primo piano - SCI editrice

Transcript

primo piano - SCI editrice
PRIMO PIANO
Escavatori
“ragno”
Luglio 2012 -
mt 45
Escavatori “ragno”
di Vito Di Taranto
Gli escavatori cingolati o gommati, pur destando meraviglia per le loro prestazioni
operative, sono spesso costretti a fermarsi dinanzi a elevate pendenze del terreno.
Esiste una categoria di mezzi, di cui spesso non si parla e che continua a rimanere
sconosciuta anche per molti degli esperti del movimento terra, che sorprende
proprio per la capacità di eseguire lavori erroneamente ritenuti impossibili
Oltre ogni limite
L
a crisi che avvolge il movimento terra penetra
in ogni angolo del
mercato dei mezzi d’opera.
È innegabile. Ma nel settore specifico degli escavatori
“ragno” sembra essere meno profonda, perché questi
mezzi vengono impiegati
in lavori particolari, estremi e di nicchia, dove altre
tipologie di macchine non
possono essere impiegate.
Allo stesso tempo i costruttori che operano in questo
campo sono veramente pochi e ciò rende la concorrenza effettivamente inferiore. Parlando del mercato di
questi ultimi anni, riferisce
Alfredo Calzoni, direttore di
stabilimento Euromach, “i
costi orari non sono diminuiti; ciò permette ai nostri
clienti di poter lavorare comunque a prezzi ‘onesti’ e di
mantenersi quindi ‘sani’.
Le applicazioni
Una delle attività lavorative
più diffuse degli escavatori
46 mt - Luglio 2012
“ragno” è quella del movimento terra in alta montagna, dove le pendenze del
terreno o le condizioni del
fondo sul quale si deve
operare rendono pressoché impossibile l’impiego di mezzi tradizionali.
Si sfruttano quindi le caratteristiche di grande agilità
e capacità di superare gli
ostacoli di questi escavatori, che sono spesso sollevati
e trasportati sul posto con
un elicottero. È, ad esempio,
il caso della costruzione o
della manutenzione di rifugi alpini o di impianti sciistici. Ma può anche essere il
caso di attività di messa in
sicurezza di fronti di frana,
sondaggi, perforazioni,
eccetera. Per molti lavori
si rende necessario assicurare le macchine contro
il ribaltamento verso valle
con specifiche attrezzature
come i verricelli idraulici.
Una seconda attività lavorativa è quella forestale.
Sono sempre più numerosi
gli accessori che consentono di eseguire lavori fino a
oggi svolti esclusivamente
a mano. Possono così essere
tagliati, trattenuti e trasportati fusti di media grandezza
con un solo utensile, oppure possono essere tagliati,
potati e trattati gli alberi
dei boschi caratterizzati da un fondo impervio e
inaccessibile. Con il tempo
gli attrezzi sono diventati
sempre più potenti, richiedendo ai costruttori delle
potenze idrauliche sempre
maggiori, fino ad arrivare
alla modifica degli impianti
idraulici, in modo da destinare una congrua portata
fissa specifica per l’accessorio.
La pulizia dei canali d’irrigazione estende il raggio
di azione degli escavatori
“ragno” anche nelle pianure: tali manutenzioni sono
effettuate anche nei letti dei
fiumi o dei torrenti, potendo la quasi totalità delle
macchine lavorare con
elevate altezze di guado.
Le caratteristiche
tecniche
Uno degli aspetti caratteristici di questo genere di
mezzi è il sottocarro per
il quale, salvo specifiche
applicazioni, non vengono
impiegati cingoli ma ruote.
Ciascuna di queste è vincolata a un braccio che può
essere sollevato, abbassato
e ruotato di un ampio angolo rispetto al centro ralla,
indipendentemente dagli
altri bracci. Tale peculiarità
consente di “copiare” i dislivelli del fondo e mantenere
una buona stabilità in tutte
le situazioni operative.
Ed è proprio questa configurazione di apertura degli
appoggi che conferisce
alla categoria di macchine il nome di escavatori
“ragno”.
Per la traslazione sono
presenti diverse soluzioni in funzione del tipo di
impiego al quale la macchina è destinato. Solo per le
più “eleganti” sono previste quattro ruote. Per molte
applicazioni vengono infatti usate unicamente le ruote
motrici posteriori, per altre
sono presenti anche le ruote
anteriori folli, spesso di
diametro ridotto, e per altre
ancora è adottata la trazione 4x4 con bloccaggio dei
differenziali. Gli pneumatici
sono specificamente previsti per l’impiego fuoristrada
estremo.
La sterzatura può essere
Le aziende citate
Batemag www.batemag.com
Euromach www.euromach.com
Kaiser www.kaiser.li
Menzimuck www.menzimuck.com
realizzata, nelle macchine più semplici, mediante rotazione dei bracci di
appoggio. In altri casi sono
presenti alle estremità dei
due bracci anteriori delle
cerniere mediante le quali
le ruote possono ruotare
rispetto ai bracci medesimi.
In altri casi, tali impianti di
sterzatura sono presenti su
tutti e quattro gli appoggi, conferendo al mezzo
importanti caratteristiche
di mobilità.
Su molte macchine è
possibile disporre di due
stabilizzatori, azionati
idraulicamente mediante specifico cinematismo,
incernierati alle estremità
dei bracci di appoggio, in
prossimità delle ruote. Questi
elementi hanno la funzione
di garantire una maggiore
stabilità alla macchina e
sono caratterizzati da una
piastra inferiore sagomata
con una dentatura molto
pronunciata in grado di
assicurare una buona presa
sul terreno. L’attrezzatura di
lavoro prevede sempre due
bracci articolati, il secondo dei quali a estrazione
telescopica. Sono previste le connessioni idrauliche ausiliarie per i diversi
accessori.
La cabina di comando è
sovente dotata di tutte le
comodità come aria condizionata, sedile con sospensione, eccetera, oltre alle
necessarie protezioni previste dalla vigente normativa.
La gestione delle attrezzature operative avviene
attraverso joystick e pedali.
Il numero dei comandi
idraulici e delle funzioni
può arrivare a superare le 25
unità. Il computer di bordo è
un elemento di fondamentale importanza per un corretto utilizzo della macchina e
per il migliore sfruttamento
delle sue potenzialità. 
I criteri di scelta
Per attività che non
richiedono frequenti
spostamenti ma
necessitano di
buone caratteristiche
dell’appoggio a terra
si può considerare
di impiegare un
escavatore con
trazione solo su
due ruote, potendo
eventualmente anche
fare a meno delle
due folli
Per lavori in alta
montagna o su
fondi estremamente
scoscesi, dove
non si riesce ad
arrivare se non con
l’elicottero, diventa
molto importante
la leggerezza
della macchina e
meno importante
la trazione o la
specifica prestazioni
di scavo
Per lavori di pulizia
dei canali, nei quali
si trova molto
fango e ci si
deve assicurare
il disimpegno
nell’uscita dagli
argini, diviene
particolarmente
importante la
trazione sulle quattro
ruote il bloccaggio
dei differenziali e
l’impianto di sterzo
Per l’impiego
forestale è
indispensabile
disporre di adeguata
portata idraulica
per l’accessorio,
oltre a un carro in
grado di potersi
muovere con agilità
anche in spazi
ristretti. L’impiego
degli stabilizzatori
aggiuntivi garantisce
maggiore operatività
Luglio 2012 -
mt 47
Escavatori “ragno”
Euromach
Per lavori impegnativi
Fondata nel 1977, la Euromach garantisce ai clienti
30 anni di esperienza nella
costruzione di escavatori
“ragno”. Sono oltre 2.000
le macchine vendute in
tutto il mondo, destinate
non solo alle aree montane,
ma anche a quelle paludose e alla bonifica dei canali
d’irrigazione. La produzione Euromach è solo per il
50% destinata al mercato italiano. Per seguire la
vocazione verso i lavori più
impegnativi, Euromach ha
spinto molto in questi ulti-
Alfredo Calzoni
direttore stabilimento Euromach
mi anni sull’innovazione,
fortificando le potenzialità
dei propri mezzi e riuscendo a chiudere l’anno 2011
con un fatturato record mai
registrato prima.
I modelli attualmente offerti sono 12, caratterizzati da
pesi operativi compresi tra
i 1.900 e i 15.300 kg.
Le principali caratteristiche
del sottocarro sono l’allargamento, il sollevamento
e l’abbassamento idraulico
dei quattro appoggi, che
INFO
48 mt - Luglio 2012
possono essere comandati separatamente in modo
da riuscire a seguire tutte
le configurazioni del terreno, garantire la necessaria
stabilità operativa della
macchina e la disponibilità
della trazione sia su due che
su quattro ruote. Esistono
anche modelli con appoggi
anteriori telescopici, con o
senza ruote, dotati di piastre
di estremità con pronunciati denti antiusura. La cabina è provvista, secondo
le più recenti normative,
delle necessarie protezioni
una a ingranaggi da 32 l/min
per i servizi e una a pistoni solo per l’accessorio, da
240 l/min. In totale 810 l/min.
Proprio quest’ultima pompa
risulta essere partico-
una stabilità ottimale sono
presenti anche due ulteriori
appoggi articolati, incernierati idraulicamente sulle
armature delle ruote anteriori. La cabina, insonorizzata,
è dotata di struttura antiribaltamento ROPS e FOPS di
primo livello. Sono presenti i
fari di lavoro con protezioni
e vetri anteriori in lexan.
L’escavatore R125 è equipaggiato con un motore
John Deere 4045HF475
turbo da 4.500 cm3. Le forze
di strappo e di penetrazione
sono rispettivamente di 125
e 78 kN. La rotazione della
torretta è continua su 360°,
con la sicurezza di un freno
lamellare negativo, con
valvola ammortizzatrice di
frenata. Per la trazione idrostatica viene impiegata una
pompa a pistoni in circuito
chiuso, con una pressione di
lavoro di 450 bar. È presente un blocco differenziale di
serie. La velocità massima
è di 9 km/h. L’escavatore,
equipaggiato con benna,
è in grado di coprire un
raggio di azione di circa
8,5 m, anche grazie allo
sfilo telescopico del braccio secondario. La larghezza
della macchina può variare
fra i 2.100 e i 4.530 mm.
“Se esiste un particolare settore di applicazione per gli escavatori
ragno che risulti trainante rispetto agli altri? Direi il settore di
applicazione classico: l’utilizzo in alta montagna per operazioni
di ripristino. È sempre e comunque un’attività trainante rispetto
alle altre. Per quanto riguarda invece una ‘geografia tipica’ per
i clienti degli escavatori ‘ragno’, diciamo che in Italia l’80%
di questi mezzi è utilizzato in Trentino Alto Adige; all’estero ci
sono paesi che hanno una tradizione abbastanza importante
nell’utilizzo di queste macchine e sono Francia, Svizzera, Austria
e Repubblica Ceca. In altri paesi l’uso è limitato ed è anche
abbastanza difficile riuscire a farne capire l’utilità”.
per l’operatore. I comandi
idraulici delle attrezzature sono proporzionali e
raggruppati su due leve e
due pedali.
I modelli R125 e R 145 sono
gli escavatori di ultima
generazione. Le principali
caratteristiche sono, rispettivamente: peso operativo
di circa 12.500 e 16.000 kg;
potenza motore di 125 e
200 kW.
Per soddisfare la crescente
richiesta di potenze idrauliche per i numerosi accessori
con i quali vengono allestite
le macchine, Euromach ha
sviluppato un sistema idraulico innovativo utilizzando
quattro pompe; una a pistoni, idrostatica da 175 l/min
per la trazione, una a pistoni
da 360 l/min per il braccio,
larmente importante, in
quanto l’accessorio viene
sempre alimentato dalla
stessa quantità di olio, indipendentemente dagli altri
movimenti dell’escavatore.
Inoltre, tramite il computer
di bordo, è possibile modificare a piacimento la portata e la pressione in base al
tipo di accessorio che si va
a montare. L’escavatore è
equipaggiato con quattro
grandi ruote motrici, sterzanti indipendentemente
l’una dall’altra. Per garantire
L’ESCAVATORE EUROMACH R125
Peso
12.500 kg
Motore
John Deere 4500
Potenza
125 kW
Sottocarro
4x4
Batemag
Ai massimi livelli
La ditta Osma, nel cuore
della Lombardia, è inserita
nel settore delle attrezzature per lavori forestali e si
occupa della fabbricazione
e della distribuzione degli
escavatori Batemag ad
appoggi articolati, con pesi
operativi da 3,8 a 13 t.
Le strutture portanti di
queste macchine sono
costruite con acciai speciali Weldox 700 e 900,
caratterizzati da un limite
di snervamento minimo
rispettivamente di 700 e
900 N/mm2. Questi materiali garantiscono la migliore
combinazione tra buone
proprietà meccaniche, resilienza e saldabilità. L’acciaio
Weldox 900, in particolare,
è destinato agli elementi per
i quali la leggerezza è un
fattore fondamentale ed è
utilizzato nella costruzio-
ne dei bracci principali del
mezzo.
Gli escavatori Batemag sono
equipaggiati con motori
Perkins e Kubota raffreddati
ad acqua, tutti rispondenti
alle norme Tier III e Tier IIIB
attualmente in vigore;
questi marchi garantiscono in tutto il mondo assistenza e ricambi in tempi
ridotti, per evitare costosi
fermi macchina. Le potenze installate vanno da 28 a
110 kW. Su tutta la gamma
è possibile installare filtri
antiparticolato per abbattere ulteriormente le emissioni nocive.
L’impianto idraulico degli
escavatori prevede sistemi
Load Sensing prodotti da
Bosch Rexroth. La tecnologia “flow sharing” LUDV
permette di ottenere un’elevata precisione nel controllo
dei movimenti e la possibilità di gestire più movimenti contemporaneamente
e indipendentemente gli uni
dagli altri. Il posto guida è
confortevole, completo di
sedile ammortizzato ad aria
Grammar, riscaldato e regolabile con comandi elettrici.
Il climatizzatore automatico è di serie, insieme al
vetro anteriore apribile e
ai servocomandi, dotati di
mini-joystick.
L’ESCAVATORE BATEMAG P100
Peso
13.000 kg
Motore
Perkins 4 cilindri turbo
Potenza
110 kW
Sottocarro
4x4
Kaiser
Ruote o cingoli
Kaiser produce quattro serie
di escavatori “ragno”, equipaggiabili eventualmente
con allestimenti speciali.
La serie S1 è caratterizzata
da dimensioni compatte,
peso operativo di circa 7 t
e potenza di 70 kW.
Gli appoggi anteriori possono essere estesi
idraulicamente per ottenere una maggiore stabilità;
le ruote anteriori possono
essere rapidamente smontate per garantire operatività nelle situazione più
estreme.
La serie SX, con un peso
operativo di 8,5 t, offre
una migliore stabilità per
le grandi pendenze, grazie
alle ampie regolazioni del
sottocarro. Con tali caratteristiche viene sovente
impiegata per lavori in alta
montagna.
La serie S2, da 116,9 kW,
viene offerta partendo da
9,8 t in quattro differenti
versioni: normale, 4x4, 4x4
Cross e 4x4 Gator.
Il modello 4x4, con peso
operativo di 10,2 t, oltre
agli evidenti vantaggi
della trazione che permette maggiori margini di
movimento, è dotato di
due stabilizzatori azionabili idraulicamente e di due
ruote sterzanti, rispetto alle
relative armature di sostegno.
Per il modello 4x4 Cross,
da 10,9 t, oltre alla rotazione, sollevamento e abbassamento rispetto al centro
ralla dei quattro appoggi,
sono previste quattro ruote
sterzanti e due stabilizzatori
aggiuntivi.
Il modello 4x4 Gator è
equipaggiato con un parti-
colare sistema di sterzatura delle ruote anteriori, in
grado di ridurre lo sforzo di
rotazione delle stesse incrementando così i margini di
manovra.
La serie S3 è offerta nelle
versioni Allroad e Track:
nella prima sono previste
quattro ruote sterzanti con
ampi angoli di rotazione;
nella seconda, al posto
delle quattro ruote, sono
previsti quattro cingoli di
appoggio che incrementano la capacità di trazione
e di disimpegno.
L’ESCAVATORE KAISER S3
Peso
da 11,3 t
Motore
Perkins 1104D-E44TA
Potenza
116,9 kW
Sottocarro
4x4
Luglio 2012 -
mt 49
Escavatori “ragno”
li
model
I primi uova
della n
SERIE
ET
®ivoluzione
macchine compatte.
La nuova generazione di escavatori
compatti da 1,7 a 2,4 tonnellate.
Maggiori info al numero: 051-6651566
Contatto: [email protected]
www.wackerneuson.com
Menzi Muck
Applicazioni infinite
La gamma di produzione degli escavatori della
Menzi Muck è molto ampia,
partendo da macchine che
hanno un peso operativo
di circa 2.000 kg fino ad
arrivare al modello A111
da circa 12.000 kg.
In questo range di produzione esistono molte versioni,
alcune delle quali risultano
particolarmente indicate
per applicazioni specifiche
come quello delle costruzioni civili, con accessori
da perforazione, o quello
ferroviario, per il quale le
macchine sono equipaggiate con doppio sistema
di traslazione, in modo da
poter percorrere lunghe
distanze anche sui binari.
Per far fronte alle molteplici attività, gli escavatori
Menzi Muck possono essere equipaggiati con una
grande varietà di utensili
e accessori.
Il verricello forestale, ad
azionamento idraulico, è
stato ad esempio progettato per un’azione di esbosco
professionale ed è dotato di
un sistema di inversione
della fune per commutare
rapidamente la direzione del tiro da anteriore a
posteriore. Alcuni degli
utensili più impiegati sono:
pacciamatrice a catena, per
falciare e trinciare orizzontalmente; trincia-sarmenti, per il trattamento dei
boschi e della boscaglia;
cesoie idrauliche per siepi,
per tagliare e raccogliere
il materiale in una unica
operazione; abbattitrice,
per interventi di selvicultura razionali. Oltre al
tipico attrezzo, sono inoltre
presenti diversi modelli di
benna a pinza, con rotazione idraulica senza fine,
il sistema di cambio rapido dell’attrezzo, la testa
idraulica orientabile e il
martello pneumatico con
silenziatore.
Gli escavatori della Menzi
Muck sono apprezzati per
la grande flessibilità e affidabilità, che dimostrano in
tutti i settori di impiego, e
per il notevole contenuto
tecnologico dei mezzi.
Menzi Muck A91
50 mt - Luglio 2012
Peso
12.000 kg
Motore
John Deere 4045HF285
Potenza
104 kW
Sottocarro
4x4