Caserta, tenta suicidio per amore a San Prisco

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Caserta, tenta suicidio per amore a San Prisco
Caserta, tenta suicidio per amore a San Prisco: 42enne in prognosi riservata al Melorio
SAN PRISCO (Caserta) - Tenta il suicidio sgozzandosi con un coltello, 42enne è in prognosi
riservata. E’ accaduto a San Prisco (Caserta). Un uomo originario del luogo è caduto in
depressione da quando la moglie lo ha lasciato. Evidentemente i problemi caratteriali della
coppia, hanno determinato la rottura e la moglie è andata via sbattendo la porta, portando con
sé i loro due figli.
L’allontanamento della moglie e dei figli
Carmine Rotondo, questo è il nome del disperato signore, residente in via Siena, nonostante
l’allontanamento della donna ha sempre tentato di convincerla a tornare, essendo ancora
innamorato di lei e dei bambini. La signora non ne ha voluto sapere e con il passare del tempo
non è mai cambiata la sua idea di non tornare a casa. Carmine è caduto in una grave forma
di depressione acuta, in tutti i modi e con tutti i mezzi possibili ha cercato di rimettere a posto le
cose, di riunire la propria famiglia che per il poveretto era diventata la sua unica ragione di vita.
Ha telefonato alla moglie
Erano le 13.30 circa quando Carmine Rotondo, ha chiamato la moglie. Dopo un ennesimo
tentativo fatto a convincere la donna a tornare sui suoi passi, ha minacciato di suicidarsi.
Mentre parlavano a telefono l’uomo ha preso un coltello da cucina e, in lacrime, si è
tagliato la gola da parte a parte.
L’insano gesto improvviso
Un gesto insano, ma forse la tristezza per la perdita della famiglia era così grande, che il
dolore fisico non lo avvertiva neppure. Poco dopo è caduto a terra dissanguandosi.
Tempestivo invece, è stato l’intervento delle moglie che, intuendo che il marito avesse
davvero fatto quello che aveva minacciato di fare, ha subito allertato il servizio sanitario del 118.
Il tempestivo intervento del 118
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Caserta, tenta suicidio per amore a San Prisco: 42enne in prognosi riservata al Melorio
Gli operatori dell’ambulanza di Curti sono accorsi sul posto in brevissimo tempo come
anche la rianimativa di Caserta che serviva per le gravi ferite del poveretto. In tempi brevissimi,
il suicida è stato trasportato all’ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere dove è
stato trasferito subito in sala operatoria ed immediatamente sottoposto ad intervento chirurgico.
Ricoverato in prognosi riservata
L’uomo è stato poi ricoverato nel reparto di rianimazione del nosocomio sammaritano in
attesa dei risultati e si trova in prognosi riservata. A causa dell’insano gesto l’uomo
rischia la vita, al suo capezzale è accorsa anche la moglie preoccupata e i figli. Un amore
grande per la sua famiglia che sentiva di aver perso e non gli dava pace. La depressione dopo
l’abbandono e la mancanza di forza e volontà per rialzarsi. A volte l’uomo non ha la
forza per recuperare dopo una caduta tanto grave e la depressione e la solitudine prende il
sopravvento.
Paura dell’abbandono
Da lì scaturisce la voglia di farla finita, quando si investe tutto in un rapporto alla fine si esce
sconfitti. Il povero Carmine voleva una seconda possibilità , quando ha capito che non
l’avrebbe avuta, allora è scattata la molla del suicidio. L’abbandono fa paura, la
solitudine e la perdita delle persone care a volte fanno impazzire, Carmine l’ha
sperimentato su se stesso.
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