UN_ AMICIZIA INATTESA - Omede_ Luisa
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UN_ AMICIZIA INATTESA - Omede_ Luisa
Concorso Letterario Felice Daneo Categoria di partecipazione: ragazzi Personaggio scelto: Capitano Achab Titolo del racconto: Un’amicizia inattesa Tutti pensano che il capitano Achab, che passò tutta la vita cercando di catturare Moby Dick, la balena bianca, sia morto senza riuscire nel suo intento, ma non è così. Un giorno, dopo essere scampato al terribile attacco del temibile capodoglio Moby Dick ed essere approdato in un’isola sconosciuta in mezzo all’oceano Pacifico, mentre la sua ciurma stava mangiando tranquillamente sulla spiaggia, prese la barca più grande che aveva, uno dei molti ramponi, con i quali aveva cercato tante volte di catturare Moby Dick, e si spinse in mare aperto. Era disperato e voleva togliersi la vita. In tutti questi anni aveva cercato di coronare il sogno della sua vita: uccidere la balena bianca per vendicare la perdita della sua gamba, ma non ci era mai riuscito e non aveva senso continuare a soffrire. Ad un tratto gli parve di vedere degli spruzzi in lontananza. Sì era proprio lei, era Moby Dick. Questa probabilmente sarebbe stata l’ultima speranza per poterla catturare e vivere finalmente in pace. Le si avvicinò lentamente e, quando le si trovò di fronte, scagliò il rampone, poi si chinò attendendo un attacco, ma non accadde nulla. L’aveva colpita. Non ci poteva credere, ora la balena bianca era nelle sue mani. La legò alla barca e la trasportò fino al sud della California. Lì avrebbe potuto arricchirsi con l’olio di balena. Quando arrivò a terra, nascose Moby Dick legandola in una grotta nel mare collegata alla spiaggia con una scala che portava in un piccolo capanno abbandonato. Il capitano Achab era stanco e pensò di fare un pisolino prima di farla a fette. Durante la sua assenza, Jenny, una giovane ragazzina di dieci anni, entrò nella grotta e vide la balena bianca: aveva una profonda ferita alla pinna caudale e perdeva molto sangue. Jenny prese delle bende per fasciarla. Ad un tratto tornò il capitano Achab con un grande coltello che puntò dritto verso l’occhio di Moby Dick. Jenny arrivò in tempo per fermarlo, prese il coltello e lo scaraventò a terra. Il capitano rimase immobile, poi disse alla ragazzina di andarsene, ma lei lo prese per un braccio e lo trascinò fino alla casa del dottor Elnar, suo padre e biologo marino. Appena il dottore seppe la notizia si precipitò nella grotta. Moby Dick venne trasferita in un centro per essere curata e il capitano Achab, disperato, andò nel capanno, ma Jenny lo seguì. Una volta entrata vide il capitano con un coltello puntato al cuore. Si mise di fronte a lui e gli disse di aprire gli occhi, di guardare la realtà: nella vita esistono cose molto più importanti che catturare Moby Dick come la famiglia, gli amici e la vendetta non risolve i problemi. Un giorno Jenny riuscì a convincerlo ad andare a trovare la balena bianca. Veniva curata in una parte del centro per animali acquatici situato nel mare vicino alla spiaggia. Stava bene, ma le era stata amputata la pinna caudale perché la ferita era troppo ampia ed aveva bisogno di una protesi per poter nuotare di nuovo. Con il tempo il capitano Achab iniziò ad affezionarsi a Moby Dick e ogni volta che si avvicinava a lei questa emetteva uno strano verso. Erano già state provate molte protesi per cercare di sostituire la pinna, però nessuna era adatta a lei. Al capitano Achab venne in mente di farne fare una con le ossa di capodoglio, utilizzando i resti dei cetacei che aveva catturato nei suoi lunghi pellegrinaggi per mare e che aveva conservato a Nantucket, in una vecchia fattoria abbandonata. La fece costruire da Perth, il suo fidato falegname che aveva già creato la protesi per la sua gamba. La provarono, funzionò. Dopo quel successo il capitano Achab andò a trovare Moby Dick ogni giorno. Ormai era nata una vera e propria amicizia tra i due. Un mattino il capitano Achab si recò sul molo per salutare Moby Dick, ma si accorse che era accaduto qualcosa di strano. La balena bianca non era andata da lui e qualcun altro stava nuotando nel mare: era un cucciolo di capodoglio. Moby Dick era vicino alla spiaggia, sembrava molto stanca, il capitano Achab andò da lei e la balena bianca fece quel verso per l’ultima volta, prima di chiudere gli occhi, accarezzata dal suo cucciolo, dal capitano e dall’immenso e misterioso oceano.