Logistica, infrastrutture, turismo Il Benin guarda alla Campania

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Logistica, infrastrutture, turismo Il Benin guarda alla Campania
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Venerdì 5 luglio 2013
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Logistica, infrastrutture, turismo
Il Benin guarda alla Campania
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Di RICCARDO LA FRANCA
Missioni umanitarie: un fronte su cui l’asse
tra la Campania e la repubblica africana del
Benin ha già dato e da ottimi frutti (vedere
box qui in basso - Ndr). Ma ora è il momento di sviluppare relazioni commerciali ed
economiche ed è anche questo uno degli
obiettivi della visita informale in Campania
di Gervaise N’Dah Sèkou, prefetto del distretto di Atakorà Donga, la più grande fra le
suddivisioni amministrative del Benin. Oggi
il prefetto Sèkou interverrà a un incontro
presso la sede del consolato del Benin, a Napoli, in Galleria Umberto, per presentare a un
gruppo di operatori economici il potenziale
turistico della repubblica dell’Africa Occidentale.
Prefetto, quali sono i settori di interscambio
economico con la Campania e l’Italia che
maggiormente interessano il Benin?
Il nostro Paese intende soprattutto far conoscere la sua offerta turistica, che propone
riserve naturali di assoluto pregio, come il
Parco Nazionale del Pendjari. In alcune zone è possibile anche praticare la caccia, in
uno scenario di incomparabile fascino.
Di questa offerta parlerete oggi?
Sì, l’appuntamento è per stamani, nella sede
del consolato retto da Giuseppe Gambardella e di cui è capo staff Antonio Scotto. Devo
dire che l’intensificarsi delle relazioni tra i
nostri due Paesi è anche merito dell’instancabile attività della struttura consolare partenopea.
A colloquio
con il prefetto
Gervaise N’Dah Sèkou
per tre giorni
in visita
nella nostra regione
Oggi unincontro
di promozione turistica
Gervaise N’Dah Sèkou
Pensate a investimenti turistici campani nel
vostro Paese?
E’ una prospettiva che ci interessa molto. Un
potenziale investitore troverà in Benin una
serie di agevolazioni e il vantaggio non trascurabile di un paese multiculturale e multireligioso le cui componenti, però, vivono in
pace tra loro. Altro vantaggio non secondario è la stabilità politica.
Quali prodotti mira ad esportare il Benin
nel nostro Paese?
Abbiamo delle produzioni tipiche della nostra agricoltura, come il burro di karitè, che
viene utilizzato nell’industria farmaceutica e
nel settore della comesi: un prodotto che ha
già suscitato l’interesse di imprenditori campani.
Per esempio?
Mi consenta per ora di mantenere il riserbo.
Altro prodotto interessante per la vostra industria sono i derivati della noce di Acajou.
Di che cosa si tratta?
E’ un frutto chiamato ‘mandorla indiana’, noto
nel vostro paese come anacardio, apprezzato
per l’alimentazione, ma dal cui guscio si ricava inoltre un estratto che si presta alla lavorazione di polimeri e materie plastiche.
Che cosa vi interessa, invece, dei prodotti che
la Campania ha da offrire?
Fra i prodotti agroalimentari ci interessano
molto i derivati del pomodoro, in particolare
il concentrato, e la pasta. Ma siamo attratti anche dalla vostra offerta immateriale.
A che cosa si riferisce?
Penso alle vostre competenze sul fronte infrastruturale e della logistica, due settori di
cui il Benin ha molto bisogno, visto che vuole essere una delle porte di accesso all’Africa. Inoltre vogliamo rafforzare scambi formativi con l’Italia sul versante della sanità
dell’attività manifatturiera. Per esempio ci
interessa formare nostre risorse umane nel
settore dell’industria del mobile. •••
Serata di solidarietà per i bambini di Zinviè
un’intensa attività di prestazioni sanitarie e di nutrizione nei
Raccolta fondi a favore del Centro per la cura dei bambini
reparti di chirurgia e pediatria presso l’Ospedale “La Croix”
malnutriti di Zinviè in Benin e del progetto “Aggiungi un
di Zinviè nel Benin.
posto a tavola” attivato dalla parrocchia del Sacro Cuore
In particolare, nel 2012, Mosi Cicala Onlus si è adoperadi Arzano con Don Alessandro Overa. E' l'obiettivo delta per supportare la ristrutturazione dello stesso nosol'evento “Beninsieme 2013” organizzato mercoledì sera
comio avviata dai missionari Camilliani, collaborando per
al Nabilah di Bacoli. Una manifestazione promossa da
un altro verso, con le suore “Figlie di San Camillo” nella
“Mosi Cicala Onlus”, guidata da Roberto Pennisi.
loro attività di lotta alla malnutrizione. Nel corso della seAccanto a lui, Agnese Palmieri, il Console del Benin a Narata al “Nabilah”, è stato assegnato il Premio Mosi Cicala
poli, avvocato Giuseppe Gambardella, Lina Carcuro ed
Aldo Cappelli, “medici in frontiera” nel Benin, Maurizio Giuseppe Gambardella Onlus 2013, opera dell’artista Claudia Piscitelli, al maestro Lello Esposito, “artista - come si legge in una nota
Montecatini di Galà Eventi ed Anna Sommella deldiffusa dagli organizzatori dell’evento - ed ambasciatore della creal’Adolphe Ferriere tra gli sponsor della manifestazione.
“Mosi Cicala Onlus” è un’associazione no profit, fondata nel 2008 in tività e dell’ingegno partenopei nel mondo”.
memoria di Maria Rosaria Cicala dai suoi familiari e da un gruppo di L’evento al “Nabilah” si unisce alle numerose iniziative di solidarietà
medici e volontari napoletani allo scopo di sostenere la promozione per il Benin promosse dal consolato partenopeo della repubblica afrie la protezione dei diritti dei minori, delle donne e dei malati con par- cana, finalizzate alla raccolta di fondi per la realizzazione di edifici
ticolare riferimento all’Africa dove da più di dieci anni, viene svolta scolastici e per lo scavo di pozzi per ricavare risorse idriche. •••