Laboratorio didattico “IL LAVORO DEI DIRITTI”
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Laboratorio didattico “IL LAVORO DEI DIRITTI”
Laboratorio didattico “IL LAVORO DEI DIRITTI” Motivazioni “Il fanciullo ha diritto a godere di una educazione che contribuisca alla sua cultura generale... dev'essere protetto contro ogni forma di negligenza, di crudeltà o di sfruttamento, non deve essere sottoposto a nessuna forma di tratta, non deve essere inserito nell'attività produttiva prima di aver raggiunto un'età minima adatta; in nessun caso deve essere costretto o autorizzato ad assumere un'occupazione o un impiego che nuocciano alla sua salute o che ostacolino il suo sviluppo fisico, mentale o morale”. Tutto questo e molto altro è ben scritto nella dichiarazione universale dei diritti del fanciullo, eppure molto spesso questi diritti non vengono rispettati... Tuttavia c'è sempre chi, lavorando con costanza giorno per giorno, riesce a cambiare le cose. Lo scopriremo insieme attraverso una lettura di testi, giochi stimolo, immagini e, attraverso la storia di Iqbal e di altri bambini, impareremo che proprio il coraggio di alcuni bambini può essere un grande aiuto per migliorare la storia di molti. Obiettivi - Imparare ad ascoltare, raccontare, collaborare, agire. - Presentare se stessi, imparare a conoscere gli altri e scoprire analogie e differenze. - Sentirsi parte del mondo, ciascuno con la propria vita e le proprie abitudini. - Sperimentare fisicamente i gesti di alcuni lavori e ragionare sul tema del lavoro minorile. - Sensibilizzare sulla questine dello sfruttamento minorile. - Scoprire che grazie a coraggio, intraprendenza, costanza e relazioni, è possibile cambiare in meglio la condizione propria e di molti altri. - Conoscere la dichiarazione universale dei diritti del bambino, cos'è l'ONU, chi ne fa parte, l'importanza di molte associazioni per la tutela dei diritti dei minori nel mondo. - Capire che le nostre azioni contribuiscono a creare condizioni di dignità o di sfruttamento e che ad ogni diritto corrisponde un dovere. Metodologia e attività previste - Predisposizione di situazioni stimolo per favorire un approccio ludico e un percorso di scoperta attiva e partecipata. - Utilizzo di giochi di simulazione, attività drammatico-teatrali e giochi di gruppo. - Letture di esperienza di bambini di altri paesi, visione di filmati e immagini. - Creazione di cartelloni, produzioni grafiche e scritte. Progetto previsto per Classi IV e V della scuola primaria e secondaria di primo grado 4 incontri di 2 ore ciascuno Laboratorio didattico “IL LAVORO DEI DIRITTI” 1° incontro: Bambini e vite del mondo Metodologia Attraverso il gioco rompi-ghiaccio “la ragnatela” impareremo che solo applicandosi e collaborando è possibile sciogliere le situazioni più intricate. Lo scriveremo per ricordarlo. Guarderemo l'inizio del film “Il meraviglioso mondo di Amelie” e discuteremo sugli elementi essenziali della sua vita per porli poi a confronto con lo stile di vita dei bambini/ragazzi della classe. Seduti in cerchio ciascuno potrà raccontare qualcosa di sé: nome, nazionalità, nucleo famigliare, colore e gioco preferito, cosa vede dalla finestra, che lavoro vorrebbe fare da grande... e scopriremo che il contesto in cui siamo inseriti influiscono sulle nostre aspettative, le nostre scelte e i nostri progetti per il futuro. Obiettivi - Imparare che per risolvere le situazioni più intricate bisogna agire collaborando. - Imparare ad ascoltare e raccontare. - Presentare se stessi, ascoltare gli altri e fare tesoro delle esperienze di tutti scoprendo analogie e differenze. - Sentirsi parte del mondo, ciascuno con la propria vita e le proprie abitudini. 2° incontro: Bambini come noi? Metodologia Scriverò alla lavagna alcuni lavori e ne parleremo insieme. Si tratta di lavori illegali, precari, saltuari, pericolosi, con paga bassa o per i quali basta una formazione ridotta. Li confronteremo coi lavori sognati nell'incontro precedente e guarderemo delle foto che dimostrano che a svolgere quei lavori sono spesso dei bambini. Per i più piccoli – a turno i bambini pescheranno un biglietto su cui è scritto uno di quei lavori, lo mimerà e gli altri dovranno indovinarlo. Poi leggeremo la storia di 4 bambini lavoratori finché uno imita i gesti della sua “giornata tipo”. Per i più grandi – i ragazzi si divideranno in 4 gruppi e ciascun gruppo riceverà un foglio con il racconto di un bambino lavoratore di un Paese diverso del mondo. Ciascun gruppo drammatizzerà (con un narratore) la storia di un bambino lavoratore per presentarla agli altri e alla fine si discuterà su cosa ci ha colpito dei racconti. Guarderemo sulla carta geografica dove vivono i bambini di cui abbiamo raccontato la “giornata tipo” e raccoglieremo insieme i fogli che li riguardano. Leggeremo e commenteremo alcuni dati sulla percentuale di bambini lavoratori distribuiti nel mondo. Obiettivi - Imparare fisicamente i gesti ripetitivi di alcuni lavori. - Scoprire che ci sono bambini che non vanno a scuola, ma a lavorare e immedesimarvisi attraverso la drammatizzazione. - Saper localizzare la problematicità del lavoro minorile. 3°incontro: Formazione e tempo libero, lavoro degno, sfruttamento Metodologia I bambini/ragazzi saranno divisi in 3 squadre, ogni squadra avrà una busta con all'interno dei pezzi di figure per formare 3 puzzle che raffigureranno “formazione e tempo libero”, “lavoro degno”, “sfruttamento”. Nelle buste i pezzi saranno mescolati quindi per riuscire a formare le 3 figure, le 3 squadre dovranno collaborare. Discuteremo delle dinamiche per raggiungere l'obiettivo e ciascun gruppo scriverà cosa suscitano in loro una delle immagini trovate. Insieme verranno date le definizioni di bambino lavoratore, lavoro leggero, lavoro degno, sfruttamento e schiavitù. Per i più grandi – ciascuno potrà parlare liberamente delle sue esperienze lavorative. Leggiamo insieme una scheda con le esperienze di vita di bambini di strada brasiliani e indichiamo, attraverso l'immagine di un semaforo verde o rosso, quali sono le situazioni che portano alla disperazione o che liberano da essa. Vedremo un video che parla della vita di Iqbal, bambino lavoratore venduto come schiavo, ribellatosi e divenuto simbolo della lotta contro il lavoro minorile (riassunto del film). Inviteremo a leggere il libro. Obiettivi - Imparare ad essere attivi e collaborativi. - Imparare a ragionare sul tema del lavoro. - Scoprire che con coraggio, intraprendenza, costanza e relazioni, è possibile cambiare in meglio la condizione propria e di molti altri. 4° incontro: E i diritti dei bambini? Metodologia I bambini e i ragazzi vedranno alcuni video realizzati da associazioni con bambini della scuola primaria sul tema dei diritti dei minori e li analizzeremo insieme. Guarderemo anche un video realizzato da una classe dopo aver letto la storia di Iqbal. Scopriremo che esiste una carta dei diritti dei bambini su cui indicherò le parti più importanti legate al lavoro fatto insieme. I bambini/ragazzi scopriranno chi l'ha scritta e quando, quali paesi fanno parte dell'ONU, e ne parliamo in breve. I bambini/ragazzi vedranno che i diritti indicati nella carta sono 53 e che spesso le associazioni li raggruppano in una decina. Visto che abbiamo scoperto nell'incontro precedente che anche i bambini possono organizzarsi e scrivere documenti da presentare al Governo, gli studenti saranno chiamati ad indicare quali sono secondo loro i 10 diritti fondamentali dei minori. Con l'aiuto di un libro realizzato da una classe, ci lasceremo con un un ultimo discorso importante: ad ogni diritto corrisponde un dovere e grazie all'impegno di ciascuno sarà possibile vivere in un mondo migliore. Obiettivi - Ascoltare la voce di alcuni bambini e discutere su alcuni aspetti fondamentali. - Conoscere la dichiarazione dei diritti del fanciullo, cos'è l'ONU, chi ne fa parte, quanti sono i diritti indicati nella carta. - Riflettere ed elaborare una decina di diritti fondamentali. - Scoprire che ad ogni diritto corrisponde un dovere. - Avere chiaro che l'impegno di ciascuno è importante per migliorare la vita di tutti.