RASSEGNA STAMPA NAZIONALE FEDERGIOCO

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RASSEGNA STAMPA NAZIONALE FEDERGIOCO
RASSEGNA STAMPA NAZIONALE FEDERGIOCO
DEL 15 GENNAIO 2013
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14-01-2013 ore 18:54 - vc
VIETNAM: SLOT ROTTA MA VINCITA VA PAGATA
Tribunale di giustizia ordina a un Casinò di pagare 55,5 milioni di dollari vinti con una slot machine difettosa nel 2009
Vietnam. Il Tribunale di giustizia di Ho Chi Minh City ha ordinato a un Casinò di pagare 55,5 milioni di dollari
vinti con una slot machine nel 2009. La corte popolare non ha ritenuto valide le tesi della difesa che
chiedeva l'annullamento della vincita poiché ottenuta con una macchina difettosa che in ogni caso non
avrebbe potuto pagare oltre il premio massimo pari a 46.000 dollari. Il Tribunale ha dato ragione al giocatore,
affermando che il Casinò avrebbe dovuto segnalare l'anomalia o il difetto della slot con apposito cartello,
segnalazione che non venne mai fatta. La casa da gioco dovrà ora versare la somma indicata e farsi carico
delle spese processuali.
Adria Gaming incorpora la Meloni Srl
In: Apparecchi Intrattenimento, Aziende, Primopiano
15 gennaio 2013 - 11:09
(Jamma) Meloni Partecipazioni Srl, società del Gruppo Melonari di Castel San Pietro Terme
(Bologna), ha venduto ad Adria Gaming International Spa – società con sede a Rimini del
gruppo Novomatic, operatore leader nel settore del gioco e delle scommesse - una
partecipazione di controllo pari all’80% del capitale sociale di So.ge.slot Spa. Lo ha reso noto
un comunicato, in cui si ricorda che So.ge.slot Spa, insieme alle società da quest’ultima
controllate, gestiscono in Italia oltre 5000 slot-machine e video lottery con ricavi di circa 27
milioni. Il Closing dell’operazione è stato effettuato il 10 gennaio. Gli aspetti fiscali e contabili
dell’operazione sono stati curati dallo Studio Serantoni e Associati, nelle persone dei soci
Francesco Serantoni e Alberto Bassi, mentre gli aspetti legali sono stati curati da BLF Studio
Legale, nelle persone dei soci Roberto Ludergnani e Giuseppe Forni e degli associati
Giovanni Ludergnani e Andrea Corbelli.
Nella tranquilla provincia americana arriva il
casinò degli indiani
Scritto da Michela Carboni Martedì 15 Gennaio 2013 10:19
Il casino Mohegan Sun ha annunciato di aver presentato domanda per l’ottenimento di una licenza per la
costruzione di una casa da gioco a Palmer, inMassachusetts, un annuncio che ha suscitato subito molte e
opposte reazioni. “Oggi facciamo un passo cruciale nell’adempiere alla nostra missione che è di portare nella
regione nuovi posti di lavoro e crescita economica”, afferma il presidente del consiglio tribale dei Mohegan,
Bruce ‘Two Dogs’ Bozsum. “Il nostro intento è di essere il primo casinò ad aprire le sue porte in
Massachusetts”.
Il consigliere comunale Paul Burns ha accolto con favore la notizia, affermando che Palmer era ed è una
location migliore rispetto alle altre proposte in quanto ha molto terreno disponibile. Secondo il consigliere c’è
un forte supporto da parte della comunità al progetto, in quanto in grado di guidare lo sviluppo economico
della zone centrale e occidentale dello Stato e di aggiudicarsi quote di mercato che “nessun sito urbano
sarebbe riuscito a ottenere”.
Jennifer Baruffaldi, portavoce dei ‘Citizens for Jobs and Growth in Palmer’, afferma che i membri del
gruppo pro-casinò applaudono la scelta di Mohegan Sun di portare posti di lavoro ed entrate alla città.
Come detto, non tutti la pensano così e anzi i membri di ‘Quaboag Valley Against Casinos’ temono che
un casinò porterebbe maggiore traffico, devierebbe il business degli attuali negozi e porterebbe i residenti a
giocare trovando i soldi nell’affitto dei propri locali. “Io non credo che ci sia tutto il supporto al progetto che
Paul Burns dice che c’è”, afferma Emy Shepherd, residente a Monson. Il presidente del gruppo anticasinò Iris
Cardin ha già annunciate che l’organizzazione si incontrerà in una vecchia scuola di Palmer per decidere
come continuare a combattere il progetto di casinò. A suo dire Palmer è oggi una comunità accogliente che
potrebbe essere rovinata da un casinò. “Porta prostitute. Porta droga. Questa non è Las Vegas”.
Mohegan Sun si unisce ad altre tre compagnie che sono in corsa per aprire casino nella parte occidentale del
Massachusetts.
Il casinò Mohegan del Connecticut si trova a circa 85 miglia a sudest di Palmer. La compagnia gestisce anche
una sala giochi in Pennsylvania, la Mohegan Sun di Pocono Downs.
Casinò & gaming hall, nuovo slancio al
movimento
Scritto da Anna Maria Rengo Lunedì 14 Gennaio 2013 11:50
Anche se il tema nuovi casinò non fa parte di nessun programma elettorale, e ci sarebbe stato da
sorprendersi se fosse accaduto altrimenti, esso torna d’attualità da nord a sud, con il risorgere di varie
rivendicazioni da parte di quei comuni che da anni si battono, invano, per ottenere la riapertura o apertura di
una propria casa da gioco, in grado di dare impulso all’economia e al turismo, oltre che nuove entrate alle
casse pubbliche.
Dopo la missiva che il sindaco di San Pellegrino Terme ha inviato al ministro dell’Interno Annamaria
Cancellieri, nella quale spiega nei dettagli, affidati a uno studio legale, i motivi per cui ormai il ‘monopolio’
dell’azzardo detenuto dai quattro casinò esistenti è da considerarsi superato dai fatti, anche in Sicilia ha
ripreso slancio il movimento pro-casinò, per esempio con la presa di posizione del Frunti Nazziunali
Sicilianu che, nel chiedere un impegno alla rinnovata Assemblea regionale siciliana, ritira in ballo la questione
che dal punto di vista statutario la Regione avrebbe la possibilità di procedere per conto suo all’apertura di
un casinò, senza attendere una legge nazionale di deroga alle norme del codice penale.
Si tratta di una libera interpretazione di quanto prevede l’articolo 31 dello Statuto della Regione Siciliana che
in realtà è stata fatta anche in passato, supportando e supportata anche da disegni di legge regionali che
proponevano di procedere proprio per questa strada.
Da parte sua, però, il Comune di Taormina (individuato come se non l’unico, certamente come il primo
candidato ad avere un casinò) intende procedere per le vie istituzionali ‘tradizionali’. Tant’è che in occasione
di una recente visita del ministro Cancellieri nella cittadina, il sindaco Mauro Passalacqua ha accennato, tra
gli altri temi affrontati, alle decennale questione, ottenendo una disponibilità di massima da parte della
titolare del Viminale ad approfondirla. Chissà dunque se nelle prossime settimane non si possa procedere a
un incontro romano, pur tenendo conto che ormai ci si avvicina alle elezioni e che dunque si andrebbe
eventualmente a discutere il tema con un ministro uscente.
Intanto però oltre al movimento pro-casinò si rafforza anche quello, complementare e certamente non
antagonista, di chi vuole un ridisegno complessivo del gioco pubblico in Italia, trovando correttivi a quella
diffusione che da più parti suscita interrogativi e preoccupazioni. A tale proposito, come rende noto il
portavoce dell’Associazione nazionale per l’incremento turistico Gianfranco Bonanno, “in Anci si è
costituito un tavolo tecnico insieme con Anit e Lexgiochi con il proposito di sensibilizzare forze politiche e
parlamento sulla capillarizzazione dell'attuale sistema di offerta di gioco. Quindi l'obiettivo è quello di cercare
soluzioni, anche in collaborazione con l'industria (vedi vademecum Anci/Sapar e Confindustria) per proporre
al legislatore linee guida che tengano conto delle competenze/attribuzioni alle amministrazioni locali circa la
disciplina delle sale. In questo contesto è ovvio che il progetto kursaal è ben visto e costituisce senz'altro un
modello cui ispirarsi perché coinvolge gli enti locali sotto il profilo della sicurezza urbana, e quindi del
controllo sociale, assicurando anche ricadute economiche”. Sullo sfondo, si colloca quel progetto di ‘un
casinò per regione’ più volte proposto e sostenuto anche trasversalmente, ma che mai ha davvero imboccato
la strada di un iter parlamentare, visto che delle decine di proposte di legge che a vario titolo hanno
proposto la nascita di casinò o il ridisegno delle norme attuali, nessuna, pur assegnata alle commissioni, è
poi stata esaminata in sede referente.
Piano d’impresa Casinò Sanremo, verso
slittamento consiglio comunale
Scritto da Amr Lunedì 14 Gennaio 2013 12:48
Potrebbe mancare il numero legale, al consiglio comunale di Sanremo che domani sera ha tra gli altri punti
all’ordine del giorno l’approvazione del piano d’impresa triennale delCasinò. Nessun intento di ostacolare
l’iter per l’atteso rilancio della Casa da gioco, possibile appunto solo tramite un piano che, dopo numerose
revisioni anche perché rispetto alla versione originaria è anche cambiato il consiglio di amministrazione che
lo ha redatto, è già stato approvato dalla giunta comunale.
Piuttosto, si tratta di una questione a metà tra il burocratico e l’opportunità politica visto che il
sindaco Maurizio Zoccarato dovrebbe sciogliere entro il 16 gennaio (e non il 17 come inizialmente aveva
calcolato) il nodo relativo alle sue dimissioni annunciate a fine anno. L’ipotesi più plausibile è che decida di
ritirarle, nel qual caso, per evidenti motivi, è opportuno che partecipi al consiglio comunale che dovrà
decidere sul futuro del suo Casinò. Si va dunque verso uno slittamento di 48 ore del consiglio comunale, che
in caso di mancanza del numero legale sarà rinviato a giovedì.
15-GEN-2013
Lettori: n.d.
Diffusione: n.d.
Dir. Resp.: Ferruccio de Bortoli
da pag. 11
15-GEN-2013
Lettori: n.d.
Diffusione: n.d.
Dir. Resp.: Ferruccio de Bortoli
da pag. 11
Lettori: n.d.
Diffusione: n.d.
Totoguida Scommesse
15-GEN-2013
da pag. 5