Programma: Imprese, categorie produttive e

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Programma: Imprese, categorie produttive e
Programma: Imprese, categorie produttive e marketing territoriale
Responsabile: Dott. Alessandro Pollio Salimbeni (Direttore Centrale Attività Produttive e Marketing Territoriale)
DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA
Il programma si propone di sviluppare i seguenti obiettivi strategici contenuti nel Piano Generale di Sviluppo:
Sviluppare il sistema commerciale nella città
L’articolazione delle politiche pubbliche a sostegno delle attività produttive deve tenere conto della necessità di incrociare efficacemente aspetti diversi ma tutti rilevanti per
intervenire sulla qualità delle imprese e dello sviluppo.
Proprio nella crisi economica di lunga durata che anche Milano sta attraversando, occorre mettere in campo azioni specifiche da un lato per sostegno alle micro, piccole e medie
imprese milanesi commerciali, artigianali e di servizi, dall’altro per la legalità e la sicurezza degli scambi, la lotta alla contraffazione, il consolidamento delle nuove forme della
commercializzazione, la valorizzazione del patrimonio – insieme economico e culturale – delle attività storiche nella città.
Crescente rilievo assumono forme specifiche ed anche di nuovo tipo per la rappresentanza dei diritti dei cittadini in materia di consumi (contenuti, modalità, educazione,
affermazione ed evoluzione di stili di vita) e di fruizione dei servizi. Questo è alla base delle azioni in corso con e verso le associazioni di difesa e tutela dei consumatori, con le
quali è vigente un protocollo di intesa e sono in corso le azioni ad esso conseguenti, ed anche dell’insieme di relazioni con un mondo associativo più ampio sui temi del consumo
e delle forme articolate e diffuse di commercio e di rapporto diretto con la produzione.
Milano è già dentro una grande trasformazione: delle persone che la abitano e vi lavorano, dell’ambiente fisico, delle culture che vi si confrontano, delle disuguaglianze che la
percorrono, delle opportunità che si manifestano. Per questo il tema del tessuto connettivo della città ha tanta importanza. Il commercio contiene in sé due grandi valori: quello
economico e quello della vitalità della città, nel suo insieme e in ciascuna delle sue parti. L’indicatore del commercio ci dice – di ogni zona, di ogni quartiere, perfino di ogni
strada – se e come la vita della città è organizzata, si svolge, evolve oppure diventa critica e difficile.
Il sistema commerciale milanese è molto ampio e diversificato: nella nostra città esistono circa 28.000 esercizi di vendita (vicinato, media e grande distribuzione), quasi 7.000
pubblici esercizi (bar, ristoranti e altre attività di somministrazione), 93 mercati settimanali scoperti con circa 10.000 posteggi, 25 mercati coperti ai quali si aggiungono quasi 600
posteggi extramercato tra banchi e chioschi. E’ uno scenario importante non solo da un punto di vista quantitativo ma anche per il numero delle persone impiegate (centinaia di
migliaia di operatori e circa 8.000 solo nei mercati comunali scoperti e coperti) e del PIL prodotto.
Si configura così un sistema articolato che merita politiche attente volte al consolidamento e allo sviluppo del settore, fondamentali in un periodo di crisi economica che si fa
sentire anche tra i commercianti, soprattutto tra i piccoli esercizi di vicinato.
In un periodo in cui è particolarmente difficile per le amministrazioni pubbliche proporre investimenti importanti, è necessario adottare politiche che vedano il forte
coinvolgimento di tutti gli attori del settore, politiche di partenariato e di forte inclusione, di vero decentramento a favore del Consigli di zona.
Anche dovendo fare i conti con risorse economiche scarse, è possibile mantenere un elevato profilo fondato su nuove idee e prospettive realizzabili anche attraverso la
promozione di formule commerciali differenziate.
Diverse sono le linee previste di intervento: dai contributi economici per le piccole e medie imprese, allo sviluppo dei Distretti Urbani del Commercio (DUC), dalla
razionalizzazione ed ottimizzazione dei mercati alla definizione di processi amministrativi più semplici e veloci per l’apertura o la modifica delle attività.
I principali risultati che si intendono conseguire nell’ambito di questo obiettivo strategico sono:
- recepire ed attuare principi cardine delle norme in materia di competitività e sviluppo per le imprese, nonché di e-government che prevedono per il Suap un ruolo da
protagonista nell' aggiornamento degli schemi amministrativi e procedimentali nonché di facilitatore per gli adempimenti posti a carico degli imprenditori.
- rendere i mercati sia coperti che scoperti non solo strutture di vendita ma anche presidi territoriali volti all'aggregazione e alla coesione sociale, intervenendo al fine di
migliorare il rapporto tra cittadini residenti e mercati rionali.
- dare impulso al sistema del commercio con particolare attenzione agli esercizi di vicinato, individuando aree che svolgano funzione di centri commerciali naturali. Progettare
ed attuare politiche per una corretta articolazione delle attività commerciali e in particolare dei pubblici esercizi.
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aggiornare i regolamenti vigenti ormai fortemente datati, mettendoli al passo con l’attuale situazione economica, con l’ evoluzione delle attività commerciali e produttive e
con le esigenze della società milanese. Maggiore chiarezza e trasparenza delle disciplina del commercio.
- favorire e sostenere l’avvio di nuove iniziative di impresa, con particolare attenzione a quelle giovanili e femminili. Reagire al rischio di dispersione di attività tradizionali e
storiche.
Dalla attività di revisione dei Regolamenti si attendono anche due effetti connessi: un ulteriore passo avanti nella semplificazione e nell’alleggerimento degli adempimenti
amministrativi e la razionalizzazione degli uffici e servizi oggi esistenti. Tali effetti costituiranno, al tempo stesso, una efficace forma di spending review e la premessa per un
migliore e diverso utilizzo delle risorse professionali del personale.
Anche a questo fine, così come per lo sviluppo del SUAP, sono determinanti il completamento e lo sviluppo dei sistemi informatici dedicati.
Promuovere Milano come destinazione turistica anche in vista di Expo 2015
Milano è meta ambita e ricercata per tante ragioni: arte e cultura, il teatro e l’opera, la moda e il design, punto di riferimento del gusto e dello stile italiano come della
gastronomia, le fiere ed i congressi che vi si svolgono, la vicinanza ai laghi e ad importanti risorse naturalistiche. Eppure la sua immagine – così come la sostanza – di città
turistica richiede cura e attenzione. Anche sotto questo profilo, Expo 2015 sarà un passaggio rilevante: il tema della alimentazione apre un mondo di interesse culturale,
scientifico, produttivo, di ragioni nuove di relazioni con il mondo. Le azioni di Marketing territoriale che si metteranno in campo a partire dal 2013 avranno questo obiettivo ma
tenendo presente dall’inizio che il traguardo più ambizioso sarà quello di consolidare le nuove prospettive in tutta la fase successiva all’evento.
La promozione di Milano – della città e della sua area metropolitana – così come la relazione stretta con la Lombardia e il Nord Italia; le azioni di irrobustimento del sistema di
accoglienza come di qualificazione delle risorse turistiche in senso stretto; gli interventi di miglioramento della struttura e del funzionamento della vita e della struttura civile:
sono azioni che si sostengono a vicenda, che richiedono politiche trasversali ed integrate, dell’intera Amministrazione quanto dei soggetti del partenariato istituzionale e privato
con il quale sono stati approvati programmi di iniziativa e protocolli di intesa nei primi mesi dell’anno 2013. Un particolare rilievo avrà l’avvio della esperienza dei Giovedì di
Milano, una sorta di giornata speciale della città in cui si concentrano attività di spettacolo, di cultura, di animazione, per accrescere la capacità attrattiva in connessione con il
rilancio di zone e quartieri – e non solo nel centro cittadino – e di tante attività economiche dal commercio all’artigianato.
Tra le principali finalità collegate alla realizzazione di questo obiettivo strategico vi è quella di dotare l’Ente degli strumenti in grado di consentire un'adeguata promozione e
competitività del territorio a livello internazionale, ottimizzando e pianificando le più opportune strategie e azioni di promozione della città, tra l’altro anche attraverso le
produzioni cinetelevisive che sono uno dei più potenti veicoli di promozione turistica di un territorio.
Il progetto “Brand Milano” è una risorsa strategica di lungo periodo, tale da modificare sensibilmente la percezione di Milano e la sua collocazione nel sistema di riferimento
internazionale. Le iniziative per il miglioramento continuo della collocazione di Milano tra le città più aperte ed interessanti, in confronto ed anche competizione con le altre
grandi aree urbane, costituiscono un fattore di continua crescita economica e civile, sono un fattore di sviluppo economico e civile.
Tra i risultati attesi delle singole azioni da sviluppare, oltre a diffondere e promuovere l’immagine della città e dei valori di eccellenza ad essa associati, vi è anche l’incasso di
royalties sulla vendita dei prodotti a marchio Milano.
E’ altresì prioritario l’impegno per la realizzazione di un sistema di promozione web e web 2.0, strategicamente integrato nel complesso delle politiche di comunicazione
dell’Ente: tale priorità deve essere assicurata sotto il profilo tecnico-strumentale come sotto quello dei contenuti.
MOTIVAZIONE DELLE SCELTE
La rete produttiva di Milano ha sempre potuto contare su imprese di dimensioni minori che, a fianco delle grandi e grandissime unità produttive, ne sono state serbatoio (di
competenze professionali, di capacità e spirito di innovazione) e, per altro verso, il tessuto connettivo: questo ha permesso di affrontare le grandi crisi industriali con qualche
fattore positivo in più.
Oggi occorre fare i conti con il tema della dimensione come fattore di limite, sotto il profilo organizzativo, finanziario, di capacità di modernizzazione e sviluppo. In questo
quadro, lo sviluppo del commercio elettronico e via web è una straordinaria occasione di internazionalizzazione ed allargamento del mercato.
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Forme nuove degli scambi e nuove professioni sono fattori di dinamismo economico e sociale che fanno parte della più solida tradizione cittadina e sono oggi ulteriori fattori di
innovazione.
E’ sempre più presente il rischio che deriva dalla presenza di capitali e di iniziative di origine illegale e criminale: la sicurezza degli scambi e la lotta alla contraffazione da un lato
sono obiettivi di contrasto alla infiltrazione di capitali e soggetti criminali nell’economia, dall’altro sono anche la risposta alla minaccia rivolta alla originalità, autenticità ed
eccellenza del lavoro e della produzione nazionale.
Le politiche nel settore Commercio diventano il sostegno ai processi di trasformazione della città, dall’Area C alle zone pedonalizzate o ZTL; dai quartieri di nuova realizzazione
alla rivitalizzazione di quelli storici; dalle zone della movida a quelle che da un certo momento in avanti si spengono e si isolano; dalle esperienze positive delle domeniche a
piedi ai programmi per l’estate. Il commercio, insieme alla scuola, ci dice ogni giorno se la città si integra progressivamente o se, al contrario, si creano o si cristallizzano fratture
di complicata ricomposizione.
Ecco perché politiche consapevoli di sviluppo, razionalizzazione ed innovazione nelle tante forme di attività commerciale accompagnano i cambiamenti della città e ne sono –
spesso – la condizione. E, non per ultimo, il significato che politiche per il commercio assumono come contrasto all’aumento del costo della vita, come promozione di una
alimentazione sana e corretta ed anche come recupero delle vocazioni produttive: cresce l’attenzione ma anche l’iniziativa imprenditoriale per l’agricoltura di qualità, sia essa
biologica che a km. zero.
Il Turismo è un potente fattore di promozione e di modernizzazione: oltre che un dato rilevante dell’economia, è un indicatore del prestigio di Milano nel mondo, del suo ruolo
nella cultura , della sua capacità di connotare stili di vita moderna ed in continua evoluzione. La conquista di più elevate posizioni nel ranking mondiale tra le città più attrattive
è un fattore potente di richiamo per investitori di livello internazionale, per aziende leader nei più diversi settori, per ricercatori e studenti interessati a svolgere una parte della
loro attività e della loro formazione nelle nostre Università e nei centri di ricerca.
Milano come segno ed anche come punto di riferimento: la capacità di attrazione nasce dalla confluenza di tutte le attività della città, delle sue eccellenze, dei flussi (di idee, di
attività, di persone) che la percorrono.
Per questo sono necessarie politiche di valorizzazione e di marketing territoriale. Expo 2015 è al tempo stesso un traguardo da raggiungere ed una base per aprire una lunga
nuova fase successiva in cui Milano possa continuare ad attrarre persone ed attività da tutto il mondo nel segno della sostenibilità e della responsabilità.
FINALITA’ DA CONSEGUIRE
Di seguito vengono descritte le principali linee di intervento nel prossimo triennio per ciascun obiettivo strategico:
Sviluppare il sistema commerciale nella città
A) Realizzare interventi di sviluppo del sistema commerciale e imprenditoriale nella città anche in vista dell’Expo 2015
1.
Aggiornamento del sistema mercatale alle nuove esigenze e agli orari della città
Milano è una città che offre moltissimo dal punto di vista del commercio su area pubblica: ottimizzare i mercati settimanali scoperti (MSS), riqualificare i Mercati Comunali
Coperti (MCC) e razionalizzare tutti i posteggi extramercato disseminati per la città configurano un progetto di grande spessore.
I MSS rappresentano un presidio territoriale diffuso nella città e sono vissuti dai cittadini come una importante opportunità di spesa con ampie possibilità di scelta (mix
merceologico), di qualità e a prezzi concorrenziali. Vanno superate le criticità che soprattutto in alcune realtà mercatali si presentano e che sono prevalentemente legate ai
problemi di pulizia, parcheggi e viabilità. Bisogna inoltre operare anche per ridurre il “gap” tra costi e ricavi della gestione dei mercati (pulizia e rifiuti, occupazione del
suolo, energia, ecc.), divenuto negli ultimi anni sempre più pesante: continuano le sperimentazioni nei mercati di Papiniano, Fauché e Kramer, volte ad una maggiore
responsabilizzazione e partecipazione degli operatori, all’introduzione di sistemi di raccolta differenziata dei rifiuti ed alla installazione (ove possibile) dei compattatori.
La sperimentazione verrà estesa anche al mercato di Via Garigliano, in coerenza con il piano di rilocalizzazione di quel mercato approvato con delibera della G.C. n. 1472
del 26/07/2013.
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Per quanto riguarda il mercato settimanale scoperto di Viale Papiniano, al termine del lungo percorso giurisdizionale presso il T.A.R. Lombardia, concluso con sentenze n.
713 del 11/3/2011 e n. 747 del 18/3/2011, visto il parere favorevole, espresso in fasi precedenti e coerenti con la sentenza, della Commissione Commercio in data 16
gennaio 2012 e la Determinazione Dirigenziale n. 44/2011 del 16 giugno 2011, rimangono confermati l’attuale assetto e la sistemazione logistica del mercato.
Per quanto riguarda la razionalizzazione dei MCC, si vuole migliorarne complessivamente l’appeal, diminuito negli ultimi anni, anche attraverso specifici interventi di
comunicazione e promozione: un progetto per rivalutare il brand “Comune di Milano”, un brand riconosciuto dai cittadini che esprime servizi di qualità e convenienza. In
alcune situazioni, che si stanno identificando progressivamente in condivisione con i Consigli di Zona e gli operatori locali, saranno sperimentate formule commerciali
innovative di offerta tipicizzata (vendita km 0, multifood, mercato ittico, filiera corta ecc.). Per il MCC di Lorenteggio e di S. Maria del Suffragio lo svolgimento delle
procedure di gara in corso porterà al rilascio della concessione ad un unico operatore per ogni struttura, finalizzata alla realizzazione di strutture di vendita polifunzionale
previa ristrutturazione degli spazi immobiliari.
Per i circa 600 posteggi extramercato, si procederà con il rinnovo delle licenze decennali solo a condizione che gli operatori interessati accettino e realizzino le condizioni di
sicurezza, estetica e decoro come previsto dal titolo IV (commercio extra mercato) del nuovo Regolamento per la disciplina del commercio su aree pubbliche adottato dal
Consiglio Comunale.
Infine in un nuovo sistema di governance del sistema mercatale va enfatizzato il ruolo dei Consigli di Zona in tutte le attività di gestione, monitoraggio e proposta: un ruolo
da svolgere in stretta collaborazione con le Associazioni di categoria.
2.
Messa in sicurezza e mantenimento del Mercati Generali. Riorganizzazione della gestione
Per quanto riguarda i Mercati Generali SoGeMi, prosegue il percorso volto alla riqualificazione sia strutturale che funzionale della società: a seguito dell’affidamento a
MIR Spa del servizio di advisoring; proseguono le attività individuate con le deliberazioni del Consiglio e della Giunta comunale del 2012 attraverso la pubblicazione di
specifici bandi per la realizzazione e gestione del nuovo polo logistico comprensivo dei Mercati Generali.
3.
Nuova pianificazione orari delle attività commerciali
E’ una necessità per Milano la costruzione di un sistema che realizzi un equilibrio condiviso tra esigenze che si articolano diversamente e in casi non marginali rischiano di
contrapporsi. I bisogni di settori della popolazione la cui attività lavorativa si estende ben oltre gli orari tradizionali; il rispetto delle condizioni contrattuali ed organizzative
dei dipendenti degli esercizi e delle imprese commerciali; le condizioni di vita e di lavoro nel commercio al dettaglio e di vicinato; in generale la armonizzazione tra stili di
vita e condizioni della vivibilità di zone e quartieri; la coerenza o comunque la connessione con i tempi della città: questi sono condizioni materiali ma anche valori che
vanno attentamente riconosciuti, sottolineati e resi tra loro compatibili. Vi è anche un aspetto sul quale poco ci si sofferma, quello della articolazione della città in base a
fasce di età che hanno percezioni e pratiche assai diverse tra loro. Milano deve rimanere ospitale ed accogliente anche sotto questo profilo.
A fronte della evoluzione normativa che apre la possibilità ad orari teoricamente senza limite, appare necessario costruire un sistema pattizio, su base volontaria, per gli
orari, per i periodi di apertura e chiusura degli esercizi, oggi ancora carente e che le norme liberalizzatrici, di per sé e da sole, non riescono automaticamente a risolvere. Le
linee di azione perseguite riguardano l’ampliamento delle esperienze dei DUC , il lavoro per i Tempi della Città, i protocolli di intesa con le associazioni rappresentative
delle parti sociali ed imprenditoriali.
In particolare su questo tema, Milano sente la necessità di un confronto continuo con le altre realtà metropolitane, promuovendo la realizzazione di seminari di studio per
condividere le problematiche e attivare proposte tecnico – progettuali per nuovi strumenti di governo.
Vanno stimolate specifiche azioni di “pressione” nei confronti del legislatore volte a ricondurre il tema del governo delle attività commerciali – orari compresi –alle
competenze e responsabilità del Comune. Tutti questi aspetti troveranno sicuro punto di riferimento nel Regolamento per il Pubblici Esercizi in corso di discussione.
Un’attenzione particolare merita il fenomeno dell’aumento di sale scommesse sul nostro territorio, che richiede l’impegno anche dei Consigli di Zona per una campagna
capillare volta a tutelare la salute pubblica con azioni di argine alla varie forme di gioco d’azzardo compulsivo.
4.
Controllo dei prezzi
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In vista di Expo 2015, con l’obiettivo di definire servizi di qualità a costi contenuti per tutelare i visitatori, occorre studiare politiche per fronteggiare un eventuale aumento
ingiustificato dei prezzi anche attraverso accordi con Associazioni di categoria, proponendo agli esercenti iniziative “prezzi trasparenti”come impegno ad un comportamento
etico in ambito commerciale.
5.
Sviluppo e implementazione dei DUC (Distretti urbani del Commercio) milanesi
Tra le leve che meglio si prestano a favorire una politica condivisa viene mantenuto ed esteso lo strumento dei DUC – Distretti Urbani del Commercio – già avviati a Milano
in 6 poli: Brera, Giambellino, Isola,Navigli, Sarpi e Galleria. Si tratta di organismi di partenariato pubblico-privato (Regione, Comune, Consigli di Zona, Associazioni di
Categoria, Fondazioni, Enti nonché Associazioni di Via e Comitati di residenti) sui quali investire molto non solo per una politica degli orari (in particolare dei Pubblici
Esercizi, a seconda dei contesti in riduzione o aumento) ma anche per accompagnare tutte le sperimentazioni di pedonalizzazione che si vogliono affrontare in città. E’ già
avviato il processo per definire una migliore e ampliata perimetrazione delle polarità esistenti sulla base delle esperienze fin qui compiute e per la costituzione di alcune
nuove (Corso Buenos Aires, P.za XXV Aprile, Pratocentenaro, Corso Vercelli, Ticinese, Napo Torriani, Porta Romana). Il percorso di riconoscimento di tali distretti da
parte della Regione Lombardia, già conseguito anche per il DUC Galleria, consentirà di accedere a risorse regionali per lo sviluppo di importanti ambiti cittadini.
6.
Iniziative di sostegno alle micro, piccole e medie imprese milanesi commerciali, artigianali e di servizi
Il progetto tiene conto della particolare situazione economica e si rivolge al mondo imprenditoriale (commerciale, artigianale e di servizi). Le azioni di sostegno si
propongono, di favorire lo sviluppo di nuovi esercizi e nuove attività, salvaguardare il consolidato (in particolare le botteghe storiche) e la competitività delle imprese,
migliorare la visibilità delle aziende commerciali ed artigiane e l’attrattività del territorio, potenziare la qualità del servizio offerto e valorizzare le eccellenze. In questa
prospettiva verrà condotto un attento monitoraggio delle linee di finanziamento dedicate (Regione Lombardia – Comunità Europea).
Negli ultimi anni, il virtuoso equilibrio tra piccolo e grande (piccolo commercio e grande finanza, grande industria e piccolo artigianato) - che da sempre caratterizzano
Milano è andato in sofferenza, evidenziando un costante e pericoloso decremento degli esercizi che possono vantare un’attività anche ultra cinquantennale. E' indispensabile
predisporre con celerità specifici strumenti di sostegno delle imprese, idonei a mitigare le circostanze negative. Le botteghe storiche, in particolare, sono esposte alle
crescenti difficoltà che si incontrano nel restare inserite in contesti urbani centrali. Vi è poi un problema di particolare rilevanza, cioè la difficoltà crescente delle librerie,
tanto da essere stato oggetto di un atto di indirizzo dedicato. I maggiori oneri derivanti dal mantenimento di immobili e arredi di pregio, l'aggressiva concorrenza di nuove
formule distributive e sopratutto gli elevati canoni di affitto rischiano di rappresentare ostacoli insormontabili e di conseguenza spingono alla chiusura delle attività. A fronte
di questa situazione, è in corso di pubblicazione un bando per contributi alle imprese situate nelle aree di cantiere, utilizzando il fondo anticrisi stanziato dal Consiglio
Comunale.
La crisi socio – economica attuale pur generando gravi ripercussioni sulle imprese, nel contempo obbliga a ipotizzare nuove formule lavorative. Ad esempio, nell’ambito
dell’attività professionale di Acconciatore e /o Estetista sta emergendo la nuova fattispecie di “affido di poltrona/cabina”, per la quale si sta avviando una procedura
sperimentale.
7.
Rivisitazione e aggiornamento dei Regolamenti comunali relativi alle attività commerciali
Regole semplici, chiare e certe rappresentano le fondamenta per un più efficiente funzionamento di un sistema eterogeneo ed articolato come quello appena descritto: i
Regolamenti vigenti sono ormai tutti datati, in molti casi sono stati superati da altre normative e spesso non rispecchiano più la forte evoluzione commerciale e sociale
intervenuta negli ultimi anni.
E’ in corso l’attività di elaborazione e discussione per i seguenti Regolamenti:
1. Pubblici Esercizi – Il Regolamento proporrà una serie di aree da sottoporre a tutela dall’esagerata diffusione di bar e ristoranti e norme premiali per il trasferimento dalle
zone congestionate in quella da rivitalizzare;
2. Mercati Comunali Coperti - Oltre a disciplinare la nuova visione del sistema mercatale milanese e il ruolo primario dei Consigli di Zona dovrà facilitare i processi di
innovazione gestionale ed organizzativa per corrispondere alle evoluzioni sociali ed economiche sia dei consumatori che degli operatori, del tutto modificate rispetto a
quando si è definita la maglia della collocazione e delle caratteristiche dei MCC;
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3. Sanzioni accessorie alle attività commerciali - per un sistema chiaro e trasparente delle sanzioni accessorie in caso di reiterazione delle violazioni alle norme sul
commercio;
4. Feste di Quartiere - Disciplinerà queste iniziative ludico/aggregative in forme più coerenti all’attuale sistema sociale e di contesto.
5. Attività di estetista, affini e specializzazioni (esercizi per attività di massaggi e centri benessere, centri di onicotecnica, centri di trucco cosmetico, centri di
dermopigmentazione, tatuatore ed applicatore di piercing) - Aggiornamento del regolamento con le indicazioni dell’Osservatorio dei Servizi alla Persona (Associazioni
di Categoria, A.S.L. e Servizio Annonaria e Commerciale).
6. Commercio su aree pubbliche, approvato nel marzo 2013, si tratta ora di svolgere attività di illustrazione ed accompagnamento per facilitarne la piena attuazione come
fattore di riqualificazione del contesto urbano.
8.
Modifiche e adattamenti regolamentazione amministrativa comunale – commercio di strada e autorizzazioni temporanee
In vista di Expo 2015, è in corso una rilettura della modulistica in uso, in un’ottica di semplificazione per le attività di vendita, di somministrazione, di pubblico spettacolo
che si svolgeranno all’interno del sito.
Analogamente, per quanto riguarda le attività che possono essere svolte all’esterno del sito Expo (aree limitrofe, perimetro cittadino) si stanno esaminando le
semplificazioni possibili delle procedure e dei programmi per il controllo e la regolamentazione del commercio (in sede privata e pubblica) che si realizzerà a Milano in
forma temporanea.
9.
Lotta alla contraffazione
La lotta alla contraffazione è un impegno a garanzia della originalità e della creatività dei prodotti e dei servizi ma anche un fattore rilevante per la legalità nella economia in
almeno tre dimensioni: impegno contro l’evasione fiscale e contributiva e per l’emersione del lavoro nero; contrasto alle filiere, spesso criminali, della produzione e
distribuzione delle merci contraffatte; impegno per la sicurezza alimentare e contro i rischi da utilizzo di materiali tossici (contraffazione di farmaci, cosmetici, prodotti
industriali, ecc.).
Anche a questo fine, verranno orientate le azioni per il rapporto con le associazioni dei consumatori, già avviate con la condivisione di un protocollo generale di intesa, in
riferimento alla gestione dei servizi pubblici, ai contratti di servizio ed al riscontro della soddisfazione dei consumatori.
La costituzione del Comitato milanese per la lotta alla contraffazione, le relazioni con i soggetti del mondo produttivo, con le Forze dell’Ordine, con la più matura
riflessione giuridica ed economica in materia, lo sviluppo di un programma di iniziative nelle scuole per estendere la consapevolezza del problema e l’insieme delle
implicazioni sociali ed economiche sono gli assi essenziali del lavoro in corso e che proseguirà nel triennio. Inoltre, è aperta la collaborazione con Expo 2015 perché
l’evento sia “counterfeiting free”.
B) Semplificare l’azione amministrativa nei confronti di cittadini, imprese, associazioni di categoria e professionisti, attraverso lo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) e il
portale “Fare Impresa”
Si tratta di un importante progetto che si sviluppa parallelamente a quello nazionale volto a semplificare, sburocratizzare ed accelerare tutte le procedure amministrative
necessarie ad aprire o modificare un’attività imprenditoriale (“impresa in un giorno”). Lo strumento principale è lo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) che,
soprattutto nella delicata fase di start up d’impresa, non deve rappresentare un ostacolo o un rallentamento ma offrire al cittadino informazioni utili ad orientare la sua scelta
imprenditoriale. In questa prospettiva, l’implementazione dello Sportello gestirà, con modalità interattive completamente dematerializzate, una parte considerevole delle
procedure legate alla gestione delle attività commerciali, con la sola esclusione dei procedimenti correlati al commercio su aree pubbliche. Pressoché tutte le procedure
sottoposte a SCIA saranno avviate on-line, auspicabilmente con assolvimento, anche questo dematerializzato, di diritti di istruttoria Suap qualora istituiti.
Un sistema informativo efficiente presuppone poi una completa integrazione tra tutti i sistemi informativi gestionali di supporto alle attività commerciali (PG WEB, Iride,
Ermes, Portale Fare Impresa, COSAP WEB), attualmente utilizzati. Solo questa integrazione consentirà la semplificazione del lavoro di back office e di conseguenza un
servizio per i cittadini più efficace e veloce.
Nell’ottica della spending review, risulta particolarmente importante l’integrazione tra i sistemi informativi della Direzione Attività produttive e della Direzione Entrate e lotta
all’evasione, in particolare tra Ermes e CosapWeb.
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Nell’ambito dei progetti di incremento delle entrate si inserisce la proposta al Consiglio Comunale di istituzione degli oneri di istruttoria delle pratiche di competenza del
Settore Commercio, SUAP e Attività Produttive a fronte di un’implementazione dei programmi informatici che comporta costi significativi.
Sul versante di una migliore informazione al cittadino sarà curata la parte interattiva del Portale “Fare Impresa”; l’implementazione del servizio terrà conto del risultato che
emergerà dalla rilevazione del gradimento dei servizi secondo i principi di customer satisfaction, ma dovrà necessariamente essere rapportata alle risorse disponibili.
L’attivazione di newsletter, l’ampliamento del raggio tematico delle faq e analoghi strumenti di facilitazione della diffusione di temi “all’ordine del giorno” risentono infatti
della mancata allocazione di risorse umane stanziabili su tale fronte.
Con il D.p.r. 13 marzo 2013, n. 59, è stata istituita l'Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.), che sostituisce fino a 7 diversi titoli abilitativi in campo ambientale.
Attraverso il SUAP le PMI assumono un unico interlocutore in luogo di Regione, Provincia, Comune, Arpa, Autorità di bacino.
Dalle prime stime, si tratta di 1200/1500 pratiche annue.
E’ già in corso la collaborazione con il Settore Politiche Ambientali e con gli altri livelli istituzionali (partecipano anche al gruppo di lavoro costituito presso la Regione
Lombardia). Questo incremento delle funzioni, comporta un riesame delle risorse finanziarie per potenziare i sistemi informativi e delle risorse umane da reperire e formare a
livello adeguato, di un SUAP progressivamente più centrale per lo sviluppo economico della città.
Promuovere Milano come destinazione turistica anche in vista di Expo 2015
1.
Valorizzazione della reputazione della Città di Milano e del suo Brand
Il complesso delle politiche di promozione di Milano si sta avvalendo dal 2012 del contributo scientifico di due comitati di esperti: il primo coordinato dal Prof. Franco
Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano, dedicato all’incoming turistico e composto da Francois De Brabant, Maria Grazia Mattei, Marco Morganti, Alessandro Rosso,
Alfredo Somoza, Pierluigi Taliento, Massimiliano Vavassori, Claudio Visentin, il secondo coordinato dal Prof. Stefano Rolando, dedicato alle politiche di Brand della città
e composto da Laura Agnoletto, Antonio Calabrò, Davide Milani, Alessandro Olper, Marco Percoco, Fulvio Ronchi, Patrizia Rutigliano, Emanuela Scarpellini, Paolo Verri.
L’insieme delle azioni proposte è coerente con il Masterplan City Operations e ne costituisce parte organica.
Verranno intraprese le seguenti azioni:
1. Progettazione e realizzazione di strumenti di pianificazione strategica ed operativa e per il monitoraggio dell'attrattività e della competitività del territorio milanese (in
previsione di Expo ma anche in vista di tutta la fase successiva all’evento) di supporto alla definizione e realizzazione di mirate azioni di marketing territoriale.
2. Promozione turistica della città in mercati con crescente potenziale economico (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Paesi del Golfo, Corea, Australia ed altri)
attraverso partnership con enti e privati - e con Expo.
3. Programmazione, realizzazione, patrocinio e sostegno di eventi a supporto di manifestazioni fieristiche e commerciali, in collaborazione con i commercianti e le
associazioni interessate, per incrementare il turismo leisure facendo leva sui punti di forza del turismo d'affari e dello shopping;, con lo scopo di prolungare la
permanenza in città, destagionalizzare le presenze e rendere ancora più attrattiva la città;
4. Messa a sistema di azioni volte a valorizzare e rafforzare l'immagine della città di Milano anche attraverso lo sfruttamento del Brand promozionale ( marchio registrato
e quindi parte degli asset patrimoniali dell’Ente). Le principali azioni per la valorizzazione del Brand riguardano: lo sviluppo di progetti di co-branding con altri marchi
eccellenti privati (produzione di prodotti, organizzazione di eventi,...); lo sviluppo del progetto licensing (sfruttamento commerciale del marchio promozionale della
città di Milano mediante la vendita controllata al dettaglio di prodotti “brandizzati” attraverso il licenziatario); lo sviluppo progetti in sinergia con Expo 2015 (linea di
prodotti dedicati,..);
5. Azioni di Marketing territoriale per la promozione delle eccellenze della città e scambio di best practices attraverso la partecipazione a manifestazioni fieristiche (stand
espositivi propri o di partner, conferenze, materiale informativo...) e l'organizzazione di specifici eventi e iniziative promozionali (road-show, presentazioni, progetti
pilota). Le attività verranno sviluppate in forte sinergia con soggetti pubblici e/o privati rappresentativi del territorio milanese che già promuovono le eccellenze di
Milano, al fine di rendere coordinata e completa l’azione informativa sull’offerta territoriale e di ridurre i costi di partecipazione e organizzazione. Inoltre, le azioni
saranno supportate tramite l’ideazione, realizzazione e distribuzione di specifici materiali/prodotti promozionali (pubblicazioni, video, merchandising) con il marchio
Milano. Il progetto vuole inoltre capitalizzare le occasioni fornite dagli “eventi“ di rilevanza internazionale organizzati in città e/o all’estero per dare visibilità al
219
6.
territorio. Fiere ed eventi, oltre ad essere fondamentali strumenti di marketing, rappresentano un’importante occasione di incontri e contatti per l’Amministrazione che
possono tradursi, soprattutto in vista di Expo 2015, in potenziali clienti/visitatori della città nonché in futuri investimenti sul territorio.
Avvio di un’azione in tre fasi per il rilancio del Brand Milano e la costruzione di una proposta di storytelling della città, con l’obiettivo di migliorare il posizionamento
di Milano nei ranking internazionali. Questa iniziativa viene condotta con la Fondazione Triennale, per le specifiche competenze e per il prestigio di tutta una storia ma
anche perché sta organizzando l’Esposizione internazionale delle Arti nel 2016 (il cui dossier è già stato approvato dal Bureau International des Expositions). La prima
fase prevede un approfondimento della percezione internazionale del Brand Milano; la seconda una mostra sul racconto dell’evoluzione dinamica del Brand, con una
serie di performances di coinvolgimento dei quartieri, la terza l’elaborazione e la proposta di un nuovo racconto della città di Expo, luogo del mondo.
2.
Iniziative particolari di valorizzazione della città.
Proseguiranno le azioni per la valorizzazione della città come set per le produzioni cinetelevisive attraverso l’esenzione del pagamento COSAP per attività valutate rilevanti
ai fini della promozione di Milano, anche come specifica meta del cosiddetto “turismo cinematografico” e come fattore propulsivo della valorizzazione delle competenze
professionali e del valore culturale ed artistico del sistema formativo milanese nel settore dell’audiocinetelevisivo.
E’ in corso l’attività preparatoria per l’avvio dei Giovedì di Milano, in collaborazione – almeno iniziale - con Unione del Commercio e CCIAA, per concentrare in quel
giorno della settimana una ampia serie di iniziative culturali e di spettacolo, commerciali e di promozione, di tempo libero e di impegno civile. Il giovedì è nella tradizione
una giornata di particolare intensità: le prime cinematografiche, spesso anche nei teatri, apertura prolungata dei musei pubblici e non, in un lungo elenco al quale mancano
però due caratteristiche. Manca una cornice, un insieme di condizioni di contesto di facilitazione e di supporto – che deve e può svolgere l’Amministrazione - e manca
un‘azione di promozione, per le ricadute sul sistema milanese in termini economici, turistici e di attrattività: costituiscono gli obiettivi delle attività in corso.
3.
Sviluppo del Portale di promozione del Territorio
Si proseguirà con la realizzazione di uno strumento di promozione del territorio e di marketing territoriale, in partnership con soggetti pubblici e privati EXPO, SEA,
Provincia; Fiera Milano, etc.. e in sinergia con le iniziative a partecipazione pubblica di recente attivazione come Explora ed Ecosistema E015.
Le principali attività sono:
a) Implementazione ed attivazione di servizi agli utenti quali:
- servizi informativi (info turistiche, info operative, etc.);
- servizi di promozione dell’accoglienza (accomodation, voli, location, incentive etc.) sviluppando accordi, redditizi per l’Amministrazione, con soggetti privati;
- servizi di ticketing; servizi pubblicitari a pagamento.
b) Integrazione con altri Portali territoriali e/o tematici (Expo, Fiera, Sea ecc.) - Calendario degli Eventi, POI (Point of Interest);
c) Sviluppo della comunicazione mediante canali innovativi e web 2.0 (social network, web mobile, QR code, etc.).
d) Attività di viral marketing.
e) Sviluppo di servizi avanzati per la gestione dei rapporti con gli utenti/clienti (CRM - Customer Relationship Management);
Il portale, oltre a diffondere e promuovere la città in Italia e all’estero, può diventare una nuova fonte di reddito per l’Amministrazione sviluppando attività di advertising ed
alcune tipologie di servizi che prevedano la pagamento di royalties.
4.
Sviluppo condiviso di nuovi strumenti per la fruizione turistica del territorio
Le azioni che verranno sviluppate, coerentemente con il Master Plan City Operations, sono:
1.
Sviluppo dell’Osservatorio del Turismo attraverso la collaborazione con gli altri enti territoriali finalizzata alla realizzazione di un sistema di reporting dei dati sui
flussi turistici attendibili in tempi più contenuti per la conoscenza delle tendenze dei flussi cittadini e per lo sviluppo di adeguate politiche turistiche.
2. Aumento della competitività di Milano nel Settore Congressuale, con politiche di incentivazione che valorizzino la città, attraverso il coordinamento di un network
rappresentativo del territorio e azioni congiunte con i partner, per fornire servizi di supporto, atti a promuovere la destinazione sul mercato congressuale
220
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
5.
Estensione del progetto di segnaletica informativa turistica già avviato negli anni precedenti. Il progetto concluso ha visto l’installazione di 139 totem di informazione
turistica, ideati in partnership con il Touring Club italiano e co-finanziati da Regione Lombardia tramite appositi fondi. E’ prevista una prosecuzione del progetto da
parte del Comune di Milano. Restano infatti da sostituire molti cartelli vecchi e rovinati, e da segnalare molte importanti attrazioni della città.
Realizzazione di una nuova Tourist card, basata sui sistemi e le tecnologie ATM e fondata sul sistema di trasporto urbano, uno strumento che possa essere venduto su
ampia scala – eventualmente anche in versioni pensate per target diversi (giovani, residenti, anziani) e diverse durate - per consentire una fruizione agevolata delle
attrattive della città, fondamentale per la crescita del turismo a Milano.
Apertura punti di informazione e accoglienza turistica presso le porte di accesso a Milano, in primo luogo presso gli aeroporti e presso le più importanti stazioni, per
consentire a turisti e visitatori, anche in prospettiva Expo, di usufruire di servizi utili all’organizzazione e al successo della loro visita, a partire dalle informazioni utili
e pratiche. Attraverso questi punti di informazione ed altri maggiormente diffusi nel territorio cittadino - come ad es. il “progetto Edicole” - la città potrà svolgere
attività diretta di promozione, suggerire iniziative e itinerari ai visitatori. In questo quadro, il perno centrale sarà costituito dall‘apertura di uno IAT (informazioni
accoglienza turistica) in spazi di proprietà comunale nei pressi di Piazza Duomo. L’attività di accoglienza ed informazione turistica sarà svolta in modo sinergico con
il nuovo info-point di Expo in corso di realizzazione in via Beltrami.
Protocollo di intesa fra Comune di Milano, Comune di Roma, Provincia di Rimini, Comune di Napoli, Comune di Venezia e di Firenze, per la creazione di un network
delle grandi destinazioni turistiche per lo sviluppo sostenibile;
Costruzione di una strategia per il turismo low-cost (giovani e famiglie);
Ideazione e progettazione di materiale promozionale e turistico.
Supporto alla stampa turistica straniera e incontri con delegazioni straniere interessate alla tematica del turismo, per la promozione della città.
Estensione, miglioramento ed innovazione nella disponibilità ricettiva di Milano
La ricettività turistica di Milano è condizionata dalla forte prevalenza di turismo business (circa l’80% del totale) ed è quindi sbilanciata verso i segmenti più elevati: negli
ultimi 6 anni sono aumentate del 32% le strutture alberghiere a 4 stelle, mentre sono ulteriormente diminuite (-25%) le strutture alberghiere a 1 stella.
Milano soffre di una grave carenza per quanto riguarda la ricettività low-cost destinata ai giovani, alle famiglie, alle categorie con minore capacità di spesa: a fronte di quasi
49.000 posti negli alberghi di categoria 3, 4 e 5 stelle e nelle Residenze Turistico Alberghiere, ne sono disponibili poco più di 10.000 considerando insieme gli esercizi a 1 e
2 stelle più tutto il comparto dell’extralberghiero – un insieme che non è necessariamente sempre low-cost o pienamente compatibile con le esigenze indicate. Nel 2012 i
visitatori nella cruciale fascia che va dai 20 ai 27 anni sono stati solo il 14% del totale, a fronte dell’80% di visitatori di età superiore; i visitatori nella fascia precedente, fino
ai 19 anni, solo circa il 6%. Pur a fronte di un’elevata potenzialità di attrazione nel segmento del turismo giovanile, Milano non dispone della capacità di accoglienza
necessaria.
L’assenza di un’offerta ricettiva low-cost, specificamente rivolta ai giovani e alle famiglie, costituisce un serio problema in prospettiva Expo, e più in generale penalizza le
potenzialità della città come destinazione turistica leisure per tutti, status che ne accrescerebbe enormemente l’attrattività nazionale e internazionale, le dinamiche di
sviluppo e gli introiti economici. Da una recente indagine emerge come al numero degli arrivi turistici registrati a Milano nelle strutture ricettive debba essere aggiunto un
numero, stimabile in 500.000 unità circa e comunque tendenzialmente in aumento, di visitatori che soggiornano in città grazie a una rete informale di accoglienza presso
amici, di scambio/affitto di case/posti letto e simili: il dato mostra come volumi importanti di turisti non riescano a trovare una collocazione nell’attuale mercato della
ricettività formale; una significativa conferma è uscita dalla indagine compiuta dall’Università Milano-Bicocca in occasione del Fuori Salone del 2012. La formula low cost
non significa necessariamente di basso profilo: non solo l’esperienza dei viaggi aerei ma anche la diffusione in tutti i Paesi europei degli alberghi low cost e l’impegno di
grandi gruppi dell’ospitalità dimostrano che è possibile combinare livelli di qualità consistenti con livello contenuto dei prezzi.
Le azioni previste nel corso del 2013 per questo obiettivo riguardano:
la ripresa dei lavori per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico dell’Ostello di Milano, di proprietà comunale e affidato in gestione all’Associazione Italiana
Alberghi per la Gioventù (AIG). E’ in corso uno studio tecnico/amministrativo per valutare condizioni, modalità e oneri per la piena disponibilità dell’impianto nel
2015.
l’avvio del processo per la realizzazione di un albergo low cost, rendendo disponibile in diritto di superficie lo stabile di proprietà comunale di Ripa di Porta Ticinese
83, con procedure ad evidenza pubblica che abbiano anche l’obiettivo di far emergere soluzioni edificatorie, tecnologiche e gestionali di eccellenza.
221
COERENZA CON I PIANI REGIONALI DI SETTORE CON GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE DELL’ENTE
Oltre il livello di coerenza insito nel processo di passaggio dal Piano Generale di Sviluppo alla Relazione Previsionale e Programmatica, si sottolinea il carattere di coerenza
“attiva” con la programmazione sia regionale che comunale.
Coerenza attiva vuol dire che si parte dagli strumenti e dai processi di programmazione esistenti, essendone pienamente partecipi – come evidenziato nei singoli punti di
programma ove necessario – ma al tempo stesso contribuendo ad arricchirli. E’ il caso del tema degli orari e del calendario del commercio, della necessità di rivisitare alcuni
aspetti della normativa, come nel caso dei Mercati generali, della necessità di progettare e gestire politiche pubbliche di settore secondo una logica di progetto che veda
intervenire diversi livelli e settori della Amministrazione comunale e, anche da qui, modificare gli stessi processi di formazione ed allocazione delle risorse finanziarie proprie,
come si intende con l’espressione “bilancio per progetti”.
E’ aperto un canale di collaborazione con Regione Lombardia per definire di comune intesa progetti di promozione turistica con particolare riferimento a rilevanti eccellenze
milanesi nel settore del food / design e per incrementare la disponibilità di ricettività low-cost. Tutte le azioni indicate assumono il punto di vista dell’Area Metropolitana sia in
quanto collaborazione con la Provincia sia in vista della imminente evoluzione istituzionale.
Nel caso, da ultimo, delle politiche turistiche, le azioni delineate corrispondono ai progetti approvati nel contesto del Master Programme di City Operations, risultato adeguato al
raggiungimento dei due obiettivi convergenti di assicurare le migliori condizioni di preparazione e svolgimento dell’Expo 2015 e di farne il più grande acceleratore della
promozione di Milano nel contesto delle aree metropolitane di livello internazionale.
222
3.4 – PROGRAMMA 53 – IMPRESE, CATEGORIE PRODUTTIVE E MARKETING TERRITORIALE
3.5 – RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
ENTRATE
Anno 2013
Anno 2014
Legge di
finanziamento e
articolo
Anno 2015
ENTRATE SPECIFICHE
0
0
0
1.100.000,00
1.100.000,00
975.000,00
PROVINCIA
0
0
0

UNIONE EUROPEA
0
0
0

CASSA DD. PP. - CREDITO SPORTIVO ISTITUTI DI PREVIDENZA
0
0
0

ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0
0
0

ALTRE ENTRATE
177.000,00
250.000,00
270.000,00
1.277.000,00
1.350.000,00
1.245.000,00
0
0
0
0,00
0,00
0,00
39.406.030,00
35.929.650,00
30.253.650,00
TOTALE (C)
39.406.030,00
35.929.650,00
30.253.650,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
40.683.030,00
37.279.650,00
31.498.650,00

STATO

REGIONE

TOTALE (A)
PROVENTI DA SERVIZI
TOTALE (B)
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili
223
3.6 – SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA – IMPIEGHI
Anno 2013
Spesa corrente
Consolidata
Entità
(a)
15.163.030,00
%
37,27
Di sviluppo
Entità
(b)
Spesa per investimento
Entità
(c)
%
0,00
0,00
Totale (a+b+c)
% su spese
finali
%
25.520.000,00
62,73
40.683.030,00
0,56
Anno 2014
Spesa corrente
Consolidata
Entità
(a)
13.983.800,00
%
37,51
Di sviluppo
Entità
(b)
Spesa per investimento
Entità
(c)
%
0,00
0,00
Totale (a+b+c)
% su spese
finali
%
23.295.850,00
62,49
37.279.650,00
0,49
Anno 2015
Spesa corrente
Consolidata
Entità
(a)
13.952.800,00
%
44,30
Di sviluppo
Entità
(b)
0,00
Spesa per investimento
Entità
(c)
%
0,00
224
17.545.850,00
Totale (a+b+c)
% su spese
finali
%
55,70
31.498.650,00
0,35