nel tema del decentramento e della didattica dei punti di vista
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nel tema del decentramento e della didattica dei punti di vista
TRACCIA N. 2 : INCLUSIONE E TIC... Destinatari: Studenti di una scuola primaria, classe V, 26 studenti, di cui 12 italofoni, 14 stranieri di nazionalità cinese, pachistana, cingalese e magrebina. I quattordici studenti non italofoni appartengono ad un livello A2/B1. Titolo UD: l’Uomo e i suoi cinque sensi. Discipline coinvolte: Italiano, Inglese, Scienze motorie, Musica, Tecnologia, Storia e Geografia. Durata prevista per lo svolgimento del percorso: 15 h divise in 6 incontri di 2h e mezzo ciascuno (di cui 3 incontri con il docente di italiano, e 3 incontri con il docente di lingua inglese). Percorso della UD: Il tema affrontato durante la UD è la descrizione. Per il docente di Italiano nel primo incontro (UDA1) è stato introdotto il testo Papalagi con un breve riassunto della storia per facilitare la comprensione. Il docente ha spiegato che le descrizioni fornite dal testo non fanno riferimento solo al mondo concreto (descrizione oggettiva), ma anche a quello astratto, delle emozioni, dei sentimenti e della memoria, nello specifico alle impressioni di un indigeno delle Isole Samoa che ha viaggiato in Europa e di cui ha descritto, i paesaggi, le persone e gli stili di vita, e attraverso il suo punto di vista (descrizione soggettiva) l’ha raccontato al suo popolo. Nel primo incontro gli studenti, leggendo il primo paragrafo relativo alla descrizione della casa, affrontano la descrizione di un oggetto, il secondo incontro (UDA 2 analizzata nel dettaglio più avanti) , prevede la descrizione del paesaggio (la città), il terzo incontro (UDA 3) affronta la descrizione di una persona, operazione più complessa in quanto, con riferimento all’Uomo Papalagi richiede attenzione non tanto alle fattezze fisiche, ma ai comportamenti e agli aspetti della sua vita interiore, fatta di volontà, spiritualità, libertà. Lo stesso percorso viene affrontato in modo opportunamente semplificato dal docente di lingua inglese in 3 incontri paralleli dove si affronta il tema della descrizione attraverso il testo di Daniel Defoe “Robinson Crusoe”, e dove la descrizione del paesaggio si concentra sull’isola. A seguito riporto la programmazione relativa alla UDA2. Obiettivi linguistici/comunicativi /musicali/motori: comprendere un testo descrittivo, saper esporre logicamente le proprie osservazioni e conoscenze attraverso i cinque sensi, saper produrre un testo descrittivo per scritto e oralmente, arricchire e consolidare il lessico relativo alla descrizione di luoghi, sapere esprimere i propri desideri riguardo al posto ideale in cui voler vivere. Riconoscere, 1 differenziare, ricordare, verbalizzare differenti percezioni sensoriali, informazioni relative ai bisogni primari dell'uomo in relazione a strumenti oggetti e macchine che li soddisfano. Analizzare uno spazio attraverso l'attivazione di tutti i sistemi sensoriali scoprirne gli elementi caratterizzanti e collegarli tra loro con semplici relazioni. Obiettivi relazionali e interculturali: favorire l’interrelazione tra studenti mediante attività in CL e di tipo ludico, saper riflettere sulla propria vita quotidiana anche con autocritica, saper ascoltare attivamente, saper esplorare con interesse gli aspetti di una vita altra dalla propria, saperla confrontare con la propria e registrarne punti di diversità e comunanze, incoraggiare la conoscenza di diversi punti di vista, alimentare la creatività e l’immaginario collettivo della classe. Obiettivi tecnologici Utilizzare il computer per ricercare informazioni e immagini attraverso l'uso della rete. Realizzare un Power Point cooperativo. Motivazione: L’insegnate fa ascoltare dei suoni registrati, alcuni della natura (verso di un gabbiano, rumore delle onde del mare ecc) altri della città (tram, clacson, grida di persone). A coppie gli studenti scrivono le parole che tali suoni evocano nel loro immaginario. Elicitazione delle parole scritte alla lavagna. A seguire proiezione di immagini relative a isole incontaminate, grandi metropoli americane con grattacieli e di città italiane a dimensione d’uomo. Brainstorming alla lavagna delle parole suggerite dai vari studenti. Discussione in plenum sulle foto, quali sono i posti da loro conosciuti, in che cosa si differenziano rispetto alle loro città? Quali vorrebbero visitare e perché? E quali vorrebbero rifuggire e perchè? Quali aspetti preferiscono della Natura? Presentazione del testo: Il testo viene presentato in maniera diversificata per gli studenti stranieri. Per loro infatti sarà accompagnato da immagini per facilitare la comprensione del brano e con le parole significative in grassetto per facilitare l’individuazione delle metafore. [..] c’ è una stretta fessura che il Papalagi chiama “strada”. Questa fessura è spesso lunga quanto un fiume ed è ricoperta con dure pietre. Bisogna camminare a lungo prima di trovare un posto più 2 aperto, dove sboccano altre fessure delle case. [..] Tra le fessure si vede solo raramente il vero colore del cielo, perché essendoci in ogni capanna come minimo un focolare – ma spesso ce ne sono molti di più – l’aria è quasi costantemente piena di fumo e cenere, come quando entra in eruzione il grande cratere a Savaii. Fumo e cenere piovono giù per le fessure, e gli altri cassoni di pietra diventano come la melma delle paludi, terra nera va negli occhi e nei capelli e dura sabbia tra i denti. Ma tutto questo non impedisce al Papalagi di girare tra queste fessure da mattina a sera. Per di più ce ne sono molti che ne traggono un gran piacere. Specialmente in alcune fessure c’è una gran confusione, e le persone vi scorrono come un fitto limo. Sono le strade in cui sono costruite gigantesche scatole di vetro, nelle quali sono disposte tutte le cose di cui un Papalagi ha bisogno per vivere: panni, ornamenti per il capo, pelli per le mani e piedi, provviste, carne e cibi veri e propri come frutta, verdura e molte altre cosa ancora. Stanno esposte per attirare la gente. […] In queste fessure incombono da tutte le parti molti pericoli, perché la gente non solo corre disordinatamente, ma viaggia e cavalca in lungo e in largo, o si lascia trasportare in grandi cassoni di vetro che scivolano su nastri metallici. Il rumore è forte. Le orecchie sono stordite perché i cavalli sbattono con i loro zoccoli sulle pietre, mentre gli uomini vi sbattono con le loro pelli da piedi. I bambini strillano, gli uomini strillano, per gioia o spavento, tutti strillano. Nessuno può farsi capire se non urla. E’ tutto un fischiare, sferragliare, sbattere, rintronare, come se si fosse tra i frangenti di Savaii, in un giorno in cui strepila la tempesta. Ma questo strepitare è molto più piacevole, e non ti toglie la ragione come lo strepitare tra le fessure di pietra. Tutto questo insieme: i cassoni di pietra con tanta gente, le alte fessure di pietra, che scorrono da una parte all’altra come mille fiumi, la gente all’interno, i rumori e gli strepiti, e la sabbia nera e il fumo che tutto ricopre, senza un albero, senza l’azzurro del cielo, senza l’aria limpida e le nuvole – tutto questo è quel che il Papalagi chiama “città”. La creazione di cui va tanto fiero. Anche se vi vive gente che non ha mai visto di persona un albero, un bosco, il cielo aperto, il Grande Spirito. […] Il Papalagi è davvero orgoglioso delle pietre che ha messo insieme? Non lo so. Il Papalagi è un individuo con strane idee. [..] Noi, però, che siamo i liberi figli del sole e della luce, vogliamo rimanere fedeli al Grande Spirito e non vogliamo appesantirgli il cuore con le pietre. Solo uomini smarriti e malati, che non stringono più la mano di Dio, possono vivere felici tra fessure di pietra, senza sole, luce e vento. Globalità: Lettura del testo in gruppo, in modalità CL. Ogni gruppo è composto da quattro elementi, con distribuzione per ogni gruppo degli studenti non italofoni che sono inseriti insieme ai compagni italofoni per essere supportati nella comprensione. A seguire domande generali sul testo in modalità 3 Roundtable, foglio che passa tra i compagni con domande del tipo: Come viene descritta la città del Papalagi da Tuavii, in positivo o in negativo? Il ritmo della città è lento o veloce? Il Papalagi è felice della sua costruzione? Il Papalagi vive immerso nella natura come gli uomini delle Isole Samoe, oppure no? Analisi: Il testo viene letto una seconda volta da ciascun gruppo. Si richiede come prima attività quella di rintracciare nel testo le espressioni legate alle metafore. Il docente si accerta che ogni gruppo abbia individuato tutte le metafore e propone un esercizio di abbinamento metafora – con il suo equivalente (strada, negozio, mezzi pubblici) Come seconda attività, in modalità Jigsaw, in ciascun gruppo l’insegnante distribuisce la divisione dei compiti: uno si occupa di rintracciare nel testo tutte le parole che sono legate al senso della vista, uno quelle legate al senso dell’udito, uno legate al senso del tatto e l’altro al senso dell’olfatto e del gusto. A seguire, ritrovo con gli esperti in materia di ogni gruppo per confrontarsi e costruire una mappa concettuale definitiva di ciascun compito, ritorno al gruppo con spiegazione e presa visione di tutto il materiale analizzato. Il lessico viene trascritto al PC dopo aver creato una tabella sulla città del Papalagi divisa in cinque colonne: Che cosa vedo? Che cosa sento? Che cosa tocco? Che cosa annuso? Che cosa assaporo? Sintesi: In ogni gruppo ciascuno studente dovrà descrivere per iscritto al PC (massimo 120 parole) la propria città utilizzando il lessico memorizzato, le categorie analizzate nelle metafore (strada, negozio, mezzi pubblici) e attivando i suoi cinque sensi per la descrizione: vista, udito, tatto, olfatto e gusto. Dovrà poi presentare oralmente la sua città ai compagni del gruppo. L’attività dovrebbe aiutare a rappresentare varie percezioni della realtà, come ciascuno vive personalmente la sua città, considerando che gli italofoni vivono tutti nella stesso luogo ma ciascuno ha una percezione di esso diversa dagli altri. La presenza in ogni gruppo di un allievo americano, dovrebbe favorire la conoscenza dell’altro da sé (la metropoli americana) e la voglia di confrontarsi. Finite le presentazioni, ciascuno gruppo, dovrà trovare un compromesso per delineare la città ideale. Verrà realizzato un Power Point che conterrà i disegni e gli elaborati di ogni gruppo. 4 Attività Ludica: a classe riunita. Gioco da Tavola: Cranium. Modellare con la creta oggetti che si trovano nella città o nell’isola. Ad occhi bendati, solo attraverso il tatto, si dovrà indovinare che oggetti sono. Vince la squadra che indovina il maggior numero di parole. Attività relativa alla traccia n. 2 “Inclusione e TIC” Asaro Federica Bisaccia Patrizia Cangianiello Giuseppina Cecere Carmen Conti Antonietta Grassi Mariarosaria Mancuso Giacoma Marino Rosalba Principe Rita Siciliani Giuseppina Anna Vecchione Valentina 5