese precedente (salve le diverse scadenze stabilite per particolari prodotti). Venerdì
19 Imposte, ritenute alla fonte e Iva - Ravvedimento Scade il trentesimo giorno utile per i contribuenti che
intendono regolarizzare gli omessi o gli insufficienti versamenti di imposte o ritenute dovute entro il 20 agosto,
con l'applicazione della sanzione amministrativa ridotta al 3%, oltre agli interessi dovuti (cosiddetto
ravvedimento ex articolo 13 del Dlgs 472/1997). di Alberto Santi
GESTIONE SEPARATA INPS - Rassegna Stampa 16/09/2014
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