Conferenza del 12 novembre 2016 “Teheran e il palazzo dello Scià
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Conferenza del 12 novembre 2016 “Teheran e il palazzo dello Scià
Conferenza del 12 novembre 2016 “Teheran e il palazzo dello Scià” Relatore : Renato Tiberti Dopo aver fornito, in un precedente incontro, una puntuale descrizione delle bellezze architettoniche e paesaggistiche della città iraniana di TORRE Esfahan, il nostro Relatore ha voluto ampliare la conoscenza di quel Paese AZADI presentando le altrettante magnificenze di Teheran che dal marzo del 1786 ne è la capitale. Una mega città la cui struttura edilizia, ad iniziare dal XIX° sec., si è progressivamente articolata in due distinti agglomerati urbani. Quello a nord, ubicato a 1.900 mt.s.l.m., moderno e cosmopolita, quello a sud, ubicato, a 1.100 mt-s.l.m., con minori attrattive e più popolare. Nel suo insieme Teheran ha l’aspetto di una città in gran parte moderna, ma cresciuta a dismisura per entità di popolazione (8,5 circa e arriva a 13 milioni di abitanti con il circondario) e concentrazione di attività industriali che hanno progressivamente sostituito quelle agricole un tempo altamente produttive per la disponibilità di risorse idriche provenienti dalle vicine montagne. Di seguito i luoghi più significativi che il Relatore ha avuto l’opportunità di visitare: La Torre Milad, costruita nel 2009, è alta ben 435 metri, è anche detta torre della televisione; E’ visitabile ed ha alla sommità luoghi di aggregazione (ristorante, cinema, mostre ecc.). Il Palazzo Golestan (Palazzo del giardino delle Rose) è il più antico dei monumenti storici di Teheran. Divenne la residenza ufficiale della famiglia reale e conseguentemente sede delle cerimonie di incoronazione sino a quella di Mohammed Reza Pahlavi nel 1941 (poi deposto nel 1979). Di particolare interesse le Sale Talar-e- Berenian (Sala degli Splendori); Talar-e Aineh (Sala degli Specchi) rinomata per il suo straordinario lavoro di specchi. Sempre nel comprensorio della cittadella sono ubicati: Il palazzo Takht-e-Marmar (del Trono di marmo) con la spettacolare terrazza arricchita di specchi, marmi e maioliche al cui centro è ubicato un trono di marmo, (che dà il nome al palazzo), costituito da 65 pezzi, considerato il più bello della scultura iraniana; Le sue sale più significative sono: la Talar- e Salam (Sala di ricevimento) originariamente destinata a museo (conteneva il famoso Trono del Pavone, tempestato di pietre preziose, successivamente trasferito nei locali della Banca Centrale dell’Iran); la Talar-e Adj (Sala degli Avori) adibita a sala da pranzo e ornata dai regali ricevuti dai regnanti europei; la Talar-e Aineh (la Sala degli specchi) rinomata per il suo straordinario lavoro di specchi. Il palazzo Khalvat -e-Karim Khani (angolo di Karim Khan), del 1759, che come il precedente presenta una terrazza al cui centro è collocato un più modesto trono di marmo. In un angolo intimo di questo palazzo è ubicata la pietra tombale dello Shah Nasser-ol Din (1848-1896). Tra gli edifici lo Shams-ol Emareh (Edificio del Sole) è il più singolare del comprensorio del Golestan. E’ costituito da due torri identiche e una facciata esterna ad archi multipli guarniti da un intricato lavoro di maioliche decorate e finestre molto ornate. Un tempo l’edificio era arricchito dalla riproduzione del “leone con il sole” emblema della Persia poi eliminato da Khomeini e sostituito dal nome di Allah stilizzato in rosso. Altrettanto celebre per la sua singolarità l’Emarat-e Badgir (Fabbricato delle Torri del Vento) costruito durante il regno di Fath Ali Shah (circa 1806). La costruzione è fiancheggiato da due stanze note come “orecchie”. All’esterno si elevano le quattro “torri del vento” rivestite di maioliche blu, gialle e nere e una cupola dorata la cui funzione è quella di permettere al vento fresco di penetrare all’interno. Per ultimo il Palazzo della Talar-e Almas (sala dei diamanti) con l’eccezionale rivestimento di specchi lavorati a punta di diamante fatti eseguire da Fath Ali Shah (1809) Per completare l’illustrazione delle meraviglie di Teheran – ha precisato il Relatore - non poteva mancare un cenno ai tesori custoditi nella Banca Nazionale costituiti dall’eccezionale “ammasso” di diamanti, pietre preziose, perle e dei molteplici capolavori dell’oreficeria orientale quali il cosiddetto Trono del Pavone ed il grande mappamondo intarsiato di smeraldi (i mari) e di rubini (le terre). Per concludere il nostro Relatore ha scelto la descrizione della Piazza Azadi, che ospita le grandi manifestazioni di massa e la Torre Azadi (Torre della Libertà), che assieme alla citata torre Milad fa parte dello skyline della città. Fu costruita nel 1971 in occasione delle celebrazioni per il 2500° anniversario della fondazione dell’Impero Achemenide da parte di Ciro il Grande il cui monumento funebre si trova a Pasargade. Grazie Tiberti per questa esposizione che ha consentito ai presenti di gettare uno sguardo su un mondo ricco di cultura che poco conosciamo.