L`anello di fuoco della guerra si chiude a Pisa

Transcript

L`anello di fuoco della guerra si chiude a Pisa
L’anello
di
fuoco
della
guerra si chiude a Pisa
Costituito
alla
Gamerra di Pisa il
Comando delle forze
speciali
dell’esercito
(Comfose).
LA RETE DEI COMUNISTI DI PISA LANCIA UN APPELLO ALLA
MOBILITAZIONE CONTRO L’ULTERIORE MILITARIZZAZIONE DEI
NOSTRI TERRITORI.
A 100 anni dalla prima guerra mondiale l’Unione Europea è
circondata da una serie di conflitti che, per contemporaneità
e gravità, non ha precedenti nella Storia recente. Dalla Libia
(distrutta dall’intervento delle forze aeree francesi,
britanniche, statunitensi e italiane) all’Ucraina (sconvolta
da una pressione esterna della NATO, dell’Unione Europea e
degli USA che dura da un oltre un decennio) siamo di fronte ad
un vero e proprio “Anello di guerra”.
I responsabili di questo bagno di sangue, che prosegue dal
1991 (anno della prima aggressione all’Iraq) ha disgregato
interi Stati sovrani – Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Libia,
Siria – lasciando sul terreno milioni di morti sono gli
stessi: Gli Stati Uniti, l’Unione Europea e la loro alleanza
militare, la NATO.
La causa profonda di un “caos creativo” teorizzato,
pianificato e messo in pratica dalle potenze economiche e
militari occidentali è da ricercare nella crisi sistemica del
modello capitalistico, che da otto anni erode soprattutto le
economie dei paesi a “capitalismo maturo”. Crisi che non trova
soluzione, anzi si approfondisce ogni giorno di più. Di nuovo,
in forme originali rispetto a 100 anni fa, le potenze
colonialiste e imperialiste rispondono alla crisi cercando di
strappare agli antagonisti di oggi (Russia, Cina e paesi a
loro alleati) territori, risorse naturali e mano d’opera a
basso costo con la forza bruta, riportando l’intera l’umanità
sull’orlo del baratro di un conflitto generalizzato.
In questa corsa alla guerra, la “nuova” classe dominante
renziana non intende perdere un millimetro di spazio rispetto
agli alleati/competitori europei, utilizzando al meglio le
proprie “risorse umane”. La neo ministra degli Esteri UE
Federica Mogherini (la stessa che nel 2002 al Social Forum di
Firenze presiedeva dibattiti pacifisti e non violenti)
sostiene oggi il governo golpista ucraino, fa dichiarazioni di
fuoco contro la Russia di Putin, contro la Siria, a favore di
un intervento diretto in Medio Oriente per contrastare un
nuovo “nemico perfetto” (in stile Bin Laden), il cosiddetto
“Stato Islamico”, che vede tra i suoi leader personaggi legati
a doppio filo con i servizi segreti statunitensi , israeliani
e dei paesi del Golfo Persico.
A livello nazionale la Ministra della Difesa Roberta Pinotti
(altra ex “pacifista” impegnata negli anni ’80 nei «Blocchi
non violenti» genovesi, protagonista nel 2001 della kermesse
no-global di Porto Alegre) pianifica l’invio di forze militari
in Ucraina, invia armi ai curdi filo occidentali, dichiara la
disponibilità dell’Italia a partecipare ai bombardamenti in
Iraq e Siria, consolida i legami militari con il regime di
apartheid sionista di Israele.
In questo quadro s’inserisce il rafforzamento del ruolo delle
basi militari di stanza nel nostro paese, che vede nel
territorio pisano alcune “eccellenze” storiche (la base USA di
Camp Darby, il recente Hub aeroportuale, la caserma dei
paracadutisti Gamerra), valorizzate dalle scelte dei governi
nazionali e dal supporto servile delle amministrazioni locali.
È di questi giorni la notizia della costituzione alla caserma
Gamerra di Pisa del Comando delle forze speciali dell’esercito
(Comfose), che unifica il 9° Reggimento d’assalto Col Moschin,
il 185° Reggimento Folgore di Livorno, il 28° Reggimento
comunicazioni operative Pavia di stanza a Pesaro e il 4°
Reggimento alpini paracadutisti Ranger con sede a Verona. A
questi si aggiungerà il 26° Reparto elicotteri per operazioni
speciali, destinato a trasformarsi in 3° Reggimento elicotteri
per operazioni speciali.
Un Comando di “Rambo”, che si rifornirà alla base statunitense
e si proietterà nei vari scenari delle aggressioni
imperialiste attraverso l’Hub aeroportuale costruito
recentemente all’aeroporto militare Arturo Dall’Oro di Pisa.
Contro una ulteriore e gravissima militarizzazione, che vede
chiudersi il cerchio di guerra, aggressioni e morte proprio
nei nostri territori, chiamiamo alla mobilitazione i militanti
contro la guerra, i sinceri pacifisti e tutte le realtà che si
battono contro i nuovi pericoli di conflitto generalizzato in
Est Europa e in Medio Oriente.
Per l’uscita dell’Italia dalla NATO, per la chiusura delle
basi USA sui nostri territori, per la rottura di un’Unione
Europea imperialista e guerrafondaia, per fermare la spirale
di guerra e morte, scendiamo di nuovo in piazza!
Rete dei Comunisti – Pisa
[email protected]
cell. 3460126412 – 338401498