Frane in Val Seriana per "bomba d`acqua"

Transcript

Frane in Val Seriana per "bomba d`acqua"
L’ECO DI BERGAMO
28
GIOVEDÌ 9 GIUGNO 2016
Provincia
[email protected]
Drahoslava
Paulovicova
www.ecodibergamo.it/cronaca/section/
Edvige
Maffeis
Mario Merelli
«Melgér»
Clara Poli
sindaco di Fiorano
Bomba d’acqua scuote
la media Valle Seriana
Allagamenti e 6 evacuati
Il nubifragio. I danni più seri a Fiorano: una frana di fango e alberi precipita
su un piazzale. A Gazzaniga magazzino invaso e auto incastrata in una cavità
MEDIA VALLE SERIANA
FRANCO IRRANCA
Un violento nubifragio scatenatosi sulla media Valle
Seriana ha causato seri danni a
Gazzaniga e a Fiorano al Serio
senza coinvolgere fortunatamente le persone, anche se a
Fiorano, a scopo cautelare, una
famiglia di sei persone è stata
evacuata, nel timore del ripetersi del fenomeno meteorologico
di pari intensità nella notte.
In ambedue i casi si sono mobilitati con grande tempestività
i vigili del fuoco di Bergamo e
Gazzaniga, i carabinieri, gli amministratori e i tecnici comunali
e la polizia locale. L’allarme è
scattato alle 16 quando sulla zona si è scatenato il diluvio. La situazione più seria si è registrata
a Fiorano al Serio dove, dall’altopiano di San Fermo, si è staccata una massa si terriccio che,
trascinata dall’acqua piovana, è
scesa lungo il pendio finendo in
via Giardini dove sorge l’omonimo condominio, causando momenti di panico negli abitanti
della zona colti alla sorpresa. La
massa d’acqua e fango mista a
piante e a detriti è precipitata
per un tratto di circa 80 metri
travolgendo tutto e si è riversata
su un camper vuoto parcheggiato sul piazzale a ridosso del muro di contenimento del pendio,
sommergendolo fino al mozzo
delle ruote.
In un primo momento gli abitanti di due edifici, una trentina
di persone, erano stati invitati
ad abbandonare i loro apparta-
Il piazzale invaso dal fango e, sullo sfondo, la casa evacuata
menti, ma dopo gli accertamenti dei vigili del fuoco del comando provinciale, solo a una famiglia di sei persone (padre, madre, la figlia con marito e le due
figlie, abitanti nella villetta di via
Cedrali 1) è stato consigliato di
sgomberare la casa per ragioni
di sicurezza, mentre gli altri sono potuti rientrare nelle loro
abitazioni. Le persone evacuate
hanno trovato ospitalità da parenti a Orezzo.
Sempre a Fiorano, nella Valle
Misma, una vallecola che fa da
confine con Gazzaniga, sotto la
spinta dell’acqua sono saltate alcune griglie. Il Comune ha provveduto a liberarle del materiale
che si era accumulato nei poz-
zetti. Stesso problema a Gazzaniga: in via Gelmi e all’incrocio
con via Cesare Battisti l’acqua ha
eroso il sottosuolo e, oltre a creare delle voragini sollevando di
oltre 10 centimetri il fondo stradale, ha fatto scoperchiare i
tombini. Uno di questi, di un
metro per un metro, è uscito dalla sua sede e un Fiat Scudo condotto da una donna di Cene che
stava immettendosi in via Battisti lo ha urtato, trascinandolo
per un breve tratto e finendo
con la ruota anteriore destra
nella cavità rimasta aperta.
Fessure si sono formate nell’asfalto di via Gelmi e di via Battisti che è stata chiusa al traffico
fino alle 19,30, una volta escluso
che sotto si fossero formate della voragini.
L’acqua è tuttavia penetrata
nel negozio e nell’abitazione di
Stefano Suardi, al civico 12 di via
Gelmi, allagando il magazzino
con oltre mezzo metro d’acqua
che ha praticamente danneggiato irreparabilmente le scorte di
abbigliamento intimo che erano
riposte sugli scaffali.
Ovunque erano visibili sulla
strada pezzi di asfalto, detriti,
terra, fango, rami e pietre che
hanno richiamato alla memoria
degli anziani il nubifragio del 10
luglio 1972, quando l’acqua mista a fango scesa dalle colline soprastanti il paese avevano invaso il centro del paese, allagando
piazza XXV Aprile e la zona dell’ospedale Briolini dove la situazione fu riportata alla normalità
dopo alcuni giorni di duro lavoro in cui si distinsero i vigili del
fuoco volontari del posto.
Ieri sul posto era presente il
sindaco Mattia Merelli che ha
diretto, col personale dell’Ufficio tecnico e la collaborazione di
due pattuglie della polizia locale
dell’Unione Insieme sul Serio, i
lavori per riportare alla normalità via Mazzini, arteria principale del paese. Il maltempo ha
causato danni anche sulla strada
provinciale Gazzaniga-Orezzo
dove nel tratto tra il cimitero e
l’entrata in paese si è verificato
uno smottamento. Anche in
questo caso l’intervento degli
operai del Comune ha riportato
alla normalità la situazione.
Un vigile del fuoco controlla il fronte della
frana che si è staccata dall’altopiano di San
Fermo, a Fiorano, invadendo di acqua e
fango la zona di via Giardini FOTO FRONZI
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«Ho temuto per i miei figli che non erano in casa con me»
FIORANO
Per gli abitanti di via
Giardini e di via Cedrali, ieri è
stato un pomeriggio vissuto all’insegna del panico e del subbuglio per via del nubifragio che ha
causato una frana di terriccio
scesa per un’ottantina di metri
dall’altopiano di San Fermo fino
alla strada sottostante che collega al condominio Giardini e a
una serie di villette poste al margine della frana. Chi ha udito il
rumore della terra mista a vegetazione e a detriti in movimento
che si riversava a valle e si è affacciato alla finestra, ha potuto as-
efJfznfTvwFhKfU/o7oHB15NR1u8mITxG7KZj2KLyf4=
sistere alla scena spettacolare e
insieme paurosa della massa
inarrestabile che, nella sua corsa, ha travolto anche un camper
posteggiato.
«Sono stata avvertita dai miei
vicini – dice Drahoslava Paulovicova, infermiera a Gazzaniga,
che abita nel condominio fuori
dal raggio della frana – e mi sono
affacciata al terrazzino e ho visto
il camper sommerso dal fango.
Ma la mia preoccupazione era
per i miei due figli che al momento del temporale erano fuori casa, poi rincasati indenni. Sono scesa anche per tentare di
spostare il mezzo, che all’interno era asciutta, ma non ci sono
riuscita perché le ruote slittavano nel fango».
Sul lato opposto, in una casa
di via Cedrali, Edvige Maffeis ha
sentito il fracasso causato dalla
frana. «Mi sono affacciata all’uscio – racconta – e ho visto lo
spettacolo impressionante. Mi
sono messa a piangere ma mio
marito è riuscito a calmarmi. Poi
sono venuti i carabinieri a ordinarci di uscire e ho ricominciato
ad avere paura. Per fortuna l’allarme è durato poco». In cima al
pianoro di San Fermo, da dove è
I vigili del fuoco in azione
partita la frana, si trova l’azienda
agricola di Mario Merelli «Melgér». Qui sono confluite le acque
della Clocca, di località Pianure
e della nuova strada creata nell’agosto del 2015 con la lottizzazione di via Moroni che si è incanalata tra l’abitazione e la stalla,
precipitando a valle: «In ottant’anni di vita non ho mai visto
tanta acqua come oggi». «’L someà ch’al pasaes giò ol Sére – dice
ancora impressionato –. Con
mia moglie mi sono affacciato al
terrazzino e ho visto che sotto
c’era la frana. Ho detto a mia moglie, che stava male per quello
che stava succedendo, e che era
con me: ”Levati da lì perché l’acqua ti porta via”. L’acqua ci ha rovinato le pompe idrovore che
usiamo per la stalla e che dovremo far aggiustare. Nella casa
delle mie due figlie l’acqua ha invaso le cantine e le taverne allagandole. Per fortuna non è successo nulla alle persone».
Sul posto anche il sindaco del
paese Clara Poli: «Per la famiglia
evacuata avevamo predisposto
vitto e alloggio, ma ha optato per
un’altra soluzione. Quanto alla
frana, il Comune è già intervenuto in un primo lotto e programmato interventi per mettere in sicurezza il sito, che verranno effettuati quanto prima».
F. I.
29
L’ECO DI BERGAMO
GIOVEDÌ 9 GIUGNO 2016
METEO
Tra piogge
e timide schiarite
niente estate
fino a metà mese
ornano piogge e temporali anche forti,
poi instabilità almeno fino a metà mese.
È la previsione degli
esperti di «3bmeteo». L’anticipo del maltempo con instabilità locale su tutto il Nord Italia,
anche di forte intensità è cominciato ieri. Ma la Penisola
T
rimarrà esposta agli impulsi
instabili dal Nord Europa, con
tutte le conseguenze del caso
per giorni.
Oggi il fronte instabile si
estenderà anche alle regioni
centrali, dove ci saranno rovesci e temporali frequenti, anche qui localmente intensi,
mentre in Lombardia una pri-
L’auto finita in un tombino tra le vie Gelmi e Battisti a Gazzaniga
ma parte della giornata soleggiata lascerà spazio nel tardo
pomeriggio a nuova pioggia.
Domani un deciso miglioramento ma con ritorno delle
piogge nella notte su tutta la
regione. Sabato pioggia anche
intensa in Lombardia con diminuzione in nottata. La domenica comincia col sole, ma
Danni anche in garage, scantinati e magazzini: qui l’acqua arriva alle ginocchia del proprietario
Tombini come geyser
e strada invasa dai detriti
Il traffico va in tilt
I tombini trasformati in geyser lungo la provinciale della Val Gandino
una lavanderia industriale, si porta all’area industriale di Gansono bloccati in mezzo alla car- dino. Per diversi minuti i tombireggiata. A scongiurare il rischio ni hanno assunto l’aspetto di
di una totale paralisi è stata la geyser in piena attività, mentre
provvidenziale decisione degli in alcuni punti si sono aperte
automobilisti che salivano ver- preoccupanti voragini, che fanso Leffe, di transitare nell’area no temere una situazione preprivata della Textela spa, i cui ti- caria sotto l’asfalto circostante.
tolari e dipendenti si sono adoLungo la rampa verso Cazzaperati per liberare alla meglio no il Comune ha immediataalcune griglie di sfogo, facendo mente transennato un’area non
defluire l’acqua.
lontana dal vecchio stabilimenLa massa d’acqua piovuta in to Madival. La zona presenta
pochi minuti è stata davvero im- una particolare criticità per il
pressionante e porta in eviden- fatto che in passato erano qui inza il problema delle
sediate le antiche
reti di raccolta delle
miniere di lignite,
acque bianche non
che hanno creato
più adeguate ai camun sottosuolo-grubiamenti climatici
viera in cui le acque
sempre più percettimeteoriche hanno
bili. A questo si agbuon gioco, creangiunge la difficoltà
do voragini improvsempre maggiore
vise, come avvenudella Provincia e dei
to lungo la vicina via
Comuni a provvede- Transenne vicino
Ugo Foscolo in core a una regolare ma- all’area Madival
mune di Gandino.
nutenzione e alla puNell’area vicina al
lizia di griglie e tombini.
supermercato Iperal di Casnigo,
La situazione intorno alle 17 è ma in comune di Cazzano, c’era
gradualmente tornata alla nor- addirittura l’ingresso principale
malità, anche perché nel frat- delle miniere.
tempo ha smesso di piovere.
Inevitabili le ripercussioni
Strade molto più simili a fiumi sul traffico, andato letteralmenin piena e tombini saltati anche te in tilt, con lunghe code e perpiù a monte, all’ingresso del- corsi alternativi immediatal’area industriale di Leffe, dove mente intasati, anche per i proda tempo c’è un problema di de- blemi verificatisi a valle, che
flusso in caso di «bombe d’ac- hanno imposto il blocco del
qua» come questa, che scarica- transito nel centro di Gazzaniga
no qui sia dalla strada che sale e Fiorano.
verso Cazzano che da quella che Giambattista Gherardi
mo) immette (per chi giunge
da Sud) sulla superstrada.
Completamente allagato, il
tratto di strada è stato chiuso
per tre ore e mezza e il traffico deviato sul vicino ponte
dell’Olsa.
Sul posto sono intervenuti
anche i tecnici della Provincia che si sono rivolti a una
ditta per aspirare, grazie a
un’autobotte, l’acqua che impediva il passaggio. Il tratto
di strada è stato quindi riaperto alle 20.
Anche a Nembro gli automobilisti in transito sulla
vecchia provinciale si sono
trovati, all’altezza del Centro
odontostomatologico Daina,
un’enorme increspatura del-
Il sottopasso che immette sulla superstrada verso Clusone, allagato
Val Gandino
Veicoli bloccati in mezzo alla
carreggiata. Transennata
l’area in corrispondenza delle
vecchie miniere di lignite
Decine di centimetri
d’acqua ad allagare le strade e
forte preoccupazione per alcune voragini apertesi in più punti.
Il nubifragio che nel pomeriggio
di ieri si è scatenato nella Bergamasca, non ha certo risparmiato
la Val Gandino, dove la situazione più critica si è creata intorno
alle 16 all’imbocco della valle, in
un’area in cui in pochi metri si
incrociano i confini dei comuni
di Gandino, Leffe, Cazzano Sant’Andrea e Casnigo.
La strada provinciale è stata
invasa da detriti e da almeno 40
centimetri d’acqua in territorio
di Casnigo, all’altezza del nuovo
supermercato Iperal e poco oltre lo svincolo per il centro sportivo consortile. Alcuni veicoli, in
particolare il mezzo pesante di
Oltre un metro
nel sottopasso
Tutti sul ponte
Un metro e 20 centimetri d’acqua: era impossibile passare di lì. Così gli agenti
dell’Unione Insieme sul Serio hanno sbarrato l’ingresso
al sottopasso allagato e dirottato gli automobilisti sul vicino ponte dell’Olsa.
È successo ieri intorno alle
16,30, negli stessi attimi in
efJfznfTvwFhKfU/o7oHB15NR1u8mITxoAE8kyF+p24=
cui gli agenti di polizia locale
stavano raggiungendo Gazzaniga, alla notizia di un tombino scoperchiato e di strade
allagate.
Il problema, però, era presente anche all’altezza del
sottopasso di Albino che, poco prima del ponte vecchio di
Cene (provenendo da Berga-
a metà giornata si ripresentano
piogge e temporali, specie in
montagna. Almeno fino a metà
mese nuovi rovesci e temporali
sparsi interesseranno la Penisola, specie i settori centro settentrionali, mentre con il passare dei giorni è attesa la rimonta dell’anticiclone africano sul Mediterraneo.
l’asfalto che ha reso necessario, per i conducenti, invadere la corsia opposta. Sul posto
gli operai comunali.
Nei momenti di furia più
impetuosa, quando il maltempo non dava tregua e
molte strade della media valle erano trasformate in fiumi,
si sono anche verificati alcuni incidenti, fortunatamente
non gravi. Ad Albino, in via
Monsignor Carrara, gli agenti della polizia locale sono intervenuti per uno scontro
frontale-laterale tra due veicoli che sono entrati in collisione pare proprio per le cattive condizioni meteorologiche, con la pioggia battente.
Illesi i conducenti.