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di Giovanni Cavaliere
PROFESSIONE ARREDATORE
di Giovanni Cavaliere
Incontro con
LAURA CASALINI, una delle più accreditate arredatrici italiane,che al fianco di
importanti scenografi, ha realizzato gli arredi di numerosi film per il cinema e la televisione:“La masseria delle
allodole”(2006),“La provinciale”(2005),“Il consiglio d’Egitto”(2001), “Il Postino”(1994) e tanti altri.
Come ha iniziato?
Diciamo per gioco. Ero iscritta alla facoltà di architettura all’Università di Venezia e ricordo che in quel periodo giravano lo sceneggiato Marco
Polo di Giuliano Montaldo. Mi proposi come volontaria e lo scenografo Luciano Ricceri mi affidò all’arredatore Bruno Cesari. Feci così i primi passi
nel mondo del cinema iniziando a fare piccole cose fino a rendermi ben presto conto che non potevo fare a meno di questo lavoro – nel cinema si
dice che è come “una malattia”- e che non avrei voluto fare altro nella vita. Per qualche anno ho studiato e lavorato, spesso anche gratuitamente,
per importanti scenografi e arredatori e poi, terminati gli studi in architettura, sono partita per Roma dove ho conosciuto lo scenografo Lorenzo
Baraldi, con cui ho lavorato per parecchi anni. Come arredatrice (e per un breve periodo come aiuto scenografo),pian piano, anno dopo anno, film
dopo film, ho costruito la mia carriera.
Come definisce il lavoro di arredatore e quali sono le doti principali che deve avere un professionista del settore?
Bisogna avere talento, fantasia, estro e tanta passione. E’ un lavoro artigianale che richiede la conoscenza della storia, della storia dell’arte e se
vogliamo dell’architettura, che sono gli“strumenti base”indispensabili per fare questo mestiere. E’ quindi necessario conoscere i vari periodi
storici e le mode dell’epoca, per poter realizzare gli arredi giusti. Bisogna documentarsi, consultando libri di fotografie e di pittura, visitando i
musei e facendo anche ricerche approfondite su internet. E poi, non bisogna dimenticare che è un lavoro d’equipe: bisogna convivere con tutte le
figure professionali indispensabili per la realizzazione del prodotto finito.
In sintesi, quali sono le fasi salienti nella realizzazione dell’arredamento?
Il primo incontro è tra lo scenografo e il regista: dopo la lettura della sceneggiatura cercano di capire quali scenografie realizzare e/o quali
location ricercare. A questo punto lo scenografo incontra l’arredatore - il suo collaboratore più stretto – che, in base alla tipologia di scenografia
o location proposta, si preoccuperà di riempire lo “spazio scenico”, procedendo in due modi differenti: realizzando un “bozzetto dell’arredamento”
prendendo spunto, ad esempio, da foto o quadri d’epoca o, al contrario, cercando prima, negli appositi “magazzini specializzati”, i mobili, le
tappezzerie e in genere i complementi d’arredo e poi creando il bozzetto. Si procede quindi alla formulazione di un preventivo di spesa da
consegnare alla produzione cinematografica o televisiva. Solo a questo punto, una volta approvato il preventivo, si definisce il progetto esecutivo e
quindi si procede alla realizzazione o al noleggio degli arredi e dei complementi d’arredo.
Per un arredatore, come per uno scenografo, è importante saper disegnare?
E’ sicuramente preferibile: in tal modo si è in grado di trasferire in tempo reale le proprie idee su carta, e quindi mostrarle ai propri collaboratori,
allo scenografo e naturalmente al regista.
Prendendo come riferimento un film storico, quante e quali sono le figure professionali necessarie per la realizzazione di scenografie e
arredi?
In Italia, dove i budget sono limitati, di solito vi è 1 Capo reparto scenografo, 1 assistente, 1 aiuto scenografo, 1 arredatore, 1 aiuto (che ha anche
il ruolo di trovarobe) e di solito 2 attrezzisti. Talvolta, nonostante il numero di figure professionali sia già “risicato”, ci sono scenografi che curano
personalmente l’arredamento servendosi dei loro assistenti. Contrariamente il numero aumenta sensibilmente nei paesi, come ad esempio la
Bulgaria, dove il costo del lavoro è molto più basso o in America dove i budget a disposizione sono elevatissimi:spesso agli scenografi e arredatori
si affiancano un gran numero di aiuti, disegnatori e circa 5 – 6 attrezzisti. Pensate che mentre in Italia per la preparazione di un film abbiamo a
disposizione tempi strettissimi - dalle 6 alle12 settimane - le produzioni americane possono impiegarci svariati mesi, per non parlare, poi, dei
“tempi di ripresa”: talvolta per girare una sola scena possono impiegarci tre o quattro giorni.
Quali sono le altre figure professionali che collaborano con voi?
Falegnami o macchinisti di costruzione, decoratori - pittori di scena (si occupano anche dell’invecchiamento di scenografie, mobili e arredi) e
all’evenienza scultori (realizzano gesso, plastica, etc.). Inoltre fabbri, tappezzieri, attrezzisti di preparazione e di scena.
Qual è la differenza sostanziale fra queste due ultime figure professionali?
Gli attrezzisti di preparazione si occupano del carico e scarico dei mobili, quadri, tappeti e complementi d’arredo in genere, disponendoli sul set,
naturalmente sotto le direttive dell’arredatore. Di contro gli “attrezzisti di scena” sono sempre a disposizione sul set per qualsiasi evenienza: dallo
spostamento dei mobili, fino ad imbandire la tavola (sistemando piatti, bicchieri e posate)
rispettando precise “esigenze di scena”. E poi, si preoccupano anche del “menù”…
In che senso?
Può accadere che la sceneggiatura preveda che durante una scena debbano essere servite
determinate pietanze: in tal caso l’attrezzista deve preoccuparsi, ad esempio, di scaldare il cibo e
accertarsi che sia quello previsto dal copione. A tal proposito, addirittura l’arredatore deve
assicurarsi che l’attore non sia allergico ad una dato alimento.
Certo è una mole di lavoro non indifferente…
Non a caso si dice che l’arredatore deve occuparsi“dal cucchiaio alla città”.
Oltre ad arredare gli interni, vi occupate anche dell’arredo urbano?
Certamente. Soprattutto nei film d’epoca questo è un lavoro particolarmente meticoloso:
“Resurrezione”
panchine, segnaletica stradale, lampioni, insegne e quant’altro, devono essere scelte con cura. E
poi va rimosso dal set tutto ciò che non risponde a un determinato periodo storico: ad esempio
antenne o parabole televisive, insegne luminose, semafori, etc. Nonostante il nostro lavoro sia
molto attento, talvolta può accadere che venga inquadrata, ad esempio, una parabola su un tetto,
in un film ambientato nell’800. Tenete presente che basta un leggero spostamento
dell’inquadratura per ritrovarsi in avanti di duecento anni…
Preferisce i film storici o quelli ambientati ai giorni nostri?
Quelli storici, tanto che personalmente mi sono specializzata in questo genere di film. Va
sottolineato che, mentre per i film di attualità ci si limita ad arredare le varie location, in quelli
d’epoca, grazie ad una attenta ricerca storica, si ricostruiscono fedelmente gli arredi e le
ambientazioni di un determinato periodo che variano, a loro volta, anche a seconda della nazione
“Resurrezione”
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professione arredatore
o regione presa in considerazione. Di solito, inoltre, nei film d’epoca si hanno a disposizione budget più elevati che permettono naturalmente
maggiori spunti e possibilità creative.
Per una buona “resa scenica”, quanto è importante la sinergia con il direttore della fotografia?
Sicuramente una buona disposizione delle luci è indispensabile per valorizzare una scenografia o in generale uno spazio scenico. E’ molto
importante che ci sia una perfetta armonia di colori fra costume, arredamento e scenografia e quindi, di conseguenza, vi deve essere una buona
collaborazione fra costumista, arredatore, scenografo e direttore della fotografia, coordinati naturalmente dal regista.
Lavorare nel cinema, teatro e televisione: quali sono per un arredatore le differenze nel “metodo di lavoro”?
Io personalmente non ho mai lavorato in teatro, anche perchè non esiste la figura professionale dell’arredatore. Infatti il suo ruolo viene svolto
unicamente dallo scenografo coadiuvato dal trovarobe. Per quanto riguarda la televisione, intesa come fiction, l’approccio è assolutamente
uguale al cinema, anche se ovviamente vi è una resa diversa nel risultato finale. Nel cinema è diversa la fotografia (peraltro si gira in pellicola) ed
inoltre, essendo più grande lo schermo, si notano di più alcuni particolari.
Quante ore al giorno lavora un arredatore?
Dipende molto dal film. Le ore consentite per legge sarebbero 10 (più una di pausa) ma poi vanno aggiunte circa due ore di montaggio e
smontaggio, arrivando così a circa 12 ore.
In media, quanto guadagna?
La paga può variare notevolmente a seconda che la produzione sia italiana o straniera,
dall’importanza del film e, naturalmente, dal livello professionale: arredatore e aiuto. La paga va da
un minimo di 1300 ad un massimo di 2200 Euro lorde a settimana. Di contro l’aiuto guadagna
dalle 900 alle 1500 Euro lorde a settimana. Ma, anche se queste cifre apparentemente possono
sembrare alte, bisogna considerare che purtroppo non si lavora dodici mesi l’anno.
Quali consigli si sente di dare ad un giovane che vuole intraprendere questo mestiere?
Frequentare una buona scuola e soprattutto imparare il mestiere “sul campo”, facendo tanta
pratica, andando - perché no - a “bottega”, magari inizialmente anche gratuitamente, lavorando
con passione, umiltà e spirito di sacrificio. Per acquisire la giusta esperienza è fondamentale, però,
collaborare – soprattutto agli inizi - con persone qualificate. E poi ricordate che non si finisce mai
di imparare, perché ogni film ha esigenze e dinamiche diverse e, talvolta, anche chi è vicino alla
pensione trova nuovi stimoli. Forse proprio questa è la parte più affascinante di questo lavoro.
I suoi prossimi impegni?
Con lo scenografo Franco Dentici sto realizzando gli arredi per il film “Vincere” di Marco
un bozzetto de “Il postino”
Bellocchio, che ambientato tra il 1913 e il 1936, sarà girato in gran parte a Torino.
LAURA CASALINI
Ha studiato architettura all’I.U.A.V. di Venezia. Per otto anni, dal 1980 ha lavorato per cinema e tv come assistente per alcuni importanti scenografi e
arredatori. Dal 1991 ha iniziato a firmare l’arredamento per numerosi film di importanti registi italiani. Tra i tanti film per cinema e TV, ricordiamo nel 2006 “La
masseria delle allodole” di Paolo e Vittorio Taviani, scene di Andrea Crisanti; 2005 “La provinciale” di Pasquale Pozzessere, scene di Dimitri Capuani (TV); 2004
“Il Bell’Antonio” di Maurizio Zaccaro scene di Lorenzo Baraldi (TV); 2003 “Luisa Sanfelice” di Paolo e Vittorio Taviani, scene di Lorenzo Baraldi (TV); 2001 “Il
consiglio d’Egitto” di Emidio Greco scene di Andrea Crisanti; 2000 “Resurrezione” di Paolo e Vittorio Taviani, scene di Lorenzo Baraldi (TV), 1999 “Rosa e
Cornelia” di Giorgio Treves, scene di Lorenzo Baraldi; 1998 “Baci e abbracci” di Paolo Virzì, scene di Lorenzo Baraldi; 1998 “Gallo Cedrone” di Carlo Verdone,
scene di Maurizio Marchitelli ; 1994 “Il Postino” di Michael Radford e Massimo Troisi, scene di Lorenzo Baraldi. 1994 “Poliziotti” di Giulio Base, scene di
Francesco Priori.
A CHI RIVOLGERSI
LE SCUOLE
Qui di seguito vi elenchiamo le più accreditate scuole per arredatori:
bisogna distinguere tra scuole di “interior design” (per arredi di interni
come ad esempio case, uffici, alberghi, negozi,etc.) e quelli per “set
decoretor” (arredatori per lo spettacolo).
Centro Sperimentale di Cinematografia - Scuola Nazionale di
Cinema
Via Tuscolana,1524 - 00173 - Roma Tel. 06.722941
Fax 06.7211619. Segreteria didattica Tel. 06.72294240
www.csc-cinematografia.it
Accademia Italiana
Piazza Pitti,15 - 50125 - Firenze Tel. 055.284616 Fax. 055.284486
Via San Pantaleo, 66 (Piazza Navona) - 00186 Roma
Tel. 06.68809333 Fax 06.68806668
E-mail: [email protected] www.accademiaitaliana.com
Istituto Europeo di Design
Via Alcamo, 11 – 00182 – Roma Tel. 06.7024025
Fax. 06.7024041 E-mail:[email protected]. Sedi a: Milano, Torino,
Venezia, Madrid, Barcellona, San Paulo.
Per maggiori informazioni potete consultare il sito: www.ied.it
Istituto Quasar.
Via Nizza, 152 - 00198 - Roma Tel. 06.8557078 – 06.85301487
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Fax 06.85831148. E-mail: [email protected]
www.istitutoquasar.com oppure myspace.com/istitutoquasar
A.S.C. - Associazione Italiana Scenografi, Costumisti e Arredatori.
C/O Cinecittà Studios, Via Tuscolana, 1055 – 00173 – Roma
Tel e Fax 06.72293457 E-Mail: [email protected] www.aesseci.it
LABORATORI PER LA REALIZZAZIONE DI SCENOGRAFIE E
ARREDI
Euroscena International S.r.l. di Armando Mancini.
Via delle Macere, 16 – 00060 Formello (RM) Tel. 06.90400335 06.90400336 Fax. 06.90400337
E-mail: [email protected] www.euroscenainternational.it
Esse A Sistemy – Allestimenti e Costruzioni Cineteatrali.
Via delle Vittorie, 14/b – 00040 – Pomezia (Roma)
Tel. 06.91486282
E-mail: [email protected] www.esseasistemy.com
Scenografie Italia
cell. 339.4065523 E-mail: [email protected]
www.scenografieitalia.com
Scenarredo
Via Lucrezia Romana, 13/c – 00178 – Roma
Tel. e Fax. 06.7211642 Cell. 349.2639482
E-mail: [email protected]
professione arredatore
Sergianni CSA S.r.l.
Via Girifalco, 35 - 00173 - Roma Tel. 06.7223078 Fax 06.7221961
E-mail:[email protected] www.sergianni.it
Nuova Arcoscenico Soc. Coop. A .R . l.
Via Calatafimi, 81 - 00047 Marino (RM) Tel. 06.9309363
Fax. 06.93548845
Scenografia International S.r.l.
Via Affogalasino, 50 - 00148 ROMA Tel. 06.657.32.01
Fax 06.657.31.99 E-mail:[email protected]
www.scenografiainternational.it
E.Rancati S.r.l.
Sede di Milano, Via Ghisolfa 87 - 20010 Cornaredo (Milano)
Tel. 02.93.62.496 Fax 02.93.56.81.39
E-mail: [email protected]
Filiale di Roma, Via delle Genziane 15 - 00012 Guidonia (Roma)
Tel. 0774.35.50.55 - Fax 0774.35.50.29
E- mail: [email protected]
ALLESTIMENTI FLOREALI
Qui di seguito vi elenchiamo le aziende che si occupano di noleggiare
piante e fiori artificiali e veri per allestimenti CineTeatrali.
ARREDAMENTI, COMPLEMENTI D’ARREDO E ATTREZZERIE
CINETEATRALI
Noleggiano e vendono attrezzeria di scena per cinema, teatro,
televisione. Spesso sono dotati di laboratori interni dove creano,
trasformano e adattano armi e armature, mobili, complementi
d’arredo (anche tappezzeria), accessori di costume e gioielli.
La Teca dell’Immaginario
Via Salvatore Barzilai, 105 – 00173 – Roma Tel/Fax 06.7232018
Artigiana – Arredatori e Tappezzieri di Bruno Schiavi s.a.s,
Via delle Aleutine, 70 – 00121 – Ostia Lido (RM)
Tel./Fax. 06.7222121. Laboratorio: Via Tuscolana, 1520 – 00174 –
Roma. E-mail: [email protected]
G.R.P. di Renato Postiglione & Co. S.n.c.
Via delle Genziane, 15 – 00012 – Guidonia (Roma)
Tel. 0774.353630 - 0774.353631 Fax. 0774.353632
E-mail: [email protected]
Cine 800
Deposito: Via della Marrana, 100 - Roma Tel. 06.7842599
E-mail: [email protected] www.paginegialle.it/cine800
Cinegarden Rossiello
Magazzino Cinecittà: Via Tuscolana, 1055 - 00173 – Roma
Cell. 339.8896151
Fax. 06 7222155
E-mail: [email protected]
www.cinegarden.it
Piante e Fiori di Rossiello D & L
Via Appia Antica, 172 - 00178 Roma
Tel e Fax 06.76966541
E-mail:[email protected]
PREMI
Italia
Premio Internazionale Cinearti - La Chioma di Berenice.
www.premioberenice.com
Stati Uniti
Academy Awards – Premio Oscar.
www.oscar.com
ALCUNI DEI PIU’ ACCREDITATI ARREDATORI DI CINEMA E TELEVISIONE
Ezio Di Monte, Stefano Paltrinieri, Bruno Amalfitano, Francesca Lo Schiavo. Per non dimenticare: Bruno Cesari (premio Oscar per l’Ultimo Imperatore)
QUANTO GUADAGNANO
L’importo varia a seconda delle produzioni cinematografiche e del livello professionale. In media l’importo va da un massimo di 2.200 ad un minimo di 1.300
euro lorde a settimana per l’arredatore e di 1.500 - 900 euro lorde, sempre a settimana per gli aiuti.
A.S.C. ASSOCIAZIONE ITALIANA SCENOGRAFI, COSTUMISTI E ARREDATORI DI CINEMA, TEATRO, TELEVISIONE E
PUBBLICITA’.
Aderisce alle analoghe associazioni europee e nasce dall’esigenza di portare un contributo culturale alla conoscenza di questa categoria, del suo ruolo nelle
attività dello spettacolo, impegnandosi nel riconoscimento legislativo che le spetta. Consultando il sito www.aesseci.it, troverete la storia dell’associazione
(con relativo statuto e regolamento), oltre ad informazioni sull’Annuario 2006 – 2007. Avrete inoltre tutti gli aggiornamenti riguardanti i vari premi (Academy
Awards-Oscar, Nomination Oscar, David di Donatello, Nastro D’Argento, Premio Internazionale Cinearti – La Chioma di Berenice, etc.) consegnati a scenografi,
costumisti e arredatori. Inoltre notizie sull’ASC, rivista specializzata, dedicata a queste figure professionali.
A.S.C. - Associazione Italiana Scenografi, Costumisti e Arredatori C/O Cinecittà Studios
Via Tuscolana,1055 – 00173 - Roma Tel/Fax 06.72293457 E-Mail: [email protected]
PROPOSTE EDITORIALI
Annuario 2006 – 2007 dell’Associazione Scenografi, Costumisti e Arredatori. Sono elencati i vari premi (Academy Awards-Oscar, Nomination Oscar, David di
Donatello, Nastro D’Argento, Premio Internazionale Cinearti – La Chioma di Berenice, etc.) consegnati a scenografi,
costumisti e arredatori. Inoltre troverete la scheda di presentazione (con curriculum e foto) di ogni singolo scenografo,
costumista e arredatore iscritto alla A.S.C. oltre agli indirizzi di Laboratori per la realizzazione e il noleggio di
scenografie e arredi, allestimenti floreali,complementi d’arredo e attrezzerie CineTeatrali. Numerose le interviste ad
esperti del settore.
ASC – Rivista dell’Associazione Italiana Scenografi, Costumisti e Arredatori (diffusione in omaggio)
80TH ACADEMY AWARDS 2008
Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, vincitori dell’ Oscar per le Migliori Scenografie in “Sweeney Todd” di Tim Burton.
Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo
Per la realizzazione di questo articolo ringraziamo la consulenza tecnica di Danilo Garone (Segretario del Premio Cinearti - La Chioma di Berenice)
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