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Tratto da
GiornaleTecnologico , il quotidiano online di informazione quotidiana
Si chiama Omero e promette di far
apprezzare ai non vedenti la bellezza
delle opere d’arte e dei paesaggi. Si
tratta dell’ultimo risultato tecnologico
prodotto dall’Istituto di studi sui sistemi
intelligenti per l'automazione del
Consiglio nazionale delle ricerche,
presentato durante il workshop –
esposizione: “Multiquality approach to
cultural heritage”, che si tiene a Roma,
fino a domani, presso il Cnr.
L’evento organizzato dal Dipartimento
patrimonio culturale del Cnr vuol essere
una vetrina delle tecnologie e
metodologie di punta realizzate da Enti,
istituzioni pubbliche e private nel
settore della conservazione e
valorizzazione del patrimonio culturale.
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L’appuntamento romano pone le
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premesse per uno ‘sbarco’ nel Sol
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Levante del nostro know how in questo
settore. L’occasione è la rassegna
integrata “Primavera Italiana in
Giappone”, promossa e organizzata dall'Ambasciata italiana a Tokyo che si terrà nella città
nipponica nel 2007.
Il sistema Omero ‘prende per mano’ i non vedenti e li aiuta a superare le limitazioni legate
all’uso del tatto. La metodologia, già applicata per la visita al Castello Svevo di Bari, si basa
sull’uso di interfacce tattili integrate da messaggi vocali e suoni che riproducono la dimensione
virtuale del sito artistico esplorabile in tutti i dettagli dai non vedenti. Durante le
sperimentazioni i visitatori si sono addentrati nella planimetria virtuale del Castello e, dopo
averne conosciuto la struttura e l ’articolazione degli spazi , sono stati in grado di effettuare
una visita reale in piena autonomia e consapevolezza.
“Omero” spiega Giovanni Attolico dell’Issia-Cnr “favorisce un’esplorazione assistita, tattile ed
uditiva, di modelli digitali tridimensionali. Il polpastrello dell’utente viene proiettato in uno
spazio virtuale nel quale può sfiorare ed interagire con gli oggetti, come le strutture del
Castello. Infatti, un dispositivo speciale, l ’interfaccia aptica, restituisce sulla mano dell’utente
le stesse forze che avvertirebbe se l ’interazione avvenisse nella realtà. L’utente può derivare
forma e dimensioni partendo da una versione molto schematica degli oggetti, per poi
aggiungere via via particolari che favoriscono la percezione e la comprensione più
approfondita. Il processo di conoscenza dei manufatti del Castello è aiutato da messaggi
sonori/vocali, da vibrazione, viscosità, attrito, elementi che aiutano l ’identificazione della
scena”.
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Omero ha fatto da cicerone anche per ripercorrere la Puglia virtualmente: gli utenti hanno
potuto percepirela geomorfologia pugliese con informazioni su fiumi, laghi, limiti provinciali,
città, rete stradale. “L'esperienza,” prosegue Attolico, “può agevolmente essere estesa a
rappresentare i rilievi, attraverso dati digitali sulla morfologia del territorio, sui comuni, sui siti
di interesse turistico, artistico, storico, sulla mobilità completa, incluse le diverse reti
ferroviarie, consentendo una conoscenza più profonda di una regione”.
Il virtuale e le tecnologie 3D giocano un ruolo importante nella moderna gestione e fruizione
del patrimonio. Numerose le dimostrazioni che si susseguono nella ‘due giorni ’ al Cnr.
Dall ’Istituto delle tecnologie della costruzione (Itc) del Cnr arriva il “Sistema Informativo
Territoriale Integrato per la Valorizzazione della la Valle dell’Ofanto” in Puglia
(http://www.ba.itc.cnr.it/ofanto2004). “Un territorio ”, spiega il ricercatore Nicola Maiellaro,
“caratterizzato da emergenze di grande interesse storico e siti naturalistici, come quelli di
Margherita di Savoia e Trinitapoli, ma anche da testimonianze di civiltà e operosità, quali ad
esempio la strada delle fosse di Trinitapoli, le fosse granarie di Cerignola, i tinali e le fornaci di
Canosa, le masserie delle poste della Dogana delle pecore in San Ferdinando di Puglia. A tal
fine le tecnologie GIS e le applicazioni Web costituiscono uno strumento insostituibile in
quanto consentono di estendere accessibilità e fruibilità del patrimonio al di là delle limitazioni
imposte dalle distanze geografiche. ”La soluzione adottata nel sistema, invia di
implementazione, permette di fare una ricerca dei siti e conoscerne i vari aspetti, scegliere
degli itinerari, attraverso rimandi a immagini documenti e mappe, oggetti presenti nel
territorio, ed è prevista la possibilità di inserire un collegamento ad un tracciato da
visualizzare nella sezione WebGIS”.
Alla ricostruzione 3D della Valle dei Templi di Agrigento e di Eraclea Minoa è dedicato il Dvd
realizzato da Altair 4 Multimedia Srl, presente nella sessione delle dimostrazioni, mentre
Centrica srl propone la digitalizzazione diretta ad altissima risoluzione dei dipinti della Galleria
degli Uffizi e un software per l’accesso da internet a queste opere "virtuali".
Guarda invece all’Europa MICHAEL – Multilingual Inventory of Cultural Heritage, progetto
coordinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che, come dichiara Rossella Caffo,
Direttore della Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma, ha l’obiettivo di
lanciare un portale multilingue che darà accesso integrato al patrimonio culturale europeo:
collezioni i digitali di musei, archivi, biblioteche e altre istituzioni e organizzazioni culturali. La
rete di paesi partecipanti si è estesa di recente ad altri 11 stati dell’Unione europea: sono
entrati a far parte del progetto Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Grecia, Malta, Olanda,
Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia e Ungheria ”.
Una realizzazione pionieristica è anche il Catalogo Multimediale dell’Istituto e Museo di Storia
della Scienza, che raccoglie un eccezionale patrimonio di strumenti scientifici. “Comprende
oltre 1200 schede ipertestuali ”, spiega Filippo Camerota vice-direttore del Museo, “corredate
da immagini ingrandibili, 429 schede biografiche di scienziati, costruttori e collezionisti, un
dizionario tecnico con oltre 750 lemmi, ricostruzioni in QuickTimeVR delle 21 sale dedicate
all’esposizione permanente, oltre a 50 coinvolgenti animazioni in 3D, 110 slide-show. Gli
strumenti in esposizione permanente costituiscono nodi concettuali in cui convergono, o da cui
si dipartono, percorsi e moduli di informazione: schede biografiche, voci di glossario,
simulazioni del funzionamento, ricostruzioni virtuali dei contesti , ecc. L’utente ha a
disposizione due differenti modalità di accesso ai contenuti: topografico, grazie alla
ricostruzione virtuale degli spazi espositivi, esplorabili a 360 ° mediante il mouse; oppure,
attraverso un sistema strutturato di sette indici, che consentono di navigare nel DVD per
soggetto, per nome dello strumento, per nome del costruttore”.
Roberto de Mattei, vice Presidente del Cnr, ha auspicato che “ i centri di eccellenza italiani
possano contribuire a sviluppare nuove strategie nel campo della conservazione di quel
patrimonio culturale, materiale e immateriale, che costituisce non solo un fattore decisivo di
crescita economica, ma un elemento centrale dell’identità del nostro Paese”.
“L’obiettivo del workshop”, ha rilanciato Maria Mautone, Direttore del Dipartimento patrimonio
Culturale del Cnr “è quello di presentare al Giappone, paese all’avanguardia delle tecnologie,
le competenze e le professionalità maturate nel mondo scientifico, soprattutto l’affinamento
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delle tecnologie dure. In condivisione con gli enti promotori dell’iniziativa, intendiamo
approfondire i rapporti di collaborazione e scambio tra i due paesi”.
Categoria: Curiosit à
Pubblicato il 18/11/2006 alle ore 13:58:00
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