Uccise Stella, scovato in Irlanda
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Uccise Stella, scovato in Irlanda
Latina Il giornale di CRONACA VENERDÌ 12 FEBBRAIO 2016 29 Dopo aver causato l’incidente nel 2013 evase dai domiciliari e fuggì all’estero Uccise Stella, scovato in Irlanda A incastrare Daniel Domnar un profilo falso su facebook. Arrestato dai carabinieri di Monza di STEFANO CORTELLETTI S i era drogato e ubriacato. Poi senza patente si era messo alla guida di un’auto provocando un grave incidente sulla Nettunense ad Aprilia in cui morì una bambina di 8 anni, Stella Manzi. Fu arrestato e posto ai domiciliari. Ma evase un anno dopo scappando in Irlanda. La sua latitanza è finita il 10 febbraio a Dublino, incastrato dalla voglia di smanet- g A sinistra la piccola Stella Manzi, morta per le ferite riportate. A destra Daniel Domnar, alla guida dell’auto che provocò il tragico incidente. Guidava ubriaco e drogato, la bimba morì 48 ore dopo tare su Facebook (sotto falso nome). Lui, Daniel Domnar, pregiudicato di nazionalità rumena, è stato arrestato dalla Polizia irlandese su segnalazione dei carabinieri di Monza, in esecuzione di un mandato d’arresto europeo. Al termine di complesse indagini avviate sin dal dicembre 2015 dagli investigatori guidati dal tenente colonnello Giuliano Gerbo, condotte anche con l’ausilio del raggruppamento Carabinieri Investigazioniscientifiche di Roma – Ufficio tecnologie informatiche, i militari sono riusciti a localizzare e far arrestare il latitante 23enne evaso il 10 novembre 2014 dagli arresti domiciliari, concessigli a Desio, presso l’abitazione dellamadre, facendo perdere le proprie tracce nonostante le attive ricerche dei militari dell’Arma. Il giovane il 26 dicembre 2013, ad Aprilia alla guida di una Ford Ka, in forte stato di alterazione psico-fisica provocato dall’assunzione di alcool e stupefacenti e sprovvisto di patente di guida, perché mai conseguita, provocava un grave sinistro stradale, nel quale moriva la piccola Stella Manzi di otto anni. Per rintracciarlo i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza hanno indagato a fondo e per lungo tempo nel- L’INTERROGAZIONE la vita del latitante e della sua cerchia familiare e relazionale, individuando le utenze telefoniche in uso a numerosi soggetti ed esaminando i tabulati del traffico telefonico. Nel corso delle indagini, estese anche al mondo web, è stato individuato il profilo Facebook utilizzato sotto falso nome dal latitante, che è quindi stato localizzato nell’area metropolitana di Dublino. I Carabinieri hanno poi avviato immediatamente le procedure per l’internazionalizzazione del provvedimento di cattura, necessario per la successiva estradizione in Italia, ottenendo il mandato di arresto europeo, applicato dal Ministero della Giustizia. La fondamentale sinergia con l’Ufficio italiano dell’Interpol ha consentito di avviare un costante scambio informativo con le autorità di polizia irlandesi che, finalmente, il 10 febbraio, hanno localizzato e arrestato il ricercato a Blanchardstown, un sobborgo di Dublino, dove si nascondeva presso alcuni connazionali. I genitori di Stella Manzi si trovano attualmente all’estero: hanno avuto la notizia e stanno organizzando il rientro. La Pegna chiede risposte all’ente sulla prevenzione “Defibrillatore nei luoghi pubblici” “Una risposta insoddisfacente, soprattutto quando c’è in ballo la salute di cittadini e di persone che lavorano per l’ente di piazza Roma. L’amministrazione, alla luce dei numerosi malori subiti dal personale e dagli utenti, dovrebbe pensare di fare uno sforzo in più dotando la sede comunale di un defibrillatore”. Una proposta chiara, quella avanzata dal consigliere della lista Aprilia Valore Comune Vincenzo La Pegna durante il consiglio comunale di ieri pomeriggio. L’esponente di centrodestra nei giorni scorsi aveva presentato un’interrogazione per chiedere all’amministrazione comunale se le sedi comunali siano dotate di strumenti di pronto intervento e cassette di pronto soccorso per intervenire in caso di incidenti o gravi malori e di personale adeguatamente formato per intervenire in caso di emergenza. Richieste seguite a numerosi episodi di utenti colpiti da malori all’interno del municipio. L’atto presentato dopo il malore di un dipendente LE INDAGINI DEI CARABINIERI DI APRILIA Tentano di rubare un’auto alla Stazione Tentato furto di un’autovettura presso la stazione centrale di Aprilia. L’episodio si è consumato nel primo pomeriggio di ieri. Ignoti avrebbero tentato di forzare la portiera di una delle auto parcheggiate presso la stazione ferroviaria, ma forse disturbati durante l’azione avrebbero desistito, lasciando però evidenti segni di effrazione sulla vettura, molto probabilmente di proprietà di uno di un pendolare, costretto a recarsi verso la capitale per ragioni di lavoro o di studio. Ad accorgersi del danno procurato al mezzo, una pattuglia dei carabinieri del reparto territoriale di Aprilia impegnata nelle operazioni di controllo del territorio. Il tentato furto non è ancora stato denunciato. I militari della caserma di via Tiberio intanto hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza private e di proprietà del comune presenti in zona, nel tentativo di ricostruire con precisioni L’ultimo caso la settimana scorsa, quando un dipendente è stato colto da un arresto cardiaco e immediatamente soccorso da una persona formata che si trovava casualmente all’interno della struttura. Il delegato alle finanze ha risposto alle perplessità del consigliere, confermando la presenza presso gli edifici pubblici delle cassette di pronto soccorso come imposto dalla legge. Misure insufficienti per La Pe- quanto accaduto e identificare gli autori del danno. Un intervento tempestivo frutto del maggiore controllo effettuato dai carabinieri di Aprilia su tutto il territorio, nel tentativo di prevenire i reati consumati ai danni dei cittadini, dando risposta alle preoccupazioni manifestate solo alcune ore fa dai pendolari riguardo la poca sicurezza riscontrata presso le stazioni di Aprilia e Campoleone. F.C. gna,proprio in virtù dei numerosi episodi avvenuti in passato e dell’elevato numero di persone che frequenta il palazzo di piazza Roma. “Non basta rispettare gli obblighi imposti dalla legge- ha commentato La Pegna- quando si tratta di preservare la salute dei dipendenti e dei cittadini. L’amministrazione dovrebbe dotare gli uffici pubblici anche di strumenti adeguati, come il defibrillatore e formare il personale per intervenire tempestivamente”. F.C.