organismi collegiali scolastici

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organismi collegiali scolastici
ORGANISMI COLLEGIALI SCOLASTICI
DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA FISM
DI ISPIRAZIONE CRISTIANA
PREMESSA
“per avere le idee più chiare nelle scuole dell’Infanzia”
In Italia il cammino per la piena parità scolastica è ancora incompleto e incerto; infatti
nella situazione attuale rimane ancora irrisolto il riconoscimento della parità economica,
che consentirebbe di garantire alle famiglie la libera scelta per i loro figli e, per ognuna
delle scuole paritarie, la propria identità e progetto educativo condivisi da Amministratori,
Docenti e personale dipendente.
I Genitori che scelgono le nostre scuole dell’infanzia di ispirazione cristiano/cattolica,
accettano e sottoscrivono la conoscenza per il conseguente rispetto dell’identità, del
progetto educativo, delle regole di funzionamento, compreso l’onere di contribuire anche
economicamente a quanto deliberato dall’Ente Gestore, per consentire il necessario
equilibrio economico gestionale, in carenza dei contributi pubblici che dovrebbero
garantire libertà di scelta educativa, per una vera parità scolastica.
La legge 62/2000,tra gli altri requisiti obbligatori per l’accesso al beneficio della parità
contempla anche la costituzione degli Organi Collegiali Scolastici (OO.CC.SS) che deve
essere esplicitamente indicata nella domanda. Né pare eccessiva l’insistenza delle
disposizioni ministeriali in proposito, se si riflette sull’implicazione di fondo connessa con
la presenza attiva di strumenti che promuovono e tutelano la partecipazione democratica
alla gestione della scuola, attraverso gli Organi in argomento.
Una Coordinatrice ha recentemente proposto alcuni quesiti che hanno avuto l’effetto
di far prendere atto del tempo trascorso - ben 8 anni - da quella prima esposizione, e
della utilità di rivisitare tutta la materia, a beneficio di chi, nella scuola paritaria, è entrato
più tardi e potrebbe non aver avuto, o non aver, modo di consultare gli “antichi”
documenti.
“Dirigere e coordinare le scuole dell’Infanzia Paritarie FISM” - “QUADERNO della Fism Como”
n° 9 edizione del 1° gennaio 2007 -, indica competenze e funzioni proprie di chi sia
chiamato, nelle scuole dell’Infanzia paritarie,ad esercitare rispettivamente la
responsabilità della gestione della scuola e il coordinamento delle attività educative e
didattiche previste nel Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.).
Con questo - “QUADERNO della Fism Como” n° 15: - “Gli Organismi Collegiali Scolastici”, le
varie componenti: Genitori, Presidente/Legale Rappresentante, Amministratori ed
Operatori scolastici, con proprie peculiarità, fanno crescere la Comunità Educante al
servizio dei Bambini che frequentano le nostre scuole dell’Infanzia di ispirazione
cristiana/cattolica.
Como, 5 agosto2008
IL COORDINATORE PEDAGOGICO PROVINCIALE
IL PRESIDENTE PROVINCIALE FISM-COMO
(Lironi dott. Martino)
(Bianchi Cav. p.i. Claudio)
Santuario Nostra Signora
Del Prodigio
Tempio Sacrario
degli Sport Nautici [1968]
Como - Garzola
1. IL LEGALE RAPPRESENTANTE (PRESIDENTE)
SCOLASTICO.
È
DIRIGENTE
Il Legale Rappresentante della scuola dell’infanzia paritaria (solitamente il
Presidente del C.d.A. dell’Ente) è considerato a tutti gli effetti Dirigente
Scolastico.
Lo Statuto dell’Istituzione oltre alle Finalità, scopi e forma giuridica, fissa, tra
l’altro, la composizione le attribuzioni e le funzioni del Consiglio di
Amministrazione (quale Ente Gestore).
A tutti gli effetti il C.d.A., anche per la propria articolata composizione viene
considerato Organo Collegiale anche Scolastico.
n
n
Nel biennio 2000-2001, fra gli Organi Collegiali da istituire nelle scuole paritarie, era stato incluso anche il
“Consiglio di Scuola”, organismo analogo al Consiglio di Circolo ( o di Istituto ) esistente nella scuola statale.
Dal settembre 2001, la segreteria nazionale della FISM, avendo rilevato che, in parecchi casi, tale
organismo si configurava come un doppione del Consiglio di Amministrazione, ritenne opportuno disciplinare la
normativa attribuendo specifiche funzioni e chiarendo, senza equivoci, le competenze dei due organismi.
Tale decisione trovava infatti ostilità nella disposizione contenuta negli statuti delle scuole paritarie che
erroneamente prevedevano la presenza di personale dipendente nella partecipazione al Consiglio di
Amministrazione; da qui la necessità di istituire il Consiglio di Scuola.
2. CRITERI E, DIRETTIVE COMUNI A TUTTI GLI ORGANISMI COLLEGIALI
SCOLASTICI.
Indipendentemente dalle diversità di composizione e di funzioni, vi sono
indicazioni valide in generale per tutti gli Organismi Collegiali Scolastici.
Vediamo di farne di seguito una rassegna, per quanto possibile completa.
1. Per la scuola statale sono state emanate a suo tempo (1974) ben 4 leggi, - i
Decreti Delegati – con i relativi regolamenti che fissano minuziosamente
tutto quanto concerne gli Organi Collegiali Scolastici (che d’ora in poi, per
brevità, chiameremo semplicemente con la sigla OO.CC.SS.).
2. La scuola paritaria, pur essendo prima parte del sistema scolastico integrato
italiano oggi del sistema nazionale di istruzione, per effetto del
riconoscimento e del rispetto della sua autonomia, non ha avuto dal legislatore
direttive specifiche. La legge 62/2000, infatti, non precisa quali debbano
essere gli organismi, né attraverso quali modalità vengano elette le persone
che vi fanno parte, in rappresentanza elettiva delle diverse componenti
scolastiche. Né le scuole paritarie sono tenute a osservare le regole del
Ministero dell’Istruzione per lo svolgimento delle elezioni scolastiche.
L’importante è che siano adottate modalità che garantiscano rappresentanze
democraticamente designate.
3. E’ forse pleonastico ribadire che, per essere componenti dei vari organismi, è
necessario essere a conoscenza dell’identità della scuola, (collaboratori ed
amministratori), condividere e comunque accettare e sottoscrivere il progetto
educativo e le regole di funzionamento dell’ente (i genitori) compreso il
versamento del contributo dovuto dalle famiglie.
4. Ogni scuola paritaria, pertanto, è libera di autodeterminare modalità di
votazioni, schemi di funzionamento, attribuzioni e competenze dei diversi
OO.CC.SS., purché formulate in modo da assicurare la massima funzionalità
di ogni organismo, senza creare sovrapposizioni e conflitti di competenze.
Tali determinazioni dovrebbero essere recepite dal Regolamento interno.
5. Ad evitare sperequazione di indirizzi fra scuola e scuola, la Segreteria
nazionale della FISM e, in subordine quella provinciale di Como, hanno però
ritenuto opportuno fornire una serie di suggerimenti al fine di rendere
ragionevolmente omogeneo questo aspetto gestionale.
6. Per ogni O.C.S., è stabilito un minimo di due riunioni annuali, da considerare
obbligatorie; nulla vieta che, per rispondere a esigenze e necessità specifiche,
le singole scuole possano superare tale numero di sedute.
7. Per ogni riunione di ciascun O.C.S. è indispensabile redigere un verbale, che
per memoria futura o correttezza gestionale dovrà essere conservato nella
scuola al fine di documentare ad eventuali controlli ispettivi ministeriali il
funzionamento reale degli OO.CC.SS.
8. E’ buona norma che gli OO.CC.SS. elettivi vengano rinnovati (totalmente o
parzialmente a seconda della necessità) entro il primo mese di ogni anno
scolastico (settembre). S’intende che sino a detto rinnovo, restano in carica i
precedenti componenti che non abbiano perso il requisito della eleggibilità.
9.
Sono candidabili ed eleggibili negli OO.CC.SS. i genitori che hanno accettato
e sottoscritto quanto in premessa indicato.
10. Nel caso di OO.CC.SS. che comprendano membri elettivi, a questi ultimi
incombe l’impegno di mantenere i collegamenti con la categoria che li ha
espressi, recependone le esigenze e presentandole in seno all’organismo di cui
fanno parte.
11. La validità delle sedute, salvo casi particolari da individuare preventivamente,
è legata alla presenza del numero legale che in genere corrisponde alla metà
più uno dei componenti.
12. Nella prima seduta, semprechè non sia previsto diversamente da specifiche
disposizioni, i componenti eleggono il presidente e il segretario.
3. LE PROCEDURE ELETTORALI.
Per gli organismi che hanno componenti o cariche elettive (Assemblea di
sezione, Assemblea Generale dei Genitori della scuola, Consiglio di intersezione,
Consiglio di Scuola) la procedura elettorale nella sua forma ufficiale prevede:
- la costituzione di un seggio elettorale con presidente e almeno due scrutatori;
- l’individuazione, fra gli aventi diritto, di candidati disponibili e consenzienti;
- la formulazione di liste elettorali;
- la votazione espressa in forma scritta su appositi fogli, nel rispetto della
privacy e della segretezza del voto;
- la stesura di un verbale delle elezioni effettuate;
- la proclamazione ufficiale degli eletti mediante affissione all’albo della scuola
del verbale di votazione, a cura del presidente del seggio elettorale.
E’ tuttavia possibile e ammessa un’altra procedura che segua modalità meno
formali, ma nella sostanza rispetti le regole della partecipazione democratica. In
specie, qualora tutti gli aventi diritto al voto siano d’accordo, si può seguire la
prassi della designazione verbale dei candidati e della loro votazione per alzata di
mano o per acclamazione, senza che la validità legale della elezione sia
minimamente inficiata.
A maggior ragione, in questa ipotesi, è indispensabile che il procedimento
seguìto e i relativi risultati vengano verbalizzati e pubblicizzati come detto sopra.
4. I GRUPPI DI OO.CC.SS.
-
Per comodità di analisi, gli OO.CC.SS. possono essere ripartiti in tre gruppi:
il Consiglio di Amministrazione;
quelli costituiti da soli genitori;
quelli costituiti da soli docenti e responsabili di scuola;
quelli misti, che comprendono genitori e operatori scolastici.
In sintesi:
ORGANISMI COLLEGIALI SCOLASTICI
CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE
Componenti il Consiglio di
Amministrazione
Legale Rappresentante:
Dirigente Scolastico
COSTITUITI DA SOLI
GENITORI
Assemblea dei Genitori
di una sezione
Assemblea Generale
dei Genitori della Scuola
COSTITUITI DA
SOLI OPERATORI
SCOLASTICI
Collegio Docenti
della Scuola
Collegio Docenti
di zona
Collegio Provinciale
Coordinamento di zona
FORMATI DA
COMPONENTI DI
VARIA ESTRAZIONE
Consiglio di Sezione
Consiglio di
Intersezione
Consiglio di Scuola
Di seguito vengono esaminati i singoli organismi precisandone formazione,
rapporti di rappresentanza e competenze.
4.1 - OO.CC.SS.
COSTITUITI DA SOLI GENITORI.
4.1.1 - Assemblea dei genitori di una sezione.
E’ formata da entrambi i genitori di ciascun iscritto nella sezione.
Viene convocata dall’insegnante della sezione o dalla coordinatrice di scuola,
ma può anche essere convocata per iniziativa del Presidente dell’Ente o su
richiesta dei genitori.
Nella prima riunione l’assemblea elegge uno/due suoi rappresentanti per il
Consiglio di Intersezione; uno dei due è designato Presidente dell’assemblea. Il
loro incarico ha la durata di un anno, ed è rinnovabile finché essi hanno figli
frequentanti nella sezione.
L’assemblea di sezione collabora con l’insegnante (o le insegnanti) della
sezione per la miglior soluzione di questioni o problemi concernenti la sezione.
E’ organismo consultivo e propositivo. Ha potere deliberativo solo per la
nomina dei suoi rappresentanti e per quella del proprio presidente.
La coordinatrice e/o l’insegnante della sezione possono partecipare
all’assemblea con diritto di parola.
Gli incontri si effettuano nei locali della scuola, fuori dell’orario scolastico.
4.1.2 - Assemblea Generale dei genitori della Scuola.
Ne fanno parte entrambi i genitori di tutti i bambini iscritti nella scuola.
Nella prima riunione, convocata dal Presidente dell’Ente o dalla Direttrice o
dalla Coordinatrice della scuola, se delegate, l’assemblea elegge al suo interno il
Presidente.
Il Presidente, su richiesta scritta di almeno un terzo dei componenti può
convocare l’assemblea. Qualora non si raggiunga il numero legale (metà più uno
dei componenti), si effettua una seconda convocazione (mezz’ora dopo) e, in
questo caso, l’assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
Possono partecipare alle riunioni dell’assemblea generale – con il solo diritto
di parola – gli operatori scolastici, docenti e non, e gli amministratori della scuola.
Anche questo è organo consultivo e propositivo. Il potere deliberativo è limitato
alla nomina del presidente e dei propri rappresentanti negli organi di gestione della
scuola.
Nella prima riunione dell’anno, i genitori presenti nell’assemblea eleggono:
a) il proprio presidente;
b) il segretario;
c) il genitore (può anche essere lo stesso presidente) o i genitori che li
rappresentano negli Organi collegiali della scuola.
Tutti gli eletti durano in carica un anno e sono rieleggibili, a condizione che
abbiano ancora figli frequentanti nella scuola.
Le riunioni si svolgono in locali della scuola, al di fuori dell’orario scolastico.
L’Assemblea ha le attribuzioni di:
- prendere conoscenza della programmazione educativa e didattica annuale;
- esprimere il proprio parere sul P.O.F. e sulle varie iniziative scolastiche;
- formulare proposte per il miglioramento della qualità del servizio e
dell’offerta formativa;
- prendere conoscenza del lavoro svolto nell’anno e dei risultati conseguiti;
- nominare i rappresentanti dei genitori che annualmente fanno parte del
Consiglio di Scuola.
NOTA: Nel caso di scuola monosezionale, l’assemblea di sezione è anche
assemblea di scuola.
4.2 - OO.CC.SS.
COSTITUITI DA SOLI OPERATORI SCOLASTICI.
4.2.1 – Il Collegio Docenti della Scuola.
Questo organismo viene istituito nelle scuole plurisezionali. Esso comprende
di diritto tutti i docenti che, a qualsiasi titolo, operano nella scuola comprese
pertanto le insegnanti assunte part-time, quelle addette al sostegno degli alunni
disabili, le cosiddette “insegnanti jolly”e le eventuali specialiste per laboratori
(quali ad esempio: le psicomotriciste, le docenti di 2ª lingua, le insegnanti di
musica regolarmente assunte con apposito contratto, le supplenti per il periodo di
durata dell’incarico loro conferito, ecc.).
Del collegio docenti di scuola fa parte anche la Direttrice o la Coordinatrice
cui spetta, di diritto, la convocazione (almeno bimestrale, al di fuori dell’orario di
attività didattica) e la presidenza delle riunioni.
Il collegio si insedia all’inizio dell’anno scolastico. Di ogni incontro,effettuato
in un locale della scuola, la segretaria designata dalla Direttrice o Coordinatrice,
redige sintetico verbale.
Le attribuzioni di competenza del Collegio docenti di scuola comprendono:
- elaborare ogni anno la programmazione educativa e didattica;
- verificare e valutare periodicamente l’attuazione e l’efficacia dell’attività
didattico-educativa, in rapporto agli obiettivi fissati nella programmazione;
- esaminare i casi di alunni in difficoltà di inserimento o di apprendimento, per
individuare strategie di supporto con cui affrontare e risolvere i problemi
evidenziati;
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prendere in considerazione proposte di altri organi collegiali (assemblee dei
genitori e consiglio d’intersezione) per le eventuali modifiche di competenza
al POF;
approvare formalmente la parte relativa al POF di competenza del collegio,
mettendolo in visione o a disposizione delle famiglie all’atto delle iscrizioni
dei Bambini, dopo i formali provvedimenti di ratifica e/o eventuali modifiche
adottati dal Consiglio di Amministrazione;
formulare e presentare all’organo di gestione (C.d.A.), per il tramite della
Direttrice o della Coordinatrice, le proposte in merito alla formazione delle
sezioni, all’organizzazione scolastica ed al miglioramento dell’offerta
formativa;
deliberare, con congruo anticipo e comunque prima dell’inizio delle vacanze
estive, il calendario delle attività extra-curricolari del nuovo anno scolastico,
che diventa esecutivo dopo l’approvazione formale da parte del C.d.A;
contribuire per la parte di competenza alla stesura della bozza di Regolamento
interno ed eventuali modifiche o integrazioni ad esso, da sottoporre
all’approvazione del Consiglio di Amministrazione;
Eleggere i rappresentanti dei docenti che annualmente fanno parte del
Consiglio di Scuola.
Dalle competenze elencate si evince che si tratta di organo consultivo e
propositivo. Ma ha anche potere deliberativo per quanto riguarda la parte
relativa al POF di competenza del collegio e la programmazione pedagogicodidattica.
4.2-2 - Il Collegio Docenti di zona
Le motivazioni che hanno indotto la Fism nazionale alla decisione di istituire
questo ulteriore O.C.S., che si affianca a quello della singola scuola senza peraltro
esserne un doppione né vanificarne attribuzioni e competenze, sono tutte ragioni
ancorate a esigenze concrete che, in definitiva, convergono nella direzione di
favorire la formazione professionale del corpo docente e, di conseguenza,
contribuiscono al miglioramento della qualità del servizio.
Fondamentalmente si tratta di un vincolo di obbligatorietà giuridicamente
sancito dalla legge 62/2000 in merito all’istituzione e al funzionamento degli
OO.CC.SS. nelle scuole paritarie;
Un secondo motivo è quello di completare il quadro degli OO.CC.SS. con un
organismo analogo al Collegio docenti di Circolo o di Istituto delle scuola statali,
nonché costituire un valido snodo organizzativo per l’efficiente collegamento fra
centro e periferia.
Valgono inoltre queste ulteriori motivazioni qui citate:
a) essere d’aiuto alle scuole non statali paritarie affinché possano superare
l’isolamento derivante dalla loro strutturale autonomia di antica data;
b) costituirsi come elemento di omogeneità fra le scuole di un determinato
territorio, per quanto riguarda gli obiettivi formativi e didattici, senza peraltro
limitare alle singole scuole la libera scelta di contenuti, metodi e modi per
conseguirli;
c) essere strumento di incontro, conoscenza, scambio, stimolo e arricchimento
culturale e personale fra docenti di scuole diverse, superando la cerchia – più
o meno limitata – del dialogo all’interno del collegio di scuola;
d) consentire alle scuole monosezionali o bisezionali di inserirsi in un dialogo
più articolato e vario, e di confrontarsi con punti di vista e modalità operative
di più ampio respiro;
e) far circolare idee, progetti, altrimenti destinati ad esaurirsi nell’ambiente
ristretto della singola scuola;
f) permettere alle docenti di dare e ricevere, in spirito di fratellanza solidale e
servizio, utili apporti di esperienza professionale.
Questo O.C.S. è composto da tutti i docenti, le direttrici e le coordinatrici, in
servizio, a qualunque titolo, nelle scuole non statali (paritarie e vigilate) comprese
in una delle aree in cui è suddiviso il territorio della provincia. Sostituisce a tutti
gli effetti il collegio docenti di scuola delle sedi monosezionali ed è comunque
supporto efficace anche per le plurisezionali. Sotto questo profilo è un organismo
analogo – per scopi e funzioni – al Collegio docenti della scuola statale, ma con
poteri esclusivamente propositivi. Per definizione e per sua natura esige la
presenza di TUTTI i docenti scolastici della zona e non soltanto di rappresentanze,
più o meno numerose e significative delle singole scuole.
Si riunisce,ordinariamente, almeno tre volte nell’anno scolastico in una scuola
della zona su convocazione del coordinatore (della coordinatrice) di zona, nella
sede, data e orario notificati con congruo anticipo alle scuole interessate, per
trattare gli argomenti posti all’ordine del giorno.
La coordinatrice di zona è nominata dal Presidente provinciale della FISM,
preferibilmente individuata tra le insegnanti o le coordinatrici di scuola
componenti del collegio stesso, ma può anche essere persona esterna avente i
requisiti necessari. Essa sceglie il segretario, che redige il verbale e lo fa pervenire
alla Fism provinciale e alle scuole della zona, conservandone copia agli atti.
Le competenze attribuite al Collegio docenti di zona si possono così
riepilogare:
- approfondire le linee generali della programmazione educativa e didattica;
- individuare e suggerire riferimenti contenutistici comuni e/o itinerari di lavoro
su tematiche di interesse generale;
- prendere in esame strumenti di osservazione del comportamento degli alunni,
modalità di verifica, modelli e procedure di monitoraggio/valutazione dei
processi e degli esiti;
- prendere in considerazione o studiare gli strumenti per verificare la “qualità
del servizio” e della proposta formativa delle singole scuole, finalizzati alla
loro autovalutazione;
-
-
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-
suggerire modalità di documentazione dell’attività didattica in modo da
rendere concretamente visibile a tutti i soggetti interessati e coinvolti
l’itinerario di lavoro e il progetto educativo;
analizzare ed elaborare strategie e programmi per il miglioramento dei
rapporti scuola-famiglia, onde favorire la più completa condivisione del
progetto educativo;
rendere possibile l’articolazione in gruppi di lavoro autogestiti nei quali
collaborino insegnanti di scuole diverse della zona;
approfondire o ipotizzare progetti di innovazione/sperimentazione
metodologico-didattica, di collegamento con altre scuole, anche statali e di
collegamento fra scuola ed extrascuola;
studiare e dibattere argomenti culturali/professionali, anche in relazione a
documenti modificativi della gestione della scuola;
scegliere di propria iniziativa o fra quelli proposti dalla FISM provinciale, gli
argomenti su cui riflettere e dibattere negli incontri.
4.2.3 - Il Collegio Provinciale delle Coordinatrici/ori di zona.
E’ costituito dalle Coordinatrici di zona della provincia che ne fanno parte di
diritto. Si riunisce non meno di 4 volte nell'anno scolastico e ogni altra volta che
ne sorga la necessità, presso la sede provinciale della FISM, presieduto dal
Coordinatore provinciale.
Questi è nominato dal Presidente provinciale e fa parte del Consiglio
provinciale della Fism con cui tiene i collegamenti in rappresentanza del collegio
delle coordinatrici di zona.
La convocazione, contenente l’ordine del giorno, sottoscritta congiuntamente
dal Coordinatore e dal Presidente provinciale deve avvenire per iscritto, con
congruo anticipo sulla data degli incontri, precisando sede, data e orario.
Questo O.C.S. assolve, con poteri consultivi e propositivi, a una serie di
funzioni, tra cui:
- svolgere un ruolo di animazione, stimolo e raccordo nei confronti delle
coordinatrici/ori di zona;
- fungere da osservatorio provinciale della qualità della scuola e del servizio;
- formulare proposte degli argomenti da trattare nei collegi di zona;
- formulare proposte al Consiglio provinciale per le iniziative di aggiornamento
del personale scolastico e promuoverle, anche differenziate per zona, in
risposta ai bisogni espressi dai singoli collegi docenti;
- proporre occasioni di formazione sul versante della responsabilità pedagogica
dei gestori;
- favorire un ampio confronto su problematiche comuni alle diverse zone;
- svolgere azione di promozione, di monitoraggio e verifica sul funzionamento
delle scuole, assicurando omogeneità nelle scelte di fondo;
- avanzare proposte di innovazione e sperimentazione, offrendo supporti per la
loro attuazione;
-
4.3
omogeneizzare e coordinare, nel limite del possibile, le attività dei collegi di
zona nel rispetto della loro autonomia;
individuare modalità e strumenti per monitorare la “ricaduta” delle scelte
operative sugli utenti della scuola e sulle comunità educanti.
- OO.CC.SS.
ESTRAZIONE.
MISTI, FORMATI DA COMPONENTI DI VARIA
4.3-1 - Il Consiglio di Sezione.
Questo organismo viene istituito ed opera esclusivamente nelle scuole
monosezionali. E’ consultivo e propositivo.
E’ formato dall’insegnante (o dagli insegnanti) della sezione cui spetta la
convocazione e che svolge la funzione di presidente, e da uno/due
rappresentanti dei genitori eletti dall’assemblea dei genitori della sezione stessa,
durante il primo mese di ciascun anno scolastico.
I rappresentanti dei genitori durano in carica un anno scolastico e sono
rieleggibili finché hanno figli frequentanti nella scuola.
Il consiglio di sezione si riunisce in un locale della scuola almeno 2 volte
all’anno in ore non coincidenti col funzionamento della scuola (prima dell’inizio
o dopo la fine) e ogni altra volta che ne sorga la necessità.
Le sue competenze corrispondono a quelle del Consiglio di intersezione
illustrato al punto successivo al quale perciò si rimanda.
4.3.2 - Il Consiglio di Intersezione.
E’ formato dalle insegnanti di tutte le sezioni e da uno/due rappresentanti
dei genitori per ciascuna sezione eletti dalle rispettive assemblee di genitori
durante il primo mese dell’anno scolastico.
Il consiglio d’intersezione, è un organo propositivo e consultivo; dura in carica
un anno ed i rappresentanti dei genitori sono rieleggibili finché hanno figli
frequentanti la scuola.
E’ convocato e presieduto dalla Direttrice o dalla Coordinatrice della scuola la
quale – nella prima riunione – designa una segretaria che rediga sintetici verbali
sull’apposito registro, da conservare nella scuola a cura della suddetta Direttrice o
Coordinatrice.
Si riunisce nella scuola almeno 2 volte all’anno e ogni altra volta che ve ne sia
esigenza in orario non coincidente con quello di funzionamento della scuola.
-
-
-
-
Le sue competenze comprendono:
formulare al Collegio docenti e al Consiglio di Amministrazione proposte
concernenti l’azione didattica ed educativa, nonché innovazioni utili per
ampliare e migliorare l’offerta formativa della scuola;
avanzare proposte atte a migliorare l’organizzazione scolastica e l’utilizzo
razionale degli spazi;
ipotizzare il potenziamento e/o la miglioria di strumenti, materiali e
attrezzature in vista del conseguimento degli obiettivi e delle finalità che la
scuola si propone;
promuovere in generale la collaborazione scuola-famiglia e, in particolare,
nelle occasioni coincidenti con ricorrenze, manifestazioni, eventi organizzati
atti ad avvicinare la scuola al mondo esterno;
esprimere il proprio parere su questioni che siano prospettate dall’organo di
gestione.
4.3.3 - Il Consiglio di Scuola.
In stretta sintonia col Consiglio di Amministrazione – organo responsabile del
POF, del Progetto Educativo e dell’identità di ispirazione cristiana della scuola –
per attuare e dare significato alla partecipazione e alla collaborazione dei genitori
nella elaborazione delle attività e nella organizzazione interna della Scuola
dell’Infanzia paritaria, in ottemperanza alla vigente legislazione, viene istituito il
Consiglio di Scuola così composto:
•
rappresentanti del personale docente, nella misura di uno ogni tre sezioni,
con arrotondamento ad unità superiore;
•
un rappresentante del personale ATA;
•
rappresentanti dei genitori, nominati dall’Assemblea Generale dei genitori
della Scuola, all’inizio dell’anno scolastico. Il numero dei rappresentanti dei
genitori deve essere pari a quello dei rappresentanti dei docenti;
•
il/la Presidente del Consiglio di Amministrazione della Scuola dell’Infanzia
o un Suo Delegato;
•
la Direttrice/ore o Cordinatrice/ore della Scuola dell’Infanzia.
Esperti o persone qualificate circa i problemi dell'infanzia possono
temporaneamente partecipare al Consiglio di Scuola su proposta dello stesso e
invito dell'Ente gestore.
Il Consiglio di Scuola dura in carica un anno.
Il Presidente del Consiglio di Scuola è scelto tra la componente genitori.
Il Segretario, nominato annualmente fra uno di componenti, redige il verbale
delle riunioni che, di volta in volta, a cura del Presidente del Consiglio di Scuola
viene trasmesso in copia al Presidente del Consiglio di Amministrazione per
eventuali provvedimenti del caso.
I genitori componenti del Consiglio di Scuola sono rieleggibili di anno in
anno e decadono quando perdono i requisiti di eleggibilità.
Il Consiglio di Scuola si riunisce in seduta ordinaria almeno due volte
all’anno e in seduta straordinaria ogni qual volta il Presidente del Consiglio di
Scuola, lo ritenga opportuno. Detto Consiglio può riunirsi anche su richiesta
motivata di almeno un terzo componenti.
Le sedute sono sempre convocate dal Presidente del Consiglio di Scuola con
congruo preavviso scritto da recapitarsi a tutti i componenti.
Al Consiglio di scuola, che è organismo consultivo e propositivo, sono
attribuiti i seguenti compiti:
•
integra il piano di lavoro pedagogico-didattico-educativo proposto dal
Coordinamento provinciale Fism o di zona;
•
verifica della rispondenza col progetto educativo e presa d’atto della
programmazione annuale;
•
esamina ogni anno il POF – parte di competenza – esprimendo il proprio
parere al Consiglio di Amministrazione;
•
analizza e approva i progetti innovativi o di sperimentazione elaborati dal
collegio docenti di scuola;
•
promuove azioni promozionali per il miglioramento del servizio e della
qualità della scuola;
•
verifica periodicamente la permanenza dell’identità della scuola, come istituto
formativo di ispirazione cristiana;
•
offre disponibilità e supporti per l’integrazione dei bambini in difficoltà;
•
esamina e ricerca soluzioni ai problemi segnalati dagli altri OO.CC.SS.;
•
esamina e valuta segnalazioni e richieste presentate dalla Coordinatrice di
scuola;
•
formula proposte di modificazione – parte di competenza - al regolamento
interno della Scuola da sottoporre all’esame e all’approvazione del Consiglio
di Amminstrazione;
•
promuove scambi didattico-culturali con altre Scuole non statali e statali;
•
favorisce e mantiene i rapporti con la scuola primaria, anche con momenti di
confronto della didattica adottata;
•
propone iniziative tese ad un più proficuo rapporto scuola-famiglia;
•
propone il modo di utilizzare i fondi preventivati dalla Scuola dell’Infanzia
per l’acquisto di materiale didattico e ludico, ecc.;
•
esprime pareri sull'orario e sul calendario scolastico;
•
propone gli specialisti che dovranno operare nell'ambito della Scuola con
compito socio-psico-pedagodico e la consultazione di esperti per casi
specifici;
•
collabora con gli operatori del servizio medico-socio-psicopedagogico
presente nel territorio;
•
propone e promuove iniziative per l'educazione permanente degli operatori e
dei genitori.