convegno canapa

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convegno canapa
Cooperativa
Pace e Sviluppo ONLUS
per un commercio equo e solidale
ufficio organizzazione
FIERA 4PASSI.ORG
www.4passi.org
IL RITORNO DELLA CANAPA, DAL PIATTO AL TETTO
Convegno
“La canapa: un'opportunità attuabile per uno sviluppo sostenibile”
Domenica 17 maggio, ore 10,00
Auditorium Provincia di Treviso – Sant’Artemio, Treviso
Interverranno il presidente Assocanapa Bio Felice Giraudo e la vicepresidente Margherita
Baravalle, e alcune realtà presenti alla Fiera 4passi.org, che illustreranno molti dei possibili
utilizzi della canapa (alimentazione, abbigliamento e calzature, cosmesi, edilizia).
Secondo i dati di Assocanapa (basati sulle vendite di seme da parte del Coordinamento nazionale), nel
2014 in Italia sono stati coltivati a canapa 1.290 ettari, oltre il doppio rispetto al 2013 (400), divisi tra
314 aziende. La maggior parte delle aziende che coltivano canapa (59, per 110 ettari) sono concentrate
in Piemonte – e in provincia di Torino ha sede anche Assocanapa -, seguite dalla Puglia (44 aziende,
245 ettari). Ma la prima regione per superficie coltivata è proprio la Toscana, con 328 ettari su 13
aziende: la prima provincia è quella di Arezzo.
E’ un coltura che si basa su un’agricoltura povera e “pulita” che può sostenere un’economia agraria
sempre più al collasso. Fino agli anni Cinquanta era diffusissima nelle nostre campagne: l’Italia era la
seconda produttrice mondiale, prima per qualità. Non necessita infatti di diserbanti, di fertilizzazioni
avendo lei stessa queste funzioni e, se piantata nel periodo giusto, di irrigazioni. Non a caso con la sua
coltivazione si stanno riqualificando zone altamente inquinate come quelle adiacenti all’Ilva di
Taranto. www.assocanapa.org
In tutto il Veneto sono sempre state molto diffuse sono le industrie tessili: lanifici, cotonifici, setifici e
canapifici. In provincia di Treviso nell’Ottocento i canapifici erano attivi tra Cornuda e Crocetta. Tra i
maggiori esempi ci furono il Canapificio Veneto di Cornuda, dove oggi ha sede la Tipoteca, e il
Canapificio Antonini e Ceresa di Crocetta del Montello che, costruito nel 1882, arrivò a contare la
presenza di quasi tremila operai. Fu l'avvento delle fibre sintetiche a causare il declino della canapa e a
portare lentamente alla chiusura definitiva dei canapifici dopo la metà del Novecento.
A 4 passi saranno presenti diverse realtà venete che rappresentano la trasversalità della
canapa, materia prima ideale per utilizzi diversi:
ALIMENTAZIONE
AgriBioRiviera, Padova - www.agribioriviera.it
Il seme di canapa e gli alimenti derivati (olio, farina, ecc.) contengono altri importanti componenti tra cui
in particolare proteine che comprendono tutti gli aminoacidi essenziali, in proporzione ottimale e in
forma
facilmente
digeribile.
E’
quindi
alimento
ideale
per
vegani
e
vegetariani.
L’olio di canapa viene estratto per spremitura a freddo dai semi che si formano dai fiori femminili
all’incirca a metà luglio. Ha un gusto gradevole, può essere usato a crudo per condire, oppure essere
assunto come integratore.
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COSMESI
La Saponaria, Vallefoglia – Pesaro e Urbino - www.lasaponaria.it
Azienda che realizza artigianalmente prodotti cosmetici a base di olio extravergine di oliva,
ingredienti biologici ed equosolidali. Dietro ad ogni ricetta c’è la tradizione dell’autoproduzione, la
collaborazione con piccoli coltivatori locali e una ricerca continua di ingredienti e formule a basso impatto
ambientale, delicate ed efficaci sulla nostra pelle.
Luigi Panaroni, chimico per studi e per passione e mastro saponaio, ama sperimentare nuove ricette e
non si stanca mai di imparare e di migliorare: ha partecipato a diversi corsi di specializzazione nel
settore cosmetico ed erboristico e non sembra voler smettere.
A novembre 2014 ha dato vita alla linea cosmetica Hippiness, a base di canapa 100% italiana. Si tratta
di una serie prodotti per uomo, realizzati a mano, con ingredienti certificati biologici e a “filiera etica”. Il
nome è dovuto al fatto che... basta annusarli per ritrovare il sorriso! Il principio principale è l’olio di
canapa, dalle proprietà emollienti e ristrutturanti.
La canapa, una pianta dalle mille virtù. “Per formulare i nostri cosmetici - spiega Elisa Salvi, responsabile
ricerca e sviluppo formulativo - abbiamo scelto di realizzare un estratto e di utilizzare i semi della
pianta, la parte maggiormente funzionale, da cui ricaviamo un olio dalla eccezionali proprietà: si assorbe
facilmente ed è efficace su pelli sensibili ripristinandone la naturale elasticità, luminosità e funziona di
barriera”. Si tratta dunque di un percorso, quello dal campo alla nostra pelle, interamente sostenibile e
dai benefici diffusi che partono da un sano rapporto con la Terra (e con chi la coltiva e la abita), da
un’azienda artigiana a conduzione etica fino ad arrivare a prodotti cosmetici, sani, buoni e sicuri che
fanno la felicità di chi li usa.
La canapa è preziosa in cosmetica grazie alla sua ricchezza in grassi polinstaturi e vitamine. Con i
cosmetici Hippiness aiutiamo a riportare in Italia la sua filiera di produzione.
ABBIGLIAMENTO
Vestire Biologico, Enego – Vicenza
La coltura della canapa ha una lunga tradizione in Veneto, e in particolare nel Bellunese, dove veniva
utilizzata per realizzare indumenti (camice da notte, fasce per bebé) e prodotti tessili per la casa
(canovacci, tovaglie, ecc.). Molto in uso era anche la “mezzalana”, ossia la fibra mista di canapa e lana,
per realizzare gli indumenti più esposti all’usura: infatti la fibra di canapa, più resistente, aveva la
funzione di mantenere il capo, mentre la lana con il tempo andava consumandosi.
Vestire Biologico, progetto ideato da Michela Musitelli a Enego – Vicenza, artigiana discendente da
un’antica famiglia di artigiane tessitrici della Valle di Fiemme, riprende l’antica usanza di filare la canapa
per realizzare indumenti che “profumino di natura”, che rispettino la delicatezza della pelle e ne
favoriscano la traspirazione.
CALZATURE
Risorse future – Monte Urano, Fermo - www.risorsefuture.net
Risorse future è un percorso di produzione di calzature ecosostenibili rispettose della natura sia nei
materiali usati che nei procedimenti di lavorazione. L’incontro con il progetto EcoMarcheBio ha portato
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alla realizzazione di calzature che sono fatte da materiali vegetali (canapa e sughero) così da potersi
definire animal free. Queste due nuove linee di prodotto sono certificate Vegan.
I vantaggi dell'uso della canapa come fibra tessile hanno inizio fin dalla sua fase di coltivazione non
essendo necessari pesticidi ed erbicidi né l’uso di alcuna concimazione.
Il tessuto che ne deriva è morbido e confortevole da indossare. Grazie alla sua fibra cava, è fresco in
estate e caldo in inverno, è in grado di assorbire l'umidità del corpo – tenendolo asciutto – e il calore dal
corpo disperdendolo all'esterno.
La resistenza agli strappi è tre volte maggiore a quella del cotone e tra le fibre naturali è quella che
meglio resiste all'usura. La canapa è una fibra viva. A motivo di ciò, una scarpa in canapa esposta all'aria
per una notte è in grado di rigenerarsi perdendo gli odori di cui è impregnata. Idrorepellente, e quindi
adatta anche ai giorni di pioggia, è foderata all’interno con il cotone che la rende ancora più calda e
confortevole. Attualmente per la colorazione usiamo coloranti ecologici senza metalli pesanti ma stiamo
testando delle tinture vegetali.
ABITAZIONI
Case d’erba, Noale - Venezia
Case d’erba è un progetto che riunisce professionisti, installatori e imprese convinti che l’attenzione alla
salubrità, alla durevolezza ed alla sostenibilità ambientale di costruzioni vecchie e nuove si ottenga con
un nuovo modo di pensare e costruire i nostri spazi vitali.
Ripartiamo dal recupero di materiali sani e naturali, a basso impatto ambientale e disponibili a km 0,
ripartiamo a progettare e costruire insieme i nostri spazi di vita, abbinando sistemi tecnologici efficienti a
soluzioni tradizionali per consumare poco e vivere bene, con la possibilità di riutilizzare o smaltire in
ambiente i materiali utilizzati.
Il contributo delle costruzioni in materiali vegetali alla salvaguardia ambientale deriva essenzialmente
dalla capacità di non immettere, ma di “sequestrare”, biossido di carbonio. Per vivere, le piante
convertono CO2 e acqua negli idrocarburi di cui esse sono costituite. Questo componente inquinante
viene sequestrato all’atmosfera e fissato nei tessuti delle piante. La canapa è un’ottima fissatrice di CO2.
Al netto delle emissioni di trasporto e lavorazione, un metro quadro di muratura in canapa e calce ha
sequestrato all’aria 35 kilogrammi di biossido di carbonio.
Sono inoltre materiali vapour active, cioè in grado di assorbire e rilasciare vapore acqueo creando
un effetto tampone nei confronti delle variazioni di umidità e di temperatura dell’aria. Questo è dovuto
alle microscopiche porosità della fibra di canapa, che trattengono l’aria e permettono di ottenere
condizioni climatiche stabili e confortevoli all’interno delle abitazioni.
Secondo Mike Lawrence, ricercatore che dirige il Building Research Park, il centro di ricerca sulle
costruzioni sostenibili all’Università di Bath (Inghilterra), i materiali da costruzione in fibra di canapa si
adattano perfettamente ai criteri costruttivi definiti dagli standard Passivhaus, che sono concetti guida
di progettazione a basso consumo energetico e anche nuovi possibili parametri di certificazione
ambientale per gli edifici. Questo standard è già stato adottato in 30 mila abitazioni europee.