Alla ditta Scaramuzzino Gigliola
Transcript
Alla ditta Scaramuzzino Gigliola
- RELAZIONE TECNICA GENERALE - Completamento dell’edificio di proprietà comunale da destinare a Centro Socio - Assistenziale per Anziani INDICE 1 - PREMESSA...................................................................................................................... pag. 3 2 - DESCRIZIONE DELLO STATO DEI LUOGHI...................................................................... pag. 4 3 - DESCRIZIONE GENERALE INTERVENTO ......................................................................... pag. 4 4 - RIPRISTINO PARTI AMMALORATE STRUTTURA PORTANTE IN CLS ARMATO ........... pag. 6 5 - ADEGUAMENTO FUNZIONALE DEGLI SPAZI INTERNI .................................................. pag. 7 6 – REALIZZAZIONE DI NUOVE FINESTRATURE.................................................................. pag. 8 7 - COMPLETAMENTO IMPIANTO IDRICO ......................................................................... pag. 8 8 - COMPLETAMENTO IMPIANTO ELETTRICO ................................................................... pag. 8 9 - INSTALLAZIONE DI NUOVI CORPI ILLUMINANTI .......................................................... pag. 10 10 - COMPLETAMENTO PREDISPOSIZIONE IMPIANTO TERMICO ..................................... pag. 15 11 - COMPLETAMENTO IMPIANTO FOGNANTE ................................................................ pag. 15 12 - REALIZZAZIONE MASSETTI E PAVIMENTAZIONI DEGLI SPAZI INTERNI ..................... pag. 15 13 - REALIZZAZIONE DI CONTROSOFFITTATURA IN CARTONGESSO ................................ pag. 16 14 - REALIZZAZIONE DI NUOVI BAGNI ............................................................................... pag. 16 15 - REALIZZAZIONE DI BAGNO PER DISABILI.................................................................... pag. 16 1 16 - MODALITA’ DELLA STIMA DEI COSTI .......................................................................... pag. 16 17 - ELENCO DEGLI ELABORATI DI PROGETTO................................................................... pag. 17 18 - CONCLUSIONI .............................................................................................................. pag. 18 Allegato A - Schema unifilare di progetto impianto elettrico quadro generale 2 1 – PREMESSA L’Amministrazione comunale di Platania ha ritenuto cogliere l’opportunità offerta dalla Regione Calabria con la manifestazione di interesse emanata ai sensi dell'art. 8 comma 2 della Legge Regionale n. 34 del 29.12.2010, per l'individuazione degli interventi da finanziare proponendo la risoluzione di un problema che grava da anni sul Comune e cioè l’ adeguamento sismico ed il completamento di un centro diurno socio-assistenziale e ricreativo per anziani, ubicato nel comune di Platania. 1) In considerazione che la Regione Calabria – Dipartimento 9 LL.PP. facendo seguito alla Manifestazione di Interessi, pubblicata in data 21/09/2011, ai sensi dell’art. 8 comma 2 della L.R. n° 34 del 29/12/2010, per l’individuazione degli interventi da finanziare sulle risorse di cui al comma 1 dello stesso articolo ed avente scadenza il 28/10/2011, ha provveduto a stilare la graduatoria di ammissione al suddetto contributo. 2) Che a seguito di graduatoria, la Regione Calabria – Dipartimento 9 LL.PP. ha inserito il comune di Platania tra i beneficiari del “ Programma delle Opere Pubbliche di cui all’art. 42, comma 1 della L.R. 47/2011”, concedendo un importo pari ad Euro 100.000,00 attraverso un mutuo presso la Cassa DD.PP. a carico della Regione Calabria, giusto Decreto Dirigenziale n° 13794 del 03/10/2012. Per quanto su esposto l’ente comunale di Platania ha inteso procedere all’avvio della progettazione Definitiva ed Esecutiva, previo affidamento di incarico. A seguito del finanziamento ottenuto il Comune di Platania faceva richiesta alla Regione Calabria per ottenere l’autorizzazione alla devoluzione del finanziamento con destinazione : “Completamento dell’edificio di proprietà comunale da destinare a centro socio-assistenziale per anziani” e quindi non più come” Intervento di Adeguamento Sismico “ Con decreto dirigenziale del 07.08.2013 prot. N. 1324 – registro dei decreti dei dirigenti della regione calabria n. 11849 del 14.08.2013 , veniva autorizzata la variazione richiesta. Con Delibera di Giunta Comunale n° 84 del 17/09/2013 è stato successivamente approvato il progetto definitivo. La presente relazione esplicita e descrive le caratteristiche del progetto esecutivo. All’interno del quadro economico del progetto esecutivo si è dovuta apportare l’aumento della voce d’IVA relativamente alle spese tecniche in quanto a decorrere dal 1° ottobre 2013, l'aliquota dell'imposta sul valore aggiunto del 21 per cento è stata rideterminata nella misura del 3 22 per cento» (articolo 40, comma 1-ter, decreto legge 6 luglio 2011, n. 98). Tale aumento apportato rispetto al quadro economico approvato con il progetto definitivo non ha comunque variato l’importo totale dei lavori che è rimasto all’interno del finanziamento concesso. 2 - DESCRIZIONE DELLO STATO DEI LUOGHI Come anticipato in premessa, il presente progetto mira a riqualificare un edificio di proprietà comunale distinto al Catasto Fabbricati al Foglio 12 – Particella n° 1072 del Comune di Platania (CZ), realizzato e utilizzato dagli anni ’80. Volumetricamente il fabbricato si compone di n° 1 piano fuori terra con uno sviluppo planimetrico di circa 360,00 mq. La struttura è stata originariamente realizzata mediante intelaiatura di travi e pilastri in c.a.. Attualmente la stessa presenta evidenti segni di degrado materializzati dall’assenza di copriferro su alcune travi e pilastri, pertanto al fine di rendere idoneo all’uso l’edificio in questione, necessitano interventi di ripristino delle parti ammalorate. Dal punto di vista della sicurezza nonché della dotazione impiantistica si evidenziano carenze in tal senso, infatti l’impianto elettrico, termico, idrico sanitario ed antincendio risultano ad oggi incompleti. Nelle more dello stato dei luoghi, anche i servizi igienici e le relative opere impiantistiche e di finitura risultano incompleti e pertanto complessivamente gli ambienti non sno utilizzabili ad oggi all’uso cui si intende destinare l’edificio. In considerazione di quanto precedentemente relazionato sullo stato dei luoghi, i suddetti lavori afferiscono al completamento della struttura da adibire a Centro Socio – Assistenziale per Anziani, analogamente non essendo presenti spazi funzionali usufruibili dai diversamente abili, si prevede una dotazione minima ed indispensabile per l’abbattimento di barriere architettoniche. 3 - DESCRIZIONE GENERALE INTERVENTO La ristrutturazione dell’edificio prevede nello specifico la demolizione di alcuni tramezzi esistenti e la realizzazione di nuovi, al fine di rimodulare gli spazi interni, la realizzazione di nuove finestre per consentire un adeguato rapporto di aereazione ed illuminamento naturale, il completamento della componente impiantistica necessaria all’uso che si intende destinare l’edificio ed altre opere edili di adeguamento funzionale degli spazi. 4 Nella fase di completamento, in considerazione dei nuovi spazi funzionali da riconfigurare, verranno completate le opere impiantistiche dei servizi igienici per i residenti. L’area è servita da tutte le opere di urbanizzazione primaria, pertanto sono previste opere di canalizzazione con conseguente allaccio alla rete per lo smaltimento delle acque nere nel collettore sottostrada; altresì sarà realizzato opportuno impianto per l’approvvigionamento idrico, dei nuovi bagni da realizzare. L’impianto elettrico sarà implementato della dotazione necessaria in rispetto della normativa vigente di settore. Tutti gli impianti dovranno essere eseguiti a norma e da personale qualificato al fine di collaudare gli impianti e successivamente rilasciare regolare dichiarazione di conformità ai sensi della normativa vigente D.M. 37/08. Per quanto attiene l’intervento di ripristino strutturale previsto per l’edificio in progetto, è stato concepito nel pieno rispetto della normativa vigente e successive modifiche (DM 14/01/2008 - Norme Tecniche per le Costruzioni), con lo scopo di garantire l’adeguamento e la durata nel tempo della struttura e consentire così lo svolgimento delle attività in assoluta sicurezza. Essenzialmente gli interventi afferenti al ripristino e completamento dell’edificio possono essere così sintetizzati: Ripristino delle parti ammalorate della struttura portante mediante la ricostruzione del copriferro degli elementi strutturali in conglomerato cementizio armato per mezzo di malta premiscelata antiritiro; Adeguamento funzionale degli spazi interni mediante demolizioni e realizzazione di nuove tramezzature; Realizzazione di nuove finestrature; Completamento impianto idrico; Completamento impianto elettrico; Installazione di corpi illuminanti; Completamento predisposizione impianto termico; Realizzazione degli allacci fognari del fabbricato; Realizzazione di massetti e pavimentazioni degli spazi interni; Realizzazione di controsoffittatura in cartongesso; Realizzazione di nuovi bagni; Realizzazione di bagno per disabili; Dei suddetti interventi si relaziona dettagliatamente nei paragrafi successivi. 5 Al fine di dimensionare le superfici utili necessarie per la residenza si è tenuto conto della dotazione minima per zone adibite a: - soggiorno e pranzo mq. 8,00 per utente; - camere 1 posto mq 9,00 / 2 posti mq 14,00 Le caratteristiche strutturali, organizzative e tecnologiche (D.M. 21/maggio/2001 n°308) devono permettere l’erogabilità delle seguenti prestazioni: - Somministrazione pasti; - Assistenza tutelare diurna e notturna; - Attività aggregative e ricreativo culturale; - Eventuali prestazioni sanitarie in relazione alle specifiche esigenze dell’utenza ospitata; Di conseguenza le superfici utili dei vari ambienti progettati, sono state verificate in funzione del numero di utenti da ospitare, pertanto in ragione di ciò si hanno i seguenti vani con la relativa consistenza: - Ingresso /filtro mq 19,50 - Depositi mq 14,37 - Camera 1 (2 posti letto + wc) mq 16,41 - Camera 2 (2 posti letto + wc) mq 14,92 - Camera 3 (singola +wc comune) mq 13,60 - Camera 4 (singola +wc comune) mq 12,73 - Camera 5 (2 posti letto + wc) mq 19,33 - Camera 6 (2 posti letto + wc) mq 20,88 - Zona comune mq 31,00 - Sala ricreativa (zona pranzo) mq 97,30 - Locale distribuzione cibo mq 25,97 - Dispensa mq 8,18 - Bagni comuni mq 13,00 - Bagno + Sp del personale mq 15,00 - Ambulatorio/Uff. Assistenza mq 12,00 - Disimpegni mq 10,00 Gli elaborati grafici dello stato di progetto consentono una rapida lettura della conformazione dei suddetti ambienti. 6 4 - RIPRISTINO PARTI AMMALORATE STRUTTURA PORTANTE IN CLS ARMATO In merito al suddetto intervento, vengono descritti gli elementi e le caratteristiche fondamentali di ogni singola operazione, intendendosi tuttavia che dovranno adottarsi e prevedersi tutte quelle modalità, materiali, pezzi speciali anche se non specificatamente enunciati e descritti che ne assicurino la perfetta esecuzione secondo le migliori norme del costruire. Le operazioni che verranno eseguite saranno volte a garantire la durata nel tempo della struttura e in assoluta sicurezza. a) Puntellamento eseguito secondo le modalità previste nel caso in questione valutato secondo la prassi e con l’ausilio della direzione lavori; b) Eliminazione del calcestruzzo di avvolgimento delle barre longitudinali mediante spicconatura, anche dalla parte interna se deteriorata per almeno 3-4 cm, e comunque di tutte le parti che non danno garanzia di stabilità e coesione, qualora ricorrono le condizioni anche la rimozione delle staffe; c) Asportazione di eventuali precedenti interventi di ripristino che non risultino perfettamente aderenti e pertanto non idonei; d) Controllo non distruttivo della zona di conglomerato integro e spazzolatura meccanica delle superfici; e) Pulizia accurata con aria compressa e/o acqua in pressione; f) Eventuale integrazione di armatura; g) Trattamento passivante dell’armatura mediante protezione anticorrosiva dei ferri di armatura immediatamente dopo la pulizia della stessa; bagnatura a saturazione con acqua della superficie di attesa, attendere l'evaporazione dell'acqua in eccesso, utilizzare, se necessario, aria compressa o una spugna per facilitare l'eliminazione dell'acqua libera; h) Ricostruzione del conglomerato eliminato mediante applicazione a cazzuola di malta tixotropica premiscelata a ritiro; i) Nebulizzazione di acqua durante le prime 24 ore di indurimento; 7 5 - ADEGUAMENTO FUNZIONALE DEGLI SPAZI INTERNI Le demolizioni di tramezzature previste sono di lieve entità, ma necessarie per l’apertura di varchi per la ridistribuzione degli spazi interni, analogamente anche le nuove partizioni sono progettate al fine di colmare le carenze funzionali dell’edificio. Nello specifico la realizzazione delle tramezzature previste saranno con uno spessore pari a 10 cm composti da elementi in laterizio (mattoni forati a dieci fori 8x25x25) giuntati con malta bastarda, posa in opera di alcune porte interne, e successivo rivestimento delle superfici realizzate mediante intonaco di tipo civile con spessore di 25 mm e successiva tinteggiatura con idropittura. 6 - INSTALLAZIONE DI NUOVE FINESTRATURE La demolizione delle tamponature esterne sarà limitata al fine di realizzare il varco nella muratura esistente in laterizio dello spessore pari a circa 35 cm, al fine di consentire un’opportuna installazione dell’infisso in alluminio anodizzato a taglio termico con vetrata isolante composta da due lastre di vetro float incolore, una esterna ed una interna, con spessore nominale di 4 mm ed intercapedine di 12 mm. Particolare cura dovrà essere prestata in fase di esecuzione nella realizzazione delle giunzioni tra infisso e muratura al fine di minimizzare i ponti termici. 7 - COMPLETAMENTO IMPIANTO IDRICO Il completamento dell’impianto idrico all’interno dell’edificio sarà espletato mediante le opportune canalizzazioni secondo le specifiche di progetto, pertanto si utilizzeranno per i tubi dell’acqua potabile le tubature in multistrato del tipo a stringere tali tipologie di tubi inibiscono la proliferazione batterica. L’eventuale installazione degli apparecchi sanitari e delle rubinetterie saranno dipendenti da eventuali risparmi sulle lavorazioni e comunque saranno rispondenti alle norme UNI anche per quanto riguarda il loro posizionamento e dimensionamento. 8 Prima di mettere in uso l’impianto idrico verrà effettuata la sua pulizia e la disinfestazione dell’intero impianto attraverso l’uso di sostanze non dannose per le persone e che non lascino tracce o residui all’interno delle condotte e nei rubinetti. 8 - COMPLETAMENTO IMPIANTO ELETTRICO Il completamento dell’impianto elettrico, consiste nell’implementare i nuovi vani progettati della necessaria componentistica nonché di installare il nuovo quadro generale di distribuzione. Le linee, dovranno essere realizzate all’interno dei locali, con cavi unipolari tipo H07V-K, posti in tubi protettivi pieghevoli in PVC di idonea dimensione, incassati all’interno della muratura (sottotraccia) o in canalina esterna, nei controsoffitti o nei cavedi verticali e orizzontali. Tutti i cavi di cui sopra, dovranno essere dimensionati secondo gli effettivi carichi, con sezione minima utilizzata di 1,5 mm2, inoltre dovrà essere rispettata l’identificazione mediante colori come art. 514.3.1 della norma CEI 64-8/5, ove viene prescritto che il bicolore giallo-verde deve essere riservato ai conduttori di protezione compresi i conduttori di terra, ed i conduttori equipotenziali, mentre il colore blu chiaro al conduttore di neutro. Il pozzetto di terra è ubicato al piano terra all’esterno del fabbricato. La linea del conduttore principale di terra in partenza dal pozzetto alimenta direttamente un collettore di terra dell’edificio (cavo sezione 16 mm2 isolato in PVC, colore giallo-verde) Nei locali dove non è in genere previsto un servizio gravoso con forti urti, vibrazioni o presenza d’acqua, possono essere utilizzate prese a spina di tipo domestico e similare (monofasi). Se invece gli ambienti sono soggetti a spruzzi o a getti d’acqua occorre installare prese a spina con grado di protezione IP65. Particolare attenzione si dovrà avere per la scelta degli apparecchi illuminanti, l’impresa installatrice dovrà verificare se gli apparecchi esistenti e quelli da installare sono provvisti di morsetto per la messa a terra; marcatura CEE e che siano adatti al luogo di installazione. Gli apparecchi di illuminazione dotati di lampade (alogene o tubi fluorescenti) che possono emettere frammenti incandescenti in caso di rottura, devono avere uno schermo di protezione, come prescrive la norma CEI 64-8/7 art. 751.04.1.5. L’illuminazione di sicurezza è obbligatoria nei locali predetti in riferimento al testo unico in materia di sicurezza (81/08), il quale prescrive che ogni locale deve avere un grado di 9 illuminamento minimo per garantire l’evacuazione delle persone presenti all’interno dei singoli ambienti, in particolare nelle vie di fuga verso l’esterno. L’illuminazione di sicurezza dovrà essere accompagnata da idonea segnaletica, con indicazione delle vie di esodo per il raggiungimento del luogo sicuro più vicino. Le linee sono state dimensionate mediante la potenza di ogni singolo utilizzatore e/o macchina e verificate con il metodo della massima caduta di tensione ammissibile. La norma CEI 64-8/7 art. 701.2 stabilisce specifici provvedimenti protettivi supplementari da adottare nei bagni e nelle docce per evitare pericoli di folgorazione dovuti sia ai contatti diretti sia ai contatti indiretti. I locali contenenti bagni e docce sono suddivisi al loro interno in quattro zone di pericolo. Al di fuori di queste zone l’ambiente è da considerarsi ordinario. Zona 0: Corrisponde al volume interno della vasca o del piatto doccia. In questa zona è vietato l’installazione di qualsiasi componente elettrico; Zona 1: Corrisponde al volume sopra la vasca o al piatto doccia fino a 2,25 m dal pavimento; Nella zona 1 si possono installare solo scaldacqua o utilizzatori fissi purché alimentati con tensione di alimentazione non superiore a 25 V e grado di protezione IP24. Le uniche condutture ammesse per il collegamento di questi apparecchi sono quelle che hanno un isolamento di classe II con posa incassata. La scatola di derivazione deve trovarsi fuori dalla zona 1 e dalla zona 2. Zona 2: Corrisponde al volume che circonda la zona 1 delimitato da una distanza di 0,6 m dalla stessa zona 1. Nella zona 2 si possono installare oltre agli utilizzatori possibili nella zona 1 anche apparecchi fissi di classe II e grado di protezione non inferiore a IP24. In questa zona non sono ammessi apparecchi di comando. Zona 3: Si può considerare come un impianto ordinario. Il quadro generale sarà ubicato in corrispondenza dell’ingresso all’edificio è di tipo a parete con 36 moduli. All’interno del quadro si prevede l’installazione di interruttore generale 40 A con differenziale, n° 2 linee separate per le luci ed analogamente n° 2 linee per la forza motrice, n° 1 linea per l’illuminazione esterna e n° 1 linea per l’illuminazione d’emergenza. Si allega schema unifilare di progetto alla presente. 10 9 - INSTALLAZIONE DI NUOVI CORPI ILLUMINANTI Le persone anziane sono molto spesso affette da problemi di vista e di percezione generica. Dal trattamento di queste patologie e da quanto affermano gli ammalati stessi emerge chiaramente che una buona illuminazione è alla base di una vita il più possibile autonoma e senza barriere. I deficit visivi e di percezione devono essere compensati nel miglior modo possibile attraverso un’illuminazione professionale. Una buona illuminazione riduce in modo significativo le cadute, le incertezze e la paura di cadere. Ne derivano una maggiore autonomia, sicurezza, benessere, libertà e soddisfazione. - L’illuminazione dei locali di abitazione deve essere naturale diretta, la superficie finestrata apribile non dovrà essere inferiore a 1/8 della superficie utile del pavimento; - Le altezze dei locali di abitazione non dovranno essere inferiori a mt. 2,70, mentre per corridoi, disimpegni, bagni e ripostigli mt. 2,40; Fondamentale nella progettazione illuminotecnica è un’illuminazione generale funzionale, in cui non sia il singolo apparecchio a definire un ambiente. Non deve essere l’apparecchio d’illuminazione in sé a dominare il locale, ma è questo a essere messo nella giusta luce. Sono molteplici i fattori da tenere in considerazione per una giusta illuminazione: - Intensità d’illuminazione L’intensità d’illuminazione, ossia la potenza luminosa irradiata su una superficie e misurata in lux, è la grandezza illuminotecnica più importante. A causa della minore capacità visiva, l’anziano ha bisogno di una luce più forte per l’esecuzione dello stesso compito visivo rispetto ad un giovane. Anche i passaggi tra zone buie e illuminate, ad esempio le zone d’ingresso, devono essere bene illuminate, allo scopo di agevolare l’adeguamento della vista nel passaggio da un esterno più luminoso a un interno che lo è meno. - Colore della luce - Resa del colore - Riduzione dell’abbagliamento - Distribuzione della luce Valori d’illuminamento consigliati: norma EN 12464 11 Ingresso/reception – 300 Lux Corridoi soggiorno – di giorno 200 Lux – di giorno almeno il 60 % dell’illuminamento nelle aree di – di notte 50 Lux – di notte 50 Lux, regolabili fino a 100 Lux – 200 Lux – di mattina: da 300 a 500 Lux, con temperatura di colore da 4.500 a 6.500 Kelvin Sale di soggiorno, aree comuni regolabile – di giorno: fino a 1.500 Lux, con temperatura di colore da 4.500 a 6.500 Kelvin regolabile – di sera: da 300 a 500 Lux, con temperatura di colore da 2.700 a 3.500 Kelvin Camere e bagni – 100 Lux nelle camere – 200 Lux nei bagni – camere: minimo 300 Lux, temperatura di colore da 2700 a 3.500 Kelvin. In aggiunta luce di lettura con 1.000 Lux nella zona diretta di lettura e/o luce aggiuntiva per lettura/visite mediche dir. sul letto. Luce di orientamento per la notte. – bagni: 300 Lux, da 2.700 a 3.500 Kelvin; illuminazione separata nello specchio Reparti di lavoro e Amministrativi – 500 Lux negli uffici – 500 Lux con possibilità di variare, soprattutto nei turni di notte Illuminazione artificiale degli interni Il progetto di illuminazione degli interni deve essere studiato e calcolato in funzione della destinazione d’uso e dei compiti visivi del locale da illuminare, e dipende dai seguenti elementi: - Caratteristiche geometriche dell’ambiente da illuminare ; - Coefficienti medi di riflessione di soffitto, pareti e pavimento; - Tipo di illuminazione prescelta (diretta, indiretta, diffusa, ecc.); - Tipologia di lampada I metodi di calcolo impiegati sono due: - Il metodo del flusso - Il metodo puntuale Fattore di utilizzazione Non tutto il flusso luminoso emesso dalle sorgenti installate in un ambiente arriva ad illuminare il piano di lavoro. Una parte di esso viene disperso e la parte effettivamente incidente sul piano di lavoro dipende da: - Geometria dell’ambiente; - Posizionamento delle lampade; - Caratteristiche di riflessione di pareti, pavimento e soffitto; - Caratteristiche degli apparecchi illuminanti; 12 Si definisce allora il fattore di utilizzazione U come rapporto tra flusso incidente sul piano di lavoro φinc e flusso installato φ0. U= φinc/φ0 Fattore di utilizzazione Il coefficiente di utilizzazione, che viene individuato in funzione di un parametro detto indice del locale K, tiene conto della geometria del sistema sorgente-ambiente-piano di lavoro. A seconda che si intenda realizzare un tipo di illuminamento diretto o indiretto, l’indice del locale si calcola con una delle equazioni di seguito riportate: Illuminazione diretta K=(a+b)/h*(a+b) Illuminazione indiretta K=3(a+b)/2H(a+b) a = lunghezza del locale da illuminare; b = larghezza del locale da illuminare; h = altezza del punto luce rispetto al piano di lavoro; H = altezza del soffitto rispetto al piano di lavoro; Fattore di manutenzione Il fattore detto di manutenzione, M, può essere valutato in funzione della polverosità dell’ambiente con un intervallo tra le operazioni di pulizia pari a 12 mesi. PULITO CM= 0,8 MEDIO CM= 0,7 SPORCO CM= 0,6 Se S è la superficie del piano di lavoro e Em l’illuminamento desiderato il flusso totale da installare vale: FE = EmS/CuxCM Se poi FL è il flusso del tipo di lampada scelta, il numero di lampade vale: N = FE/FL CALCOLI ILLUMINOTECNICI DEGLI AMBIENTI - Illuminamento sala soggiorno - aree comuni (300 lux) Fonte di illuminazione: Plafoniera con traversi rigati satinata da 2x58 Watt 4000K-5200 lm Em x S = 300 lux X 96 m2 = 28800 lm Indice locale K= (a+b)/h x (a+b) = (9,50 x 10)/3,50 x (9,50+10)= 1,40 Superficie aula = 9,50 x 10 = 95 m2 13 Altezza = 3,50 Ipotesi che il soffitto abbia coefficiente di riflessione Rc 80% Ipotesi che le pareti abbiano un coeffic. Di riflessione RW 50% Riferimento tabella UNI 12464-2004 K= 1,40 classe E Cu= 0,51, CM = 0,70 ( manutenzione buona) - Flusso luminoso FE = (Emx S)/CU x CM = 28800/0,51 x 0,70 = 80672 lm /5200lm = 15 (numero di lampade) - Illuminamento camera tipo (300 lux) Fonte di illuminazione: Plafoniera con traversi rigati satinata da 2x58 Watt 4000K-5200 lm Em x S = 300 lux X 14,92 m2 = 2984 lm A x b = 14,92 m2 (a= 3,16, b=4,72) K= (a+b)/h x (a+b) = (3,16 x 4,72)/3 x (3,16+4,72)= 0,63 Altezza = 3,00 Ipotesi che il soffitto abbia coefficiente di riflessione Rc 80% Ipotesi che le pareti abbiano un coeffic. Di riflessione RW 50% Riferimento tabella UNI 12464-2004 K= 0,63 classe A Cu= 0,26, CM = 0,70 ( manutenzione buona) - Flusso luminoso FE = (Emx S)/CU x CM = 2984/0,26 x 0,70 = 16395 lm /5200lm= 4 (numero di lampade) - Illuminamento locale distribuzione (300 lux) Fonte di illuminazione - Plafoniera con traversi rigati satinata da 2x58 Watt 4000K-5200 lm Em x S = 300 lux X 26 m2 = 7800 lm A x b = 26 m2 (a= 6,40, b=4,00) K= (a+b)/h x (a+b) = (6,40 x 4,00)/3 x (6,40+4,00)= 0,83 Altezza = 3,00 Ipotesi che il soffitto abbia coefficiente di riflessione Rc 80% Ipotesi che le pareti abbiano un coeffic. Di riflessione RW 50% Riferimento tabella UNI 12464-2004 K= 0,83 classe B Cu= 0,34, CM = 0,70 ( manutenzione buona) - Flusso luminoso FE = (Emx S)/CU x CM = 7800/0,34 x 0,70 = 32773 lm /5200lm= 6 (numero di lampade) 14 - Illuminamento corridoio (300 lux) Fonte di illuminazione - Plafoniera con traversi rigati satinata da 2x58 Watt 4000K-5200 lm Em x S = 300 lux X 20 m2 = 6000 lm A x b = 260 m2 (a= 6,30, b=3,10) K= (a+b)/h x (a+b) = (6,30 x 3,10)/3 x (6,30+3,10)= 0,70 Altezza = 3,00 Ipotesi che il soffitto abbia coefficiente di riflessione Rc 80% Ipotesi che le pareti abbiano un coeffic. Di riflessione RW 50% Riferimento tabella UNI 12464-2004 K= 0,70 classe B Cu= 0,34, CM = 0,70 ( manutenzione buona) - Flusso luminoso FE = (Emx S)/CU x CM = 6000/0,34 x 0,70 = 25210 lm /5200lm= 6 (numero di lampade) 10 - COMPLETAMENTO PREDISPOSIZIONE IMPIANTO TERMICO Il completamento della predisposizione dell’impianto termico è essenzialmente di integrazione a quello esistente, infatti dal collettore esistente ed opportunamente integrato , si dirameranno le tubazioni coibentate di mandata e di ritorno del fluido termovettore con conseguente predisposizione per l’allaccio di corpi scaldanti ad oggi non previsti. L’eventuale installazione dei corpi scaldanti saranno dipendenti da eventuali risparmi sulle lavorazioni e comunque saranno rispondenti alle norme UNI anche per quanto riguarda il loro dimensionamento. 11 - COMPLETAMENTO IMPIANTO FOGNANTE Gli scarichi reflui saranno opportunamente canalizzati a partire dal punto di installazione del sanitario, mediante tubazioni in PVC di opportuno diametro con giunto a bicchiere. Tutti i collettori confluiranno, mediante pozzetti sifonati in c.l.s., ad un collettore esterno in PE-AD di adeguato diametro. Tale collettore correrà lungo l’area esterna e sarà interrotto ogni venti metri lineari da pozzetti in c.l.s. vibrocompresso e con coperchio in ghisa carrabile ove necessario. 15 Il recapito finale sarà la rete fognante comunale che corre lungo la via adiacente al fabbricato. 12 - REALIZZAZIONE DEI MASSETTI E PAVIMENTAZIONI DEGLI SPAZI INTERNI Nei bagni come indicato nell’elaborato grafico di progetto, verrà realizzato opportuno massetto di sottofondo di malta cementizia per consentire adeguato piano di posa della successiva pavimentazione dato in opera ben battuto, livellato e lisciato. Particolare cura dovrà essere prestata per la stagionatura dello stesso. La pavimentazione prevista in fase di progetto è in ceramica mediante piastrelle con superficie smaltata, a finitura opaca, elevata durezza e resistenza delle dimensioni di 40 x 40 cm. E’ prevista la pavimentazione di tutte le superfici calpestabili dei vani abitati del fabbricato. Particolare cura dovrà essere prestata nella realizzazione delle fughe. 13 - REALIZZAZIONE DI CONTROSOFFITTATURA IN CARTONGESSO Al fine di efficientare gli spazi sia in termini di altezze presenti, in considerazione dell’altezza interna dei vani, ma anche sotto l’aspetto energetico, acustico ed architettonico, è prevista controsoffittatura in cartongesso interna ribassata ad orditura metallica doppia. Tale orditura verrà realizzata con profili in acciaio zincato, il rivestimento dell'orditura sarà realizzato con singolo strato di lastre in gesso rivestito. Sulla parte estradossole del controsoffitto sarà inserita un materassino di lana minerale/XPS dello spessore di 40 mm. L’intervento menzionato è previsto per controsoffittare tutti i vani abitabili del fabbricato. 14 - REALIZZAZIONE DI NUOVI BAGNI Verranno realizzati nuovi bagni tenendo presente le seguenti specifiche: - I bagni dovranno essere collegati alle camere da letto in numero di 1 ogni camera. 16 - I bagni collegati agli spazi comuni in numero di due, di cui almeno uno attrezzato per la non autosufficienza (bagno per disabili); 15 - REALIZZAZIONE DI BAGNO PER DISABILI Il bagno per la non autosufficienza (bagno per disabili) dovrà prevedere, ai sensi del D.M. n° 236/89, art. 8.1.6, l’installazione di: - Un lavabo ergonomico; - Un piatto doccia a filo pavimento con seggiolino (non obbligatorio per il bagno visitatori); - Un wc/bidet; - Ausili (maniglioni, sostegni, corrimano ecc.); 16 - MODALITA’ DELLA STIMA DEI COSTI L’importo complessivo delle opere finanziate è pari a circa 100.000,00 euro, tale valore risulta calcolato comprensivo di spese tecniche e iva secondo lo schema di quadro economico redatto in fase di progettazione definitiva. Anche la stima dei soli lavori da effettuare è stata realizzata attraverso un computo metrico redatto con l’attuale prezziario regionale in vigore (Regione Calabria LLPP 2011) tale importo è pari a euro 73.336,03 oltre iva, comprensivi degli oneri per la sicurezza che ammontano ad euro 1264,64 e costo del personale che ammonta ad euro 29.916,70 17 - ELENCO DEGLI ELABORATI DI PROGETTO Per la realizzazione dell’intervento in oggetto, in fase di progettazione esecutiva sono stati redatti i seguenti elaborati analitici e grafici: ELABORATI ANALITICI Elaborato R1 – RELAZIONE TECNICA GENERALE Elaborato R2 – QUADRO ECONOMICO Elaborato R3 – COMPUTO METRICO ESTIMATIVO Elaborato R4 – ELENCO PREZZI GENERALE 17 Elaborato R5 – ANALISI DEI PREZZI Elaborato R6 – PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO Elaborato R7 – DIAGRAMMA DI GANTT Elaborato R8 – ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI Elaborato R9 – STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA Elaborato R10 – FASCICOLO CON LECARATTERISTICHE DELL’OPERA Elaborato R11 – CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Elaborato R12 – SCHEMA CONTRATTO D’APPALTO ELABORATI GRAFICI Elabotato 01 – INQUADRAMENTO GENERALE Elabotato 02 – PLANIMETRIA D’INSIEME Elabotato 03 – PLANIMETRIA STATO DI FATTO Elabotato 04 – PIANTA PIANO TERRA STATO DI FATTO CON CONSISTENZA IMPIANTO FOGNANTE Elabotato 05 – PIANTA PIANO TERRA STATO DI FATTO CON CONSISTENZA IMPIANTO ELETTRICO Elabotato 06 – PIANTA COPERTURA STATO DI FATTO E DI PROGETTO Elabotato 07 – PROSPETTI E SEZIONI STATO DI FATTO Elabotato 08 – PIANTA DI DETTAGLIO CON INDICAZIONI CLS AMMALORATO Elabotato 09 – PIANTA LAVORAZIONI EDILI Elabotato 10 – PIANTA PIANO TERRA IMPIANTO ELETTRICO PUNTI LUCE Elabotato 11 – PIANTA PIANO TERRA IMPIANTO ELETTRICO FORZA MOTRICE Elabotato 12 – PIANTA PIANO TERRA IMPIANTO FOGNANTE Elabotato 13 – PIANTA PIANO TERRA IMPIANTO IDRICO E RISCALDAMENTO Elabotato 14 – LAYOUT DI CANTIERE Elabotato 15 – PIANTA PIANO TERRA STATO DI PROGETTO Elabotato 16 – PROSPETTI E SEZIONI STATO DI PROGETTO Elabotato 17 – PIANTA PIANO TERRA CON ARREDI 18 Elabotato 18 – PARTICOLARI COSTRUTTIVI DI DETTAGLIO 18 – CONCLUSIONI Il presente progetto consta di interventi di ripristino e completamento di un centro socioassistenziale e ricreativo ,che sono stati lungamente concertati con l’Amministrazione. Tali interventi trovano la loro giustificazione nelle funzioni che deve svolgere l’edificio che oltre ad accogliere gli anziani e a dar loro ricovero, ha anche finalità di assistenza, e può essere anche utilizzato come centro polifunzionale, sede di riunioni, conferenze e non solo, dato che al suo interno si potrebbero svolgere anche manifestazioni culturali. Importante è anche il ruolo che potrebbe ricoprire dal punto di vista della didattica nonché la socializzazione, per gli scolari, avvicinandoli agli anziani e istruendoli sulle opere di assistenza, necessarie per qualsiasi comunità democratica e cristiana. E’ di facile intuizione la volontà e la perseveranza dell’amministrazione comunale che ha inteso promuovere tale progetto in accordo con quanto previsto dall’art.3 della legge regionale 10 novembre 1975 n. 31, richiamata nell’ammissibilità degli interventi all’art. 3 della manifestazione di interesse, che prevede la costruzione, completamento, ampliamento, sistemazione e miglioramento degli edifici destinati al ricovero degli anziani ed in genere a finalità di assistenza e beneficenza. Tali interventi trovano la loro giustificazione nella necessità di avere un edificio da destinare all’assistenza degli anziani che attualmente non possono usufruire di una struttura che possa soddisfare le loro esigenze, cosi come deve essere in ogni comunità che si rispetti. I Progettisti Ing. Massimiliano Maria TORCHIA (capogruppo) ______________________________ Geom. Pietro CONTE ______________________________ 19