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DAVIDE MARGOLA 2014\2015 Università Cattolica del Sacro Cuore Presentazione: Questo è il riassunto del testo più discorsivo dell’esame e proprio per questo lo ritengo molto utile, in quanto ho cercato di sintetizzare il tutto senza tralasciare assolutamente nulla di importante. E’ un testo piuttosto pesante da leggere, sia per contenuti che per il linguaggio molto poco moderno che utilizza e, appunto, si dilunga spesso. 1 Maurice Hurni Giovanna Stoll-Simona L'ODIO DELL'AMORE La perversione delle relazioni umane 1 CAPITOLO 1: La relazione perversa I. INTRODUZIONE Quando abbiamo iniziato le terapie di coppia, intorno agli anni ‘70, disponevamo di mezzi terapeutici molto deboli. La coppia era vista ancora come una sorta di ibrido, a metà tra l'individuo e la famiglia, il singolo e il gruppo. Era diffuso un entusiasmo quasi ideologico, si riteneva esistessero terapie che quasi per magia risolvessero i problemi più disparati tra le coppie in crisi anche da tanto tempo. I riferimenti che abbiamo per la terapia di coppia sono: -Masters e Johnson, celebri sessuologi americani -Willi, che ha introdotto la nozione di collusione -Selvini , Nagy e altri terapeuti a orientamento sistemico che sottolineano l'importanza delle relazioni trans generazionali. Il difetto di tutti questi approcci è che si rifanno ad una logica nevrotica, che comprende malintesi, comunicazione insufficiente, inibizioni e blocchi evolutivi e non ad una logica perversa, tipica delle coppie refrattarie alla terapia, che si basa su ricatti, intimidazioni, comunicazione per intimidire e manipolare. Arriviamo così a riconoscere una vera e propria dinamica perversa, che porta a gravi turbe fisiche o psichiche, malattie psicosomatiche come asma, allergie, anoressie, bulimie, porta a trattamenti cronici, comportamenti sconsiderati, pericolosi…e non solo per la coppia ma anche per i figli stessi. Il concetto di coppia si estende quindi al piano familiare e anche a quello sociale, dal momento che le coppie usano i figli nella loro dinamica coniugale perversa, arrivando perfino agli incesti. II. OSSERVAZIONE DELLE COPPIE E DEL RAPPORTO PERVERSO Nelle coppie in terapia il problema sessuale appare secondario anche se spesso questo nasconde un problema incentrato sulla perversione narcisistica. Nella relazione si esercita e si rivela la perversione. Perversione à fallimento dell'intimità. 1. Tratti patognomonici (ossia segni o sintomi che consentono di riconoscere una malattia): • Dissonanze nell'abbigliamento e habitus fisico L'abbigliamento di questi pazienti ci è subito sembrato avere un significato particolare. Sono pazienti che spesso usano occhiali dalle forme bizzarre, grandi orecchini, grandi cinture, calzini da bimbo. Certo non si può dire che ci sia stretta relazione causale ma erano dettagli troppo frequenti per essere considerati casuali. Probabilmente sono oggetti che hanno un valore di feticcio per i soggetti, esibiti trionfalmente. Spesso questi pazienti tendono a rendere un feticcio anche il partner stesso. Inoltre sono pazienti che hanno una discordanza tra la loro effettiva età e il loro fisico: non hanno rughe, sembrano giovani. Ci sembra si tratti della manifestazione somatica di un blocco dello sviluppo psicosessuale. • Odio delle strutture Il perverso ha bisogno che la legge esista per trasgredirla e beffeggiarla. Si tratta di pazienti che sono contro ciò che riguarda la differenza e i confini, hanno una strana avversione alla legge, spesso non si sposano perché non vogliono sottomettersi a "seccature amministrative stupide e superflue", che è un vero e proprio attacco al matrimonio, non una semplice opinione legittima! 1 • La coppia grandiosa Tutti questi pazienti credono di essere delle persone eccezionali, idealizzano la coppia e la saldano in una collusione grandiosa tale da ritenersi fuori dalla portata della nostra esperienza. Sono convinti che non avremmo mai accettato in terapia una coppia come la loro. • Gusto del rischio Questi pazienti in generale nella vita quotidiana vanno incontro a numerosi rischi e li raccontano senza problemi. Parlano spesso di guida veloce, immersione subacquea, acrobazie aeree, investimenti di soldi a rischio di perdere tutto etc… Stoller infatti dice: "il rischio è alla base della perversione". Potrebbero farlo prima di tutto per fare una specie di gioco erotizzato tra la vita e la morte, e poi la pongono come vera e propria sfida ai medici, che credono di poter salvare la vita a tutti. Ancora, il messaggio che possono mandare è "guardate quanto poco vale la mia vita", spesso legato al fatto che i genitori non li desideravano. • Anestesia corporea e affettiva Tutti questi pazienti hanno bisogno di sensazioni forti per sentirle, sono iposensibili (Abrahams). Ci viene raccontato da un paziente che una volta andava talmente tanto veloce in moto che la tuta gli si è incollata al corpo per il freddo ma lui non sentiva nulla. Inoltre sul versante affettivo sono insensibili alle sofferenze proprie e altrui. 2. La comunicazione perversa in seno alla coppia: • Voce, intonazione e pronuncia In un gran numero di pazienti abbiamo potuto rilevare una voce particolare: a volte metallica, a volte cavernosa, che mette a disagio l'interlocutore. Sembra dissociata da chi parla, senza emozione. Questo elemento è di disturbo e concorre ad ostacolare la costruzione di una relazione di empatia. Spesso poi usano accenti stranieri o locali esagerati, che ricoprono un ruolo di feticcio da esibire. A volte si manifesta disartria. Non si fanno capire, usano un linguaggio tecnico anche per descrivere i loro problemi. A volte utilizzano un linguaggio aggressivo o volgare. In più usano spesso il corpo per offendere, lo strumentalizzano, restringendolo al solo aspetto concreto: "usi il culo al posto della testa", dicono spesso "merda" ma la usano in modo incongruo. Infine, usano espressioni apparentemente cortesi "ma certo cara, hai ragione", dette con un tono discordante. • Linguaggio perverso Usano il linguaggio per togliersi la responsabilità: "il medico ha detto di fare così", per allontanarsi dall'intenzionalità delle azioni, per esempio un paziente che da le dimissioni e dice: "si stavano allontanando da me", dopo che l'azienda stava per smascherare sue azioni fraudolente. Lo usano per manipolare ma non ne sembrano molto consapevoli e continuano a capovolgere le situazioni: "quando volete vedermi?" chiede ai terapeuti. • Aggressioni e assenza di reazione Spesso questi pazienti ricordano episodi sessuali con altre/i partner davanti a quella/o attuale. Tutto ciò ha un vero valore sadico, lo fanno in modo distaccato e neutro e spesso anche la persona coinvolta non reagisce, ascolta passiva. Lo fanno per ferire insidiosamente l'altro. Spesso le donne che subiscono queste cose le immagazzinano per poi tirarle fuori al momento opportuno, spesso non reagiscono perché il dare a loro delle frigide per esempio, è come dire al marito che non sa darle piacere; spesso ancora sono donne che semplicemente non trapelano nulla, nemmeno di fronte critiche d'infedeltà mosse contro di loro dai mariti e che infatti chiamiamo "donne-sfingi". 1 • Stratagemmi e manipolazioni La comunicazione perversa è al servizio della ricerca del potere sull'altro e alimenta il disaccordo. Ognuno nella coppia ricerca il potere sull'altro e hanno numerose strategie per farlo. Una riguarda le parole e il loro utilizzo: una paziente che era stata abusata dal nonno per tutta la sua infanzia il marito le dice "si è vero, sei sempre stata molto altruista". Le parole hanno così un effetto psicotizzante e il paradosso assicura il potere sull'interlocutore. Altre strategie vogliono destabilizzare l'interlocutore: danno un messaggio e subito dopo fanno una proposta contraria ("mio caro, ti adoro, sei così stupido"). Oppure sovvertono le frasi logicamente: "te ne voglio per non aver reagito prima al mio egoismo", invertendo la causalità logica del torto procurato all'altro. Ultima tecnica che usano è l'inversione morale: spiegata con un esempio, una donna viene scoperta tradire il marito e dice "mi hai scoperto tropo presto, non sono ancora convinta di voler scappare con l'amante". Un'altra, nella stessa situazione dice: "se ci separiamo è colpa di tuo padre, che non vuole che io abbia degli amanti". L'ultima cosa da dire è che le manovre perverse non sono fatte solamente attraverso il linguaggio verbale ma anche quello non verbale: atteggiamenti discordanti alla terapia, moglie disperata-anche se non era così e si sapeva- e ,marito sorridente che l'abbraccia bello dritto sulla poltrona. • La proiezione paralizzante (iniezione prevaricatrice) Si tratta dell'iniezione nell'altro una parte di sé non accettata. Di solito è una manovra fatta nella perversione narcisistica chiamata induzione ed è fatta tramite la seduzione; intimidando il partner si arriva a fargli davvero credere di avere quella parte di me che non voglio, così il narcisista potrà poi offrirsi di curarlo. Facendo una considerazione generale possiamo notare che la comunicazione perversa non si pone come un ponte tra due individui che cercano di comprendersi, di raggiungersi grazie al linguaggio, ma sia piuttosto lo strumento che permetterà a uno dei due partner di dominare abilmente l'altro, di legarlo a se e sottometterlo. • La tensione intersoggettiva perversa Alla base di tutto c'è il bisogno di mantenere una certa tensione intersoggettiva perversa, fatta di attacchi e risposte, che sono l'equivalente di una normale relazione amorosa. 3. La scelta degli oggetti perversi: • -‐ -‐ -‐ -‐ Il contratto COPPIA A = un uomo che si era sposato molte volte, interrogato sulla sua attuale compagna dice "Granata nuova scopa bene". Le aveva promesso di sposarla, lei allora gli aveva dato dei figli perché lui diceva di volere dei figli. L'uomo manteneva una relazione sado-masochistica con la sua ultima partner in cui erano implicati anche i figli. Parlava della sua "compagnascopa" come se esponesse difetti nella qualità di un oggetto. Non aveva poi sposato la donna perché "un matrimonio costa caro", distruggendo così il contenuto affettivo della relazione. COPPIA B: un uomo israelita ha sposato una donna svizzera solo perché lui potesse lavorare più facilmente (matrimonio bianco); in seguito lui aveva preteso rapporti sessuali e tutto era diventato violento anche perché lei soffriva di una grave fobia sessuale. COPPIA C: un uomo svizzero ha sposato una donna in Sudafrica, sempre per aggirare la legge e superare l'apartheid e il matrimonio per loro è il trionfo da questo punto di vista. Poi però cala la tensione intersoggettiva e hanno problemi sessuali, così possono rinnovare il gioco perverso per aggirare di nuovo la legge che questa volta consisteva nel matrimonio. COPPIA D: una donna ha risposto ad un annuncio su internet grazie ad un'amica per scherzo e lui l'aveva messo perché era ora di sposarsi e avere figli. Si sono sposati perché lei era straniera e se no doveva tornare in patria. I terapeuti chiedono a lui se ha fatto pressioni per avere figli e lui risponde che non ce n'era bisogno perché le facevano già i genitori di lei. La 1 donna già soffriva di alibidine dopo il matrimonio e dopo il figlio sviluppa avversione al sesso. -‐ COPPIA E: lei asiatica e giovane, lui le paga gli studi e nel contratto c'è che gli deve essere riconoscente a vita. Ma quando finisce gli studi lei si fa degli amanti, accusando il marito di averla resa alibidica. Questi esempi illustrano il ruolo fondamentale del contratto per la relazione che ne consegue, compresa quella sessuale. Ma nel contratto c ‘è sempre una clausola perversa, come quella di trasgredire la legge: con matrimoni per non tornare a casa ad esempio. Spesso le coppie perverse ricorrono alla fecondazione assistita, per trasgredire la loro biologia. Il contratto è sempre pieno di calcoli e opportunismo. • Il racconto delle origini: l'anticoppia Quando si chiede come si sono conosciuti (cosa che si fa sempre per l'anamnesi) le coppie nevrotiche, anche se stanno litigando, si guardano e si sorridono. Le coppie perverse invece, si imbarazzano, aspettano che risponda l'altro, e quando lo raccontano non c'è affetto, non parlano di felicità e si riferiscono a una "cosa" che è successa. Il coniuge che parla dice di quanto è stato importante per l'altro incontrarlo, ne elenca i difetti. Viene messo in luce come un partner può aver salvato l'altro "non aveva lavoro, ora è dirigente d'azienda". • Una coppia nevrotico-perversa? Spesso il perverso seduce un nevrotico, che però mantiene le sue capacità che vengono soltanto immobilizzate per poi tornare funzionanti, e quando riprendono a funzionare il nevrotico cercherà di liberarsi da quella relazione. Questa immagine del nevrotico vittima e del perverso cattivo però non si manifesta così spesso come credono i terapeuti. Essi forse vogliono solo trovare qualcuno che collabori nella terapia e si sa, i nevrotici sono molto più sottoponibili a trattamento dei perversi. Caso clinico: coppia K il sig. K viene mandato dall'urologo da noi, dopo l'impianto di una protesi peniena. L'uomo di 60 anni, appariva spocchioso. Si vanta di tutto quello che ha fin dall'inizio: macchina Bentley (parcheggiata in zona vietata), gestiva un'azienda importante ed era capo di una setta religiosa=onnipotenza narcisistica. Disprezza le donne, soprattutto la moglie e la terapeuta, ma dice che la relazione con sua moglie è perfetta. Aveva avuto problemi di erezione ogni tanto, gli avevano trovato una cura ma ne aveva avuti ancora allora era andato di nuovo dai dottori che gli avevano fatto un innesto e contrariamente ai loro consigli, subito dopo si era sforzato di avere rapporti. Il fatto che l'uomo trasgredisse cosi all'ordine dei medici di non avere rapporti rappresenta sicuramente un aspetto perverso. La moglie era stata un tempo la sua segretaria; si presentava curata ed era giovane 15 anni meno di lui. Racconta che a casa ricevono spesso amici ma che il marito la obbliga spesso a chiudersi in camera con lui, lasciando soli gli amici, per avere rapporti sessuali. Lo asseconda sempre, anche se dice che a volte lui vuole farlo troppo spesso. Lei racconta di essere assolutamente felice ma a noi sembra stanca; Quello che possiamo dire é che lei appare il complemento masochistico dell'atteggiamento sadico del marito. La copia è molto complice, l'uomo vede l'orgasmo della donna come completa sottomissione a lui, ma la donna sa che lui ha bisogno di lei per raggiungere il suo orgasmo. Lui si vanta di essere stato il primo e unico uomo nella vita della moglie. La coppia presenta un selfgrandioso, che li unisce in una stessa illusione collusiva. Il trattamento va a buon fine, la coppia riesce ad avere di nuovo rapporti regolari. Verso la fine l'uomo aveva trasformato la sua richiesta di aiuto in quella di afrodisiaco per la moglie, annullando cosí il suo ruolo di paziente. Questa azione volta a trasformare la realtá l'abbiamo chiamata "annichilazione retroattiva", utile dal punto di vista del Signor K a farci capire che come terapeuti non abbiamo fatto nulla, lui non è mai stato cliente per cui non doveva pagare. Egli mise in atto un 1 contenzioso burocratico contro di noi e dopo qualche mese appresimo dai giornali la notizia di bancarotta per frode fiscale, nella quale erano coinvolti anche molti suoi dipendenti. 4. La dinamica della coppia perversa: La comunicazione perversa si basa su una certa dinamica di cui analizzeremo gli elementi. Rituali atemporali Si tratta di una certa atemporalitá dei litigi. Le coppie perverse raccontano gli stessi problemi da sempre, litigano da sempre per le stesse cose. L'aspetto fisico non concorda con l'età. Si differenziano dalle coppie psicosomatiche in quanto per queste ultime i racconti sono incentrati su dolore, operazioni e malattie. L'altro: la cosa-oggetto Il partner viene visto come una cosa o un animale, spesso se ne parla anche con belle parole o con tono amorevole. Non c'é preoccupazione nel fatto che l'altro possa soffrire o stare male. Il disprezzo Per il perverso, la relazione é un'occasione per espellere il proprio sentimento interiore di svalutazione narcisistica nello psichismo del partner che disprezza. Durante la seduta, il disprezzo si manifesta in vari modi: quando il partner parla l'altro fa facce annoiate, fa rumore per cercare qualcosa in borsa, si alza e se ne va: tanti segnali per manifestare il disprezzo. La paura In questi pazienti la paura ha un ruolo privilegiato. Alcune coppie raccontano di provare un grande piacere a spaventarsi rincorrendosi con un coltello ad esempio. Spesso é la paura innescata dalla minaccia di separazione che serve da supporto al gioco perverso. Questa paura ha un valore eccitante e alimenta la tensione intersoggettiva perversa. La violenza Il disprezzo e la paura sonmodalità di applicazione di una violenza intrinseca alla relazione perversa, che prima o poi emerge. Può trattarsi di una violenza reale, concreta (omicidi, suicidi, ferite, amputazioni) oppure piú mascherata, realizzata con minacce, intimidazioni. Un perverso nel caso in cui si ammalasse non lo direbbe al partner per paura che possa approfittare della sua debolezza. Nei terapeuti la capacità di percepire tale violenza è fondamentale. Sviluppo narcisistico-perverso Nelle coppie perverse l'attenzione é sempre sull' "io" e mai sul "tu" ("non puoi fare questo me"). É presente il narcisismo ("se te ne vai lo sapranno tutti"), le minacce e il disprezzo. Il meno perverso dei due partner può sperare che l'altro cambi e che la smetta di giocare con le persone. Falsificazione della realtà Il perverso spesso dice bugie, mente soprattutto sui titoli (di studio, lavorativi...). Cerca di sostituire a una realtà psichica interiore una realtà esterna che cerca continuamente di manipolare a suo comodo. É un artista della manipolazione. Stimolazione della tensione intersoggettiva perversa La tensione esistente tra i partner perversi é anormale. Di natura fondamentalmente aggressiva, tende alla distruzione dell'altro. Si basa sul potere e punta sul dominio. L'alteritáé percepita come minaccia. Noi la chiamiamo "tensione intersoggettiva perversa" . Devono salvaguardarla ad ogni costo. I partner sono uniti da una dipendanza reciproca, minacciata da qualche evoluzione di uno dei due partner. É il cemento della coppia. I limiti delle interazioni sadomasochistiche sono 1 l'abbandono, il vuoto e la morte, che non devono essere superati se no questa tensione non può essere mantenuta. Distruzione della vita La dinamica perversa si incentra su ciò che noi chiamiamo "strategia relazionale" o "pensiero strategico". Il rapporto dei due é stretto e calcolato. Ogni gesto é seguito da una risposta immediata dell'altro. Le coppie perverse innestano un ciclo di violenza multi generazionale. Spesso i loro genitori erano vittime di incesti, maltrattamenti, abusi: il bambino davanti a ciò può scegliere se "fare la vittima" o identificarsi con l'aggressore. Ovviamente è una scelta che avviene a livello inconscio e questi traumi distruggono la vita, nel senso che frammentano lo psichismo del bambino, lo dissociano. Es clinico: coppia L. La coppia in questione é sulla trentina. Sono giovani, curati, abbronzati alla prima seduta perché arrivano da 10 giorni di vacanza da soli in cui dicono di non aver avuto nemmeno un momento di intimità. Il marito ha deciso di venire perché ha problemi di impotenza, la moglie è venuta solo perché spinta da lui. Lei pensa che non può aiutare il marito per il suo problema. Stanno insieme da 13 anni, ma sono sposati da solo un anno, perché "era l'anno buono secondo i loro genitori visto che avevano preso una casa". C'é sempre prudenza nel dire perché si sono sposati, non dicono mai perché si amano, non vogliono scoprirsi. I problemi sessuali iniziano dopo il matrimonio, forse perché si sentono prigionieri in questo atto costituzionale o forse perché non sentono più quella cosa trasgressiva ed eccitante che poteva esserci prima del vincolo. La moglie afferma di non aver piú chiesto rapporti sessuali per non destabilizzare la coppia (lui é un po impotente), in realtá potrebbe piuttosto essere vero che lei stessa non desiddrasse avere rapporti, un'avversione prima negata poi scissa ed espulsa nell'altro. Sembra, dai loro racconti, che si siano sposati per i loro genitori e non per un loro desiderio. Non parlano del futuro, sono evasivi. La moglie solo per un attimo non è più distaccata e parla di un piccolo problema finanziario ma non si sa nulla di più. Parlano nella seconda seduta dell' "impossibilità di stare insieme", il tema della relazione impossibile é cruciale nella loro dinamica. Lei era attratta dalla posizione del marito, che sta perdendo ora, mentre lui dalla sua bellezza da modella. Per un periodo lei ha anche avuto un amante che la soddisfava sessualmente ma non intellettualmente, infatti poi è tornata da lui. Anche qui possiamo osservare come la scelta non fosse dettata da affetto, ma la relazione fosse piuttosto disumanizzata. La donna racconta di un unico episodio di erotismo intenso col marito, ossia quando lui aveva minacciato di fuggire con un'altra; lei lo aveva sedotto in tutti i modi. La donna racconta di una madre che non le aveva parlato delle mestruazioni e quando le erano arrivate era terrorizzata e aveva provato a bloccarle. La donna è fobica sessualmente e usa la scusa del marito per non farlo, ma in realtà, appunto, lei stessa non vuole. L'uomo è costantemente preoccupato di non riuscire ad avere un'erezione: racconta di molti incontri, ma tutti finiti male da quel punto di vista. Ha paura di essere diverso dagli altri e di non essere all'altezza (vede la masturbazione come via "facilitante" all'orgasmo, meno impegnativa della penetrazione). Quando la moglie decide di smettere la terapia lui dice "io devo risolvere il mio problema, con o senza di lei" (non c'è segno di affetto). Alla fine della terapia la moglie sembra più critica, mentre il marito più rilassato. Questo rovesciamento di ruoli è proprio della dinamica delle coppie perverse: ogni partner delega a turno all'altro la fobia sessuale e poi l'aggredisce nel partner stesso. Temi: - Fobia del corpo: la donna teme le carezze del marito, è turbata dal fare l'amore con le gambe aperte perché si vedono le imperfezioni corporee. 1 - Double binds: pensiero doppio, ambivalente, la donna dice che va meglio e subito dopo che è - - - - colpa del marito se tutto va male. I coniugi in seduta avevano espresso la volontà di non volere figli, questo potrebbe essere inteso come un voler porre fine a crudeli storie familiari (i due non vogliono perpetrare gli abusi subiti). Vuoto: spesso raccontano di litigi ma non si ricordano il motivo, hanno vuoti di memoria e su alcuni argomenti. Questi vuoti non sono delle rimozioni, sono fenomeni di sbarramento simili a quelli degli schizofrenici. Fobia dell'intimità: durante la loro vacanza non avevano avuto rapporti, il marito aveva sofferto di vari disturbi psicosomatici e la moglie in seduta lo rimprovera per questo. La donna vede infatti le malattie del marito come un attacco aggressivo. Attribuzione di sintomi psicosomatici al partner per squalificarlo: la donna si dice allergica alle carezze del marito, durante una vacanza a Venezia si era grattata per tutto il tempo (sintomo psicosomatico) perché è rude nel farle, soprattutto sul clitoride. Dice che così "può farle anche una sua amica". Possibile abuso dell'uomo da giovane: I sintomi sessuali e relazionali migliorarono progressivamente. La tensione diminuì e la coppia si mostrava sinceramente coesa. L'uomo tuttavia continuava a pensare di non avere una vita sessuale normale, diceva di voler "essere aggiustato" sessualmente. Ipotizziamo che questo tipo di organizzazione della personalità e della relazione é il corollario di una forte fobia sessuale, nata dagli attacchi subiti durante l'infanzia a seguito di una relazione perversa con i genitori. 1