Verbale 16 dicembre 2015

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Verbale 16 dicembre 2015
VERBALE ASSEMBLEA LIBERE FORME ASSOCIATIVE 16 DICEMBRE 2015
ORDINE DEL GIORNO DELLA SEDUTA
1. Condivisione del REGOLAMENTO sull’assegnazione delle SEDI comunali da destinare alle
Associazioni: proposta del testo da presentare all'Amministrazione comunale elaborata dal
comitato di coordinamento dell’ALFA.
2. Presa d’atto del BILANCIO comunale di PREVISIONE anno 2015 e valutazioni per le
impostazioni del Bilancio di previsione del 2016.
3. Partecipazione alle Commissioni Consiliari Permanenti.
4. Fondazione Carima, Centro Servizi Volontariato, Protezione Civile: da criticità ad
opportunità. Valutazioni.
5. Comunicazioni varie ed eventuali.
La seduta si apre alle ore 17,40 con i saluti istituzionali dell’assessore Canesin che sottolinea
l’importanza dell’associazionismo per il tessuto cittadino e ringrazia per le attività svolte invitando
a capire che tutte le associazioni nei diversi campi sono a proprio modo importanti.
Il Dott.Salvucci coordinatore dell’ALFA dopo aver salutato i presenti (sono presenti e interverranno
anche gli assessori Canesin, Curzi e Caldarelli) presenta i componenti del comitato di
coordinamento. Paola Carella (coordinatrice ambiente) ringrazia e auspica maggiore presenza e
risultati per il futuro. Manuela Ruffini (coordinatrice cultura) ringrazia ma testimonia che i riscontri
da parte delle associazioni sono scarsi anche a causa della mancanza di aggiornamento dei dati
associativi. Sanda Vecchioni (coordinatrice militare) che riscontra sempre una buona risposta del
proprio settore e ricorda le attività svolte per quanto riguarda il proprio campo. Alessandro Battoni
(coordinatore giovani) riscontra uno scarso coinvolgimento dovuto a vari fattori e manifesta la
necessità di trovare nuove forme di coinvolgimento. Alessandro Chiuri (coordinatore settore socioricreativo culturale) ricorda che il suo settore rappresenta soprattutto i centri ricreativi e i centri
sociali e vista l’attività valuta positivamente l’avvio dei centri civici riconoscendo l’importanza
della collaborazione con queste realtà anche se purtroppo riscontra delle criticità soprattutto per
quanto riguarda la progettualità. Gli interventi dei coordinatori vengono chiusi da Ulisse Gentilozzi
(settore sport) che condivide quanto detto dai propri colleghi, ricorda di essere stato cooptato nel
proprio ruolo e lamenta che molti del proprio settore risultano non contattabili per irreperibilità o
per dati non aggiornati e chiude valutando troppo corposo l’ordine del giorno della seduta che per
essere affrontato seriamente richiederebbe molte ore rischiando di fallire (viste anche le esperienze
non positive del passato come la consulta dello sport degli anni ottanta terminata dopo pochi anni).
Il Dott. Salvucci mostrando il programma dell’incontro pubblico preelettorale avuto con i candidati
sindaco ricorda quali fossero le tematiche d’interesse per l’ALFA così come di seguito elencate:
- Nuovo regolamento per l’assegnazione delle sedi alle associazioni
- Maggiore attenzione all’europrogettazione
- Semplificazione nella fruizione dei servizi pubblici
- Sportello unico di associazioni al servizio del cittadino
- Settimana delle associazioni
- Uso delle bacheche comunali
Visti gli impegni dell’assessore referente viene affrontato per primo il tema inerente la Protezione
Civile per capire a che punto è il piano.
L’Assessore Canesin ritiene che si sia parlato troppo in passato della mancanza di un piano di
protezione civile perché in realtà vi erano dei piani riguardanti l’assetto idrogeologico, gli icendi
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boschivi ecc. e quello che non era terminato (come ad esempio il sondaggio geologico iniziato due
anni fa) in realtà sarebbe poi stato utile per arrivare al piano approvato nei giorni scorsi
comprensivo anche del piano per il “rischio sismico”. Il territorio di Macerata deve affrontare,
alcuni in forma più lieve altri in forma maggiore, tutti i tipi di rischio. Il problema più grosso è
quello idrogeologico ed idraulico dovuto sia alle precipitazioni ma soprattutto all’assetto del
territorio. La città deve essere sia in grado di prevenire che di affrontare le emergenze e nel piano
c’è tutto questo ma non vuol dire che prima si era allo sbando anzi si sono affrontate delle
emergenze (si citano varie esperienze del passato). Ora il passo è di far conoscere il piano di
protezione civile e di istruire i cittadini sul come comportarsi e come collegarsi con
l’amministrazione. Canesin comunica che verrà mandato a casa di tutti i cittadini un opuscolo con
tutte le cose da fare in caso d’emergenza, la comunicazione compresa quella in caso d’emergenza
avverrà su tutti i media in uso del comune compresa un’apposita app. Si sta lavorando anche su altri
fronti, ad esempio nel piano di protezione civile si prevede anche una città “più protetta” attraverso
ad esempio il dotare tutte le società sportive di un defibrillatore e a formare i rispettivi referenti a
saperlo utilizzare, formare parimenti gli operatori di luoghi molto frequentati come supermercati,
scuole ecc. dotare inoltre anche l’auto dei vigili urbani di un defibrillatore. La dotazione del
defibrillatore in tutte le zone popolose però deve essere necessariamente accompagnata
dall’impegno alla formazione dei vari operatori perché altrimenti si tratterebbe di una spesa inutile.
Salvucci chiede chi fa cosa nel piano di protezione civile e Canesin risponde che per prime
intervengono le forze preposte all’intervento come ad esempio i vigili del fuoco poi c’è
un’organizzazione sotto la guida del sindaco definita COC che è composta da 10 figure di
riferimento per varie problematiche (addetto del volontariato della protezione civile, addetto al
sistema della sanità, addetto alle strutture comunali, ecc.) cioè è quel gruppo che organizza l’aiuto ai
cittadini e opera per arginare l’eventuale disagio contribuendo al ritorno alla normalità. Salvucci
specifica che la sua richiesta voleva appurare se anche altre associazioni potessero essere coinvolte
nel piano, Canesin spiega che sono state fatte riunioni con tutte le associazioni che a loro modo
operano nel volontariato di protezione civile alle altre viene chiesto di essere “protezione civile”
rendendosi capaci di utilizzare gli strumenti come i defibrillatori.
Si passa alla discussione del primo punto all’ordine del giorno dell’assemblea per proporre una
prima lettura della bozza di regolamento por poter poi raggiungere una versione definitiva nel
tempo, si richiede comunque un primo feedback rispetto a quanto proposto in quanto il testo è
migliorabile.
Interviene l’assessore referente Caldarelli che premette che cercherà di condensare i due argomenti
che lo riguardano cioè il regolamento per l’assegnazione delle sedi comunali e il bilancio comunale.
Spiega che non è l’assessore al bilancio che decide i fondi da destinare ma è la giunta a farlo
attraverso una delibera collegiale, il compito dell’assessore al bilancio è quello di controllare che
ciò che viene destinato ai singoli assessori sia speso secondo i criteri stabiliti. Considerando che il
bilancio preventivo è stato deciso a Luglio si conta per il prossimo anno di approvarlo molto prima.
Il bilancio 2015 riflette una scelta netta di destinare una buona parte delle risorse al sociale, per il
2016 non si può anticipare un granchè ma si cercherà di mantenere questa tendenza anche se con
difficoltà alla luce dell’emergere di nuovi criteri che influiranno sulla distribuzione delle risorse.
Relativamente al regolamento dopo l’incontro con Salvucci l’idea è stata quella di fare una scelta di
disponibilità, di prendere in considerazione le varie istanze e, ove possibile accoglierle, il consiglio
alle associazioni è quello che essendo un regolamento comunale (che dovrà fare vari passaggi
compreso quello in consiglio comunale) di cercare di raggiungere la maggiore condivisione
possibile e che l’iniziativa dell’ALFA vada in questo senso e quindi se ne aspettano gli sviluppi.
Salvucci conferma che è stato effettuato un pre-incontro con l’assessore e con gli uffici referenti per
l’assegnazione degli immobili e che la bozza ora proposta è ancora da mettere a punto da un punto
di vista tecnico-giuridico ma la sostanza dovrebbe essere quella.
Passa quindi alla lettura della bozza (allegata al presente verbale) affrontando i punti essenziali del
regolamento che sono stati ritoccati rispetto ad un vecchio documento precedente.
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La prima cosa importante che è stata ritoccata è l’Art. 2 che prevede quattro categorie di
classificazione che sono l. Associazioni a finalità di interesse generale; 2. Associazioni a finalità
di interesse circoscritto agli associati; 3. Associazioni riconosciute a livello nazionale o
regionale; 4. Associazioni dotate di risorse autonome; 5. Associazioni non riconducibili alle
categorie precedenti.
Il Dott. Salvucci spiega il significato di ogni singola categoria enunciata spiegando in oltre che
in caso di disponibilità di una sede la priorità di assegnazione dovrebbe rispettare l’ordine
sopraelencato. Nell'ambito di tale classificazione hanno la precedenza rispettivamente: associazioni
che svolgono la loro attività nel campo sociale assistenziale e di volontariato; associazioni culturali
e di protezione civile; associazioni ricreative; associazioni sportive; associazioni non
riconducibili alle categorie precedenti.
A sottolineare il ruolo dell’ALFA il punto successivo è stato integrato come segue:
“Le precedenze sopra individuate possono essere variate con apposita delibera del Consiglio
Comunale in sede di approvazione del Bilancio preventivo del Comune. In tal caso, tuttavia,
l’Amministrazione è tenuta a richiedere un parere consultivo, non vincolante, agli organi
dell’ALFA, parere che dovrà essere fornito entro 15 giorni dalla data di arrivo della richiesta.
Decorso inutilmente tale termine il predetto parere sarà ritenuto non più ricevibile.
In caso di associazioni di pari classificazione e precedenza viene presa in considerazione la data di
presentazione della domanda.”
Per quanto riguarda i corrispettivi che le associazioni debbono elargire per l’utilizzo della sede
l’articolo di riferimento (il numero 5) è stato articolato nella premessa come segue:
“Il corrispettivo dell'assegnazione viene ricompreso da un minimo di € 150,00 ad un massimo
corrispondente al valore locativo di mercato, salvo le ipotesi di cui all'art. 3 in ordine alle quali le
convenzioni possono prevedere anche il comodato gratuito.
Salvucci spiega che il corrispettivo deve sostanzialmente andare da 150 € ad un tot X in cui X
deriva da dei parametri prestabiliti dalla legge (seppur l’ente può riconoscere dei benefit che
vanno ad abbattere il corrispettivo totale da corrispondere).
L’Assessore Curzi interviene proponendo di dare la parola agli intervenuti per far esprimere
pareri e suggerimenti che una volta verbalizzate potrebbero essere riassunte in un documento di
lavoro che potrebbe diventare la base per il futuro documento da proporre nelle sedi
amministrative. Chiede inoltre di dar seguito all’invito delle associazioni ALFA durante le
riunioni delle commissioni comunali che trattano temi d’interesse associativo (che è già stato
verbalizzato in commissione 4).
Salvucci termina il suo intervento a proposito dei corrispettivi, leggendo il resto dell’Articolo 5
della bozza di regolamento sottolineando la parte che si chiede di aggiungere cioè:
“Prima di applicare il corrispettivo di cui sopra, la Giunta Comunale deve richiedere il parere
consultivo, non vincolante, all’ALFA, con la procedura indicata nel precedente art. 2, penultimo
comma.
Inoltre è prevista la pubblicazione sul sito dell’Amministrazione trasparente - ai sensi degli artt.
26 e 27 D.Lgs 33/2013 - delle assegnazioni di strutture comunali e dei corrispettivi applicati.”
Per quanto riguarda invece le verifiche alle associazioni Salvucci analizza l’Art.10 della bozza di
regolamento che recita:
“L'amministrazione comunale verifica annualmente lo stato delle associazioni. A tale scopo
le associazioni concessionarie sono tenute ad inviare al Comune entro il mese di aprile di ogni
anno un’autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445, a firma del legale
rappresentante dell’associazione, contenente i seguenti dati:
• dichiarazione aggiornata del numero dei soci;
• rendiconto approvato e bilancio preventivo
• relazione dettagliata sulle attività svolte e su quelle programmate;
• eventuali variazioni dello statuto formalmente adottate.
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Tale documentazione sarà messa a disposizione degli organi dell’ALFA, i quali potranno
fornire osservazioni e segnalazioni in ordine ai dati autocertificati.
L'amministrazione può, inoltre, effettuare o far effettuare da personale comunale indagini
periodiche presso le associazioni assegnatarie onde verificare lo stato degli immobili o la
rispondenza di quanto affermato nelle dichiarazioni presentate.”
Prima di passare la parola alle osservazioni degli intervenuti, il dipendente comunale
verbalizzante spiega che il regolamento è stato inviato telematicamente alle associazioni iscritte
all’ALFA conseguentemente l’eventuale mancato ricevimento potrebbe essere dipeso o dalla
mancata iscrizione al suddetto organo (diverso dall’elenco delle associazioni iscritte all’Albo
comunale ben più numeroso) oppure per un mancato aggiornamento dei recapiti (si invita
pertanto all’aggiornamento degli stessi per quanti non l’avessero precedentemente fatto).
Interviene Eraldo Menghi (Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra e
Maestri del Lavoro) che chiede delucidazioni rispetto al corrispettivo delle associazioni in
quanto per alcune realtà uno storno da parte dell’ente potrebbe configurarsi come contributo
pubblico che per alcune potrebbe essere incompatibile. Chiede inoltre chiarimenti rispetto alle
richieste di assegnazione di sede fatte da molti anni a questa parte senza ottenere mai una
risposta.
Interviene Massimiliano Sport Bianchini (ARCI Macerata) che, pur apprezzando l’impegno,
esprime delle perplessità chiedendo se il regolamento è applicabile solo alle nuove associazioni
che fanno richiesta di una sede o se lo stesso coinvolgerebbe tutte le associazioni comprese
quelle già assegnatarie perché in questo secondo caso sarebbe una catastrofe anche perché sono
in essere contratti e convenzioni dirette, considerando inoltre il fatto che ad oggi le associazioni
hanno una risposta in merito tutto sommato positiva rispetto alla richiesta di sedi. A proposito
del regolamento trova alcune cose condivisibili ma altre per nulla (invita le commissioni a
riunirsi su questo tema) ad esempio il codice civile o la giurisprudenza non prevede le categorie
proposte e nel merito vengono penalizzate realtà che fanno attività sociale e non si può essere
nemmeno in accordo con le valutazioni di merito rispetto all’attività sociale svolta sul chi è
meritevole e chi no così come non si posso fare delle valutazioni di mercato rispetto ai
corrispettivi in quanto l’associazionismo ha delle peculiarità di cui va tenuto conto e nessuno si
potrebbe permettere i costi di mercato. Chiede attenzione anche alle considerazioni sui bilanci
delle associazioni perché non sono tutti uguali e alcuni hanno dei rendiconti molti
particolareggiati (essendo strutture molto ampie di carattere regionale e nazionale) ma gli stessi
dettagli non possono essere richiesti alle piccole associazioni di volontariato che magari fanno
una sola attività nell’arco dell’anno e nessun commercialista gli sottoscriverebbe l’atto inoltre
per alcune associazioni vige anche una forma di riservatezza, quindi applicare un regolamento
del genere potrebbe cambiare la vita di tante piccole associazioni e chiude dicendo che arrivare
improvvisamente a proporre un regolamento del genere per tutte le associazioni che sono molte
di più di quelle presenti o rappresentate, aprirebbe un contesto difficile che cambierebbe il
mondo soprattutto di quelle più piccole che non hanno revisione dei conti o bilanci certificati,
quindi chiede massima cautela e attenzione ed andare a vedere anzi chi fa realmente attività.
Interviene il rappresentante dell’associazione micologica naturalistica dei monti sibillini che
trova nella gran parte condivisibile il regolamento però condivide con Bianchini la questione
sulla verifica dell’attività delle associazioni infatti capita spesso che ad associazioni che fanno
molte attività ed hanno molti soci hanno un trattamento peggiore di altre che fanno molto meno
quindi chiede una verifica di quelle che esistono solo sulla carta.
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Interviene il consigliere Marcolini che condivide l’intervento di Bianchini nell’impostazione
generale e avrebbe avuto piacere di trovare oltre al regolamento la richiesta di una casa del
volontariato. Un altro problema importante e la rappresentatività dell’ALFA che non può essere
intesa come sindacato che rappresenta l’intero mondo dell’associazionismo ruolo che
rischierebbe d’indebolire l’ALFA stessa. Per terzo punto ricorda il ruolo centrale del Centro
servizi per il volontariato che è quella realtà che si occupa di assistere le associazioni in tutte
quelle vicissitudini precedentemente affrontate.
Interviene Michele Acquaviva (Croce Rossa Italiana) che trova fondamentale creare una realtà
che faccia condividere le problematiche tra le varie associazioni anche perché il volontariato
sarà sempre più stretto dagli obblighi normativi che non tutte le associazioni riusciranno ad
affrontare quindi sarà necessario anche ottimizzare gli spazi e le risorse che possano essere
anche condivisibili. Per quanto riguarda il regolamento bisogna tenere conto delle
classificazioni fatta dalla legislazione e tenere conto del progetto di fondo per cui si richiede
una sede e quindi non se un’associazione è più strutturata o meno ma il servizio che la stessa
offre alla città di Macerata. Lamenta poi il fatto che l’invio delle comunicazioni/regolamenti
non può essere fatto solo a un raggruppamento ma deve essere allargato a tutte le realtà
associative.
Andriana Steta (Genitori e figli per mano) fa alcune osservazioni sul regolamento per quanto
riguarda la classificazione delle associazioni che deve essere omogenea e rispettare le direttive
del terzo settore; in un articolo non viene spiegato che i 150 € di corrispettivo sono all’anno che
quindi, essendo un regolamento, bisogna essere più precisi; quando si parla di uso plurimo dei
locali va meglio specificato cosa si intende; la richiesta di alcune certificazioni potrebbe
risultare complicata e potrebbe essere più pratico richiedere la documentazione delle attività
svolte che spesso per molti sono a costo zero;
Salvucci risottolinea che il regolamento in discussione è una primissima bozza di lavoro che poi
riceverà degli input da parte dell’amministrazione, delle commissioni, della Giunta, ecc. e poi
ritornerà in discussione all’ALFA. Interviene la coordinatrice del gruppo Ambiente, Paola
Carella, che specifica che prima di presentare la bozza agli organi amministrativi sarà
necessario reperire (una volta che il regolamento sarà in possesso di tutte le associazioni
interessate) suggerimenti e proposte da parte delle associazioni.
Salvucci passa poi ad affrontare il discorso della presenza di referenti ALFA durante le riunioni
delle quattro commissioni comunali quando queste trattano tematiche d’interesse associativo. Si
chiede la disponibilità ai rappresentanti delle associazioni a poter essere presenti. Interviene
Alessia Scoccianti (presidente commissione 4 “Servizi sociali e Cultura”) che comunica che la
commissione ha verbalizzato che dalla prossima convocazione saranno invitati direttamente
anche i referenti dell’ALFA. Aggiunge anche che come commissione hanno avviato un lavoro
di “vicinanza” alla associazioni cominciando con una serie di audizioni delle associazioni
iniziando dalle associazioni sportive per avere un rapporto più stretto con il mondo associativo;
mentre per quanto riguarda il prossimo tema nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale
riguardante i bilanci delle associazioni spiega che è proposto in un’ottica costruttiva e non è
bloccato ma va in un’ottica di aiuto alle associazioni.
Il Dott. Salvucci passa poi al quarto punto all’ordine del giorno riguardante la fondazione
Carima, e come base di discussione legge un articolo apparso su “L’Espresso” la settimana
precedente che ricostruisce le cause del dissesto degli istituti bancari che poi si riflette anche sul
volontariato perché vedrà cancellati diversi contributi destinati alle progettualità proprie del
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mondo dell’associazionismo. Interviene la platea presente che, stanti i tempi stretti della
discussione e l’importanza della materia, chiede di affrontare la tematica in un secondo
momento.
A questo punto il Dott. Salvucci chiede al Sig. Simone Bucchi presidente del CSV Marche di
intervenire su quella che può essere una risorsa per il mondo dell’associazionismo. Il Sig.
Bucchi comunica che ci teneva a conoscere i percorsi intrapresi dall’ALFA in quanto
espressione tipica della “cittadinanza attiva” e che il Centro servizi è di tutte le associazioni
quindi per esse le porte del centro sono sempre aperte anche per discutere delle criticità oltre
che per il supporto. Per quanto riguarda la casa del volontariato c’è un movimento molto attivo
in Italia e si prevedono inoltre delle collaborazioni interessanti anche per quanto riguarda la
progettazione europea ricordando che le direttive europee poi riguarderanno comunque tutti.
Il Dott. Salvucci invitando a fare un intervento in chiusura dell’incontro l’assessore Curzi,
propone di consegnarle la bozza di regolamento discussa.
L’Assesore Curzi alla luce della discussione e delle problematiche emerse ritiene che la fase sia
ancora quella della discussione da parte delle associazioni e quindi di lasciarla ancora nelle loro
mani dando la massima disponibilità al miglioramento, si impegna a dare (in accordo con la
presidente della commissione 4) per assunto l’invito permanente dell’ALFA alle riunioni delle
commissioni. Quindi invita a continuare a lavorare al regolamento e ad intensificare le riunioni
dei vari settori per poi, nei mesi seguenti, tornare con una proposta condivisa per fare un primo
passaggio istituzionale seguendo i vari livelli previsti (commissioni, consiglio, giunta, ecc.). In
chiusura rivendica il ruolo dell’ALFA come organismo di partecipazione.
Interviene prima della chiusura David Miliozzi (consigliere comunale membro della
commissione 4) per chiedere, visto che è in discussione un regolamento che riguarda le
associazioni, di soffermarsi anche su un punto più a monte, quello dello Statuto comunale
riguardante l’associazionismo, in particolare l’articolo “l’iscrizione all’albo è la condizione per
fruire del sostegno del Comune, fatti salvi gli interventi a favore dell’associazionismo” risulta
poco chiaro ed è migliorabile.
Alessandro Battoni (coordinatore ALFA Mondo Giovanile) chiude l’incontro affermando che
approvare un regolamento è sempre una procedura molto complessa e quello presente è un
primo passo quindi invita a presentare qualsiasi spunto o proposta alla segreteria dell’ALFA
La seduta si chiude alle ore 19,40.
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