Camminare-aria-aperta 28KB Oct 17 2016 06:47:44 PM

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Camminare-aria-aperta 28KB Oct 17 2016 06:47:44 PM
Respirando
a pieni polmoni
La bella stagione invoglia il movimento, vuoi l’attività fisica vuoi lo
sport, cioè la versione agonistica. Fa bene camminare, in
particolare utilizzando soluzioni cittadine o appena fuori porta,
senza bisogno di gite lunghe in collina o in montagna
di Gianni Poli
Chi lo desidera parli pure di sport, e ci riferiamo a coloro che se indossano scarpette
da ginnastica o scarponcini si trasformano immediatamente in agonisti, affrettano il
passo o si mettono a correre. Non vedono l’ora gli irriducibili, la bella stagione è il loro
starter, si mettono subito in azione. Per tutti gli altri la bella stagione, la primavera
inoltrata, consente di godere dei benefici del muoversi all’aria aperta, che non sono
pochi: l’attività fisica stimola l'attività del cervello, migliora sensibilmente l’umore,
influenza anche i livelli ormonali. Una medicina tonificante per l’organismo.
Dimenticano l’agonismo, basta camminare di buon passo, magari affrontando un
Percorso Verde con soste attrezzate, in cui svolgere esercizi graduati nella fatica, in un
parco cittadino. Può essere questa un’ottima soluzione, a bassissimo costo, senza
bisogno di recarsi in collina o in mezza montagna a fare escursionismo. A proposito, il
termine italiano escursionismo mette insieme due verbi inglesi – to trek e to hike –
ciascuno utile a definire la modalità del camminare o compiere un lungo viaggio a
piedi. Magari impervio, come è spesso il trekking, che fa riferimento alla camminata
lenta, costante, modello “nave del deserto”. Con soste ridotte al minimo. L’hiking al
contrario non si sofferma sulla velocità, indica semplicemente il camminare. A
qualsiasi velocità che non si tramuti in corsa.
Il trekking può anche essere leggero (light, dicono i britannici) ma contempla in ogni
caso un equipaggiamento minimo: zo zaino per ospitare l’acqua e quel minimo di
provviste per l’escursione, oltre al k-way per contrastare la pioggia o le temperature
che variano al peggio. Quanto alle scarpette, devono essere idonee sui terreni che la
gita contempla, ma c’è chi si munisce di un paio di scorta, per fronteggiare pioggia o
fango.
Le escursioni, a vario titolo, sono sempre assecondate dalla morfologia del nostro
Paese che presenta una varietà di soluzioni, adatte ai camminatori di ogni genere e
qualità. Si può procedere lungo strade sterrate, sentieri, camminare sul morbido o sul
duro, le opzioni sono tantissime. Basta scegliere dando un’occhiata al meteo, prima di
avviarsi, per evitare sorprese. Un suggerimento utile è non partire mai da soli, per
qualsiasi evenienza.
Senza essere soci di Legambiente, durante queste gite – chiamiamole così,
familiarmente – ci si rende conto di quanto la maleducazioni avvilisca il Paese, in
presenza di rifiuti che costellano il cammino, anche in alta montagna. Se volete
approfittare di una sosta per un picnic, nulla di male – le formiche del circondario ve
ne saranno grate – abbiate la compiacenza di non lasciare tracce della vostra sosta in
termini di resti, organici e non. Esistono i cestini, anche se sono sempre meno del
necessario.
L’arrivo della bella stagione induce in taluni euforia, in altri stanchezza. Nulla di
preoccupante, ma qualche precauzione va presa. In primo luogo l’organismo è
chiamato, in presenza di temperature esterne in rialzo, a smaltire più in fretta e
meglio il calore che si produce con l'attività fisica. Se in inverno ci si copre per non
disperdere il calore (e consentire al meglio la temperatura di base, i famosi 37°
centigradi), in primavera è bene spogliarsi, con intelligenza. La termoregolazione può
essere un problema soprattutto in presenza di vento che dà la sensazione di attenuare
il calore. L’insolazione o, peggio, il colpo di calore, vanno contrastati
Per chi ha problemi di allergie ai pollini una semplice avvertenza: cercare di muovervi
dopo che è piovuto perché la pioggia abbatte al suolo i pollini e le polveri sottili, gli
inquinanti purtroppo presenti in città. Se invece intervengono fenomeni asmatici è
sempre meglio rivolgersi allo specialista per le utili indicazioni.
Contro i disordini
Proprio l’estensione del periodo di luce nella bella stagione permette di migliorare
alcuni stati patologici come il SAD, acronimo che significa disordini nervosi stagionali.
La sigla riguarda in particolare l’alterazione duratura del tono dell'umore,
contraddistinta da fasi alterne depressive in autunno/inverno e di euforia o eccitazione
in primavera ed estate.
Va detto che chi soffre di meteoropatia la primavera induce stanti di sonnolenza,
ipertensione, ridotta attentività e concentrazione, affaticamento fisico (astenia),
nervosismo, sensazione di fiato corto e sindromi depressive. Anche chi soffre di mal di
testa in primavera rischia di veder peggiorare le proprie condizioni. Per queste
persone l’attività fisica è indicata con moderazione, ma loro per prime solitamente se
ne astengono.
Consigli pratici
Con la bella stagione si suggerisce di iniziare a bere di più: prima, durante e dopo
l’attività fisica, che va sempre graduata. Occorre allenarsi un po’ prima di muovervi. Si
raccomanda di mangiare più frutta, di curare come ci si veste, senza coprirsi o
scoprirsi. E poi prestare attenzione al sole e agli sbalzi di temperatura, per il rischio di
colpi di calore. Utile è anche gestire al meglio le ore di sonno, senza modificare le
abitudini.