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lettere SOSTEGNO AL SISTEMA MODA “…Tra il 2000 e il 2004, nel settore tessile abbigliamento-calzature si sono persi in Italia 274.000 posti di lavoro (- 29,4%) e 10.387 imprese (9,1%) mentre le esportazioni sono calate del 4,9%. Oggi restano 103.000 aziende e 658.000 addetti, di cui 80.000 a rischio. (...) Da più parti si chiedono interventi a difesa del made in Italy contro le contraffazioni. Alcune risposte sono state approntate nel decreto governativo per la competitività: incentivi alle fusioni per far crescere le piccole imprese; cancellazione Ici sui capannoni; aiuti al made in Italy. Sono in molti a ritenerle insufficienti e inadatte a recuperare il terreno perduto. Carlo Longo, presidente degli industriali pratesi, tra le cause dell’arretramento del settore individua il problema delle dimensioni delle imprese. (...) Si tratta di realtà prive di risorse necessarie per inserirsi nelle dinamiche dell’economia globale (“Corriere della Sera“ 9 marzo 2005). Rossano Soldini, presidente dell’Anci, l’associazione dei calzaturieri italiani: “Non ha molta importanza la definizione che si vuole dare ai dazi, ma la sostanza non cambia: le misure devono servire a rendere più leale la concorrenza della Cina, che si avvale di costi sociali, ambientali, valutari, drasticamente inferiori ai nostri, impone dazi all’entrata del 30% e concede aiuti di Stato a livelli che in Italia non si sono mai visti (“Il Sole-24 Ore“ 8 marzo 2005). La Commissione europea appare alquanto impacciata; vigile, ma non intenzionata a prendere provvedimenti immediati, senza prima consultare le autorità di Pechino. La lettera inviata dal ministro alle Attività produttive Antonio Marzano al commissario europeo al commercio Peter Mandelson chiede la piena e puntuale applicazione di quelle misure di salvaguardia che i mecca- nismi comunitari contemplano a fronte di chiare violazioni di principi di corretta competizione (fair competition) da parte di Paesi terzi. L’abolizione da parte dell’Unione europea delle residue quote su tessile-abbigliamento e calzaturiero, ha creato una situazione nuova con esiti disastrosi. Il sistema di monitoraggio sulle importazioni dalla Cina ha evidenziato che le importazioni di prodotti dall’estero nel tessile, nell’abbigliamento e nel calzaturiero hanno registrato aumenti che vanno dal 300 all’800%, mentre la richiesta di licenze è cresciuta del 1.530%. Ipotizzo una soluzione. Agli importatori in Italia di prodotti orientali, cinesi in particolare, si potrebbe lasciare libertà di importazione dei prodotti in esame, con impegno degli stessi a propiziare e realizzare esportazioni di prodotti italiani in Cina di pari valore, con appuramento quadrimestrale dell’operatività di interscambio. Gli importatori interessati potrebbero avvalersi anche di esportazioni in oriente effettuate da altri operatori nazionali, beneficiando di credit da compensare con le proprie importazioni. Presumo che questa iniziativa porti, a medio termine e per il gioco dei crediti, all’accorpamento di imprese di piccole dimensioni in organismi aziendali più consistenti e rafforzi la cultura intesa a sviluppare contatti e a cogliere opportunità finalizzate alla crescita delle esportazioni italiane”. europeo, anche in rapporto alla nuova Cina. Sono sicura che east saprà fare buon uso dei molteplici spunti offerti dal convegno”. Barbara Casati (Milano) L’INCORAGGIAMENTO DELLA DIPLOMAZIA ITALIANA Un “grazie” particolarmente sentito ai diplomatici italiani che hanno voluto inviare un segnale di apprezzamento per la rivista. Vogliamo ricordare, in particolare, gli ambasciatori Gabriele Menegatti (Pechino), Roberto Nigido (Buenos Aires), Giuseppe Balboni Acqua (Santa Sede), Alberto Candilio (Rabat), Alvise Memmo (Malta), Carlo Marsili (Ankara), Giovan Battista Verderame (Algeri) e Michele Valensise (Brasilia). Ringraziamo inoltre: Antonio Puri Purini (Consigliere Diplomatico del Presidente della Repubblica), Giuseppe Perrone (Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica) Bruno A. Pasquino (Console generale a Karachi), Anna Blefari Melazzi (Direttrice generale per la promozione e la cooperazione culturale presso il Ministero degli Esteri), Gabriele Checchia (Consigliere diplomatico), Luciano Pezzotti (Console generale d’Italia a Istanbul), Carlo Prezza (Rappresentante permanente presso la Conferenza sul Disarmo, a Ginevra) e Giuseppe Federico (Direttore ufficio Ice di Stoccolma). Sàntolo Cannavale (Nocera Inferiore) DESIGN ON GLOBAL MARKET “…Nel complimentarmi per la rivista, che ho trovato di notevole interesse, segnalo che, nella prima decade di marzo, Design Focus ha organizzato a Milano un convegno (Design on Global Market) in cui sono state approfondite le problematiche relative alla tutela del design e le prospettive del nuovo assetto legislativo ABBONAMENTO 5 NUMERI ALL’ANNO SCONTO 30% euro 35,00 PER INFORMAZIONI: [email protected] www.bcdeditore.it [email protected] numero unico 199-190822