Novità Librarie 25 novembre 2016

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Novità Librarie 25 novembre 2016
Biblioteca Comunale P. P. Pasolini
Novità Librarie
venerdì 25 novembre 2016
Passeggeri notturni letto da Gianfranco Carofi
Passeggeri notturni
Un caleidoscopio di incontri inattesi, di racconti folgoranti, di
ironiche riflessioni. Con scrittura cristallina e rapidi tratti,
Carofiglio disegna personaggi memorabili e, in un gioco di
specchi tra verità e finzione, allestisce fulminee messe in scena
dove appaiono intensi frammenti di mondo. Un piccolo gioiello in
cui si alternano storie amare a situazioni comiche, osservate
con impareggiabile sguardo critico e grande umanità.
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venerdì 25 novembre 2016
Pino Insegno legge Jo Nesbo
Sole di mezzanotte
Per sfuggire al Pescatore, il più spietato signore della droga
norvegese, Jon ha percorso 1.800 chilometri, fino a raggiungere
un paesino remoto dove il sole non tramonta mai. Qui ha
cambiato nome e ha trovato un capanno di caccia dove
nascondersi e forse una donna da amare. Nell'implacabile luce
estiva scoprirà se la redenzione è possibile, o se la speranza è
solo un'invenzione del diavolo.
Sergio Rizzo
La Repubblica dei brocchi
"Il deperimento delle nostre élite è generale. Niente e nessuno
si è salvato dal lento processo di decomposizione. Non la
politica. Né le grandi burocrazie pubbliche. Ma neppure
magistrati, manager pubblici e privati, professori. Non ha
risparmiato il sindacato, la finanza, i professionisti di ogni ordine
e grado. Né poteva risparmiare la stampa e l'informazione."
Sergio Rizzo, uno degli autori de "La casta", ha perso la
pazienza - ma non il senso del ridicolo - e in questo libro lancia
il suo atto d'accusa contro tutta la classe dirigente italiana:
"Eravamo un paese che aveva fame di crescere: adesso siamo
la Repubblica dei brocchi". Perché al di là della questione
morale, al di là dei reati e del dolo, al di là degli interessi privati
che si fanno atti pubblici, la questione cruciale è che la nostra
classe dirigente semplicemente non è al livello di quella degli
altri paesi sviluppati. I brocchi non vogliono migliorare,
riformare, far avanzare il paese: vogliono che tutto resti com'è
per sempre, per godersi le proprie rendite di posizione. Ai
brocchi non interessa quello che fanno gli altri, le soluzioni
nuove ai problemi vecchi: per loro i problemi sono eterni e
irrisolvibili. I brocchi non credono nella meritocrazia (se non a
parole) e hanno una nutrita discendenza da piazzare, spesso
composta di brocchi ancora peggiori.
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venerdì 25 novembre 2016
Live cussler
Fuga
Il re dei quotidiani, Preston Whiteway, ha deciso di offrire una
somma notevole all'aviatore che, per primo, avrà il coraggio di
attraversare l'America in meno di cinquanta giorni. In realtà,
vuole che a vincere sia Josephine Frost - la pilota più in gamba
e, soprattutto, più affascinante del Paese. Motivo per cui ha
ingaggiato Isaac Bell della Van Dorn Detective Agency.
Josephine, infatti, ha visto qualcosa che non avrebbe dovuto
vedere. E ora qualcuno la vuole morta. E non si fermerà davanti
a niente e a nessuno, nemmeno davanti a Whiteway e a Bell.
Raffaele Morelli
Crescerli senza educarli
Si sente spesso dire "Come è difficile il mestiere di genitori...". È
proprio questo il punto: essere genitori non è un mestiere, non
è un progetto da portare a compimento. Se essere bravi
genitori diventa un compito, allora sì che abbiamo fallito. I
bambini non si domandano se sono bravi figli. Dovremmo
imparare da loro.
Educare è prima di tutto stare con i propri figli senza nessun
retropensiero. Vale a dire senza un fine, senza il progetto di
migliorarli. "Migliorarli" significa sempre omologarli al pensiero
convenzionale e mettere a rischio la loro unicità.
Questo libro non propone modelli educativi da perseguire, che
diventano vecchi subito dopo essere stati annunciati.
Capovolge l'idea di educazione: non più centrata su obiettivi da
raggiungere, su compiti e punizioni, ma sul talento, su cosa
caratterizza i nostri piccoli. La stella polare dell'e-ducazione è
chiedersi che cosa li rende unici, chiedersi: "Che fiore è mio
figlio?" E lasciare che cresca.
Se ci liberiamo dai luoghi comuni, dai falsi miti, delle idee
sbagliate che contaminano la nostra epoca, accompagnarli verso
la felicità diventa la cosa più semplice, naturale e spontanea che
esista.
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venerdì 25 novembre 2016
Paulo Coelho
La spia
Parigi, prigione di Saint-Lazare, 1917. Una donna attende con
fierezza la propria esecuzione. Le rimane un solo desiderio: che
sua figlia sappia la verità; che la figlia, che lei non vedrà mai
crescere, non creda ad altri che a sua madre. E così prende
carta e penna per raccontarle la sua vita avventurosa e
controversa. Lei, che attende la fine a Saint Lazare, è Mata Hari,
la donna più desiderabile e desiderata del suo tempo: ballerina
scandalosa, seduttrice degli uomini più ricchi e potenti del suo
tempo, capace di diventarne cortigiana, amante e fidata
confidente; e, forse per questo, di suscitare gelosie e invidie
nelle donne e mogli della aristocrazia parigina. Lei è la donna
dai molti nomi: Margaretha, il nome di battesimo; Mrs McLeod,
come la chiamavano aJava; H2T, il nome in codice che i
tedeschi le avevano dato in guerra. Il passato di Mata Hari è
oscuro, il presente pericoloso: ha dedicato la sua vita alla libertà
e al desiderio, ha sfidato i pregiudizi della società. E ora sconta
l'accusa infamante di spia. Ma la sua unica colpa è stata di
essere una donna libera.
Roberto Saviano
La paranza dei bambini
Dieci ragazzini in scooter sfrecciano contromano alla conquista
di Napoli. Quindicenni dai soprannomi innocui - Maraja, Pesce
Moscio, Dentino, Lollipop, Drone -, scarpe firmate, famiglie
normali e il nome delle ragazze tatuato sulla pelle. Adolescenti
che non hanno domani e nemmeno ci credono. Non temono il
carcere né la morte, perché sanno che l'unica possibilità è
giocarsi tutto, subito. Sanno che "i soldi li ha chi se li prende". E
allora, via, sui motorini, per andare a prenderseli, i soldi, ma
soprattutto il potere. "La paranza dei bambini" narra la
controversa ascesa di una paranza - un gruppo di fuoco legato
alla Camorra - e del suo capo, il giovane Nicolas Fiorillo.
Appollaiati sui tetti della città, imparano a sparare con pistole
semiautomatiche e AK-47 mirando alle parabole e alle antenne,
poi scendono per le strade a seminare il terrore in sella ai loro
scooter. A poco a poco ottengono il controllo dei quartieri,
sottraendoli alle paranze avversarie, stringendo alleanze con
vecchi boss in declino. Paranza è nome che viene dal mare,
nome di barche che vanno a caccia di pesci da ingannare con la
luce. E come nella pesca a strascico la paranza va a pescare
persone da ammazzare. Qui si racconta di ragazzini guizzanti di
vita come pesci, di adolescenze "ingannate dalla luce", e di
morti che producono morti.
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venerdì 25 novembre 2016
Giuseppe Sgarbi
Lei mi parla ancora
L'amore di (Giuseppe Sgarbi per la moglie Rina, scomparsa un
anno fa. è «li quelli elle non si trovano più. i: stalo un amore
che ha dato pienezza, significato, profondità, valore e bellezza a
una strada percorsa fianco a fianco negli anni, qui evocalo in
una "prosa piana, percorsa da celli e risonanze come ogni
classicità*' Claudio Magri s,.
Dopo i successi di Lungo l'argine del tempo e \on chiedere cosa
sarà il futuro, in questa sorta di romanzo-elegia "Nino** Sgarbi
racconta, in un delicato e appassionato dialogo a distanza,
l'amore inesauribile per la sua sposa, compagna c anima di tutta
una vita.
Luis Sepulveda
La fine della storia
Juan Belmonte, ex guerrigliero cileno che ha combattuto contro
il regime di Pinochet, da anni ha deposto le armi e vive
tranquillo in una casa sul mare, assistendo la sua compagna,
che non si è mai ripresa dalle torture subite dopo il colpo di
stato. Belmonte è un uomo stanco, disilluso, restio a scendere
in campo. Ma il passato torna a bussare alla sua porta. Solo lui
può impedire che bande di mercenari dell'Est europeo liberino
dal carcere Misha Krasnov, ultimo discendente di una famiglia di
cosacchi riparati in Cile dopo la Seconda guerra mondiale, ed ex
ufficiale dell'esercito cileno al servizio di Pinochet. Belmonte
infatti è un grande esperto di guerra sotterranea e, soprattutto,
ha un ottimo motivo per volere che Krasnov sconti il giusto
ergastolo: un motivo strettamente personale...
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venerdì 25 novembre 2016
Andrea Vitali
Viva più che mai
Il soprannome che gli hanno dato, Dubbio, parla da solo. Una
certezza, però, ce l'ha persino lui: dai carabinieri è meglio stare
alla larga. Perché di "mestiere" il Dubbio fa il contrabbandiere e
campa traghettando stecche di sigarette dalla Svizzera, magari
di notte, con una barchetta a motore. E proprio stanotte, col
fianco della barchetta, ha urtato il cadavere di una donna. L'ha
tirato a riva e, senza dimenticare di far sparire il carico illegale,
è andato a chiamare un suo cliente fidato, il medico di Bellano,
proprio per evitare i carabinieri. Ma quando torna alla riva, il
cadavere non c'è più. Eppure l'ha visto bene, non può esserselo
inventato, anche se qualche bicchiere l'ha bevuto, su al crotto
del Buco dell'Orso, prima della traversata. In ogni caso, il punto
ora è questo: che fare?
Bruno Vespa
C'eravamo tanto amati
Anche i giovani hanno un passato. Tutti abbiamo un futuro. In
C'eravamo tanto amati Bruno Vespa prende in mano un secolo
per guardare al domani con le speranze di ieri. Ecco, quindi,
un'affascinante cavalcata nei decenni trascorsi per mostrare gli
straordinari cambiamenti avvenuti nella nostra vita quotidiana:
dall'amore (corteggiamento ieri pudico, oggi sfrontato) alla
cucina (raccontata insieme ai grandi chef italiani), dagli stipendi
ai consumi, dalle vacanze all'abbigliamento, dal cinema alle
canzoni, dall'economia prima dell'euro a quella dopo l'euro, dalla
politica del Regno d'Italia a quella della Terza Repubblica
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