Comunicazione nel no profit – Parlare in pubblico

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Comunicazione nel no profit – Parlare in pubblico
Piano formativo AVT/129/11II
Formare per crescere
finanziato da
Avviso 5/2011 II scadenza
Comunicazione nel no profit – Parlare in pubblico
Docente: Riccardo Noury
PARLARE IN PUBBLICO
Le cinque parole d’ordine
- organizzazione: parlare in modo chiaro
- brevità: dire le cose essenziali
- autorevolezza: la forza di rappresentare AI
- convinzione: credere nelle cose che si dicono
- positività: invitare all’azione evitando di deprimere
Preliminari: acquisire informazioni
- chi organizza?
- quale è il contesto?
- di che si tratta (dibattito / tavola rotonda / interviste / domande e risposte)?
- cosa vi si chiede (spiegare / commentare / salutare / motivare)?
- quali altri relatori? quale è l’ordine degli interventi?
- quale e quanto pubblico?
- spazio per tavolino e materiale AI?
- il tema è uno su cui potete parlare con autorevolezza, essere convincenti e stimolare adesione ed
entusiasmo?
- vi sono controindicazioni interne (verificare con presidenza, ufficio comunicazione, ufficio
campagne ecc)?
Preliminari: organizzazione dell’intervento
- convincimento: non state andando al patibolo
- identificazione dei vostri punti deboli
- preparazione di una scaletta, da modificare solo in casi estremi
- elaborazione di una versione corta da 5 minuti e su una lunga da 15
Struttura dell’intervento
Apertura: catturare l’attenzione (provocazione / domanda non banale / enfasi)
Corpo: i fatti a sostegno dell’obiettivo dell’intervento / prove e fonti a sostegno dei fatti / eventuale
dissenso da opinioni di altri relatori
Conclusione: riepilogo / un episodio o una storia / invito all’azione / disponibilità ad approfondire
nella sessione domande e risposte
Alcuni suggerimenti
- evitate un’apertura debole (scuse / minimizzazione dell’intervento / luoghi comuni)
- evitate i ghiaccioli in chiusura (scuse / frasi fatte o burocratiche)
- non sottovalutatevi: su ciò di cui parlate siete quelli che ne sanno di più
- non state mettendo in gioco voi stessi: non siate emotivi, intimi, autoritari, saccenti… ma neanche
freddi ed estranei al tema: non state parlando di lavatrici
- il pubblico non è necessariamente ostile, di solito è neutro se non favorevole, cerca informazioni
se non conferme, ascolta e si fa convincere
- non giocate tutte le vostre carte nell’intervento: lasciate spazio all’approfondimento, provocate
curiosità, non mettetevi nella condizione di dover ripetere quello che avete già detto
- seguite gli appunti della scaletta senza imparare a memoria: dovete essere in grado di rispondere
anche alle domande e rilasciare interviste
- eliminate le “non parole”, meglio ricorrere alle pause che servono a separare le parti del vostro
intervento
- guardate il pubblico, coprendo l’ampiezza della sala
- non nascondete le mani, non siate rigidi (è un segno di impaccio); siate visibili e, se necessario,
stare in piedi
- evocate qualcosa di familiare (un film, una trasmissione) per far capire al pubblico che può
seguirvi
- fate riferimento a qualcosa in sala (poster, foto, cartelline, tavolino di AI)
- non scandalizzate, non trasmettete ansia o angoscia: non state partecipando a un quiz su chi è
più esperto in nefandezze del mondo. Siete innamorati non di un problema ma della soluzione
di un problema
- non litigate col pubblico, rispondete alle domande ma lasciate perdere i commenti (salvo quando
non chiamano in causa direttamente AI)
Sulla sessione domande / risposte
- organizzate una “domanda amichevole” per rompere il ghiaccio
- rispondete sempre guardando il pubblico, mai un singolo interlocutore
- rispondete brevemente, lasciando spazio a eventuali altri relatori
- siate concentrati sulla domanda, non iniziate a pensare alla risposta mentre la domanda è ancora
in corso
- non lasciate accumulare troppe domande e riformulate quelle che non vi paiono chiare
- non bluffate: se non sapete una risposta, non riempite il vuoto di parole, offritevi di fornirla in
privato o nei giorni successivi (specialmente se la domanda è per AI ma non riguarda il tema
dell’incontro)
Alla fine
- non abbandonate subito il tavolo dei relatori e interloquite con essi
- mostratevi disponibili a rispondere a domande extra (molti spettatori sono curiosi ma timidi per
fare una domanda dal pubblico) e a interviste
- nei giorni successivi, ringraziate gli organizzatori ed evadete richieste rimaste in sospeso