2016 03 11 .. Dimissioni da Domani Solo con Procedura e Codici
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2016 03 11 .. Dimissioni da Domani Solo con Procedura e Codici
I Ven 11/03/2016 I n sole�(! ©IBJ1 Estratto da pag. 45 Adempimenti. Da domani in vigore la nuova procedura per il settore privato introdotta dal Jobs act per contrastare gli abusi Per le dimissioni basta il Pin Inps Il dipendente non dovrà chiedere anche i codici Clidavoro previsti in precedenza FOCUS � ' Mauro Pizzin Matteo Prioschi Per dimettersi secondo la nuova procedura online che di venta obbligatoria da domani, il dipendente non deve richiedere anche i codici di identificazione del sito Cliclavoro, in quanto è sufficiente avere il Pin dell'Inps. La novità, confermata dal mini stero del Lavoro, emerge guar dando il video tutorial pubbli cato ieri sul sito del ministero, ma lo si poteva intuire già leg gendo attentamente la circola re 12/2016 pubblicata il4 marzo. La proceduraèstataintrodotta dall'articolo 26 del decreto le gislativo 151/2015 per contrasta re il fenomeno delle dimissioni in bianco e riguarderà tutti i casi di dimissioni volontarie e riso luzione consensuale dei rap porti di lavoro nel settore priva to, anche per chi va in pensione, a eccezione delle dimissioni o risoluzioni effettuate in gravi danza o nel caso di figlio minore di tre anni o nei primi tre anni dall'adozione, di quelle effet- PENSIONANDI Come precisato dal ministero nelle Faq pubblicate ieri, le nuove regole valgono pure per chi smette di lavorare per accedere alla pensione tuate in sede protetta, dei rap porti di lavoro domestico, dei marittimi e, in generale, duran te il periodo di prova. Quello delle dimissioni tele maticheèun esordio caratteriz zato da diversi punti critici (si veda l'articolo sotto e quelli pubblicati il 2, 4, 5, 6 marzo), in quanto la scelta di trasformare una pratica semplice in una procedura più complessa, oltre a complicare gli adempimenti a carico di dipendenti e datori di lavoro, rischia di alimentare nuovo contenzioso. Come si può osservare nel grafico a fianco, illavoratore haa disposizione duestrade a secon da che scelga di operare di per sona o di affidarsi ai soggetti abi litati, ossia patronati, organizza- zioni sindacali, enti bilaterali e commissioni di certificazione. Nel primo caso il dipenden te deve compilare un modulo online accedendo al sito del mm1s t e r o del Lavoro (www.lavoro.gov.it). I l decre to ministeriale del 15 dicembre 2015, di attuazione del Dlgs 151/2015, ha previsto una dop pia autenticazione per accede re al modulo, tramite Pin Inps e credenziali Cliclavoro, al fine di garantire maggiore sicurez za. Con la circolare 12/2016, in vece, si indica come necessa rio solo il codice dell'Inps. Il modulo è composto da cin que sezioni (dati del lavoratore, del datore e del rapporto, reces so o revoca, dati d'invio) e i con tenuti sono dettagliatamente definiti nel decreto 15 dicembre 2015. Verranno chieste, in parti colare, le informazioni necessa rie per risalire al rapporto che si vuole chiudere e quindi alla co municazione obbligatoria di av vio/proroga/trasformazione/ rettifica più recente, che con sentiràalsistemadi compilare le sezioni I, 2 e 3, a eccezione del l'indirizzo mail. Se il rapporto di lavoro è iniziato dopo il 2008, anno di entrata in vigore della comunicazione obbligatoria, basterà inserire il codice fiscale perché il sistema evidenzi tutti i rapporti attivi su cui intervenire per il recesso. La sezione 4, an cora, dovrà essere sempre com pilata dal lavoratore, mentre la 5 sarà aggiornata dal sistema in automatico. Una volta completato, il mo dulo verrà inoltrato alla direzio ne territoriale del Lavoro com petente e alla casella di posta elettronica (anche non certifi cata) del datore di lavoro. Invece, nel caso il cui il dipen dente dimissionario si affidi a un intermediario, sarà quest'ulti mo a operare direttamente uti lizzando la propria utenza Cli clavoro, senza Pin Inps, proce dendo con la iliWnlii•smmrll. Si ricorda che l'articolo 26 del Dlgs 151/15, al comma 2, prevede che entro sette giorni dalla data di trasmissione del modulo con tenente le dimissioni o la risolu zione consensuale il lavoratore ha la facoltà di revocarle, sem pre in via telematica. Il percorso Doppia scelta Dal 12 marzo, per presentare le dimissioni è necessario compilare un modulo online disponibile sul sito del ministero del Lavoro. Il dipendente può agire in modo autonomo o affidarsi a un intermediario. Nel primo caso deve essere in possesso del Pin per operare sul sito Inps. Nel secondo caso, invece, l'intermediario utilizza solo il suo codice rilasciato dal ministero del Lavoro e garantisce l'identità del lavoratore che si dimette. Una volta compilato il modulo, viene inviata una comunicazione all'azienda e alla direzione territoriale del Lavoro competente. Anche l'eventuale revoca delle dimissioni deve essere effettuata online Richiede il codice Si affida a un patronato, sidacato, ente bilaterale, commissione INPS di certificazione che Spedito per posta utilizzano il loro codice Il lavoratore compila il modulo dimissioni sul sito del Ministero Viene compilato il modulo dimissioni sul sito del Ministero cliclavoro ! ..�.11 I I --o Stampa il modulo, firma digitale, salvataggio INVIO NOTIFICA A DTL E AL DATORE DI LAVORO ©RIPRODUZIONE RISERVATA FORMAZIONE E LAVORO I P•g. 58 I Ven 11/03/2016 I n sole�(! ©IBJ1 Estratto da pag. 45 I punti critici. Non è più prevista la risoluzione del rapporto di lavoro a seguito di comportamenti concludenti Licenziamento se non si completa il percorso Giampiero Fa lasca La nuova disciplina delle di missioni presenta molte zone d'ombra, che renderanno diffici le e complicato sia per il lavorato re che per lazienda il percorso di abbandono del posto di lavoro. Non sarà più possibile rasse gnare le dimissioni con una tele fonata, un'email o una racco mandata,avendolaleggedichia rato inefficace ogni forma diver sa dalla compilazione del modulo telematico. Pertanto, il dipendente che si limiterà ad ab bandonare il posto di lavoro, ac compagnando la propria uscita con una comunicazione infor male, resteràalledipendenzedel datore di lavoro. Questa è la conseguenza della scelta operata dal legislatore de legato di non dare attuazione al principio, contenuto nella legge i83/2014, della rilevanza dei "comportamenti concludenti" come forma alternativa di dimis sioni, con la conseguenza che le imprese dovranno inventarsi delle soluzioni creative - e tutte da verificare sul piano normati vo - per gestire il problema. In particolare, nei confronti I DUBBI L'inapplicabilità della procedura al pubblico impiego e al periodo di prova dovrà essere confermata dalla giurisprudenza del dipendente che si dimetterà mandando una semplice email, il datore di lavoro dovrà persegui re una doppia strada. Da un lato, dovrà provare a persuaderlo dell'opportunità di seguire la procedura telematica, dall'altro lato, dovrà trovare le contromisure per cessare in ma niera legalmente efficace il rap porto, qualora il lavoratore di- missionario rifiutasse di attivare la procedura telematica. In quest'ultimo caso al datore di lavoro non resterà che avviare un procedimento disciplinare, consegnando una lettera di con testazione, dandotempoperpre sentare eventuali giustificazioni e, all'esito di questa procedura, sanzionando la condotta con il li cenziamento (con relativi costi). Il datore di lavoro dovrà, pe raltro, tenere in considerazione la possibilità che il dipendente, dopo aver completato la proce dura, decida di ripensarci: la legge assegna un diritto pote stativo di revocare le dimissioni entro sette giorni dalla compila zione del modulo, con la conse guenza che, se l'azienda avrà tempestivamente sostituito il dipendente dimissionario, si ri troverà con due lavoratori per lo stesso posto. Un altro punto molto critico riguarda le dimissioni durante il periodo di prova: la circolare 12/2016 ha escluso la sussistenza dell'obbligo di utilizzo della pro cedura telematica durante la prova, ma non esiste una solida base normativa per questa inter pretazione. Di conseguenza, le aziende che seguiranno l'indica zione ministeriale si condanne ranno a una rilevante incertezza, perché potrebbe accadere - co me successo in passato in rela zione alla disciplina della legge Fornero - che il giudice ritenga obbligatoria la procedura legale anche per il periodo iniziale del rapporto. Un dubbio si pone anche ri guardo all'esclusione del pub blico impiego dalla procedura: la legge non esclude l'applicabi lità della procedura al lavoro pubblico; la circolare ministe riale - con una motivazione al quanto discutibile - propende pubblica amministrazione non richiedono la procedura tele matica. Il risultato è una grande incertezza applicativa. Nonbisogna dimenticareche l'obbligo di seguire la procedu ra telematica creerà qualche problema anche al lavoratore: dovendo egli attendere il rice vimentodel Pin per compilare il modulo telematico, il periodo di preavviso (durante il quale deve restare in servizio, a pena di pagamento dell'indennità di mancato preavviso) inizierà a decorrere in ritardo rispetto al momento in cui effettivamente si decide di lasciare l'azienda. Per minimizzare questo rischio sarebbe utile munirsi subito, prima ancora delle dimissioni, del Pin Inps. ©RIPRODUZIONE RISERVATA per una lettura opposta, soste nendo che le dimissioni dalla FORMAZIONE E LAVORO I P•g. 59